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Autore: Emily27    21/05/2012    2 recensioni
Emily annuì e stette per aggiungere qualcosa a proposito del Dottor Reid, quando la porta del locale si aprì e fece il suo ingresso il famigerato ritardatario. Ringraziò di avere finito la birra, altrimenti le sarebbe sicuramente andata di traverso.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Derek Morgan, Emily Prentiss
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Speed date

 

 

 

L'ultima volta che aveva partecipato ad uno speed date frequentava ancora l'università. Talvolta era capitato che lei e le sue amiche vi avessero preso parte, più per divertirsi che non per rimediare un appuntamento. Si potevano incontrare i generi maschili più disparati, dall'intellettuale impacciato al playboy in cerca d'avventure. Si conversava con ognuno per un tempo definito, di solito piuttosto breve, durante il quale i rappresentanti di entrambi i sessi cercavano di dare sfoggio delle loro qualità in un concentrato di brillanti domande e risposte, oppure ricorrendo a noiosi monologhi che davano loro lo spunto per farsi quattro risate alle spalle dei malcapitati.
Emily spinse la porta ed entrò nel bar sulla Trentaduesima togliendosi i fiocchi di neve dai capelli con una mano, mentre veniva investita da un piacevole calore e dal caratteristico profumo speziato del vin brulè. Gli occhi di tre uomini al bancone la scrutarono curiosi e alcune teste si voltarono verso di lei, quelle di quattro ragazze sedute ad un tavolino d'angolo, le quali guardarono con sufficienza la possibile rivale.
Emily si levò il cappotto e lo sistemò su di un appendiabiti, poi si diresse al bancone per sedersi su di uno sgabello da dove ordinò una birra, sentendosi addosso gli occhi dei tre uomini. Uno era basso e tarchiato, con i pochi capelli che gli erano rimasti raccolti in una corta e striminzita coda, l'altro indossava il maglione sbottonato sopra ad una maglietta dei Simpson e aveva tutta l'aria di non aver mai partecipato ad uno speed date. Il terzo era il classico figlio di papà, vestito in giacca e cravatta, l'atteggiamento sicuro di sé e un'abbronzatura da centro estetico.
Il giovane barman posò la birra davanti ad Emily, alla quale non sfuggì l'occhiata fugace che egli lanciò sulla scollatura del suo maglioncino bianco. Sorrise tra sé. Se si trovava lì non era per fare colpo su qualcuno o cercarsi un uomo, ma perchè glielo aveva chiesto Brianna. Il giorno prima, di ritorno dopo aver seguito un caso a Seattle, si era recata a casa sua per riprendersi Sergio, al quale l'amica aveva badato durante la sua assenza, e l'aveva trovata febbricitante in preda ai sintomi dell'influenza. Brianna le aveva detto di essersi iscritta ad uno speed date, a cui non avrebbe potuto partecipare viste le sue condizioni, così le aveva domandato di andare al posto suo. Lì per lì Emily era stata dubbiosa, ma alla fine aveva deciso di accettare pensando che sarebbe stato un simpatico diversivo.
Per quell'ora il locale era stato riservato alle persone prendenti parte allo speed date, le quali arrivarono una dopo l'altra intanto che il proprietario del posto, un corpulento uomo sulla quarantina con i corti capelli biondi e l'aria simpatica, disponeva dieci tavolini l'uno accanto all'altro al centro del locale. Emily dedusse che i partecipanti dovessero quindi essere venti, e dopo un rapido calcolo constatò che mancavano all'appello ancora un uomo e due donne. Queste ultime giunsero proprio in quel momento, agghindate come se dovessero comparire sulla copertina di Vogue.
Emily, bevendo la birra, si guardava intorno dall'alto del suo sgabello dilettandosi a fare il profilo a qualcuno dei presenti, basandosi sui pochi elementi a sua disposizione. Semplice deformazione professionale. Le regole dello speed date non contemplavano che maschi e femmine parlassero tra loro prima dell'inizio dei giochi, quindi le uniche conversazioni che si stavano svolgendo nel locale erano fra gli appartenenti allo stesso sesso, per ingannare il tempo nell'attesa che tutto fosse pronto. Così una donna che sostava in piedi nei pressi del bancone poco lontano da lei e che doveva avere all'incirca la sua età, le si avvicinò con fare amichevole e disse: “Gente interessante, non trovi?”
Forse, qualcuno...” rispose Emily vaga.
Hai già puntato l'occhio su di un bel maschietto?” ammiccò l'altra, per poi tenderle la mano. “Comunque io sono Rosemary.”
Quella donna le ricordava Penelope sia nel modo di vestire che di atteggiarsi, e le risultò quindi istintivamente simpatica. Sorrise e le strinse la mano.
Emily... e non ho ancora puntato nessuno, aspetto le danze, sperando che il ritardatario non si faccia attendere troppo” dichiarò bevendo quel che restava della sua birra.
Io invece ho già adocchiato quel tipo laggiù... Quello sotto l'insegna della Budweiser” confessò Rosemary guardando nella direzione indicata, dove anche Emily diede un'occhiata.
Il tipo in questione era la fotocopia di Spencer Reid: stesso gilet, stesse mani infilate nelle tasche dei pantaloni, stessa aria da cucciolo smarrito, soltanto con qualche annetto in più.
Mi ricorda un mio amico.”
Gli assomiglia?”
Emily annuì e stette per aggiungere qualcosa a proposito del Dottor Reid, quando la porta del locale si aprì e fece il suo ingresso il famigerato ritardatario. Ringraziò di avere finito la birra, altrimenti le sarebbe sicuramente andata di traverso.

 
Derek, infreddolito, si lasciò avvolgere dal calore del locale, mentre il suo proprietario gli andava incontro e poi lo salutava con una pacca sulla spalla.
Ehi, credevo avresti dato buca.”
Assolutamente no. Ho soltanto avuto un contrattempo, mi dispiace per il ritardo Danny.”
Vorrà dire che mi offrirai una birra” scherzò l'uomo facendo ridere l'amico.
Molti sguardi femminili furono attratti dal nuovo arrivato, il cui sorriso si spense nel momento in cui si accorse di una persona seduta al bancone. Restò letteralmente a bocca aperta. Emily? I loro sguardi si incontrarono eloquenti nel dimostrare il reciproco stupore, dopodichè in una frazione di secondo e per qualche ragione incomprensibile, l'istinto gli suggerì di distogliere il suo e fingere di non conoscerla, proprio ciò che doveva aver pensato anche lei, visto che lo fece per prima. Gli venne da sorridere, evidentemente anche Emily era stata stuzzicata dall'idea che apparissero come due perfetti estranei, un giochetto che li avrebbe divertiti. Derek ebbe la sensazione che quello speed date si sarebbe rivelato più interessante del previsto.
Danny chiamò all'appello tutti i partecipanti con uno stile da presentatore televisivo e li fece accomodare ai tavolini, dove le donne avrebbero mantenuto il loro posto e gli uomini si sarebbero avvicendati a dialogare con ognuna. Derek vide Emily posizionarsi al centro della fila e lui si sedette all'inizio di essa, in uno dei pochi spazi rimasti ancora liberi, mentre una biondina andò a mettersi con tutta calma sulla sedia corrispondente. Danny, il quale si trovava accanto al suo tavolo, gli augurò in bocca al lupo, poi, quando tutti si furono sistemati ai posti di combattimento, diede il via ai primi cinque minuti.
Dopo aver lanciato un'occhiata ad Emily, davanti alla quale si era seduto un tipo con la maglietta dei Simpson, Morgan posò lo sguardo sulla giovane ragazza che aveva di fronte, la quale lo stava osservando in silenzio, con le labbra colorate di un rosa tenue distese in un sorriso appena accennato.
Visto che non abbiamo molto tempo sarà meglio incominciare” esordì Derek tendendole la mano che lei strinse con delicatezza.
Io mi chiamo Derek.”
Natalie.”
Che cosa fai di bello Natalie?”
Io... studio, sono iscritta al secondo anno di veterinaria alla Georgetown.”
I limpidi occhi azzurri della ragazza lo guardavano timidi e lui provò tenerezza nei suoi confronti. Probabilmente si era iscritta a quello speed date ritenendolo un modo semplice e diretto per fare conoscenze e superare la sua timidezza, che forse la portava ad essere un po' impacciata soprattutto nei rapporti con l'altro sesso. Le sorrise cercando di metterla a proprio agio.
Se hai scelto questo indirizzo di studi devi amare molto gli animali.”
Oh sì, tantissimo” fece lei illuminandosi. “Ho due gatti, un cane e tre criceti, sono i miei amori.”
Una piccola fattoria.”
Già... E tu cosa fai di bello?” domandò Natalie con maggiore scioltezza.
Lavoro per l'FBI, sono un agente federale.”
Sul serio?” si stupì la ragazza.
Sul serio, agente speciale Derek Morgan al tuo servizio” dichiarò lui solennemente.
Adesso mi sento più al sicuro.”
Puoi dirlo forte. Sei di Washington?”
Sì, nata e cresciuta qui, e per ora non ho intenzione di lasciare questo posto, però magari... un giorno... E tu?”
Io sono di Chicago.”
Ci sono stata, ho dei parenti là e...”
Natalie non potè continuare perchè Danny diede lo stop. Erano trascorsi i cinque minuti e gli uomini dovevano ruotare di posto.
Derek si alzò intanto che Natalie lo salutava con un gesto della mano aperta.
Hai dei bellissimi occhi” disse ancora lui e quel complimento la fece arrossire fino alla radice dei capelli, mentre mormorava un timido “grazie”.
Morgan si sedette nella posizione seguente, al tavolino di una ragazza nel complesso attraente, ma il cui profumo, che doveva essersi spruzzata in quantità industriale, gli avrebbe fatto venire il mal di testa. Volse lo sguardo in direzione di Emily incontrando il suo, languido e provocante in un modo talmente accentuato che egli non potè trattenere una mezza risata, senza nascondere a se stesso di aspettare con ansia che arrivasse il loro turno, quei cinque minuti per conoscere la donna che già conosceva.
La ragazza richiamò la sua attenzione ponendogli la prima di una lunga raffica di domande che lo stordirono forse più del suo profumo, e alle quali Morgan rispose sperando che il tempo a loro disposizione trascorresse velocemente.
Dopo altri tre rounds Derek salutò una ragazza che gli ricordava in modo incredibile Garcia e si accomodò sulla sedia accanto, finalmente di fronte ad Emily.
Danny diede subito il via e fu lei la prima a prendere la parola.
Ciao, io sono Emily” disse con naturalezza allungando la mano destra verso di lui, il quale gliela strinse e si presentò a sua volta.
Derek, Derek Morgan.”
Allora Derek, raccontami qualcosa di te” lo invitò Prentiss mettendosi in posizione d'ascolto con i gomiti appoggiati sul tavolo, le mani intrecciate e un sorriso da lui ben conosciuto, ma che in quel momento gli sembrò di vedere per la prima volta. Era una sensazione strana quella che all'improvviso lo colse, come se la donna all'altro capo del tavolo non fosse quella che vedeva ogni giorno.
Si riscosse dalle sue riflessioni, poiché avevano pochi minuti a disposizione e non voleva sprecarne nemmeno uno, anche se gli venne da sorridere al pensiero di tutto il tempo che avevano a che avrebbero avuto da trascorrere insieme.
Sono di Chicago, cintura nera di judo, istruttore di autodifesa nonché agente federale.”
FBI?” domandò lei sgranando gli occhi.
Proprio quello.”
E' incredibile, ci lavoro anch'io!”
Davvero? Come ho potuto mai notare uno schianto di donna come te...?”
Non appena l'ebbe pronunciata, Derek si domandò come diavolo gli fosse uscita una frase del genere.

 
Emily si chiese come a Derek fosse venuta in mente quella frase, detta per altro in un modo tale da lasciare il dubbio che non stesse del tutto scherzando. Lo guardò, e non vide il collega e amico con cui divideva buona parte delle sue giornate, fu come se l'avesse incontrato per la prima volta in quel locale, davvero una strana sensazione.
Forse perchè non hai mai guardato abbastanza bene...” disse Emily volutamente provocatoria.
Hai ragione, ma posso sempre rimediare” fu il proposito di Derek. “Emily, che sei un'agente dell'FBI ora lo so, svelami qualcos'altro di te.”
Al liceo ero una dark, parlo il francese, l'italiano e lo spagnolo, non vado d'accordo con mia madre, ho un gatto di nome Sergio e due tatuaggi.”
Emily godette dello stupore che si dipinse sul volto di Morgan alla parola “tatuaggi”. Non era a conoscenza di quel particolare.
Hai... due tatuaggi?”
Sì, che c'è di strano?” disse lei con indifferenza sollevando un poco le spalle.
Nulla... Cibo preferito?” si riebbe lui.
Alette di pollo piccanti. Canzone?”
You shook me all night long, AC/DC. Un pregio e un difetto.”
Leale e... mi mangio le unghie. Di cosa hai paura?”
Degli ascensori.”
Risero entrambi a quell'affermazione ed Emily avrebbe continuato volentieri quel simpatico scambio di battute, ma Danny decretò il termine dei cinque minuti a loro disposizione, così Derek, rivolgendole uno sguardo dispiaciuto, passò alla postazione successiva, mentre al suo posto si sedette il figlio di papà dall'abbronzatura da lampada incontrato precedentemente al bancone.
Ciao, io mi chiamo Hector e sono un consulente finanziario” esordì senza perdere tempo, in tono quasi professionale.
Emily si domandò se le avrebbe proposto qualche investimento.
Lanciò un'occhiata a Derek, al quale era toccata una delle due Miss copertina di Vogue. La ragazza pareva molto interessata al bel tipo che le era davanti, ma la stessa cosa non si poteva dire di lui, visto che stava guardando dalla sua parte. Emily gli sorrise, poi tornò a prestare attenzione al suo nuovo interlocutore.
Io mi chiamo Emily e sono un'agente dell'FBI, Unità di Analisi Comportamentale.”
Veramente?” fece lui ironico, mostrando di non crederle. “Proprio come la squadra di profilers di quel telefilm del mercoledì sera?”
Esatto, proprio come loro!” confermò Emily dando un colpetto sul tavolo con la mano, mentre con la coda dell'occhio vedeva Derek trattenersi dal ridere. Gli riservò un'occhiata di rimprovero, accennando con la testa alla povera Miss Vogue la quale doveva sentirsi trascurata.
Molto più entusiasta doveva essere Rosemary, che seduta al tavolino prima del suo stava conversando amabilmente col sosia di Spencer. Fu contenta per lei.
Dopo i cinque minuti di rito che Emily trascorse col simpatico consulente finanziario e altri partecipanti più o meno notevoli, lo speed date ebbe termine e lei si ritrovò ad un tavolino insieme a Derek.
Intorno a loro anche altre coppie di fresca formazione sedevano ai tavoli, che erano stati risistemati nella collocazione abituale, e per l'occasione Danny sostituì il sottofondo musicale rockeggiante con canzoni decisamente più dolci.
Emily sorrise a Rosemary che stava in compagnia del “Dr Reid” e che le mostrò il pollice alzato sorridendole a sua volta, poi rivolse lo sguardo alla finestra sotto alla quale lei e Derek sedevano, osservando la strada imbiancata.
Ha smesso di nevicare.”
Altrimenti avremmo dovuto pernottare qui” scherzò lui. “Danny ci avrebbe sistemati da qualche parte.”
Mi sembra di aver capito che vi conoscete.”
Sì, è un mio vecchio amico. Ha aperto da poco questo locale e mi ha invitato allo speed date. Non ti aspettavi di trovarmi qui eh... Hai fatto una faccia...” ricordò Morgan divertito.
Perchè non hai visto la tua” replicò lei. “Sai, partecipo spesso agli speed date, quando ho voglia di trovarmi un uomo...”
Derek parve spiazzato da quella rivelazione, ma lei gli fece subito capire che non diceva sul serio guardandolo con espressione birichina e facendolo sorridere.
Emily si sentiva bene, le risultava difficile spiegare cosa fosse scattato in lei, ma quella sera vedeva il collega con gli occhi di una donna che aveva conosciuto un uomo simpatico ed interessante, nonché sexy. Sì, anche dannatamente sexy.
Sono qui perchè ho preso il posto di una mia amica che ha l'influenza e non è potuta venire” spiegò. “Tu ti sei fatto attendere, stavamo per iniziare senza di te.”
Ho avuto un... contrattempo” si giustificò Derek, prima di sporgersi leggermente verso di lei e dire in tono più basso: “La verità è che mi ero scordato dello speed date, mi è tornato in mente all'improvviso mentre giacevo sprofondato nel divano mezzo addormentato.”
Emily rise, poi si fermò, quando gli occhi di Derek la guardarono in una maniera che le provocò un inaspettato sfarfallio nello stomaco.
Ricordami di ringraziare la tua amica...” disse lui, ed Emily non ebbe il tempo di realizzare il significato di quelle parole che la mano calda di Derek si posò sopra la sua.

 
Era successo di nuovo, la sua bocca aveva parlato senza chiedere il permesso alla testa. E la mano posata sopra a quella di Emily? Certo, era proprio la sua. Gli era venuto tutto così spontaneo, non si era mai sentito in quel modo con lei, cosa gli stava succedendo? Non seppe darsi una risposta, l'unica cosa che sapeva era che gli piacevano le sensazioni che stava provando e che il sorriso di Emily era bellissimo, come mai gli era sembrato.
In quel momento giunse Danny e le loro mani si staccarono.
Offre la casa” disse posando davanti ad entrambi un bicchiere colmo di profumato vin brulè.
Grazie” disse Derek. “Anche dell'invito allo speed date.”
Non c'è di che” rispose Danny rivolgendo un'occhiata complice all'amico ed un sorriso alla donna che aveva conquistato, quindi si dileguò lasciandoli soli.
E' simpatico” affermò Emily portandosi il bicchiere fumante alle labbra.
Sì, molto” fece Derek assaporando anch'egli il vino speziato, poi pensò ad una questione lasciata in sospeso. “Hai detto di avere due tatuaggi...”
Sì.”
Non lo sapevo.”
Pochi lo sanno...”
Non li ho mai visti.”
Non avresti potuto...”
Capisco... “ Capiva, i tatuaggi di Emily si trovavano in posti non visibili ai più. “Cosa raffigurano?” indagò ancora.
Te lo dirò al prossimo speed date” rispose Prentiss rimettendo il bicchiere sul tavolo.
Ci conto.”
Tra una chiacchiera, una battuta e un secondo bicchiere di vin brulè il tempo volò. L'indomani la sveglia sarebbe suonata presto così si alzarono dal tavolo, indossarono i loro cappotti e salutarono Danny con la promessa di ritornare a fargli visita nel suo locale, dopodichè si apprestarono ad uscire. Quando fu sulla porta Derek fece l'occhiolino a Natalie, la quale sedeva vicino all'ingresso in compagnia del ragazzo con la maglietta dei Simpson e che ricambiò con un allegro cenno di saluto.
Una volta fuori sostarono davanti alla porta per salutarsi, in quanto avevano le loro auto parcheggiate nelle direzioni opposte.
La neve, che aveva già lasciato uno strato di qualche centimetro, aveva ripreso a scendere in piccoli fiocchi che Derek osservò sollevando la testa verso l'alto, per poi riabbassarla a guardare il profilo di Emily, intenta a fare lo stesso.
Sono stato bene” disse, questa volta ben conscio delle sue parole.

 
Sono stata bene anch'io” disse Emily, quella che era la pura e semplice verità. A quel punto avrebbero dovuto augurarsi la buonanotte e andare ognuno per la propria strada, ma quasi le dispiaceva farlo, come quando non si sa il momento in cui si potrà rivedere una persona. Era buffo, visto che sarebbe successo la mattina seguente, di lì a poche ore ormai, ma in ufficio o sul jet, tra gli altri colleghi o seguendo un caso, non sarebbe stata la stessa cosa. Si chiese se quei momenti trascorsi con Derek avrebbero cambiato in qualche maniera il loro rapporto, poteva essere soltanto una sensazione, ma qualcosa le diceva di sì.
Torniamo ancora a trovare Danny?” domandò Morgan, e lei lo percepì come un invito.
Glielo abbiamo promesso, e poi il suo vin brulè è fenomenale.”
Allora... ti chiamo” disse Derek levandole qualche fiocco di neve dai capelli.
Emily sorrise, le piaceva quella specie di gioco in cui fingevano di non essersi mai incontrati prima di allora.
Va bene.”
Buonanotte Emily.”
Buonanotte Derek.”
Si incamminarono ognuno sulla propria strada, ma dopo pochi passi Emily si fermò e si voltò indietro.
Aspetta.”
Derek si girò a sua volta verso di lei.
Come farai a chiamarmi? Non mi hai chiesto il numero.”
Lo troverò, sono un agente federale, ricordi?”
Risero, per l'ennesima volta in quella serata speciale, poi ripresero la loro camminata sotto la neve che cadeva candida e silenziosa.

 

 

 

 

  
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