Avanti, ancora pochi minuti.
Il palco, la fuori, sembra così grande da dietro le quinte.
E tutte quelle persone… ore e ore dietro al cancello, per accaparrarsi il posto migliore.
Ore e ore marcendo, solo per noi. Solo per noi! Sembra così strano che dalla lontana Berkeley, un povero scemo, come me, sia arrivato qui, a Tokyo. Tokyo! Che cosa assurda.
Non me lo sarei mai e poi mai aspettato. Sorrido di fronte alla mia stupidità: prima di ogni fottuto concerto penso sempre le stesse cose.
Gestire una folla di occhi a mandorla così grande… Mike dice che Billie ce la farà, ma io? Già, nessuno pensa mai al fottuto batterista, sempre seduto dietro a quella cazzo di batteria, sempre pronto a suonare…
Cazzo, devo farcela. Devo. Se no… già, se no? Cosa succede se dimentico improvvisamente a contare? Se la mia mente si blocca e non arriva al numero quattro?
No, no, no, Tré, basta. Devo distrarmi in qualche modo, quindi mi costringo a guardare il viso eccitato di Billie. Probabilmente quel piccolo figlio di puttana starà pensando a chi baciare durante/dopo questo fottuto show.
Mike sta bevendo una birra, come se fra mezz’ora non dovessimo salire sul quel fottuto palco!
Ma dove sono finiti Jason e Jason? Cazzo, con quei due nomi uguali faccio sempre confusione.
E Jeff… sta parlando al cellulare. Ma non sa che costa una cifra enorme chiamare da qui?!
No, no, no, Tré, basta. Mantieni la calma.
Sta anche arrivando la fottuta truccatrice. Beh, si, l’importante è questo, io sono bellissimo.
Ma chi voglio prendere in giro?
No, no, no, Tré, basta. Mantieni la fottuta calma.
Ok, ce la posso fare. Ancora qualche minuto e poi sarò li, di fronte a mezzo Giappone.
Ma va bene, perché sarò con la mia batteria. Insieme ce la faremo.
 
Mi sono sempre piaciute le entrate spettacolari. SPETTACOLARI! Così, pochi minuti prima dell’inizio del concerto, prendo la chitarra fra le braccia.
Io e Mike siamo coordinatissimi e ci buttiamo sul palco, facendo esplodere 21st Century Breakdown.
Quelle centinaia di persone si saranno fatte un culo per venire qui, non li deluderemo.
È come se, mentre suonassi, in ogni nota trasmettessi il mio messaggio: “Ehy gente, siamo qui stasera, i Green Day sono tornati! Vi spaccheremo il culo con la nostra musica!”, va a finire che poi lo dico davvero.
Sono troppo eccitato. Su, su, su! Se potessi volerei sopra di loro, per dirgli che li amo, si, li amo tutti, dal primo al fottuto ultimo.
“EVERYBODY STAND UP!” oh, merda, che cazzo ho detto? È ovvio che sono già tutti in piedi! Credo che la mia faccia in questo momento sia qualcosa di assurdo.
Oh, ma che cazzo me ne frega? Per rimediare, un po’ di “hey oh”, non sono male.
Mi sto divertendo come non mai.
Non lascio passare neanche un secondo per iniziare la prossima canzone.
“DO YOU KNOW YOUR ENEMY?!”
La festa è appena iniziata.
 
Billie porta sul palco sempre le persone più strane.
Guardo Tré per un momento, sta ridendo dalla sua postazione.
Rido anche io, un fottuto ragazzo è appena salito sul palco e sta cantando con Billie.
Cantando. Si, certo come no. I suoi “oe-oe” sono assolutamente, assolutamente…
No, non c’è tempo per pensare. Le mie dita scivolano veloci sul basso, il ritmo è incalzante, non riesco a fermarmi.
“And we will see how godless nation we have become” Billie lo dice come se fosse una cosa estremamente importante e ridicola allo stesso tempo.
East Jesus Nowhere inizia con un salto,  un enorme, bellissimo, mio salto.
Amo suonare. Amo il mio basso, amo la musica, amo questo concerto.
Anche se non sembra, io amo il mio fottuto posto sul palco.
A volte guardo con nostalgia vecchie foto e filmini, come quello alla Pinole Valley High School. Li si che davamo tutto di noi. C’eravamo solo noi tre, e nessun’altro.
Ma fanculo, ora siamo nel 2010! Vai!
Billie, che cazzo hai detto? “I love you”?
Vorrei ridere. Anzi, rido, un fottuto scheletro è  appena salito sul palco e tiene la fronte di Billie.
A fire burns today
Of blasphemy and genocide
The sirens of decay
Will infiltrate the inside…
Vai Billie, urla anche per me!
Yeeeeeeeeeeeah!
 
Do you wanna start the fucking war?
VIVA LA REVOLUTION!!!
Holiday mi è sempre piaciuta. Soprattutto per la parte da prostituta che faccio, nel video.
Mi scoperei all’istante da solo.
BROTHERS AND SISTER!
Billie a volte dice un sacco di cazzate.
Uno, due, tre, quattro.
Alla fine ce l’ho fatta. Ce l’abbiamo fatta.
Anche se suonare con le luci spente è un po’ difficile. Grazie, Billie, con quel faretto sei molto d’aiuto.
Dopo gli dirò qualcosa. Fottuti spari, fottuto Billie. Sorrido. Lui vuole sempre dare il meglio al suo pubblico.
 
Static Age da sempre mi mette tanta allegria.
Anche se Billie si sta comportando da bambino. Cazzo abbassa la testa a quel modo? E poi, quella fottuta maschera… sorrido, per la prima volta da quando sono salito su questo palco.
Suonare è la mia missione. Mike mi si affianca, mentre Jason Freese fa il suo spettacolo.
In fondo il Giappone non è così male.
Tré aveva ragione.
 
Sbagliare una nota alla fine di Good Riddance è stata la cosa più divertente che abbia mai fatto.
Quella gente aveva una faccia così… così… rido come un coglione.
Lo spettacolo è stato assolutamente fantastico.
Mi butto sul divano con gli altri, mentre ridiamo per ogni cazzata che abbiamo fatto
“Alla fine però non hai baciato nessuno questa volta, Billie. Vuoi terminare la tradizione?”
Alle parole di Tré tutti si mettono a ridere.
Vaffanculo, io la tradizione la continuo, eccome!
Mi butto sul batterista, che accetta la mia bocca ben volentieri.
Sorrido dentro, mentre mi fondo con il mio migliore amico.
Awesome as fuck. Sì, questo tour si adatta perfettamente al suo nome.