Videogiochi > Assassin's Creed
Segui la storia  |       
Autore: alicew in wonderland    02/05/2012    1 recensioni
Madonna ha ispirato con una sua canzone la stesura di questa storia: si tratta di un'avventura vissuta da Sofia ed Ezio una volta lasciata Istambul, del loro matrimonio e della nascita dei figli.
Tra colpi di scena inattesi e nemici ancora da sconfiggere prima di andare in "pensione" dal mestiere di Assassino Ezio ha un'ultima missione ma dovrà proteggere anchela sua adorata Sofia, aiutato, ovviamente, dalla sorella Claudia e gli altri assassini.
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Claudia Auditore , Ezio Auditore, Quasi tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO X

“Papà dove vai?” stavo per vestirmi e uscire di casa per partire
“Flavia! Piccola mia non dovresti dormire ancora?” lei mi guarda con degli occhi grandi
“Un brutto sogno non mi fa dormire…” la prendo tra le braccia e la cullo ma non si addormenta
“Lo sai che devo andare?” lei fa cenno di sì con la testa
“Ma io voglio venire!”
“Pure io!” è Marcello che è tra le braccia di Sofia
“E se venissimo tutti Ezio? Stiamo parlando della salute di Leonardo, un nostro più caro amico!” anche Sofia? È inutile opporre resistenza, con lei non otterrò mai nulla, e Machiavelli aspetta fuori! Non è bene mettere a prova la sua  pazienza! “Va bene potete venire!”
È così che siamo partiti per la Francia, Leonardo non sta bene e in una lettera mi diceva che voleva che io fossi uno dei testimoni al suo testamento.
“Ezio lo hai detto a Claudia?”
“Sì Niccolò! Claudia lo sa!” le avevo affidato la casa poco prima di partire quindi sapeva della malattia di Leonardo!
È il 20 di Aprile quando arriviamo alla corte di Luigi XIII e veniamo accolti da un’ospitalità inaudita, Luigi XIII è stato segretamente uno dei sostenitori della nostra causa.
Nella stanza da noi occupata Marcello trova un vecchio orsacchiotto e mentre mi preparo per incontrare Leonardo per la prima volta da quando siamo arrivati lo osservo mentre gioca, inutile confermare che mi  ricorda me alla sua età quando, senza pensieri, giocavo nel grande salone di casa con mio fratello più grande.
 
Image and video hosting by TinyPic

Flavia cammina qua e là incuriosita dai candelabri decorati, per lei è innaturale tutto questo sfarzo, e rovistando tra alcune delle cose di Leonardo che si trovavano lì scorge un vecchio manifesto e io riconosco il mio viso da diciasettenne “Perché questo principe era ricercato??”
“Perché aveva aiutato i poveri!” dice Sofia strizzandomi un occhio ma la piccola stava cominciando a leggere, per fortuna alcune parole le risultano impossibili da capire, ma il mio più grande terrore è il mio nome a lettere evidenziate sotto il ritratto e lei non deve leggerlo! “Adesso mettilo dov’era Flavia! Non sta bene rovistare nelle cose degli altri!”
“Non devi andare dallo zio Leonardo??”
“Sì bimba mia!”
“Posso venire?”
“No Marcello!”
“Perché?”
“Perché lo zio Leonardo non sta bene!” saluto con un cenno Sofia ed esco dalla stanza.
Sapevo che il nuovo re di Francia, Francesco, non sarebbe stato presente e non sapevo neppure che c’erano cinque testimoni al testamento di Leonardo oltre a me e a Machiavelli! Così quando sono entrato nella stanza dove Leonardo, in un letto, dettava con la poca voce che aveva il suo testamento mi sono sentito subito osservato. “Ezio! Mio vecchio e caro amico!” Leonardo era invecchiato parecchio, non ci vediamo da quanto sono tornato a Firenze dopo le mie avventure a Costantinopoli e poco prima la nascita di Flavia, siamo sempre rimasti in contatto tramite lettera e entrambi sappiamo tutto sull’altro, cosa ha fatto in tutti questi anni e come ha vissuto la propria vita.
“Ciao Leonardo! Sono venuto come da te richiesto!”
“Perdonatemi padrone ma dobbiamo finire il testamento!” dice un servo avvicinandosi
“Sì giusto! Ricapitoliamo? Messer  Guglielmo Boreau prendete nota di grazia! Dispongo di voler essere sepolto nella chiesa di San Fiorentino, con una cerimonia funebre accompagnata dai cappellani e dai frati minori, oltre che da sessanta poveri, ciascuno reggente una torcia; richiedo la celebrazione di tre messe solenni, con diacono e suddiacono, e di trenta messe "basse", a San Gregorio, a Saint-Denis e nella chiesa dei francescani. A Francesco Melzi, esecutore testamentario, lascio li libri et altri Instrumenti et Portracti circa l'arte sua et industria de Pictori, oltre alla collezione dei disegni e del guardaroba. Al mio fidato servitore De Vilanis e al Salaì la metà per ciascuno di uno iardino che ha fora de le mura de Milano nel quale iardino il prefato Salay ha edificata et constructa una casa. Alla fantesca Maturina dei panni e due ducati. Ai miei fratellastri fiorentini il patrimonio nella città toscana, cioè 400 scudi depositati in Santa Maria Nuova e un podere a Fiesole. Queste sono le mie ultime volontà e vi prego di lasciarmi solo con il mio amico Ezio adesso! Ho molte cosa da narrargli!” Machiavelli mi saluta con un cenno ed esce con gli altri.
“Leonardo amico mio!” il mio viso preoccupato fa impressione al mio amico
“Ezio! Perché sei così turbato? È il normale corso della vita! Ho saputo che sei qui con tutta la famiglia! Come sta Sofia? Cosa mi dici dei tuoi figli?”
“Crescono… Marcello ha trovato un orso di pezza e non lo abbandona più! Mentre Flavia ha trovato un vecchi manifesto tra le tue cose… Hai conservato quel pezzo di carta per 43 anni!”
“Già! Sai mi sembra ieri che in una lettera mi annunciasti che stavi per diventare padre! Da allora sono passati quasi sei anni! Sì come una giornata bene spesa dà lieto dormire, così una vita bene usata dà lieto morire.”
“Non scherzare Leonardo!” dico io con severità
“Hai anche tu tanti i capelli bianchi! Non siamo più giovani Ezio! Non hai più diciassette anni e io non ne ho più ventiquattro! Il tempo è tiranno amico mio! Mi ricordo del nostro primo incontro quando sei giunto nella mia bottega con tua madre, povera donna che possa continuare a riposare nella pace, a ritirare quei dipinti!”
“Quando ti è venuto in mente di farti crescere così la barba?” cerco di sdrammatizzare, so che sa che la sua vita è vicina al termine e per questo non voglio che il suo dolore arrivi a logorarlo ancora di più,
“Tu invece perché hai fatto sparire i capelli che avevi prima? La risposta che mi darai non potrà essere dissimile dalla mia! Dimmi Ezio!”
A che gioco sta giocando non lo so “Ho tagliato i capelli perché non sono più il ragazzino di un tempo e l’ho fatto già da otto anni!”
“La mia risposta è identica alla tua amico mio!”
Cerco la luce che c’era nei suoi occhi quando andavo da lui per farmi riparare la lama celata o per farmi costruire il guanto da scalate e altre armi, quella luce che vedevo tutte le volte che traduceva e mi spiegava ogni pagina del codice, ma davanti a me vedevo solo un uomo triste in attesa della propria fine con lo sguardo spento e gli occhi chiari pieni di lacrime! Il mio migliore amico era irriconoscibile!

  

Image and video hosting by TinyPic
“Ezio vai dalla tua famiglia! Sono stanco e gradirei riposare!”
“Tu non hai mai amato dormire Leonardo! Dici sempre ‘Chi dorme non piglia pesci!’”
“Uno della mia età quali pesci deve ancora pigliare Ezio? Piuttosto metti in guardia i tuoi figlioli!”
“Consideralo fatto!” ed esco dalla stanza
“Perdonatemi Messere!” un ragazzo di diciannove anni sta davanti a me con uno sguardo furibondo
“Ditemi pure!” rispondo con tranquillità
“In che rapporti siete con il mio maestro?!”
“Sono il suo migliore amico, voi invece? Siete solo un allievo?”
“No! Per me Leonardo è tutto! È un maestro e un padre per me!”
Lo scruto con attenzione “Non è nient’altro?”
“Che insinuazioni fate! Dovreste meritare di morire solo per aver detto una cosa del genere!”
“La morte non mi fa paura! Ci ho convissuto per anni con lei dietro l’angolo!”
“Chi siete?”
“Ezio Auditore da Firenze! Voi invece?”
“Francesco Melzi da Milano!”
Sorrido “Una città dove non sono stato! Spero di rincontrarvi presto Messere!” me ne vado ed esco nella notte.
2 Maggio 1919, posso dire di essere triste e sconcertato come Machiavelli dall’apprendere che Leonardo è morto all’età di sessantasette anni, è stato disposto che le sue spoglie vengano sepolte a Saint-Florentin ad Amboise, le sue ultime volontà non verranno rispettate. Ho un’ultima missione in qualità di assassino e amico di Leonardo: scortare la spoglia fino alla chiesa.
Per questa ricorrenza indosso la mia armatura oltre agli abiti da assassino. La gente mi scruta e mi insulta per le strade, è comprensibile hanno paura!
Guardo la chiesa una volta che Leonardo è stato deposto nel chiarore della luce del sole “Se ne va con lui il migliore aiuto che abbiamo mai avuto in secoli dalla fondazione dell’ordine!” mi dice Machiavelli
“E con lui me ne vado anche io e questa volta per sempre!”
“Come Ezio? No ti prego ci servi come guida!”
“E io sarò sempre quella guida anche se non più operativo come una volta!”
“Avevo capito che volevi proprio abbandonarci! Sono lieto che non sia così!”
“Per quanto tempo possa trascorrere da quando uccisi Uberto Alberti io sono e rimarrò per sempre un assassino!” era la mia ultima vera missione e ora sarei tornato a casa e mi sarei dedicato solo alla mia famiglia. Un’altra missione mi attende: la trascrizione delle mie memorie. La morte di Leonardo mi ha fatto capire che presto arriverà anche la mia ora e i miei figli devono sapere la verità sul mio conto. “Addio Leonardo! Requiescat in Pace, amico mio!”

 


Image and video hosting by TinyPic
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Assassin's Creed / Vai alla pagina dell'autore: alicew in wonderland