Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Amber    20/12/2006    5 recensioni
Salve a tutti! sono tornata, ci credereste!? ^^ Beh, lo so che non potete fare a meno di sapere come andrà a finire questa emozionante storia!! infatti ecco a voi la Seconda Parte!!!!!!!!! XD allora: Kagome e il gruppo ritornano a casa, in Giappone, la vita di sempre travolge Kagome e tutto le sembra uguale a prima. La storia con Inuyasha prosegue ostacolata più volte da situazioni e persone che non sto qua a dirvi (che sorpresa sarebbe??) e il nuovo lavoro di Kagome inizia. Sango e Miroku, poveri fratellastri, avranno anche loro una bella gatta da pelare!! Anche Kikyo e Naraku avranno il loro spazietto ^^ Leggete numerosi!! XD POSTATO ULTIMO CAPITOLO!
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Nuovo personaggio, Sango
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Note e Anima'
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Salve a tutti

Salve a tutti!! ah, sono in un ritardo immenso lo so… intanto comunque BUON NATALE!!!! XD e soprattutto: BUONA FINE SCUOLA!! Grazie signore. Non trovate che la parola “vacanze” sia bellissima, molto sciolta ed estremamente eccezionale? Mentre “scuola” c’è quella “scu” che risulta molto grottesca… Vabbé, lasciamo perdere!!

Allora, tornando alla storia, lo scorso capitolo abbiamo avuto il ritorno in Giappone dei nostri eroi, ma ora?? Cosa succederà in questo capitolo? L’appuntamento si risolverà bene o sarà una catastrofe di dimensioni mega???

Ma prima di iniziare a leggere, rispondo ai commenti ^^

-Fluffy: grazie mille!!!! Ho fatto tardi ad aggiornare, ma spero di muovermi prima prossimamente!! ^^-

-Inu_Khaggy: ciao Vale!! Sono felice che segui ancora la fic e che continui a commentarla, spero continuerai!! XD

-Briseis: ciao! ah! Lo sapevo che il seguito era aspettato impazientemente *_______________* Eh, credo ti piacerà! ^__________^ Ciao, al prox capitolo!!

-Shiratori_chan: E dici bene cara Shiratori!! Siamo solo all’inizio *____* ma vedrai!!! XDD BUON NATALE!!

E dopo questi brevi commenti, *____________* BUONA LETTURA!!

Capitolo 2

Appuntamento

Domenica. Ore 10.06

Kagome sbadigliò e si mise seduta stropicciandosi gli occhi. Si stirò poi si alzò pigramente andando alla finestra che aprì.

Aveva smesso di piovere finalmente, l’aria fredda fece rabbrividire la ragazza che però guardò il paesaggio sorridendo. Il Goshinboku era fiero e le foglie erano piene di goccioline, il prato, dove lei aveva giocato tante volte da piccola, risplendeva alla fioca luce del sole…

-Sono a casa- mormorò. Richiuse la finestra tenendo su le tapparelle e andò all’armadio aprendolo –Dunque… adesso…- Tirò fuori parecchi abiti poi scelse un paio di jeans e una maglia verde. Li indossò veloce poi tornò all’armadio –Cosa posso mettermi oggi?- Si chiese incrociando le braccia “Non che abbia gran scelta” pensò facendo scorrere le mani sui maglioni. Ne prese uno bianco morbido e lo stese sul letto tornando al mobile –Troppo freddo per la gonna… jeans? Naaaaa- sbuffò seccata quando bussarono alla porta –Avanti- disse senza voltarsi

-Sorellina?- Lei si voltò guardando il fratello in tuta con in mano il robot e nell’altra il telefono –C’è Sango- disse

-Grazie Sota- disse prendendolo

-Mamma ha detto di mettere a posto la stanza e di fare il letto- disse. Lei sbuffò

-Si, va bene- disse. Lui uscì e chiuse la porta alle proprie spalle. Kagome si appoggiò alla scrivania e prese il foglietto che le aveva dato Naraku –Si?-

-Ciao dormigliona!- esclamò la voce dell’amica

-Grazie… immagino che tu ti sei svegliata alle 8!-

-Naaaa! Ma che dici? Erano le 8.20!- Kagome fece una smorfia di disappunto –Ho ripassato prima- disse

-Anche io, adesso devo fare qualche cos’altro, mi manca Italiano e Inglese-

-E ieri hai fatto tutto?- domandò stupita

-Grazie, ti fidi molto…-

-Studiato tedesco?- chiese sospettosa

-Ho ripassato si, allora?-

-Ieri mi ha chiamata… ehm…-

-Miroku?-

-Si- disse

-Non puoi parlare di lui ad alta voce immagino- disse Kagome tristemente

-Ma io sto bene! Benissimo! Sai, oggi usciamo- la informò allegra

-Allora è possibile che ci vediamo in giro, anche io e Inuyasha usciamo-

-Fantastico! Sapete che fate?-

-No-

-Lui mi porta al cinema, in un bar in centro, a mangiare e poi…-

-Si si… ho capito- tagliò Kagome –Sarà una giornata fenomenale-

-Esatto-

-Domani devo incontrare il tipo sai?-

-Tipo?- chiese stupita Sango

-Ma si, l’amico di Naraku. Dove andrò a suonare in quel bar-

-Ah si! Ne hai parlato con i tuoi? Cioè,- disse subito dopo –a tua madre-

-Guarda che non mi dà fastidio parlare del mio papà!- esclamò lei –Comunque no, non ho parlato ancora alla mamma… glielo dirò più avanti-

-Come a Inuyasha immagino- disse l’amica

-Già…- mormorò

-Possibile che tu non sappia risolvere i tuoi problemi subito?- chiese la ragazza

-Problemi? Guarda che io non ho problemi! Zero!- esclamò

-Si si… va bene, scusami- disse veloce la ragazza

-Comunque poi mi dirai come è andata?- volle sapere Kagome

-Ma certo, poi mi dirai tutto anche tu- concesse Sango

-Ok. Tu che ti metti?- chiese

-Non ci ho ancora pensato- disse

-Io il maglione bianco…-

-Bello quello, ti fascia come un guanto. Lo farei sbarellare!- esclamò

-Immagino anche io… ma non so cosa mettermi sotto!-

-Minigonna- rispose subito la ragazza

-Sei pazza!? Si muore di freddo!- protestò –E se torna a piovere?-

-I jeans quelli schiariti sul davanti?- Kagome andò all’armadio aprendo un cassetto e dopo averci rovistato tirò fuori i jeans in questione mettendoli vicino al maglione

-Dici che ci sta?-

-Certo!-

-Allora aggiudicato- Richiuse l’armadio e mise i vestiti sulla sedia guardando fuori –Ecco, le ultime parole famose- sbottò

-Cosa?-

-Si sta annuvolando ancora!- sbottò

-Già, che pizza-

-Domani dovremo andare a scuola con il motoscafo!- esclamò lei esasperata. Sango scoppiò a ridere e un cellulare squillò improvvisamente -È mio, chi cavolo sarà? Aspetta un minuto Sango-

-Ok-

-Pronto?-

-Kagome ciao!!- esclamò la voce

-Sakura!!!- urlò quasi felice

-Allora sei tornata! Come va? Il telefono di casa è sempre occupato!-

-Sono tornata si e sono al telefono con Sango, una amica- disse lei

-Ah, capisco. Senti il viaggio? Tutto bene?-

-Benissimo, tu?-

-Divinamente. Senti, ti va oggi se ci vediamo?- Kagome si morse la lingua

-Cavolo Sakura, mi dispiace da morire… oggi devo uscire- mormorò

-Ah, beh, fa lo stesso- disse dispiaciuta –Ci vedremo un altro giorno, semmai il prossimo week-end vieni a dormire a casa mia- Kagome sorrise

-Ok! Sarà divertente! Porterò un sacco di patatine!-

-E io comprerò un sacco di nutella!-

-Grande!!!-

-Bene, allora ci vediamo?-

-Si, così decidiamo poi l’ora-

-Bene, ciao Kagome!-

-Ciao Sakura!- La ragazza spense il cellulare sorridendo e riprese il cordlex -Sango? Sei ancora lì?-

-Certo!-

-Scusami, era Sakura- disse

-Bene, allora ascolta domani mattina non arrivare in ritardo! E fai i compiti!- La ammonì

-Si, va bene- disse alzando gli occhi al cielo –Tu soprattutto non fare la sporcacciona al cinema!-

-La spor…? Kagome! Al cinema si va per vedere i film!- Le ricordò arrossendo

-Ok ok… poi mi dirai- ghignò

-Ciao depravata-

-Ciao maiala- E misero giù ridendo. Kagome fece il letto e mise un po’ a posto la camera poi andò al piano di sotto appoggiando il telefono al proprio posto

-Chi era tesoro?- domandò la madre prendendo la borsa

-Sango. Dove vai?- domandò guardandola

-A lavoro- disse

-Ma è domenica!- esclamò contrariata

-Tesoro, abbiamo bisogno di denaro… qualche ora in più non mi farà nulla- disse andando alla porta –Aiuta il nonno al tempio piuttosto. Sota si occuperà di pulire la casa- disse aprendo la porta e afferrando l’ombrello –Fai da mangiare ok? Io tornerò stasera- disse

-Mamma, io devo studiare!- esclamò

-Avrai il pomeriggio- disse la donna

-Io oggi vado via- sbottò

-Kagome, farai uno sforzo in più se vuoi andare via. Vai ad aiutare tuo nonno ora- disse –Ciao-

-Ciao mamma- disse e la donna chiuse la porta. Kagome calciò la parete stizzita –Ben tornati a casa!- ringhiò –SOTA!!!- urlò. Il bambino con la scopa in mano arrivò veloce

-Si?-

-Ascolta, va tu ad aiutare il nonno- disse prendendo la scopa

-Cosa!? Lavorare al tempio?-

-Si, vai tu. Io pulisco la casa e dopo faccio da mangiare e mi rintano subito in camera-

-Va bene- il bambino trotterellò fuori e la ragazza si mise subito al lavoro.

Quando finì di pulire erano le 12.50

-Mangiare-

Andò in cucina svelta e aprì il frigo tirando fuori le patate e l’arrosto che mise in forno. Mise a bollire l’acqua e preparò gli spaghetti che mise poi a cuocere. Preparò la conserva con il tonno mettendoci qualche spicco di aglio poi pelò le batate e li mise a cuocere dentro una pentola con del rosmarino. Spense il forno e chiamò i due uomini di casa che si misero a sedere appena lei ebbe finito di apparecchiare. L’unico problema era la pasta troppo cotta ma il resto fu un vero successo.

Il nonno si offrì di sparecchiare e i due ragazzi si diressero in camera dove Kagome iniziò subito a fare i compiti e a studiare.

Qualche ora dopo la ragazza si stirò e guardò l’orologio scattando in piedi

-Oh mio Do- scandì bene avvicinandosi al viso l’oggetto rotondo –Non è possibile che abbia fatto i compiti fino alle 16.06… no, non è possibile!- esclamò scuotendo il capo divertita. Guardò la stanza sospirando poi si soffermò ai vestiti sul letto “Vestiti? Telefonata? Inuyasha? Appuntamento?” Impallidì –L’APPUNTAMENTO!!- gridò e si vestì velocemente buttando tutto all’aria e si mise la giacca correndo verso la porta –ESCO- gridò

-Ok. Hai finito i compiti?- domandò il nonno arrivando mentre lei si infilava le scarpe da ginnastica

-Li finirò stasera, mi manca poco- Gli scoccò un bacio sulla guancia e aprì la porta

-Sorellina! Prendi l’ombrello il Meteo dice che pioverà oggi!- esclamò il fratello dal salotto

-Sota, il Meteo dice sempre un sacco di cavolate! CIAO-

-Torni per cena?- chiese l’anziano

-Certo, ciao!- E corse via velocemente “Oddio, mi squarta! Questa è la volta buona…” pensò correndo verso il luogo dell’appuntamento.

La torre dell’orologio era un luogo appena spostato dal centro, e non c’era anima viva che non conoscesse quella vecchia e decadente costruzione che, a parere di molti, prima o poi si sarebbe schiantata al suolo. Il quadrante dell’orologio era, da tempo immemore, indietro di un’ora. C’è chi diceva che si era fermato durante la seconda guerra mondiale, altri, invece, parlavano di un terribile terremoto che aveva fermato tutti gli orologi e che per ricordare le vittime, solo quello era rimasto indietro.

Inuyasha aveva voluto incontrarla lì e Kagome si era trovata d’accordo visto che era lontano da casa sua e, immaginava, fosse lontano anche dalla casa di lui.

La ragazza gli si fermò davanti ansimando per la corsa

-Alla buon ora- sbottò lui guardandola

-Studiavo… le ore sono passate e non… io…-

-…te ne sei scordata- concluse lui per lei che arrossì

-N…no…- balbettò

-Bugia Kagome. Ti conosco- Lei sospirò e annuì –Almeno hai cercato di riparare- disse alludendo alla corsa. Le si avvicinò di un passo allungando una mano verso la sua guancia sfiorandogliela. Lei trattenne il respiro qualche secondo e lui si allontanò bruscamente –Hai sete?- chiese girandosi

-Si- disse lei. Lui le sorrise

-Allora andiamo-

Kagome si incamminò con lui a fianco e di sottecchi guardò la mano che la sfiorava mentre camminava. Era un tocco lieve, ma piacevole…

“Accidenti…” pensò frustrata. Guardò il cielo cercando di non pensare alla mano che prudeva

-Kagome- disse lui intuendo i suoi pensieri

-Lo so Inuyasha…- Gli sorrise –Troveremo un modo, me lo hai promesso-

-Si, te lo giuro- confermò sicuro.

Entrarono in un piccolo bar particolarmente accogliente e lui si avvicinò ad un tavolino togliendosi la giacca, l’immancabile giacca di pelle.

Lei lo ammirò.

I jeans neri, la maglietta griffata D&G che lo fasciava come un guanto… un vero schianto!

Inuyasha si sedette e fissò lei ancora in piedi

-Non ti siedi?- domandò. Lei sbatté le palpebre

-Certo- Si sedette e si tolse la giacca appoggiandola allo schienale e si guardò intorno curiosa.

Inuyasha l’aveva proprio portata in un bel posto: i muri erano color crema e la stanza era decorata con piante e fiori, i tavolini circolari erano distanziati l’uno dall’altra di una sessantina di centimetri, sicuramente erano in noce come il bancone dove, dietro di esso, una ragazza diede loro benvenuto avvicinandosi e mettendo in mostra l’uniforme azzurra.

Come si faceva a indossare certe cose con un freddo di quel genere?

Kagome era davvero sconcertata e probabilmente anche Inuyasha visto come fissava stupito la ragazza

-Cosa posso portarvi?- domandò cordiale la ragazza allungando due menù dalla copertina bianca

-Un caffè lungo- disse lui senza neppure guardare il menù. Kagome curiosa lesse il menù interessata poi sorridendo lo richiuse porgendolo alla donna

-Cioccolata alla nocciola bianca- disse

-Arrivano subito- disse allontanandosi facendo ondeggiare la minigonna.

Kagome scosse il capo

-Sono completamente fuori di testa!- sbottò –Non credi?- Si concentrò sul ragazzo e arrossì –Che c’è? Perché mi fissi?- domandò a disagio. Lui appoggiò il mento sulle nocche

-Ti sta bene il maglioncino- disse piano –Proprio bene- Kagome annuì

-Grazie-

In effetti lo aveva scelto quasi apposta! Dopotutto serviva per metterle in risalto le curve!

Lui allungò piano la mano mettendole a posto la collana con la chiave sfiorandole il collo, con il pollice sfiorò la mandibola e con l’indice le toccò la guancia, le toccò il labbro e si protese verso di lei

-Eccomi qua!- esclamò la cameriera arrivando con il vassoio in mano. Lui si allontanò velocemente guardando interessato la tazzina del caffè davanti a lui. Kagome arrossì leggermente e guardò il ragazzo mescolare la sua bevanda distrattamente. La ragazza si leccò le labbra e sfiorò una gamba con la sua. Lui la guardò e intrecciarono le gambe dolcemente

-Io ce la faccio Inuyasha- disse –Ma tu?-

Uscirono verso le 17.00 e quando la donna diede il conto ai due Kagome avrebbe voluto felicemente sprofondare: proprio un bar d’oro la doveva portare quel cretino? Inuyasha, per fortuna, si era offerto di pagare altrimenti… addio paghetta!!

-Che hai Kagome?- domandò lui con leggerezza

-Nulla- rispose lei senza guardalo. Lui ghignò

-Voi proletari non potete permettervi certi lussi?- Lei fece una smorfia senza rispondere.

In centro guardarono le vetrine poco interessati. Kagome si fermò davanti a una di esse contemplando un abito nero e lui la guardò attraverso il vetro mentre i passanti intorno a loro parlavano continuamente muovendosi meccanicamente

-Kagome?-

-Cosa?- sbottò lei

-Te la sei presa per quello che ho detto prima?- chiese

-No- Lui la contemplò

-Invece si che te la sei presa-

-No- rispose con più fermezza lei

-Allora dimmelo in faccia- Lei continuò a guardare la vetrina e lui sbuffò –Dai vieni, andiamo avanti- Lei lo guardò e si incamminò.

Inuyasha guardò il vestito e riflesso nello specchio vide due fidanzati seduti su una panchina che ridevano tenendosi per la mano.

-Inuyasha?- disse lei poco dopo affiancandolo –Passiamo per il parco?- Lui la guardò

-Ok- concesse

-Un po’ di allegria ci farà bene- disse lei quando arrivarono indicando i bambini che giocavano. Lui fece una smorfia

-L’ultima volta mi sono sfiancato, non vorrai farmi giocare di nuovo con loro vero??- chiese terrorizzato sedendosi su una panchina. Lei gli si sedette a fianco e ghignò

-Ma noooo, che dici?-

-Kagome, ti ammazzo-

-Come sei- sbottò guardandosi intorno –Io scherzavo. Lo sai che anche Sango e Miroku sono usciti?-

-Ah si?- chiese disinteressato

-Già, Sango mi ha detto che l’avrebbe portata al cinema. Sai, stanno dando un bel film… ti va se andiamo a vederlo?- chiese. Lui la guardò

-Se è un film d’amore scordatelo- Lei fece una smorfia e appoggiò il mento sul palmo della mano

-Ma che gentile che sei!!!-

-Io, sono gentilissimo- disse sicuro

-Come un fiore- lo derise lei

-Tu invece sei dolce come il miele-

-Mh, buono il miele- disse lei sorridendogli

-Preferisco te- Lei si azzittì e lui guardò il cielo –Ahhh, si sta annuvolando! Verrà a piovere- sbottò

-Scherzi!? Sono appena le 18!- disse prendendogli il braccio –Non andiamo a casa vero?-

-Hai l’ombrello?- Kagome si morse la lingua: perché non aveva ascoltato il suo fratellino dolce e gentile??

-No- mormorò tristemente

-Neppure io- disse sospirando –Facciamo una cosa, ti accompagno a casa ok?- Si alzò e le porse la mano che lei prese alzandosi e si incamminarono mentre lei gliela stringeva

-Inuyasha… se ci vedono…-

-Solo fino alla fine del parco- disse. Lei annuì.

Perché il parco era così piccolo?

Lui le lasciò la mano appena raggiunsero la strada e incominciarono a incamminarsi

-Se vuoi, domani ti passo a prendere, andiamo a scuola insieme, che dici?- chiese lui. Lei lo guardò con uno sguardo indecifrabile

-Con la moto? Con tutti i COBRA al tuo seguito? In ritardo?- domandò

-Ehm… no…- disse poco convinto

-Il tuo no, è un si immagino- disse lei

-Già- mormorò

-Mi spiace, vado a piedi- disse lei

-Perché?- chiese. Lei incrociò le braccia e lo fissò fermandosi

-Uno: odio le moto. Due: i COBRA sono la cosa più stupida di questo mondo e non voglio essere mescolata con le tue vecchie e passate sciacquette- E detto questo lo fulminò –Terzo: non posso assolutamente arrivare in ritardo dopo una così lunga assenza- concluse –Comprendi?- Lui fece una smorfia

-Perché odi le moto?- Lei lo guardò

-Vorrei evitare di parlarne- disse gelida –Ci possiamo vedere per la ricreazione, che dici?- domandò dolcemente. Lui annuì spiazzato dal cambiamento di tono poi disse offeso

-I COBRA non sono una cosa stupida! E non sarai mai mescolata alle mie… ehm…-

-Povere fanciulle che tu hai circuito- Lui la fulminò –Non guardarmi così, è la verità- disse

-Poi- disse lui –anche se arrivi in ritardo chissenefrega, arrivi con me e nessuno ti dice nulla!- esclamò

-A me dà i nervi che i prof facciano preferenze quindi, io arriverò all’orario prestabilito e tu se vuoi farlo dimmelo che ti aspetto altrimenti…- Lui incrociò le braccia –E poi i prof ti temono, io non voglio essere temuta da nessuno! Nelle scuole ci si va per essere tutti uguali!- esclamò

-Non è vero- disse lui subito

-Si che è vero- sbottò

-I ceti valgono parecchio! Infatti io me la sono sempre cavata!- esclamò. Lei lo fissò truce e ferita

-CETI!? CETI!? MA CHE DIAVOLO DICI IDIOTA???- sbraitò lei –Non esistono solo i soldi e credevo di avertelo fatto capire!! Non bastano dei diamanti o l’oro! L’importante è che ci sia amore e fiducia!!- gridò stringendo i pugni

-Ehi! EHI! Ma che diamine dici ora!? Ti è dato di volta il cervello!?- Gli occhi di lei si fecero lucidi improvvisamente e fece un passo allontanandosi da lui –Kagom…?- mormorò lui

-SEI UN CRETINO! TI ODIO!- urlò e corse via piangendo. Lui stupito la guardò allontanarsi. Quando fu rimasto solo, e le persone avevano ricominciato a camminare, sbatté le palpebre più volte confuso

-Ma che cosa ho detto!?!?-

Sango scoppiò a ridere sedendosi sulla moquette vicino al mobiletto dove sopra ci stava posato il telefono nero.

Era ormai 10 minuti che l’amica l’aveva chiamata raccontandole quello che era successo il pomeriggio e ora stava sproloquiando contro il ragazzo furibonda.

Sango ridendo giocherellò con il filo attorcigliandolo ascoltando l’amica

-…ti pare!? Come diavolo può dire certe cose?? Ma si sente!? Eh?? Si sente??????- domandò furiosa.

Come se lei potesse risponderle poi…

-Eh si- disse

-I soldi! Ecco di chi è innamorato! Dei soldi! Della sua fottutissima moto! Dei COBRA! Del potere! Vaffanculo! E poi dice che contano di più i soldi che i sentimenti… Sango ma mi ascolti!? MI ASCOLTI!?- sbraitò –Dammi man forte, dì che ho ragione!-

-Kagome… che ti devo dire… ma ascolti quello che dici? Come puoi pretendere che cambi da un giorno all’altro eh?-

-Non voglio che cambi- disse turbata l’amica.

Sango sorrise: quando voleva Kagome era proprio strana

-Lo so, capisco ma… Inuyasha ha vissuto 18 anni della sua vita fregandosene di tutti, vivendo nel lusso totale, dove tutti gli davano ragione ad un suo piccolo cenno, dove era viziato e lodato, dove gli hanno messo in testa che lui era superiore a tutti e che tutti baciavano il terreno su cui lui camminava… insomma, non può correggersi da un giorno all’altro no?-

-Voglio che mi rispetti, è diverso- mormorò Kagome –Io non sono del suo nobilissimo ed elevatissimo ceto… se ne voleva una alla sua altezza poteva evitare di mettersi con me!- sibilò

-Ma all’amore non si comanda Kagome!- esclamò Sango esasperata

-Lo so benissimo! Altrimenti non mi sarei mai innamorata di un idiota tale! Ti pare? E tu invece non ti saresti innamorata di Miroku! Ah! Sarebbe tutto più semplice!- Sango scosse il capo

-Lasciamo stare. Domani fa la pace con Inuyasha e digli semplicemente di contenersi solo un po’ poi…- Alzò le spalle

-Lo farò- disse Kagome –Grazie Sango-

-Nulla…-

-Tu tutto ok?-

-Io? Benissimo!-

-Bello il film?- chiese Kagome. Sango arrossì

-Ehm… si…- disse nervosa

-Di che parlava?-

-Da spiegare è complicato- disse. Kagome restò un po’ in silenzio

-Cosa avete fatto nel cinema se ci siete andati?-

Fregata

-Kagome posso spiegartelo domani??-

-Ok ok... non scaldarti… -

-Va a studiare piuttosto!- esclamò seccata

-Finito! Bleh!- esclamò

-Naaaaaaaa. Domani non aspettarmi ok? Vengo con Miroku- disse

-E rischi di arrivare in ritardo??- domandò sorpresa Kagome

-Ho detto che se non c’è all’ora stabilita non gli parlo per due giorni quindi…-

-Ottimo- sbottò sarcastica Kagome –Ci vai… in moto immagino- mormorò. Sango restò in silenzio

-Si- rispose infine

-Capisco-

-Non mi accadrà nulla!- esclamò Sango

-Lo immagino, non preoccuparti- disse sorridendo –Vado, sono stanca- disse

-Ok. Notte-

-Notte. A domani-

-Si- Riagganciarono

Sango chiuse gli occhi appoggiandosi contro la parete

-SORELLAAAAA!-

-Che c’è Kohaku?- domandò quando lo vide arrivare

-Domani andiamo a scuola insieme?- chiese. Lei gli appoggiò una mano sul capo

-Un altra volta. Domani mattina non posso- Lui fece una smorfia

-Ok-

Kagome prese il cell e scrisse un messaggio lentamente

Ciao, scusami per oggi

Sei arrabbiato?

Ti va se a ricreazione ci vediamo sulla terrazza

dove ci siamo visti la prima volta?

Così ne parliamo…

Ti amo ancora moltissimo!

Kagome

Lo guardò e lo inviò aspettando una risposta che sperava positiva. Il cellulare infatti squillò e la risposta positiva c’era ma… tutto qui

Ok

Inuyasha

Kagome sospirò sconfortata.

Era decisamente arrabbiato…

ANTICIPAZIONI:

Il ritorno a scuola è terribile, Kagome si sente schiacciata completamente. Farà pace con Inuyasha? Sango arriverà a scuola tutta intera e farà mai amicizia con i “temibili” COBRA??

  
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