01/06/2012
5 recensioniFandom: Cast The Avengers
Personaggi: Jeremy Renner, Scarlett Johansson [Presenti: Tom Hiddleston, Robert Downey Jr, Chris Evans, Chris Hemsworth]
Genere: Introspettivo, Fluff
Rating: Verde
Avvertimenti: What if? (E se…), Het
Conteggio Parole: 923 (FiumiDiParole)
Note: 1. BWAH! Li shippo tantissimo sti due! Amo Jeremy, lo adoro alla follia XD e con Scarlett sono perfetti**
2. La frase sotto il titolo – ed il titolo stesso – appartengono a Scarlett .w.
3. Tutta per la mia ragazza. La donna che amo e che sposerò<3 spero ti piaccia :3
{ My Knight in Shiny Armor ~
"I would like to thank Jeremy Renner for remaining my knight in shiny armor"
Le passò una mano attorno alla vita, sorreggendola senza troppe difficoltà nonostante la donna si fosse accasciata su di lui quasi a peso morto.
“ Sicuro di farcela, Jer?”, domandò preoccupato Evans, osservando l’amico alle prese con la loro collega.
“ Certo.”, rispose prontamente Renner. “ La riporto in albergo. E voi…”, si indicò gli occhi poi puntò con il dito il resto del cast che si sarebbe ancora trattenuto al locale. “ Ricordate che vi tengo d’occhio!”
Robert ridacchiò a quella minaccia e, lanciando una nocciolina in alto, la prese al volo.
“ Attento. Potrei chiedere le registrazioni della camera di Scarlett.”
“ Robert, non sei la polizia. Dubito tu possa avanzare simili richieste.”, gli fece presente Tom ridendo e appoggiandosi all’altro Chris che teneva in mano la bottiglia di birra che stavano bevendo insieme.
“ Non sono della polizia, ma sono Robert Downey Jr. Qualcosa varrà.”, ribatté l’attore.
“ Io e te abbiamo ancora un conto in sospeso, Robert caro.”, tagliò corto Jeremy. “ Ma sarà per la prossima volta, la mia principessa deve tornare nella sua torre.”, concluse, sciogliendosi in un sorriso quasi dolce mentre guardava Scarlett, visibilmente ubriaca, che faticava a reggersi in piedi.
Le apparenze avevano ingannato tutti, lui incluso.
A vederla, Scarlett Johansson sembrava una donna dolce e seria. Poco più alta di un metro e sessanta, Jeremy aveva sviluppato sin da subito un vago senso di protezione nei suoi confronti, ma alla fine si era dimostrata completamente diversa. Era quella che più si prestava a scherzi, scommesse e a bevute di ogni genere, forse non era l’anima della festa ma con lei ci si divertiva sempre.
“ Dai andiamo, tesoro.”, la incoraggiò aiutandola ad uscire fuori dal locale. “ Speriamo che Joe non lo venga mai a sapere…”, aggiunse per non far cadere tra di loro un imbarazzante e pesante silenzio.
Scarlett mugugnò qualcosa, strisciando i piedi.
“ Mh? Cosa?”, Jeremy la guardò cercando di capire che stava dicendo l’amica.
“ Si fotta Joe…”
Renner si lasciò sfuggire una risata alla battuta della donna e la aiutò a salire nella macchina che avevano parcheggiato poco lontano.
“ Riesci ad allacciarti la cintura?”, domandò, ricevendo in risposta una smorfia infastidita che lo spinse ad eseguire di persona quella semplice azione. “ Nello sportello hai una bottiglietta d’acqua. Bevi. Ti farà bene.”, la incoraggiò prima di chiuderla dentro e andare a prendere posto sul sedile dell’autista.
La seguì con lo sguardo bere un sorso d’acqua e richiudere un po’ goffamente la bottiglietta.
“ Va meglio?”, chiese mettendo in moto la macchina.
“ Dovresti… smetterla di fare così”, borbottò Scarlett, un po’ più conscia della situazione – continuava a sentire la testa tremendamente pesante, ma almeno la bocca non sembrava più piena di gomma.
“ Così come?”, fece un po’ di retromarcia per uscire dal parcheggio per poi infilarsi nella trafficata strada di Mosca.
“ Mi tratti come una bambina.”, si lamentò la donna.
“ Ti tratto come una principessa, Scarlett.”, le fece presente con una risata.
“ Mh… se io sono una principessa. Tu cosa sei?”, piegò il capo per fissare il collega.
“ Il tuo principe, mi sembra ovvio.”, ribatté Jeremy e in quel momento fu la donna a ridere quasi più debolmente.
“ No. Non sei un principe.”
“ Grazie, eh!”, si finse offeso Renner, voltandosi leggermente per guardare il viso dell’altra, scoprendola addormentata.
Accennò un sorriso e tornò a guardare la strada, ascoltando il respiro rilassato di Scarlett che gli fece compagnia lungo tutto il tragitto.
Fu abbastanza complicato farla scendere dalla macchina senza svegliarla una volta giunti in hotel ma, superata quella difficoltà, riuscì a prenderla in braccio e a portarla fino alla sua camera.
La fece distendere sul letto e la guardò indeciso se spogliarla o meno… ma, per non passare per un maniaco – cosa che Robert gli avrebbe fatto pesare per tutta la vita se fosse venuto a saperlo –, preferì lasciarla dormire senza toccarla.
Le carezzò la fronte con delicatezza poi, allontanandosi, andò verso la porta.
“ Jeremy…”, la voce di Scarlett lo fermò, costringendolo a tornare indietro.
“ Sì? Hai bisogno di qualcosa?”, le chiese sorridendo.
La donna lo fissò pigra ma ricambiò a sua volta il sorriso.
“ Tu sei il mio cavaliere dall’armatura brillante…”, mormorò Scarlett.
“ Oh… cavaliere eh?”, ripeté Jeremy come per vedere se quel titolo gli piacesse o meno. “ Mh… sì. Sono il tuo cavaliere: mi piace.”, assentì ridacchiando e lasciando che la donna lo abbracciasse sbadigliando.
“ Che ne dice il mio cavaliere di… aiutarmi a cambiarmi per la notte?”
“ Mh… volentieri. Ma non vorrei passare per maniaco, sai Robert…”, le labbra di Scarlett sulle sue bloccarono le sue inutili scuse.
“ Basta non farlo sapere a Robert.”, tagliò corto Johansson.
“ Scarlett…”
“ Mh?”
“ Amo quando fai così.”, ridacchiò.
" Lo so.", sorrise Scarlett cercando ancora la bocca del suo cavaliere dall'armatura brillante.
Jeremy rispose subito con delicatezza, carezzandole il viso e iniziando a spogliarla dell’abito che indossava, mettendo a nudo la sua morbida pelle candida.
Era bellissima – l’aveva sempre pensato – e, sfortunatamente, era anche troppo ubriaca per potersi ricordare quello che stavano per fare… per quel motivo mise stoicamente a tacere la voglia che aveva di andare ben oltre con la donna, limitandosi solamente ad aiutarla.
Non poteva farlo con Scarlett in quelle condizioni. Voleva che lei fosse consapevole di tutto quello.
Farlo l’avrebbe reso poco… cavaliere, ecco!
Con attenzione la aiutò quindi ad infilarsi la vestaglia da notte e, privandosi a sua volta degli indumenti per restare solo con l’intimo, si concesse almeno di passare la notte abbracciato a Scarlett.
“ Buonanotte, principessina.”, sussurrò con un sorriso, mentre la donna lo abbracciava e si sistemava meglio contro di lui.
“ ‘notte, cavaliere con le pailettes…”, borbottò prima di lasciarsi trasportare dal sonno.
