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Autore: 31luglio    14/05/2012    5 recensioni
La seconda foto li mostrava mentre si baciavano, pochi mesi dopo essersi messi insieme. Miley poteva giurare di essere tornata indietro a quel giorno, nell'immenso giardino di casa sua in Tennessee. Sentiva le sue labbra su quelle del riccio, sentiva ancora le farfalle, l'immensa sensazione di felicità che aveva provato in quel momento, le braccia forti di Nick stretta attorno alla sua vita e le sue mani che toccavano i ricci morbidi del suo principe.
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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premessa: 
questa OS, su Niley, è ambientata (?) nel 2010.
circa a maggio di quell'anno, okay? bene.
spero sinceramente che vi piaccia,
fatemi sapere, comunque, in una recensione cosa ne pensate.
love,
andreee.


  Goodbye.


La castana si svegliò e la prima cosa che le venne in mente fu il suo ex, il suo primo amore, il suo Principe Azzurro, ma allo stesso tempo la causa delle sue sofferenze per un po' più di due anni: Nicholas Jerry Jonas.

Com'era possibile? Lei stava con Liam Hemsworth, il co-protagonista dell'ultimo film che aveva girato e, pur sapendo di non amarlo, era un gran bel ragazzo e con lui si trovava bene, perciò con Nicholas in testa si sentiva... traditrice. Il suo ragazzo, comunque, al momento era in Australia, la sua terra, a far visita ai suoi genitori. Perciò, se non altro, il senso di tradimento si alleviò leggermente.

Miley scese dal letto e diede un bacio ai suoi cagnolini, poi indossò un paio di shorts ed una canottiera bianca e larga, per poi salire in soffitta e tirare fuori da uno scatolone una scatola leggermente più piccola, con scritto con un pennarello indelebile «Niley». Era pesante e faceva fatica a tenerla in mano, perciò si sedette sul parquet di legno e la aprì. Ne estrasse fuori un primo blocchetto di foto e cominciò a sfogliarle una ad una: lei e Nick che si abbracciavano. Ricordava il momento preciso in cui era stata scattata quella fotografia: era un paio di mesi prima che si lasciassero, erano nel backstage di un concerto del Best of Both Worlds Tour e avevano appena discusso perché lui era stato in giro tutto il giorno senza quasi degnarla di uno sguardo. Avevano fatto pace e si stavano abbracciando e Tish, che aveva molto spesso la macchina fotografica in mano, aveva scattato loro una foto, mentre mostrava un sorriso a trentadue denti.

La seconda foto li mostrava mentre si baciavano, pochi mesi dopo essersi messi insieme. Miley poteva giurare di essere tornata indietro a quel giorno, nell'immenso giardino di casa sua in Tennessee. Sentiva le sue labbra su quelle del riccio, sentiva ancora le farfalle, l'immensa sensazione di felicità che aveva provato in quel momento, le braccia forti di Nick stretta attorno alla sua vita e le sue mani che toccavano i ricci morbidi del suo principe.

La terza foto li mostrava mentre ballavano un lento in non si ricordava quale occasione. Quella le ricordò la volta che, in occasione del loro primo anniversario, l'undici giugno duemilasette, lui l'aveva portata in un immenso campo fiorito e le aveva chiesto di ballare. Miley ricordò di aver risposto, ridendo: «Ma non c'è la musica, amore!». Lui, allora, aveva replicato, calmo: «Oh, sì che c'è, Principessa: è nel tuo cuore». E così avevano ballato, lì, nel campo, senza alcuna musica, se non quella dentro di loro.

La quarta li ritraeva una volta, lei in bicicletta e lui a piedi con in mano la sua amata chitarra. Oh, quanto era bello! Mentre lei pedalava serena, lui la seguiva piano, cantandole My Girl dei Temptations sostituendo le parole con «Miley, talkin' 'bout Miley», mentre lei sorrideva, felice. Quella era una delle semplici cose che rendevano la loro storia d'amore così bella. Avrebbe detto 'perfetta', ma non era tale. Nessuna relazione è perfetta, perché nessuno è perfetto.

Prima di rendersene conto, la ragazza aveva sfogliato tutte le foto, associandone ognuna ad un ricordo diverso. Ora era in lacrime, mentre rimetteva tutte quelle fotografie nella scatola e la richiudeva, per poi scendere di nuovo in sala ed impugnare la sua chitarra. Strimpellò le prime note di Take Me Along, una delle tante canzoni che parlavano di Nick nel suo nuovo album, Can't Be Tamed, che sarebbe uscito di lì a poco, e cominciò a cantare, con le lacrime che le rigavano le guance. Come quella, cantò tutte le canzoni per lui, da 7 Things a Stay, a See You Again, a Scars, a GNO, a Right Here, e per finire Before The Storm. Dopo ciò, afferrò il suo iPhone e fece per comporre il numero del riccio, ma prima di poterlo fare buttò il telefono sul divano, rischiando di farlo cadere a terra.

Ricominciò a piangere disperatamente lasciandosi cadere a terra, ricordando nuovamente ogni passo della loro storia, dall'inizio alla fine, passando per i vari ostacoli: il lavoro, la lontananza, le fan gelose ed infine la rottura. Ricordava l'estate dell'anno prima, quando lui era andato a farle una sorpresa in Georgia mentre lei stava registrando The Last Song, ricordava come tutto sembrava rinato, come trascorrevano insieme il tempo, cogliendo ogni momento libero per baciarsi. Ricordava come tutta la sua vita era tornata a sorriderle, perché se c'era lui tutto era più bello. Infine, ricordava quando, proprio quando sembrava che niente e nessuno potesse più separarli, lui le aveva detto che sarebbe dovuto andarsene. Ricordava i litigi, i pianti, gli urli, tutte le cose brutte che lei gli aveva detto e alle quali lui non aveva reagito, e ricordava come lui le aveva detto «addio», in un modo calmo, dopo averle baciato la fronte, come se quell'addio non fosse stato veramente reale, quasi una promessa di un ritorno tra loro. Ricordava come lei era restata lì a guardare la macchina del riccio che si allontanava, mentre gli urlava le cose peggiori che le passassero per la mente e ricordava come, pochi secondi dopo che l'auto era scomparsa dietro una curva, era corsa nella sua stanza d'albergo e aveva pianto, pianto senza interruzione per minuti, ore. Aveva pianto tutta la notte e la mattina dopo il regista del suo film l'aveva guardata incredulo e, dopo aver capito qualcosa ed averla stretta a sé per qualche istante, l'aveva mandata al trucco. Ricordava, ricordava tutto come se fosse trascorso al massimo un paio di giorni prima. Ma era trascorso ormai un anno da allora e loro non si erano più visti.

Ricordava anche che ogni volta che Nick tornava le chiedeva di dimenticare, dimenticare il passato. Gli errori, le belle cose, le separazione, i litigi, tutto. Lui voleva solo che Miley dimenticasse ogni cosa per riviverne delle altre, nuove, e per poi dimenticarle dopo il suo prossimo ritorno. Non capiva che l'unica cosa che lei voleva dimenticare era l'addio, l'addio a lui, a loro, a ciò che i fan chiamavano Niley, non tutto il resto.

Improvvisamente, l'iPhone cominciò a Squillare con la suoneria di My Girl. La ragazza riconobbe subito la persona che la stava chiamando, poiché quella canzone era la suoneria solamente per quando la chiamava lui. Il cuore prese a batterle all'impazzata, afferrò il telefono e dapprima fece per rispondere, poi cambiò idea ed infine rispose.

«Pronto?», disse, con voce esitante.

«Miley!», urlò quasi. La ragazza premette il telefono sul suo orecchio per avvertire dei suoni esterni, come Joe, Denise, la tv, ed invece niente. Nicholas sembrava così solo, se lo immaginava seduto sul pavimento bianco della sua enorme casa, distante qualche isolato da quello dell'attrice, mentre l'abitazione era vuoto. Era sembrato così solo, solamente da quando aveva gridato il suo nome. «Lasciami parlare, ti prego». Il riccio fece qualche secondo di pausa per accertarsi che lei non dicesse niente, poi cominciò. «Ascolta, Miley, ricordo quando ci baciavamo. Ogni volta che chiudo gli occhi sento ancora il sapore delle tue labbra sulle mie, sento le farfalle, come se tu fossi qui con me. Ricordo quando l'undici giugno duemilasette, per festeggiare il primo anniversario della nostra storia, ti ho portata in quell'enorme campo fiorito nel qualche abbiamo ballato senza la musica. Ricordo ogni cosa della nostra storia, anche le più semplici», disse. Miley fu sorpresa di sentirglielo dire, non se lo aspettava. Quel discorso non era da Nick Jonas. Lui non era mai stato così.

«Anche io ricordo tutto, Nicky. Ricordi l'anno scorso, sulla moto d'acqua?».

«Sì, sì. Ricordo i baci sopra quel coso, io lo odiavo, ma con te era tutto più bello».

«Lo so che lo odiavi, ci sono voluta salire per quello».

Lui rise amaramente, ricordando ancora una volta. «Ricordi il nostro primo appuntamento, la sera dell'undici giugno duemilasei?».

«Ricordo. E ricordo anche quando tu mi hai lasciata da sola a cantare la canzone del Libro della Giungla, sai?! Te lo rinfaccerò per sempre».

«Scusa! Mi avevano chiamato Joe e Kevin!».

«Ricordi il nostro primo abbraccio?».

«Certo che lo ricordo», rispose, singhiozzando. «A volte desidero tornare a quel momento, ad averti tra le mie braccia, così forte eppure così fragile».

Anche la ragazza ricominciò a piangere. Restarono così, il silenzio rotto solo dai loro singhiozzi, finché Nick non si decise nuovamente a parlare. «Senti, Principessa», iniziò. «Ho tanti rimpianti, per tutti gli sbagli che ho fatto durante la nostra storia, ma il più grande, l'unica cosa che voglio che cancelli definitivamente dalla tua mentre, è l'addio».

   
 
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