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Autore: AlexBi    20/05/2012    2 recensioni
Il mio cervello è definitivamente flippato. Non capisco più nulla. Il solito peso mi opprime. L'alcol questa volta non l'ha alleviato. Ho già preso 5 pasticche, se ne prendo un'altra rischio di rimanerci secco questa volta. "Ripensandoci bene non sarebbe neanche una brutta idea. Ormai sono morto da parecchio tempo, non riconosco il viso di nessuno da mesi, la mente è costantemente annebbiata dall'alcol...Non riconosco il suo viso da mesi. La sua splendida immagine potrebbe svanire nei meandri del mio cervello, privato di qualche triliardo di neuroni..." (dal primo cap)
Gerard nel suo periodo buio, quello dopo il tour in giappone del 2004. Frerard. Se vi va scrivetemi una piccola recensione, così nel caso in cui fosse troppo pessima potrei ritirarmi e darmi all'ippica piuttosto che stare qui ad intasare il sito =D
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Gerard Way | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve;) questo primo capitolo non è altro che il frutto di una delirante notte, preceduta da un'altrettanto delirante, quanto patetica serata passata a guardare interviste dei miei ragazzuoli (MCR) su YT. Quindi se fa troppo schifo fermatemi subito perché ho già in mente come continuerà. Intanto spero vi piaccia questo primo capitolo- un po’ breve devo ammetterlo- e lasciate una recensione se vi va, anche piccola piccola =D 


Sometimes I think I'll die alone 




Sono sempre stato un po' stronzo. Certo nel profondo, un po’ come tutti anche io ho il mio animo nobile. Ma stronzo rimango. 

Ho amato, molto, poche persone. Mia nonna, Helena, mio fratello Mikey soprattutto. 

Ma un amore incondizionato, quello che si può provare per un famigliare. L'amore quello vero, non l'ho ancora trovato. Quando avevo 16 anni pensavo di esserci quasi, ,ma non ottenni granchè. Anzi è in quel periodo che mi sono dato all'alcolismo. E visto che non ne sono ancora uscito lo definirei un totale disastro. Io sono un totale disastro. Non ho trovato l'amore perché non riesco a farmi amare. Non posso evitarlo. 


Anche ora che sono qui, in Giappone con la mia band. Cristo santo, forse ancora non me ne rendo conto. Sono in Giappone porca puttana. Cosa c'è di sbagliato in me?  Che cazzo devo fare per essere felice? 


Non so quand'è stata l'ultima volta che posso sinceramente dire di essere stato felice. E' passato talmente tanto tempo che non me lo ricordo. Ricordo invece che quando ero piccolo, se mi sentivo un po’ giù bastava che andassi da mia nonna. Lei mi insegnava a cantare, a suonare mi faceva sentire amato. Mi bastava stare li, il mio fratellino nella stessa stanza e le mani calde di Helena che stringevano delicatamente le mie. 


Ora il mio fratellino è più alto di me, e quando si trova nella stessa stanza io non me ne accorgo neanche, per via dei fiumi di alocol che mi scorrono nelle vene. 


Non sono sobrio più o meno da quattro anni ormai. E questo perché le mani calde di nonna Helena, dopo la sua scomparsa, sono state bruscamente sostituite dal freddo collo di una bottiglia di Vodka, o di qualsiasi cosa mi capiti sotto mano. Da qualche tempo prendo anche qualche pasticca di troppo, e mi sono dato alle droghe pesanti. 


Mi sto fottendo il cervello. Forse è per questo che ho appena rotto la bottiglia che stringevo nella mano destra contro la cassa su cui sono accasciato dalla fine del concerto. Il backstage è sempre pieno di queste stupide casse, di cui non ho mai scoperto il vero contenuto... 


ll mio cervello è definitivamente flippato. Non capisco più nulla. Il solito peso mi opprime. L'alcol questa volta non l'ha alleviato. Ho già preso 5 pasticche, se ne prendo un'altra rischio di rimanerci secco questa volta. Ripensandoci bene non sarebbe neanche una brutta idea. Ormai sono morto da parecchio tempo, non riconosco il viso di nessuno da mesi, la mente è costantemente annebbiata dall'alcol...Non riconosco il suo viso da mesi. La sua splendida immagine potrebbe svanire nei meandri del mio cervello, privato di qualche triliardo di neuroni... 


Sto stringendo ancora il collo della bottiglia nella mano destra. I cocci rimangono immobili ai miei piedi, con le loro scheggie che puntano verso di me, come per incoraggiarmi a fare quello a cui sto pensando. Tanto che cos'ho da perdere? Sono uno schifo, anzi peggio, io non sono. Sono solo un contenitore vuoto, riempito di alcol e di ogni tipo di sostanza chimica. Nessuno se ne sarebbe accorto, lui non se ne sarebbe accorto. 


Avvicino la bottiglia al mio avambraccio sinistro, aumento gradualmente la pressione sulla pelle, i rivoli di sangue non tardano a comparire. 


Mi sento meglio, le solite parole prendono forma sulle mie labbra, accompagnate da una lieve melodia, che risuona solo nella mia testa: 



Sometimes I think I'll die alone 

Sometimes I think I'll die alone 

Sometimes I think I'll die alone 

Live and breathe and die alone 

Sometimes I think I'll die alone 

Sometimes I think I'll die alone 

Sometimes I think I'll die alone 

I think I'd love to die a- 

  
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