Il Primo Che S'Innamora Perde.


Non volevo crederci ancora che tutto quello che avevamo passato insieme era uno stupidissimo gioco. 

E se fosse andata diversamente? Sarebbe tutto perfetto.

Non mi andava bene quel gioco ma, siccome avrei fatto di tutto per lui, accettai.

 

 

27 Settembre 2011.

'Andiamo Bell, è solo un gioco' seduto accanto a me, comincia a giocare con i miei capelli color oro.

'Styles, ti ho già detto mille volte che non credo sia una buona idea' sbuffo sonoramente per la terza volta.

'Smettila di fare la santarellina, in fondo non è niente di che' mi dice il riccio, guardandomi fissa negli occhi color cielo.

Sbuffo, di nuovo.

'Allora, in cosa consiste questo gioco?' mi arrendo, ormai.

'Praticamente io e te usciamo insieme e facciamo tutte le cose che fanno gli innamorati' si ferma, per controllare se la professoressa non si sta accorgendo di noi.

'E dov'è la fregatura?' gli chiedo, scarabocchiando qualcosa sul quaderno.

'Noi lo facciamo per puro divertimento, infatti il primo dei due che si innamora perde' sembra soddisfatto, i suoi occhi verde smeraldo brillano e il suo sorriso, contornato da delle tenerissime fossette, mi incantano.

'E va bene' accetto, come se non ci fosse altra cosa da fare.

Lui sorride e mi lancia un bacio, mentre io roteo gli occhi.

 

Sono passati sette mesi, ieri ci siamo visti ma non ho avuto il coraggio di dirglielo. Con quale coraggio gliel'avrei detto?

Sbuffo e mi butto sul letto.

Manco due minuti e mi squilla il cellulare.

'Pronto?'

'Ma ciao amore della mia vita' 

'Che cazzo vuoi, Styles?'

'Nervosetta oggi?' Sbuffo, ancora.

'Tra mezz'ora ti voglio vedere e non voglio no! Ciao.' non mi da nemmeno modo di rispondere che aggancia. Sempre il solito. 

Mi alzo dal letto e apro le due ante dell'armadio pesca. Prendo una maglietta e un jeans a caso e li indosso. Sciolgo i capelli, dapprima legati in una coda alta e li sistemo un pò. Rimango per circa 15 minuti a fissarmi allo specchio, contenta di non essere una ragazza orrenda e senza un minimo di autostima, ma neanche la ragazza più bella del mondo e che si vanta di esserlo.

Scendo di sotto e mi siedo accanto a mia madre che fa zapping col telecomando.

'Allora, mia cara mamma..'

'Cosa ti serve Rose?' rido, notando l'espressione di mia madre.

'Cosa ti fa credere che voglia qualcosa?' le chiedo sperando di essere credibile, almeno un pò.

'Dai, non fare giri di parole, cosa ti serve?' mi guarda, quasi scocciata.

'Posso andare da Harry?' le dico finalmente, tutto d'un fiato.

'Certo, tra due ore ti voglio quì'

'Oh ma andiamo mamma ho 16 anni'

'E allora? Arriverà tua zia e devi tornare a casa'

Sbuffo.

'Va bene, ci vediamo più tardi'

Uscii da quella prigione e mi diressi a casa di Harry.

Questa volta non presi la scorciatoia, non mi andava di ritrovarmelo davanti tra qualche minuto.

Passai per il parco.

C'erano molte coppiette, forse troppe per i miei gusti.

Passai d'avanti ad una gelateria.

Lì incontrai Harry per la prima volta.

 

15 Giugno 2010.
Prendo il gelato che mi porge mia madre e mi incammino per uscire da quella gelateria troppo affollata.

Un ragazzo si scontra contro di me e ci ritroviamo stesi per terra, lui sopra di me.

E' bellissimo, sembra un dio greco.

Si alza e mi porge una mano.

'Scusami, non volevo'

'Non preoccuparti' gli sorrido.

'E' tutto ok?' mi chiede.

Quanto può essere bello?

'Si' sorrido ancora.

'Mi dispiace per il gelato, se vuoi posso rimediare' continua lui.

'Nono, non preoccuparti, ne prenderò un altro' cerco di tranquillizzarlo.

'Non intendevo questo. Che ne dici di incontrarci quì domani?'

 

In quel momento ci scambiammo i numeri e dopo due settimane scoprii che frequentava la mia stessa scuola.

Mi trovo di fronte a casa sua.

Mi avvicino e busso il campanello, sperando di trovare lui da solo.

Per fortuna è così.

E' senza maglia, è ancora più bello.

'Hey, Rose entra' 

Mi fece spazio e entrai.

'Devo dirti una cosa' mi dice, sedendosi sul divano.

'Prima io!' lo seguo a ruota e lo guardo.

'Harry..' comincio, lui mi guarda confuso.

'Io credo di essermi.. Io credo di aver perso' abbasso lo sguardo.

Lui mi fissa, non distoglie lo sguardo da me.

'Credevo di aver perso io per primo' dice in un sorriso.

Alzo la testa e lo guardo.

'N-non ti seguo'

'Sono innamorato di te. Ma non da adesso e nemmeno da poco.'

'Harry ci sto capendo sempre di meno..'

Lui mi prende una mano e mi sorride, un finto sorriso per l'esattezza.

'Ho inventato quello stupido gioco solo per passare del tempo con te Rose..'

Sposto lo sguardo sulle nostre mani e leggermente mi tiro indietro.

'Che cosa?' chiedo, quasi in un sussurro. Se non fosse stato accanto a me non credo mi avrebbe sentita.

'Mi dispiace' dice, allo stesso modo in qui ho parlato io qualche secondo fa.

'E io che ti ho mantenuto anche il gioco..' Mi alzo ma lui mi tira verso di se facendomi cadere sopra di lui, a pochi centimetri dal suo naso.

Ci guadiamo negli occhi, lui sposta lo sguardo sulle mie labbra per poi ritornare agli occhi. Lentamente sfiora le sue labbra sulle mie, credo per vedere la mia reazione. Non mi sposto e lui sorride. Appoggia le sue labbra sulle mie, deciso. Sorrido e lui si alza. Si siede comodo sul divano e mi mette a cavalcioni su di lui. Schiudo la bocca per permettere alle nostre lingua di incontrarsi, formando così una danza passionale.

Dopo qualche tempo che mi sembra passato in un istante ci stacchiamo e il riccio mi guarda con gli occhi che brillano, prendendo la mia mano.

'Sei ancora arrabbiata con me?'

'Si' dico, fingendomi offesa.

'Allora perché mi tieni ancora la mano?'