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Maki era stonata.
Non che
ci fosse molto da girarci intorno.
Era
stonata come una campana. E lo sapeva. Una delle poche
al mondo, probabilmente, e per questo mai si azzardava a cantare. Nemmeno Tanti Auguri A Te.
Faceva finta
di seguire gli altri aprendo e chiudendo la bocca e per anni tutto era filato
liscio.
A Miura, il suo ragazzo, non aveva mai accennato nulla di
tutta questa storia, tanto la trovava imbarazzante, fino a che quello non
l’aveva scoperto per conto suo, beccandola mentre
canticchiava You Make
Me Feel Like a Natural Woman in camera.
Inutile dire che da quella volta Maki si
cucì le labbra e non provò mai più nemmeno a fischiettare.
Fu quando
un giorno bussò alla camera del ragazzo e le aprì Midorikawa
perché il castano era sotto la doccia, che si accorse di non essere l’unica ad
avere problemi con la voce.
Ryuuji
aveva la musica sparata a palla nelle orecchie, quindi ne era
immune.
Ma
lei sentì tutto.
Miura era stonato.
Non che
si potesse giustificare in qualche modo.
Era
qualcosa di indescrivibile e, come le disse Midorikawa, urlando per sovrastare la musica negli
auricolari che udiva solo lui, lui era l’unico a saperlo. Miura
riteneva la cosa un’onta insopportabile, quindi se la teneva per sè, anche se sotto la doccia proprio non poteva farne a
meno. E visto che Ryuuji
aveva trovato un efficace metodo per ignorarlo, non avevano mai incontrato
alcun problema.
Quanto
rimpianse delle cuffiette, Maki, in quel momento.
Quando
però il ragazzo uscì dal bagno ed alzò lo sguardo, incrociandolo con il suo,
vedendolo avvampare all’inverosimile la ragazza
ringraziò di essere arrivata durante l’esibizione canora per poterlo poi
osservare in quell’adorabile stato.
In
seguito venne cacciata a calci tra grida di vergogna e
strilli da donnicciola, che giusto per mal comune non
rinfacciò al castano.
E non parlarono più di quella storia.
-Tra poco
è il tuo compleanno.- Miura, i
gomiti poggiati al tavolo e la testa posata sui palmi delle mani, seguiva con
lo sguardo Maki che faceva su e giù per la stanza,
che lo ignorò -… Stavo pensando…- ritentò quello.
Lei si
voltò –Mh?-
-Potremmo… Ehm… Passarlo insieme.- biascicò il castano, sgranando appena gli
occhi e sbattendo le palpebre, arrossendo appena.
La
ragazza divenne bordeaux –O-Oh. Si,
ok, va bene.- annuì, lusingata. Quindi per
qualche minuto rimasero entrambi in silenzio.
-Volendo,- azzardò poi lei –potremmo passare assieme anche il tuo,
se non è un problema.- si schiarì la voce, distogliendo lo sguardo.
-Mi farebbe piacere.- ammise il castano portandosi una mano al
capo, imbarazzato.
Sorrisero
entrambi.
Quindi
trasalirono.
-Miura…-
-Maki…-
-Non canterò Tanti Auguri A Te.
Scordatelo.-
*
Canzone 292, 2+9+2= 13, 1+3= 4, la quarta coppia, ebbene si, è
La canzone
di questa volta è Icon di G.NA, e questa
flash è quello che ne è uscito.
Inutile dire che adoro questi due <3 e avere scritto solo due
misere flash su di loro è una grandissima mancanza, devo aumentare! UAHAHAHAH!!
O-Ok, la
smetto.
In ogni
caso, ringrazio infinitamente tutti coloro che hanno
letto, recensito e aggiunto tra le preferite/ ricordate la mia precedente fic Quando i Personaggi di una Fanfiction Assumono Volontà Propria-
Alla
prossima fic!
Greta.