Illusion
Lui era
tutto. Tutto ciò che la gente adorava.
Era buono, simpatico,
sempre allegro. La gente non vedeva un singolo difetto in lui.
Nessuno, tranne la moglie Chi-Chi. Quella donna era una gran rottura
di scatole.
Già, Lui
era tutto, tutto ciò che di buono e di meglio esisteva. Lui
era Goku, e
non quell'uomo
riflesso nello specchio dagli occhi neri, così come i
capelli,
corvini.
Vegeta non aveva mai digerito Goku. Mai.
Erano passati tanti anni, ma il sentimento rimaneva lo stesso. Aveva
cercato di sotterrarlo ma era sempre lì, in attesa di
riemergere.
Era sempre lì, ad avvelenarlo. Ecco. Un veleno. Quella era
la giusta
definizione: un veleno che lo stava facendo lentamente
morire.
Il Saiyan uscì dal
bagno della camera che divideva con sua moglie Bulma per avviarsi
alla stanza gravitazionale. Lo aspettava un altro giorno di intenso
allenamento. Per raggiungerlo. Per superarlo.
Vi
fece ingresso e lasciò che la porta si chiudesse alle sue
spalle,
dopodiché si voltò e la chiuse a chiave dal
pannello elettronico,
impostando anche la gravità. Ormai erano giorno che
strafaceva e
tutti a casa lo avevano notato, persino la madre ed il padre di
Bulma.
L'allenamento, oramai, al limite delle sue possibilità,
era l'unica cosa che lo faceva sfogare lievemente: passava intere
giornate lì dentro intento a rafforzare le sue
abilità ed a far in
modo di stancarsi il più possibile, per arrivare alla sera
senza
nemmeno le facoltà di pensare a quell'uomo che gli aveva
rubato
tutto.
Com'era possibile? Com'era potuto accadere che un
sempliciotto come Goku avesse potuto superarlo? A lui? Il principe
dei Saiyan? Questa cosa lo faceva imbestialire. Imbestialire!
Se
solo suo padre avesse potuto vederlo, ridotto così...
Sposato con
una terrestre, con un figlio da lei. Sarebbe stato una vergogna
per suo padre.
Sentì il respiro farsi più pesante a questi
pensieri e senza nemmeno accorgersene si ritrovò con i pugni
stretti, serrati.
Lui
non doveva pensare a nulla. Perché mai Goku si sarebbe
dovuto
preoccupare di essere stato mandato sulla terra con il compito di
distruggerla mentre ora se la spassava beatamente tra amici e
famiglia? Per lui non significava nulla, ma per Vegeta era un
pesantissimo fardello. Tutti i giorni si chiedeva se avesse fatto o
meno la cosa giusta... E tutti i giorni non riusciva a darsi una
risposta. Troppo legato sentimentalmente ormai a quei stupidi umani,
ma anche troppo orgoglioso e legato al suo sangue reale e Saiyan per
lasciar sì che questi sentimenti potessero prendere piede
completamente in ogni angolo della sua mente.
E allora perché?
Perché stava sempre così? Era costretto a
soffrire per tutta la
vita, di lì in poi? Era questo il suo destino? O sarebbe
riuscito a
riscattarsi?
Perché doveva essere invidioso di Goku? Era un
buffone... Eppure era circondato da tutti, amici, famiglia, anche gli
sconosciuti – quasi quasi – lo trovavano simpatico.
Ma certo. Lui
era un buffone... E
allora perché voleva essere come lui? Forse
perché anche lui voleva
essere circondato dalla gente? Forse perché tutta quelle
persone che
erano intorno a Goku equivalevano al regno che avrebbe governato lui
se non si fosse fatto una vita sulla terra? A volte gli sembrava che
persino suo figlio Trunks provasse delle preferenze per Goku invece
che per il suo stesso padre.
E perché era più forte di lui? Non
aveva sangue reale, non si sottoponeva a tutti i duri allenamenti ai
quali – invece – Vegeta era solito.
Non aveva senso, tutto
ciò. Non aveva senso.
Forse
era più forte di lui perché aveva avuto modo di
allenarsi con Re
Kaioh, Kaioh Shin e tutti gli altri molto più di quanto
aveva fatto
lui. Non era una questione di geni. Non era una predisposizione. Non
era il fatto che Goku fosse migliore di lui.
'Sì, deve
essere sicuramente così...' Pensò,
notando poi la sua immagine riflessa in uno dei pannelli bianchi e
lucidi sul muro. Aveva un lieve sorriso sulle labbra, arrivato a
questa conclusione.
Il suo sguardo salì, dalle labbra incurvate
in un lieve sorriso sino agli occhi, tornando serio. Eppure dentro di
lui lo sapeva: poteva inventarsi tutte le scuse che voleva, le
storie, i racconti... Qualsiasi cosa. Erano solo scuse, appunto.
Un'illusione.
In
un moto di rabbia colpì con un pugno il suo riflesso nel
pannello,
ammaccandolo. La mano, foderata dal guanto bianco, gli fece arrivare
una scarica di dolore fino al cervello.
Ora il suo riflesso non
era più lo stesso: il viso era duro, contratto, cattivo. I
capelli
erano biondi e gli occhi verdi.
Ricordava quell'espressione,
ricordava quello sguardo: lo riportava indietro a pochi anni prima,
quando sulla sua fronte compariva un'ampia 'M'.
Era cattivo, lui.
Forse preferiva essere così: senza freni, senza
volontà, capace di
seguire solo l'istinto per mano altrui.
Era un miserabile.
__________________________________________
Wahh! La mia prima ff su
Dragon Ball, mazza!
Eh sì, proprio nuova di questo fandom, di solito scrivo su
Resident Evil, Assassin's Creed.. Proprio nuova di questo mondo!
Diciamo beh, che come tutti quelli degli anni '90, per me, Dragon Ball
è un po' una 'Bibbia' :P
Sempre seguito e tutto quanto, da piccola non vedevo l'ora di tornare a
casa per vedere come continuava! :D Io e mio fratello incollati con il
naso alla televisione!
E nulla.. Lo so, non è niente di che, non voletemene, ma
è la prima che scrivo e la mia memoria s'è un po'
assopita.
E, soprattutto, è completamente diversa dai generi di cui
scrivo di solito!
Beh, spero che un minimo vi interessi o vi piaccia. Avevo voglia di
scrivere ed ero capitata su un tributo a Vegeta su youtube e
così.. Via di one-shot!
Dato che è una one-shot, ringrazio subito se qualcuno
dovesse recensire! (Cosa che fa sempre molto piacere ^w^)
Ringrazio anche i lettori silenziosi, non vi lancio mica i pomodori,
tranquilli!
E ringrazio se qualche folle metterà tra le preferite!
Baci e... Chissà, magari alla prossima! :)