La pioggia scendeva dal cielo impetuosa, come se anche il cielo volesse partecipare alla battaglia.

 

L’atmosfera desolata e tetra del luogo non era certo l’incoraggiamento migliore per i giovani guerrieri:

La pianura arsa e interminabile era costellata di alberi spogli e rinsecchiti, che sembrava dovessero crollare da un momento all’altro.

Il cielo nero continuava a rovesciare giù pioggia incessantemente.

 

Un’ improvviso lampo rischiarò il cielo, illuminando l’inquietante figura di una fortezza circondata da una fitta nebbia.

 

Il gruppo avanzò di qualche passo.

 

-Ci siamo ragazzi-

 

Disse un ragazzo dai lunghi capelli argentei.

 

-E’ arrivata l’ora del confronto finale. Fra poco Naraku la smetterà di causare danni!-

 

Tutti annuirono.

 

-Ce la faremo-

 

Disse una ragazza dai capelli corvini.

 

Il gruppo avanzò ancora, finchè qualcosa non li respinse.

 

-Inuyasha, c’è una barriera magica!-

 

Disse il monaco Miroku.

 

Il giovane mezzo-demone prese la sua spada Tessaiga, che si trasformò ed assunse un colore rosso sangue.

 

-Kaze no Kizu!-

 

La spada lanciò un fendente che frantumò la barriera.

 

-Andiamo, coraggio!-

 

Inuyasha incoraggiò i compagni e tutti lo seguirono all’interno della fortezza.

 

Attraversarono un lungo corridoio completamente buio. Dopo interminabili minuti videro una luce infondo alla strada. Finalmente erano arrivati.

 

Oltrepassarono la soglia della stanza che si stagliò davanti a loro.

 

Era molto ampia e illuminata da alcune lanterne.

E proprio in fondo c’era lui.

NARAKU.

Il loro nemico.

 

-Finalmente ti abbiamo trovato maledetto!-

 

Gridò Inuyasha, lanciandosi contro di lui senza pensarci due volte.

 

Naraku ghignò e con un cenno della mano stormi di demoni si diressero contro il demone cane.

 

Immediatamente Miroku slegò la fascia che portava legata al polso destro e puntò la mano contro i nemici.

 

-Spostati Inuyasha!-

 

Gridò.

Il demone fece immediatamente come detto dall’amico.

 

-Ehi! Volevi forse risucchiarmi?!-

 

Urlò infuriato.

 

Miroku non gli rispose.

Si mantenne il polso con l’altra mano.

 

-Stà attento, non fare sforzi eccessivi!-

 

Lo pregò Sango preoccupata.

 

Nel frattempo Kagome raccolse le sue frecce sacre e ne scoccò una verso Naraku.

 

Ma lui nuovamente si fece difendere da un’ ondata di demoni.

 

-Dobbiamo eliminare prima quelli se vogliamo colpirlo!-

 

Disse Sango lanciando Hiraikotsu. Li eliminò tutti.

Ma ecco che ne arrivarono altri.

 

Kirara prese in groppa la ragazza e la portò via.

 

-MA NON FINISCONO MAI QUESTI COSI?!-

 

Sbottò Inuyasha irritato.

 

Kagome lanciò un’altra freccia sacra eliminandone alcuni.

 

-Inuyasha sembra che sia impossibile arrivare a Naraku!-

 

-Lasciate fare a me!-

 

Gridò Miroku.

 

-Aprirò il mio vortice e li risucchierò tutti! Appena avrò fatto piazza pulita voi colpirete Naraku!-

 

Sango corse velocemente verso il monaco e gli si parò davanti.

 

-Non PUOI farlo Miroku!-

 

Disse

 

-Sono troppi, il tuo vortice non resisterebbe! Per favore non fare pazzie!-

 

Miroku sorrise.

 

-Tranquilla, Sango!-

 

Disse con voce rassicurante.

 

-Fidati di me! Io non morirò qui, perché ci sono ancora tante cose che vorrei fare insieme a te!-

 

-Oh Miroku…-

 

-Ora fai come ho detto, Okey?-

 

Sango annuì.

 

-Però io ti coprirò le spalle!-

 

Disse asciugandosi le lacrime.

 

Miroku guardò la ragazza prendere Hiraikotsu e montare su Kirara.

 

-E’ tempo di morire dannati demoni!-

 

Gridò aprendo il vortice.

 

In vento che si sprigionò risucchiò al suo interno tutte le emanazioni di Naraku, lasciandolo senza difese.

 

Inuyasha subito lo attaccò.

 

-BAKURYUHA!-

 

Il fendente colpì Naraku, ma non fu sufficiente a sconfiggerlo.

 

-Non basta!-

 

Disse Kagome.

 

-Inuyasha, uniamo le forze!

 

La sacerdotessa prese il suo arco e si preparò a scoccare una freccia.

 

-Ora Kagome!-

 

Gridò Inuyasha.

 

Il mezzo demone si concentrò per lanciare la sua tecnica più potente.

 

Quando però stavano per colpire si misero di mezzo altri demoni di Naraku.

 

-KAZAANA!-

 

Gridò Miroku risucchiandoli. Purtroppo però riuscì ad eliminarne solamente la metà; ormai il suo vortice era al limite.

 

-Hiraikotsu!-

 

Sango riuscì ad eliminare il resto dei demoni, poi corse a sorreggere Miroku che stava perdendo i sensi per lo sforzo eccessivo.

 

-Come stai Miroku?-

 

Il monaco abbozzò un sorriso

 

-N-Non sono riuscito a risucchiarli tutti, scusami!-

 

Sango scosse il capo

 

-Sei stato bravissimo!-

 

Disse commossa.

 

Adagiò Miroku a terra e poi fissò i suoi compagni.

 

-‘Ora dipende tutto da voi’-

 

Finalmente senza difese, Naraku si scagliò contro i due.

 

Inuyasha prese in braccio Kagome e la portò via.

 

-Sei pronta ad eliminarlo?-

 

Chiese.

 

Lei annuì.

 

Inuyasha la posò a terra, prese Tessaiga si preparò per l’attacco finale.

 

Kagome scoccò la sua ultima freccia.

 

-‘Non posso mancarlo’ Vai Inuyasha ORA!-

 

Il mezzo demone alzò in alto Tessaiga.

 

-KONGOSOHA!-

 

Centinaia punte di diamante partirono dalla spada e colpirono in pieno Naraku, neutralizzando la sua barriera e tagliandolo in due.

 

-Bisogna distruggere il suo cuore!-

 

Disse Inuyasha.

 

-Ce la fai Miroku?-

 

Il monaco si alzò in piedi sostenuto da Sango.

 

-Certo che si!-

 

Rispose.

 

-Siamo all’epilogo Naraku!-

 

Sfilò il rosario e spalancò nuovamente il suo vortice, che rapidamente cominciò a risucchiare Naraku e il suo cuore.

 

-Un ultimo sforzo Miroku resisti per favore!-

 

Lo implorò Sango.

 

Il giovane monaco raccolse tutte le sue ultime forze.

 

-‘Guardami padre, ce l’ho fatta!’-

 

La potenza del vortice aumentò immediatamente, risucchiando tutto ciò che si trovava nelle vicinanze.

 

Dopo pochi secondi Miroku, era steso a terra, e oltre a loro li intorno non c’era più niente.

 

NARAKU NON C’ERA PIU.

 

ERA FINALMENTE FINITA.

 

Inuyasha si guardò intorno incredulo. Ce l’avevano fatta.

 

-Te lo sei proprio meritato dannato!-

 

Disse.

 

Kagome corse ad abbracciarlo.

 

-C-Cosa fai?!-

 

Gridò Inuyasha arrossendo.

 

Kagome sorrise.

 

-Sei stato fantastico!-

 

Disse.

 

Contemporaneamente la fortezza scomparve, la pianura brulla si trasformò in un prato verde e sugli alberi cominciarono a crescere migliaia di foglie.

 

La pioggia smise di cadere, lasciando il suo posto un sole caldo e luminoso che rischiarò il cielo ormai divenuto azzurro.

 

-Ci-Ci siamo riusciti…-

 

Disse incredula Sango.

 

Guardò la mano destra di Miroku, che giaceva a terra svenuto.

 

Sfilò il guanto ed osservò il palmo. Il foro del vento non c’era più!

 

-Miroku Miroku svegliati!-

 

Gridò scuotendolo.

 

Il monaco aprì leggermente gli occhi.

 

-Guarda la tua mano! Sei libero!-

 

Miroku si fissò il palmo incredulo. Era proprio vero! Finalmente quel peso non l’avrebbe più oppresso!

 

Per la felicità abbracciò forte Sango.

 

-Grazie mille!-

 

Le disse.

 

-Per cosa?-

 

Chiese la ragazza.

 

-…Per…avermi sempre sostenuto!-

 

Sango sorrise e strinse forte Miroku a se.

 

-Sono felice per te!-

 

Inuyasha e Kagome si avvicinarono ai due.

 

-Come stà Miroku?-

 

Chiese il mezzo-demone.

 

-E’ ancora tutto intero!-

 

Rispose Sango.

 

Miroku provò ad alzarsi sorreggendosi sul suo bastone.

Sango lo aiutò.

 

-Non sforzarti ok? Dopotutto hai appena sconfitto Naraku!-

 

-CoooooOOOOOOOSA?!??!-

 

Gridò Inuyasha

 

-Non mettere in giro strane voci!!! Naraku l’ho sconfitto IO!-

 

-Naraku l’abbiamo sconfitto NOI!-

 

Disse Kagome.

 

-Giusto Inuyasha?-

 

-Ma…-

 

-A cuc…-

 

-Ok Ok l’abbiamo sconfitto TUTTI NOI!-

 

I quattro scoppiarono a ridere e poi esultarono:

 

-CE L’ABBIAMO FATTAAA!!!!!-

 

 

***FINE PRIMO CAPITOLO***