La canzone è “Flowers” di Emilie Simon e consiglio di ascoltarla, se si ha intenzione di leggere questa song fic. Magari prima leggete, le immagini di youtube potrebbero aiutare troppo. XD
I
want to buy you flowers
di
slice
Sua
madre le aveva sempre detto di essere diventata un ottimo ninja, ma
sovente le ricordava anche che era sempre stata, e non avrebbe mai
potuto smettere di essere, una donna. Ino aveva preso seriamente
tutti i suoi consigli, ogni volta che aveva potuto metterli in
pratica; che fossero abbinamenti cromatici, tipo di trucco, approcci
con ragazzi o anche solo la posizione delle gambe una volta
seduta.
Si ricordava perfettamente di come era finita con Sasuke e
di quello che aveva provato con Sai, aveva un ricordo limpido del
dolore provato soprattutto per quest'ultimo. Anche con i precedenti
semplici appuntamenti, tutto quello che sapeva trovava conferma solo
all'inizio, dopo avveniva un distacco che era diventato lungo e
doloroso nella storia avuta con Sai, solo perché lui non
sapeva niente di questi rapporti e ci aveva messo del tempo per
capire.
Lei era rimasta immobile, atterrita dalla disintegrazione
delle sue tante certezze in materia.
Ino per un po' di tempo aveva
quasi detestato sua madre per averla plagiata in quel modo, poi era
passata a biasimare Sakura per non essersi accorta di nulla e, in
fine, si era accorta di essere solo lei padrona del suo destino, solo
lei la sua peggior nemica. Passando tanto tempo chiusa in se stessa
non riuscì subito a capire dove sbagliava.
Poi, nel mezzo
al fragore della battaglia contro Pein, suo padre l'aveva protetta,
aveva protetto la sua fuga con Shizune, prima di mettersi in salvo, e
lei aveva capito cos'era un uomo, cosa doveva essere. Aveva capito
cosa voleva lei, da un uomo.
Sorrise, un sorriso amaro, lanciando una delle freccette con cui stava giocando. Si era illusa e poi si era illusa di potersi disilludere.
L'amore
per Shikamaru era sempre stato latente, dentro di lei, ma non poteva
dire con sicurezza che la sua capacità di consolarla non
c'entrasse assolutamente niente con la realizzazione del sentimento.
Armata di nuova fiducia, si era detta che l'amicizia che li legava
avrebbe giocato in suo favore; non aveva bisogno di nessun trucco, con
Shikamaru, doveva solo essere se stessa. Tuttavia, quella mattina,
era arrivata alla conclusione di doverlo stupire in qualche modo.
I
want to buy you flowers and now I'm standing in the shop
I must
confess I wonder if you will like my flowers
Aveva passato ore
in negozio, ferma in piedi, ad osservare rose e crisantemi rossi, con
sua madre alle spalle che le ripeteva che non si regala un fiore ad
un uomo. Lei ogni volta rispondeva che era proprio quello il punto e
sua madre aggrottava la fronte senza ricevere nessun'altra
informazione.
Non era solo la sorpresa, era un messaggio. Lei
avrebbe fatto tutto per lui, anche e soprattutto quello che non
avrebbe dovuto fare.
Oh darling, please, tell me you're the
one
I'll buy you flowers, like no other girl did before
Un'altra
freccetta andò a segno e suo padre bussò piano,
chiedendole poi se stesse bene.
“Certo,” rispose lei,
lanciando un'occhiata veloce all'orologio, “perché non
dovrei? Va tutto bene,” disse, prendendo nuovamente la mira.
You
are so sweet and I'm so alone
Si era sentita sola, di una
solitudine aberrante. All'inizio non conosceva quella sensazione
sgradevole perché avere intorno Shikamaru e Chouji l'aveva
sempre resa felice e appagata, ma una volta cresciuta si trovò
davanti un aspetto che non poteva essere riempito dalle figure dei
suoi migliori amici. Con l'aiuto di una madre che credeva solo di far
del bene alla figlia, aveva iniziato a credere che la figura di un
uomo accanto, come partner, fosse l'unica cosa necessaria nella vita
e si era sentita sola ogni volta che quest'opportunità gli
veniva negata. Shikamaru aveva sanato quella solitudine in un modo
tutto suo, mostrandole, con una dolcezza a cui probabilmente neanche
faceva caso, che l'essere amici non escludeva altro. Beh, tutto
questo ancora Shikamaru non lo sapeva, ma se ne sarebbe accorto
presto. Ino era convinta lui fosse soltanto tonto come un... come uno
Shikamaru.
You were so sweet and I was in love
Si
era finalmente innamorata della persona giusta, aveva pensato,
prendendo in mano il fiore scelto. Alla fine aveva optato per
delle rose bianche e, saltellando felice come una bambina, si era
diretta all'ufficio decriptazioni.
Là, Shikamaru baciava
Shiho con gli occhi chiusi e un tic nervoso al piede.
Oh
darling don't tell me you found another girl
Con la testa
leggera e un senso di nausea, Ino se ne era andata, in silenzio. Gli
sembrava di non poter emettere suono, neanche se avesse voluto.
Costernata aveva percorso un lungo tratto di strada, camminando in
modo meccanico e assorto. C'erano delle puntine nel suo petto, che
bucavano, graffiavano e ridevano. Ridevano sguaiatamente.
Si era
diretta a casa a passo svelto e poi era passata dal negozio con una
decisione tale da far rimanere senza parole anche il padre, mentre
ascoltava il trambusto proveniente dal retro. Alla fine era tornata
in quell'ufficio all'ora di pranzo, quando era deserto, lasciandoci
un mazzo di rose bianche. Rose finte, però, come la dolcezza
del suo migliore amico.
Forget
the flowers
Because the flowers never last forever, my love
Una
forte esplosione fece tremare la finestra della sua camera e l'ultima
freccetta colpì la foto appesa al muro.
Ino sorrise,
soddisfatta della sua attitudine al trucco, alle arti ninja e al
plastico.
Owari
Sfida
'The dark side of Kishimoto' indetta da Urd e Scarlett666 sul forum
UrdCafè. È inutile che metta il link: è tutto
privato e non potreste vedere niente lo stesso.
La sfida
consisteva nel rendere cattivo un personaggio partendo da un
particolare momento o una citazione del manga. Ovviamente il mio
lieto fine è perito sotto i colpi dell'angst, quest'angst è
uscito però grottesco perché quando spiaccichi insieme,
a forza, comicità e drammaticità viene fuori Ino che fa
esplodere Shikamaru. Secondo me.
Non amo particolarmente le song fic, ma ero sotto la doccia e canticchiavo questa canzone. All'improvviso mi è venuta in mente Ino, con quel caratterino (caratterIno! Uccidetemi!), e un eventuale sfortunato che inciampa sulle sue ire, poi mi sono accorta che era l'angst necessario per questa sfida e sebbene abbia provato a farla senza la canzone, semplicemente ispirandomici, condita con qualche frase qua e là non sta affatto male. Mi disturba indubbiamente che sia inglese, cosa che nel Narutoverso non c'entra niente, ma essendo una situazione e non una citazione, quella che collega tutto al manga, non potevo farla au.
Alla
fine eravamo solo io e wari, in 'sta sfida. Difficilissima per me,
ché se mi tolgono il comico sono come Niccolò Fabi
senza i suoi capelli. Ma, dicevo, wari, l'avete presente? Lei fa
lettere, dice sempre di non sapere però sa rispondere a tutto
quello che le chiedi, è quella con i riccioli e le scarpe da
ginnastica, un misto tra Shirley Temple e dottor House. Quella che
scrive angst e comico e nosense e qualsiasi cosa scriva è una
roba da leggere assolutamente.
Come diavolo ho fatto a vincere
questa sfida? XD
La canzone come ho già detto è di Simon, il resto è di Kishimoto. La trama è mia, eh.