Joe...

Lo so, non dovrei confondere il dovere con il piacere, questo lo so benissimo.
Ma mentirei se dicessi che stare vicina a te non mi rende felice.
Sei sempre così serio, pensieroso, silenzioso...
Non ho il potere di leggerti nel pensiero anche se, lo confesso, a volte vorrei farlo.
Invece tu sembri conoscermi più di quanto non mi conosca io stessa.
Nonostante il tuo essere così schivo e riservato, sai essere incredibilmente vicino al cuore e ai sentimenti delle persone.
Quando ci siamo fermati davanti al teatro dell'Operà, non avevo ancora osato esprimere il mio desiderio ad alta voce che tu avevi già pensato a realizzarlo per farmi una sorpresa.
Nel momento in cui mi hai messo in mano quei due biglietti per Gisélle, non riuscivo quasi a crederci...
Il balletto più bello, il sogno della mia infanzia, e la possibilità di vederlo assieme a te.
Non immagini neanche la gioia che ho provato, per la dolcezza e la sensibilità del tuo gesto.
Sapevi di rendermi felice, anche se per poco tempo, e lo hai fatto!
Queste ore stupende che abbiamo trascorso a Parigi, anche se eravamo in missione, non sono state né brevi né lunghe.
Non dimenticherò mai ciò che ho provato, mentre mi tenevi la mano.
Non dimenticherò mai ciò che ho provato, mentre mi sorridevi con affetto.
Grazie Joe, per questi momenti così intensi e meravigliosi, grazie di cuore.
Ci sono tante cose che vorrei dirti adesso, anche se Parigi è già dietro di noi, ma non trovo le parole per farlo.
Mi eri vicino mentre ridevo, nella gioia dei miei ricordi.
Mi eri vicino mentre piangevo, nel dolore del mio presente.
Mi sei sempre vicino, in missione come nella vita, e probabilmente sai già di essermi molto caro.
Va bene così.
Anche senza bisogno di dire nulla, è sufficiente che tu lo sappia.
Ti amo, Joe!

FINE