Flowers for a ghost
Who will bring me flowers when it's over
And who will give me comfort when it's cold
Who will I belong to when the day just won't give in
And who will tell me how it ends and how it all begins
Don't ever say goodbye
Avanza
lentamente, sotto la luce aranciata dei pochi lampioni accesi in quel viale
remoto di Storybrooke. Un passo dopo l’altro si costringe ad andare avanti,
anche se è sempre meno convinta di aver preso la decisone giusta.
Non c’è mai
stata fino a questa sera. Si è sempre ripetuta di non avere mai tempo, con
tutte le cose che sono successe in città. Dopo il suo arrivo. Non ha mai avuto
il coraggio, è questa la verità. Il coraggio- anche se lui è sempre presente.
La sua giacca di pelle non è mai stata tolta dall’appendiabiti in ufficio.
Qualche volta, prima di tornare a casa, ne sfiora una manica, crede di sentire
ancora la sua pelle, la sua voce. Ed è ancora il coraggio quello che le manca,
a pochi passi da una lapide bianca a fare i conti con un muro –dentro di sé- ormai in macerie.
Quanto tempo è passato? Due mesi, tre? È ancora tutto uguale, sente ancora fra
le braccia il suo peso lieve, l’odore pungente di disinfettante, ha impresse
nella mente una lacrima e le sue ultime parole.
«Graham…», è quasi un sussurro il suo.
«Graham, sto per andarmene da questo
posto»
Fa fatica, Emma,
a trovare le parole giuste davanti al suo nome inciso nella pietra fredda. E
infondo, che cosa mai potrebbe dire? Una lapide, un ricordo non le bastano. Non
le sono mai bastate. E ora, per il bene di suo figlio –suo figlio- deve
andarsene, e separarsi ancora una volta da lui – da quel poco che le è rimasto.
«Io… io non ti dirò mai addio»
Emma non è a conoscenza di molte cose
che accadono intorno a, e dentro, lei. Ha ancora in testa le farneticazioni di
August, le sue pazze teorie e non sa nemmeno se crederci – è tutto così assurdo- non vuole. Se c’è, però, una
cosa di cui Emma è, ora, assolutamente certa è sicuramente questa. Non sarà mai
capace di dire addio a Graham, non sarà mai capace di andare definitivamente
avanti, non sarà mai capace di dimenticare quell’uomo che le è entrato dentro
in modo così assurdo, e impossibile e imprevisto. Mai.
Si avvicina alla lapide, a posarle
accanto un unico giglio, a ricordo di questo momento, di tutto ciò che è stato
e mai sarà. Sfiora con le dita tremanti il nome per un attimo e non può impedire alle
lacrime di scendere giù, ancora una volta- lacrime che ha versato quella
maledetta sera, e la sera dopo, e ancora e ancora.
Si costringe ad alzarsi e allontanarsi
(per sempre?) da quel posto.
«Mai…» ripete in un sussurro, e la sua
è una promessa.
Questa storia, flash, qualunque cosa sia, è senza pretese,
davvero. L’ho scritta molto di getto, seguendo l’onda di un pensiero che non mi
abbandona da quando ho finito di vedere ‘The Stranger’,
la 1x20. Sì, Emma, nel mio immaginario, ha voluto salutare Graham per l’ultima
volta prima di lasciare Storybrooke insieme a Henry (non mi soffermerò
sull’assurdità e stupidità delle sue azioni). Dico nel mio immaginario perché,
purtroppo, dopo la 1x07 non c’è stato più un minimo accenno da parte sua a quel
meraviglioso uomo che le è morto fra le braccia (tanta delusione). Comunque,
ripeto, è davvero senza pretese, mi andava soltanto di ricordare Graham a due
puntate dalla fine della stagione, mi manca così tanto.
Flowers for a ghost- Thriving Ivory
Turchese-