SIAMO NEMICI, MA IL DESTINO CI HA VOLUTo AMANTI

Salve a tutti!! Sono tornata con una nuova fanfiction, dato che non ho niente di meglio da fare che rompere le scatole a voi lettori!!

Innanzitutto mi scuso per l'enorme ritardo e per non aver continuato le altre fanfiction, ma in questo periodo internet mi sta creando non pochi problemi e io sono più che disperata... Spero però che dalla settimana prossima tutto si aggiusti e che io possa tornare a pubblicare le mie ff... Durante tutto questo tempo ho avuto modo di andare avanti con la stesura dei capitoli... Beh, mi scuso ancora e vi lascio alla mia nuova ff... sperando che vi piaccia!

Allora, questa fanfiction non è dedicata, com’ è solito aspettarsi da me, a Ryan e Strawberry, bensì a Kisch e Strawberry.

Il biondino stavolta avrà ben poco a che fare con la Mew Neko (Era pure ora...).

Kisch è il mio secondo personaggio preferito - mi sono detta- quindi perché non dedicargli una bella storia in cui combina qualcosa con la gattina che lui ama tanto? (Beata lei... io Strawberry comincio a odiarla... Tutte a lei le fortune... Grrrr).

Questa storia comincia quando la squadra delle MewMew è al completo, ma ho deciso di far finta che il cavaliere Blu sia già comparso, così come anche Pai e Tart... Ma ancora nessuno sa che il Cavaliere Blu e Mark sono la stessa persona... Forse.

Beh, buona lettura!!

PS- Userò i nomi Giapponesi... mi piacciono di più!

PPS- Ichigo e Masaya stanno insieme... (ç__ç)

Ma lui non è a conoscenza del fatto che lei sia un MewMew.

NOMI

Strawberry - Ichigo Momomiya

Mina - Minto Aizawa

Lory - Retasu Midorikawa

Paddy - Purin Fon

Pam - Zakuro Fujiwara

Ryan - Ryo Shirogane

Kyle - Keichiiro (Kei) Akasaka

Mark - Masaya Aoyama

Kisch - Kisshu Ikisatashi

Pie - Pai Ikisatashi

Tart - Taruto Ikisatashi

Cavaliere Blu - Blue Knight

Profondo Blu - Deep Blue

Capitolo 1: Faccia a faccia con i propri sentimenti

Era appoggiato alla ringhiera del terrazzo della scuola. Il suo sguardo era perso, ormai da ore, oltre il panorama. Poteva scorgere le persone che camminavano per strada: chi correva per andare a lavoro, chi per non arrivare tardi a scuola...

Gli umani... Strana razza...

Così diversi da quelli come lui, eppure così simili...

Avrebbe dovuto sterminarli tutti, in teoria...

Già, solo in teoria, perché c’era una questione che gli impediva di portare a termine la sua missione.

Questo lo portava spesso a pensare di non essere affatto degno del compito affidatogli dal suo popolo... In fondo, cosa ci voleva ad uccidere cinque ragazze?

Sì, perché solo quelle cinque ragazze erano l’ostacolo... Dopo la loro morte, lo sterminio della razza umana sarebbe venuto da sé...

Ma qui arrivava la nota dolente: uccidere quelle cinque.

Per quattro di loro non ci sarebbe stato nessun problema.

Anche questo solo in teoria, perché uccidendole si sarebbe guadagnato l’odio della persona che amava.

Altro problema.

E quando aveva provato ad uccidere Aoyama?

Cosa aveva fatto, lei? Lo aveva colpito senza esitazione, senza dargli il tempo di scappare o di ripararsi... Fortunatamente Pai e Taruto erano intervenuti per metterlo in salvo... Se non ci fossero stati loro sarebbe già passato a miglior vita...

Era tutta colpa sua... Di quella ragazza che l’aveva fatto innamorare tanto da fargli perdere la testa. E lei lo trattava come si tratta un nemico, cosa più che logica dato che lo era, mentre lui cercava in ogni modo di proteggerla durante gli scontri con i chimeri, in modo che non restasse ferita.

Possibile che non riuscisse a capire? Ogni sguardo che gli lanciava, anche quelli di puro odio (che erano i più frequenti), lo facevano impazzire.

Perché dovevano appartenere a fazioni nemiche? Perché dovevano combattersi? Eppure lui aveva cercato in tutti i modi di convincerla a seguirlo...

Era persino giunto al punto di rapire le sue più care amiche... Avrebbe potuto ucciderle, quando la rossa aveva rifiutato... Ma non l’aveva fatto. Aveva lasciato che MewZakuro le salvasse e poi si era lasciato sconfiggere, come di consuetudine.

Era veramente un debole...

L’amore rende deboli...

O meglio, l’amore non corrisposto rende deboli...

Si perde ogni speranza, si fanno cose che mai ci si immaginerebbe di fare...

E questo lui lo sapeva bene...

Fin troppo...

Per concludere in bellezza, a tutto questo si era aggiunto anche un altro problema.

...Il Blue Knight... chi era questo strano individuo che si era presentato in difesa di Ichigo?

Biondo e occhi azzurri... con orecchie da alieno, mantello blu e spada...

Le prime due caratteristiche gli avevano fatto pensare che somigliasse molto a Shirogane... Era persino giunto a credere che fosse proprio lui, sempre così attento nei confronti di Ichigo. Ma la cosa non aveva senso.

No, non ne aveva, perché il Blue Knight era un alieno, e su questo non c’erano dubbi. A parte le orecchie più lunghe della norma, lui, Pai e Taruto avevano la facoltà particolare di percepire l’aura di altri alieni, e il nuovo, misterioso personaggio emanava un’aura aliena.

Ma allora chi poteva essere?

Possibile che fosse un alieno proveniente dal suo stesso pianeta, intenzionato ad intralciare i suoi piani?

Se così fosse stato, l’avrebbe eliminato senza esitazioni, anche se non sarebbe servito poi a molto: ora l’unico vero ostacolo alla missione erano se stesso e i suoi sentimenti.

E poi, quel Blue Knight, aveva protetto Ichigo da un chimero: questo gli faceva pulsare il sangue nelle vene dalla rabbia.

Come si era permesso? A insaputa della ragazza, era sempre stato lui, teletrasportandosi, che l’aveva salvata dai continui attacchi dei mostri che lui stesso creava.

Era ovviamente una cosa stupida, ma non sapeva cos’altro fare: doveva, in un modo o nell’altro, continuare a recitare la parte da cattivo, no?

Fino ad ora c’era riuscito alla perfezione: aveva mascherato i suoi sentimenti, riuscendo a nascondere la verità anche a Taruto e Pai.

Nell’ultimo scontro, però, aveva abbassato le difese, dando dimostrazione evidente del sentimento che provava nei confronti di Ichigo.

FlashBack

Un chimero gigantesco stava dirigendosi verso le MewMew, immobilizzate al suolo da alcune piante che spuntavano dal terreno.

Le ragazze cercavano di liberarsi, strappando le liane, ma non era un’impresa facile: oltre che ad intrappolarle, le piante risucchiavano anche l’energia delle prede, giacché era impossibile fuggire.

Ecco... altri due metri e il chimero avrebbe ridotto Ichigo e compagne ad un mucchietto di polvere.

Stava per intervenire, come era solito fare, ma una voce alle sue spalle l’aveva bloccato.

“Sta andando bene, eh, Kisshu?”

Si voltò di scatto per vedere chi aveva parlato.

“Pai... Taruto...”

Ebbe un attimo di sgomento e di spavento allo stato puro: come poteva salvare Ichigo davanti agli occhi dei suoi compagni?

Si voltò di nuovo verso le MewMew, notando che il chimero si era avvicinato a MewPurin e stava per aggredirla, mentre MewIchigo, MewMinto, MewRetasu e MewZakuro si agitavano, ormai senza forze.

“A... Andatevene!”

Ordinò Kisshu a Pai e Taruto.

“Qui basto io”

“No, vogliamo restare a guardare. Questa sembrerebbe proprio la disfatta delle guerriere MewMew”

A quella frase, Kisshu strinse i pugni e socchiuse gli occhi: cosa doveva fare?

Seguire il suo cuore e correre a salvare Ichigo, oppure ascoltare la mente, che gli diceva di lasciarla morire in modo tale che i suoi tormenti sarebbero finalmente finiti?

Naturalmente, Kisshu optò per la prima decisione e si smaterializzò, per poi comparire davanti al chimero. Non si rese conto, però, che il mostro aveva alzato una zampa e quindi fu colpito in pieno.

Si ritrovò a terra, ricoperto di polvere e tutto dolorante. Alzò lentamente e a fatica la testa, guardando il chimero.

...Che stava facendo? ...Perché avanzava verso Ichigo...?

Pai e Taruto si avvicinarono a Kisshu, aiutandolo a rialzarsi.

“Stai bene?”

Il piccolo alieno non ottenne risposta.

“E’ meglio se andiamo via... Per loro ormai è la fine. La missione è compiuta”.

Azzardò l’alieno più alto.

“N... No, Ichigo!!”

Kisshu si liberò dalla presa dei compagni alieni e corse dalle MewMew, ormai svenute.

“Meglio così” si disse.

“Non voglio che Ichigo sappia niente di quello che sto per fare”.

Si gettò contro il chimero, impugnando due tridenti spuntati dal nulla.

Ma, improvvisamente, il colpo di Kisshu fu deviato... Da un corpo.

Un ragazzo alto, con occhi azzurri, capelli biondi e orecchie da alieno aveva sferrato al chimero un colpo con la propria spada, distruggendolo.

Il gigantesco essere si dissolse, lasciando il posto al solito Para Para, la piccola medusa genera-chimeri, che fu catturato da Masha.

Ichigo, riprendendosi, alzò lo sguardo, andando a fissare il suo salvatore.

“Chi... sei...?”

“Sono il Blue Knight...”

Rispose lo strano individuo. Si chinò, prendendo Ichigo tra le braccia.

“Sono nato per proteggerti... Non dimenticarlo”

Detto questo, scomparve, adagiando la ragazza a terra.

Ichigo non resistette e svenne di nuovo.

...Almeno era salva...

Ma non si poteva dire lo stesso di lui.

Lentamente, si voltò verso Taruto e Pai, che lo fissavano increduli.

Non c’era più niente da fare.

La sua copertura era inesorabilmente crollata.

Abbassò lo sguardo, incapace di sostenere quelli di rimprovero di coloro che considerava i suoi compagni, e scomparve, teletrasportandosi.

Fine FlashBack

Grazie al cielo, una cosa andata per il verso giusto c’era.

Ichigo non si era accorta di ciò che era successo.

Bene, perché lei non doveva venire assolutamente a conoscenza dei sentimenti di Kisshu.

Erano troppo importanti...

Lo rendevano vulnerabile...

E si sapeva: Ichigo avrebbe potuto approfittarne per volgere a vantaggio dell’umanità informazioni estremamente preziose.

Inoltre, lei amava quel Masaya Aoyama.

Ma cosa ci trovava in lui?

Non si poteva negare che fosse un bel ragazzo, ma, di sicuro, c’era di meglio.

Ichigo era molto ingenua. Non sapeva niente della vita.

Ma forse era per questo che si era innamorato di lei...

La sua innocenza e purezza la facevano sembrare una bambina piccola e indifesa, della quale tutti vogliono prendersi cura.

Lui compreso.

Lei, però, non era affatto indifesa e debole: ingenua sì, ma sapeva il fatto suo. Che fosse stato per questo che Ryo l’aveva scelta per diventare una MewMew...?

L’aveva capito dal primo momento, fin da quando l’aveva vista la prima volta e l’aveva baciata, che gli avrebbe dato del filo da torcere.

Lei, naturalmente, si era spaventata...

Era rimasta paralizzata.

Ma al secondo incontro, si era già ripresa ed era pronta a combattere.

Inizialmente per Kisshu era solo uno scherzo.

La trovava carina e l’aveva baciata, ma niente di più.

Con il passare dei giorni, però, si era reso conto di provare un forte interesse per quella ragazza.

Ormai era in trappola.

Lei l’aveva intrappolato.

Come uscirne?

Beh, non c’era modo.

La amava troppo e con il tempo i suoi sentimenti non avrebbero fatto altro che rafforzarsi.

Era veramente nei guai...

“Per di qua!”

Una voce lo fece trasalire.

Si voltò verso la porta della terrazza: si stava aprendo. Immediatamente, si teletrasportò più in alto, cercando di non farsi vedere.

Nella terrazza entrarono due ragazzi, che lui riconobbe benissimo.

“Scusami, Ichigo-chan... dove mi stai portando?”.

“Non sei mai venuto sul terrazzo della scuola, vero, Aoyama-Kun?”.

“Esatto... Ma se ci trovassero qui saremmo nei guai... meglio scendere”.

Il moro cercò di convincere la ragazza a tornare in aula, ma lei non voleva saperne.

“Dai, solo cinque minuti! Finché non suona la campanella!”.

Controvoglia, il ragazzo si avvicinò a Ichigo, imitandola e poggiandosi alla ringhiera.

“Sai, Aoyama-Kun... qui mi piace molto. Ci vengo sempre quando devo riflettere perché sono sicura di non incontrare nessuno...”

Ichigo guardò il panorama, sospirando.

*Blue Knight... chi sei veramente...?*

“Perché sospiri?”

Le chiese Masaya passandole un braccio intorno alle spalle.

“E’ che... dopo abbiamo il compito di inglese, no...? E sono preoccupata...”

“Allora che ne dici di tornare in classe e di ripassare insieme?”

“Proprio non ti va di restare qui, eh?”

Gettò un’occhiata divertita al suo ragazzo e gli afferrò la mano.

“D’accordo, andiamo”

La coppietta tornò all’interno dell’edificio, chiudendo la porta della terrazza.

Kisshu scese e si risistemò nello stesso punto di prima, fissando la ringhiera, proprio nel punto in cui Ichigo aveva poggiato le mani.

Quanto odiava quella sua felicità...

Di solito, quando si ama una persona, basta vederla felice per sentirsi più sereni. Ma nel suo caso non era così.

Sapeva che voleva bene a Masaya, ma proprio non riusciva a vederli insieme.

Odiava la sua felicità...

Però amava lei con tutto se stesso...

“Kisshu”

Quella voce dietro di lui... la conosceva bene. E riusciva a percepirne il tono grave.

Senza neanche voltarsi, Kisshu disse: “Pai... Che vuoi?”

“Dovrò fare rapporto a Deep Blue... Lo sai questo, vero?”

L’alieno dagli occhi ambra si voltò, andando a fissare il compagno.

“Fa ciò che vuoi. Per quel che me ne importa...”

Si incamminò verso di lui, sorpassandolo, ma Pai lo bloccò per un braccio.

“La ami sul serio...?”

“Quale risposta ti farebbe sentire meglio?”

Pai non rispose, continuando a fissarlo.

Kisshu si sentì sotto pressione. Abbassò lo sguardo.

“...Da impazzire...”

L’alieno lo lasciò andare, abbassando a sua volta la testa.

“Allora è finita...”

“Sì... Hai ragione, Pai. E’ finita...”

Kisshu si teletrasportò e scomparve, lasciando Pai da solo, indeciso se raccontare tutto a Deep Blue o se tenere nascosta la faccenda...

Fine primo capitolo!!! Allora, che ne pensate? Vi gusta??

A me tantissimo!!! Ecco, mi sta prendendo la fissa per Kisch... che belloooooo!! *ç* *ç* *ç* *ç* *ç* *ç* *ç* *ç* *ç* *ç* *ç* *ç* *ç* *ç* *ç* *ç* *ç* *ç*
Mi raccomando, mi aspetto tanti commenti, anche critiche ovviamente!!
Bye!!!!!!!!!!!!