He knew.
You took my hand
You showed me how
You promised me you'd be around.
- Who knew, P!nk
Le foto. A volte mi capita di odiarle. Quando mia madre ritrova quelle della nostra vita passata vorrei bruciarle via. Poi però mi rendo conto che senza foto non sarei nulla. Senza ricordi, come farei? Non vorrei mai dimenticare nulla. L’odore della mia classe di matematica, il colore degli occhi della mia prima migliore amica. Il sorriso di mia madre. Gli scherzi di Mikey. Il profumino di stufato che mi attendeva la domenica mattina e che ora non vedo più. Non vorrei dimenticare, ma a volte mi capita di non ricordare il giorno del compleanno della mia vicina di casa, o di non ricordare che tempo c’era il giorno in cui incontrai per la prima volta il Dottore. Vorrei aver fatto una foto a tutto, per non dimenticare.
Le foto. Ogni tanto prendo in mano quella foto nella Londra del futuro e la guardo per ore. Mi manca viaggiare per il mondo. Mi manca poter ridere e perdere l’equilibrio nel Tardis. Mi manca uscire dalla sua porta e non sapere cosa aspettarmi. Mi mancano quelle esperienze magnifiche che facevamo. Ma mi manca lui. Mio marito non è lui, lui era mille volte più speciale. Persino nelle foto riesco a distinguerli perfettamente, nonostante all’apparenza siano identici. Ma lui era il Dottore. La sua vita era fatta di punti di domanda. La mia vita, assieme a mio marito, è fatta di certezze. È fatta di lavori. È fatta di figli e di nonni. Forse non è lui che mi manca, forse è la nostra vita.
Ora so perché lui voleva sbarazzarsi di quelle foto. Ogni ricordo del passato te lo fa desiderare ancora di più. Ogni immagine di felicità nel passato ti fa crollare addosso un macigno di nostalgia. E lui lo sapeva. Lui ha sempre saputo tutto. Probabilmente mi amava già da allora e non voleva farmi soffrire, perché sapeva che mi avrebbe lasciato, che mi avrebbe dovuto lasciare. Lui lo sapeva.
Nda: Storia partecipante al Multifandom "Spargilacrime" Contest.
e classificatasi terza.