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Autore: Honest    04/06/2012    4 recensioni
La ragazza era immobile appena oltre la soglia della porta, il volto arrossato forse per la corsa o per l'agitazione.
Il vestito rosa pallido che le accarezzava le gambe e le fasciava il busto, sembrava essersi consumato a causa degli eventi di quella serata così confusa.
Jesse avrebbe voluto prendere il posto di quel tessuto roseo per cingere la ragazza in un morbido abbraccio ...

[Jesse/Rachel]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Jessie/Rachel
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Questa è la mia prima St. Berry ed è un missing moments della seconda stagione, più precisamente il momento dopo lo scontro tra Finn e Jesse al ballo di fine anno. Sono stata ispirata da una (a mio parere) delle migliori autrici di St. Berry di questo fandom e da una canzone dei Fountains of Wayne "Prom Theme".
Spero di aver fatto un buon lavoro e ovviamente che vi piaccia.
- Honest





Tonight We Feel Like Stars

 

 
 

Jesse avvicinò le dita all'occhio dolorante e piegò le labbra a causa dell'indolenzimento.
All'inizio non credeva fosse una buona idea sedersi sul letto candido dell'infermeria, ma poi aveva tolto la giacca che gli fasciava le spalle e la senzasione di sollievo lo aveva fatto ricredere.
Si distese supino per osservare un piccolo punto grigio oltre il soffitto bianco, cercando di ignorare i suoni ovattati che provenivano dalla sala da ballo, rasserenata dopo quel "duello" con Finn
sono-alto-e-sveglio-quanto-un-acero Hudson. I suoi occhi si chiusero per pochi istanti, lasciando che la sua mente rievocasse il ricordo dell'abito della sua accompagnatrice, il sorriso che aveva mentre ballavano, l'odore del suo collo e il sapore delle sue labbra che non aveva ancora avuto il piacere di toccare quella sera. Con le palpebre socchiuse inspirò profondamente, e quasi in automatico la sua mano tornò a massaggiare il viso dolente. Il silenzio innaturale, disturbato solo dal lieve brusio della musica proveniente dalla palestra, cominciava ad annoiarlo. Cominciò a contare i respiri e il lento alzarsi e abbassarsi del suo petto.

- Mi dispiace. -
La voce di Rachel lo costrinse ad aprire gli occhi, interrompendo quella calma che per poco lo aveva tenuto occupato. Ruotò la testa in uno scatto felino ma lento e la vide. La ragazza era immobile appena oltre la soglia della porta, il volto arrossato forse per la corsa o per l'agitazione. Il vestito rosa pallido che le accarezzava le gambe e le fasciava il busto, sembrava essersi consumato a causa degli eventi di quella serata così confusa.

Jesse avrebbe voluto prendere il posto di quel tessuto roseo per cingere la ragazza in un morbido abbraccio, tanto per ricordarle che non tutto era finito. Ma si limitò solo a sedersi sul lettino, puntando il suo sguardo di ghiaccio sul volto di lei.
- Dov'è Finn ? - chiese dopo qualche momento di esitazione.
Rachel fece qualche passo incerta verso di lui, assicurandosi di accostare la porta.
- Credo che lo stia cercando Quinn.- rispose infine accorciando la distanza fra lei e il ragazzo e finendo con il sedergli accanto. Jesse non osò muoversi, troppo deliziato dalla sensazione di calore provocata dall'averla così vicino, tanto da potersi inebriare con il suo profumo delicato.
Rachel teneva gli occhi bruni puntati a terra, osservava le scarpe nere del ragazzo e giocava con l'anello sottile che aveva all'indice. Fu Jesse che per primo si voltò ad osservare quel profilo così dolce non riuscendo a trattenere un sospiro di rammarico.
- Mi dispiace. - ripetè Rachel con tono più commosso.
- Per cosa ? - replicò alla fine lui, cercando il suo sguardo.
La ragazza posò una mano sul suo volto livido per colpa dello scontro, e lesse in quegli azzurri tutte le parole che avrebbero dovuto dirsi. Jesse le prese la mano e se la portò alle labbra, convinto che presto qualcuno l'avrebbe stretta al suo posto. Rachel lo lasciò fare con un flebile sorriso che ravvivò nel ragazzo quel desiderio che aveva di farla propria.
La domanda che le aveva appena posto rimase sospesa, forse perchè entrambi si stavano scusando per qualcosa di non ancora ben chiaro.

Intanto dalla palestra le note di un'ultima canzone riempirono la stanza.

 

But tonight we feel like stars
We'll play our air guitars
Cause we're eighteen
It's a perfect night
To sing our prom theme


-
Vieni, questa la conosco. - disse Jesse, sfruttando la presa sulla mano di lei per sollevarla in piedi.
Rachel si lasciò guidare al centro della stanza e si strinse a lui come aveva fatto in precedenza.
Presero ad ondeggiare scomposti, vicini l'uno all'altra ed incapaci di separarsi.

Come se nessuno potesse vederli.
Come se le due stelle più lucenti del cielo si fossero unite per un ultimo ballo.

Come se non fossero destinati ad implodere uno accanto all'altra.

Rachel fu la prima ad allontanarsi, spostò il viso per incrociare lo sguardo di Jesse, per scrutare quegli occhi nei quali si specchiava ad ogni incertezza o forse solo per dire addio. Eppure l'incapacità di sciogliere le loro dita, le costò più dell'aspettato.

Il ragazzo si chinò su di lei, sfiorandole le labbra, baciandola diversamente dalle altre volte. Quello era un bacio agoniato, ma così dolce da sembrare una carezza. Rachel si spinse contro il suo petto alla ricerca di conforto. Jesse ignorò le fitte alla ferita sotto l'occhio, causate dalla contrazione del volto e la strinse fino a che le loro bocche non furono sazie.
Quando si allontanarono per riprendere fiato, tutto era chiaro. La musica si stava lentamente spegnendo così come il fuoco di quelle due stelle lucenti. I corpi si allontanarono, le mani si sciolsero e i cuori rallentarono.
- Tu sei la stella più luminosa che io abbia mai incontrato Rachel Berry .. - dichiarò il ragazzo, tornando a sorridere. - Non ti bruciare.-
Lei sorrise di rimando, mentre lo vedeva recuperare la giacca per andarsene.
- Non è un addio. - sussurrò istintivamente lei, e di nuovo i loro occhi si incrociarono.

Jesse scosse impercettibilmente la testa senza perdere il sorriso. Tornò a sovrastarla e le posò un bacio sulla fronte, prima di voltarsi e uscire dall'infermeria.
Prima di voltarsi e uscire dalla sua vita, senza neanche dire addio.

Rachel rimase immobile a contemplare il profilo di lui che svaniva dietro la porta d'ingresso.
- Tu sei la stella più luminosa che io abbia mai incontrato Jesse St. James.- disse con un leggero soffio, prima di dare le spalle alla porta della stanza e stringere fra le dita il garofano rosa, che era scivolato dal taschino della giacca blu di quella stella. 

   
 
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