I could stay lost in this moment, forever
“I could stay awake
just to hear you breathin’,
watch you smile while
you are sleeping,
while you’re far away
and dreaming”
Per Blaine quella era la notte più silenziosa ed emozionante
che avesse mai vissuto nel corso della sua intera esistenza.
Si trovava a
casa di Kurt, disteso accanto a lui sul suo letto dove tante volte si erano
sdraiati per guardare un film l’uno perso nell’abbraccio dell’altro o
semplicemente per rilassarsi restando lì, in silenzio, e scambiandosi un rapido
o passionale bacio di tanto in tanto.
Anche quella
notte era sceso il silenzio tra di loro, ma tutto era diverso.
Il mattino
seguente Kurt, l’unica ragione di vita di Blaine in
quel momento, sarebbe partito per New York e l’equilibrio che era riuscito a
creare grazie a lui sarebbe crollato come un castello di carte da gioco che
cade con un semplice soffio.
La notte
successiva non l’avrebbe trascorsa con Kurt avvinghiato al suo corpo che gli
stringeva la vita con un braccio e dormiva beatamente.
Dopo la cena
in casa Hummel, organizzata nei dettagli da Kurt
stesso per salutare tutti i suoi cari e gli amici più stretti, i due non erano
riusciti ad addormentarsi e avevano passato delle ore a scambiarsi frasi
romantiche, sorrisi che si confondevano con le lacrime e gesti d’affetto che
non avrebbero potuto ripetere per troppo tempo. Infatti, finché Kurt non si
fosse sistemato per bene nel suo nuovo appartamento e con la sua nuova routine,
Blaine non sarebbe potuto andare a trovarlo e
viceversa.
Blaine alzò
lentamente il volto per lanciare un’occhiata alla radiosveglia sul comodino di
Kurt: erano le tre e lui non era ancora riuscito a chiudere occhio. Verso le
due aveva convinto Kurt a dormire, visto che si sarebbe dovuto svegliare alle
sette per mettersi in viaggio.
Blaine aveva
provato ad addormentarsi, guidato dal respiro caldo e leggero di Kurt sul suo
collo, per poi risvegliarsi pochi minuti più tardi in preda a spaventosi incubi.
Facendo
attenzione a non svegliare Kurt, Blaine si girò sul
fianco destro e poggiò il gomito sul cuscino per contemplare la figura del
ragazzo che aveva accanto.
Kurt era
disteso su un fianco e lo stringeva a sé come se avesse paura che qualcuno lo
potesse allontanare da lui durante la notte; il suo volto era illuminato dalla
tenue luce della piccola lampada sul comodino che creava uno strano gioco di
luci e ombre; le sue labbra erano leggermente dischiuse e Blaine,
per un attimo, ebbe l’istinto di avvicinarsi e posarvi le sue labbra per
assaporarle ancora una volta; i suoi capelli erano un po’ arruffati e in
disordine visto che appena entrati in camera si erano rotolati sul letto, tra
una risata e un bacio.
Kurt era
stanchissimo, aveva proprio bisogno di riposare dopo una giornata intensa
passata a mettere le ultime cose negli scatoloni e comprarne altre che riteneva
fondamentali ma che aveva dimenticato di inserire nella lista stilata mesi
prima.
Tutto era
stato molto divertente e spensierato, alla fine, tranne un particolare momento
in cui Blaine chiese a Kurt in quale scatolone doveva
riporre la foto che li ritraeva entrambi mentre danzavano al ballo dell’anno
precedente. Kurt fece vagare il suo sguardo dalla foto incorniciata
all’espressione improvvisamente triste di Blaine,per
dire poi con la voce rotta dall’emozione:”Nello scatolone a destra. Quello con
le cose indispensabili”.
Kurt gli
sarebbe mancato, certo; ma non era come quando una persona cara partiva per un
periodo, anche breve. Una parte di sé lo avrebbe lasciato e lui si sarebbe
ritrovato a vivere una nuova vita senza colui con il quale tutto sembrava
acquistare un colore e un senso; perché Kurt gli aveva insegnato a vivere pienamente, sentire il mondo
intorno a lui, non più a sopravvivere come stava facendo prima del suo arrivo.
Blaine ripensò a
quanto era stato fortunato: la sua strada aveva incrociato quella di un’anima
pura che lo aveva travolto con la sua dolcezza e delicatezza.
Una ciocca
di capelli andò a coprire gli occhi di Kurt, quindi Blaine
la rimise al suo posto con un tocco delicato, sorridendo quando il suo ragazzo
corrugò la fronte nel sonno; il suo viso era così bello che niente doveva
oscurarlo e la sua pelle così morbida e profumata da mandarlo in estasi. Si
concesse qualche minuto per osservarlo più da vicino; voleva memorizzare ogni
minima parte del suo corpo per imprimerla nella sua mente e portarla con sé nei
momenti di solitudine.
Una delle
cose che più lo faceva impazzire era il contrasto tra la sua pelle chiara e
delicata e i suoi capelli scuri e folti; sembrava un’opposizione creata proprio
per mettere in risalto entrambe le cose e renderle meravigliose. Ogni volta che
Blaine accarezzava la sua pelle aveva paura che si
potesse rompere al suo tocco per quanto sembrava fragile; amava affondare le
sue mani nei suoi capelli pettinati in modo impeccabile ma che Kurt gli
concedeva di scompigliare nell’intimità della sua camera da letto.
Kurt trasalì
all’improvviso, come se avesse ricevuto una leggera scossa elettrica, e
conficcò le dita nel fianco di Blaine; sembrava
piuttosto agitato.
Blaine intervenne
subito andando ad accarezzare i suoi capelli, facendo scorrere le dita tra i
ciuffi castani.
“Non
preoccuparti, Kurt. Va tutto bene. Ci sono io qui a proteggerti” disse a bassa
voce nel tentativo di rassicurarlo, anche se sapeva che stava dormendo e non
poteva sentirlo veramente.
I muscoli di
Kurt tornarono lentamente a rilassarsi, così Blaine
si sporse in avanti per posare un dolce bacio sulla sua fronte che bagnò subito
dopo, a causa delle lacrime che non aveva potuto fermare.
Avrebbe
voluto tenere in mano un telecomando e premere il pulsante “stop” per far sì
che il tempo non scorresse e non gli portasse via il suo amore in un modo così
crudele.
Ma non
poteva e non voleva perché Kurt aveva il diritto di vivere la sua vita e
inseguire il suo sogno, anche senza di lui. Di sicuro Blaine
non avrebbe rappresentato un ostacolo per la sua inevitabile ascesa verso il
successo. L’anno successivo lo avrebbe raggiunto a New York per frequentare
anche lui la Nyada e tutto sarebbe tornato come
prima, sarebbero tornati i soliti Kurt e Blaine,
innamorati follemente l’uno dell’altro e, soprattutto, inseparabili.
Blaine non aveva
pensato nemmeno per un momento alla possibilità di lasciare Kurt per la
distanza; sicuramente sarebbe stato difficile e impegnativo mantenere una
relazione in quella situazione ma lui non voleva arrendersi. Voleva almeno
tentare perché sapeva che ne valeva la pena.
Avrebbe
potuto passare le ore successive in quella stessa posizione, assaporando ogni
sensazione che il minimo movimento del corpo di Kurt gli faceva provare.
Invece, appoggiò
la testa sul petto di Kurt con le guance ancora umide, cingendogli la vita con
il braccio; poteva sentire il battito regolare del suo cuore e quel semplice
fatto lo scombussolava senza nemmeno sapere perché. Forse sperava che in quel
modo Kurt potesse custodire proprio lì, nel suo cuore, un suo ricordo, anche
piccolo.
Blaine continuò a
combattere contro il sonno per non addormentarsi ma alla fine fu costretto a
cedere e chiuse gli occhi.
Quella notte
Blaine riuscì finalmente a sognare: anche lì stava
stringendo Kurt ma non poteva sentire
la sua pelle mentre la sfiorava con le dita.
Inconsapevolmente,
nella dimensione reale, Blaine strinse Kurt ancora
più forte perché solo in quel modo poteva sentirlo
davvero.
“I just want to hold
you close, feel your heart so close to mine.
And just stay here in
this moment for the rest of time”
Note dell’autrice
Circa un
mese fa avevo annunciato di essere stata investita da un’improvvisa ondata di tristezza… bene, se avete letto questa breve One Shot avrete sicuramente
capito che ancora non è passata. Sento il bisogno di scrivere qualcosa di
triste ogni tanto, non posso farne a meno, scusatemi!
Non appena
ho letto il testo di “I don’t wanna miss a thing” la mia
mente si è immaginata questa scena e sono corsa a scriverci qualcosa sopra.
Se volete
farmi sapere cosa ne pensate, ogni commento anche breve è ben accetto!
Se qualcuno
vuole seguirmi su Twitter può farlo tranquillamente,
anzi mi farebbe piacere rimanere in contatto (sono Ilaryf90).
Alla
prossima,
Ilaryf90