In ogni lettera.

La luce scivola cauta, squarciando come una lama eterea la penombra leggera ed umida che alberga silente. Entra da uno spiraglio della finestrella quadrata, carezzando il profilo rugginoso delle sbarre che la serrano.
Attraversa la piccola stanza e colpisce con mesta cautela la coscia nuda e morbida di lei, donandole un candore innaturale e adamantino.
La sua sagoma sottile si riesce ad intravedere, snella e minuta fra le sdrucite coperte scure, pigramente adagiata. Solo dei capelli castano miele, fini e delicati, ricadono fuori dalle pieghe della stoffa.
-Sei perfetta, sorella.-
La sento sollevare appena la testa. La scheggia vivida e sanguigna d'un occhio balugina fra le tenebre aspre. Non la vedo in volto, ma so che sta sorridendo soddisfatta.
-E tu un adulatore senza speranza.- ride acuta.
-Questo adulatore è tutto ciò che ti è rimasto.-
Un silenzio pesante le grava per qualche istante sulle spalle, sul capo affondato nel cuscino. Dimenticare tutto per lunghi anni è facile -dimenticare un passato scritto con il sangue, pregno di dolore impotente in ogni dannata lettera- ma ricordare è rivivere, e rivivere fa male. Lo sa troppo bene.
-Credi davvero di essere qualcosa per me?- canticchia Jane derisoria.
Inarco le sopracciglia, con sussiego. -Penso di essere tutto per te.-
Sogghigna divertita. -Egocentrico.-
-Acida.-
-Mi ami?-
-Sì. E anche tu ami me.-




































Note dell'Autrice: Ah, era da tanto che volevo scrivere una Jane/Alec! Solo che l'ispirazione mi è venuta dopo anni e anni. T.T Vaaaaaabbè. L'importante è che prima o poi si sia fatta sentire.
Mi piacciono tanto questi due insieme -cioè, mi piace shipparli. Sono teneri, nella loro sadica sadicità. *-*
Spero vi sia piaciuta. Grazie per avere letto, mi farebbe piacere se mi diceste cosa ne pensate!
Lucy