Anno 3141, Mese di Febbraio, Quarta
Era - Terra di Mezzo, Bosco di Foglieverdi
Legolas
siede alla sua scrivania.
E’ turbato, i suoi occhi si chiudono per la stanchezza.
“Dovresti dormire un po’, credo”. Legolas si
volta verso la porta.
Sua
moglie, Elanor, si trova sulla soglia.
Lui
sorride, si alza e la abbraccia.
“Hai
ragione, come sempre” ammette “ ma non ci riesco. Non ora. Era tanto tempo che
non mi sentivo così triste…così solo…così circondato
dal male”.
Elanor
sorride, lo bacia e lo trascina fuori dallo studio.
“Se solo dormissi un po’, la tua mente troverebbe riposo e
ristoro da ciò che ci sta succedendo” gli dice.
Lo fa
distendere sul letto e gli bacia la fronte dolcemente.
“Sono
seriamente preoccupata per te, Legolas…da quando ci siamo sposati non ti ho mai
visto in questo stato…”.
Legolas
rimase in silenzio, gli occhi al soffitto.
“…Neanche
ai tempi della grande Guerra e del portatore dell’Anello avevi perso la
speranza…mi salutasti promettendomi di tornare…e così hai fatto”.
Legolas
smette di fissare il soffitto e guarda la sua Elanor. Così bella,
così profondi gli occhi celesti, così sottili le labbra, così folta la
chioma castana.
Flashback
Anno 3018, Mese di
Ottobre, Terza Era - Terra di Mezzo, Reame di Thranduil
Elanor e
Legolas si tengono per mano, nella foresta del palazzo del re.
Sono
ancora giovani, molto giovani. Si sorridono.
“Dimmi che
non partirai” dice Elanor sorridendo adorabilmente.
“Non posso
dirtelo, se devo”.
“Ti
prego”.
“Mi
dispiace…” risponde Legolas deciso.
Elanor
mette il muso.
“Allora
dovrò dirti addio?”.
Legolas la
abbraccia: “Mai. Questo non accadrà mai”.
“Io ti
penserò sempre, dovunque tu sarai”.
“E tu cerca di rimanere al sicuro. Io non so se riusciremo a
bloccare l’espansione del Male prima che raggiunga le nostre dimore elfiche,
come Lorien, o Imladris, o il Bosco Atro…ma tu dovrai stare attenta e pronta a
nasconderti”.
“Non
ricordi forse, mio principe, che con la spada sono
quasi più abile di te?”.
“Hai detto
bene. ‘Quasi’ “.
“E’ tutta
invidia, la tua” ride Elanor.
“Un giorno
ti sfiderò a duello, e vedremo chi vincerà!”.
I due
ridono ma poi tornano più seri.
“Mio zio
Celeborn mi ha già inviato la richiesta di trasferirmi a Lothlorien” dice
Elanor “Aspetterò che una scorta venga a prendermi…”.
“Questo mi
tranquillizza molto, Elanor” rivela Legolas.
“Ma prima vorrei aspettare qui il tuo ritorno”.
“Non so
quando tornerò”.
“Ma hai
promesso che lo farai, prima o poi”.
“Certo che
tornerò”.
Un altro
giovane elfo arriva di corsa.
“Principe!
Principe!” grida.
“Riprendete
fiato, ragazzo, e poi ditemi cosa volete” dice Legolas ricomponendosi.
“Non c’è
tempo da perdere” risponde il ragazzo “Dovete partire
il prima possibile. Io sono un messo di Sire Elrond, egli vi
convoca al suo Consiglio”.
Poi,
guardando Elanor, si avvicina all’orecchio di Legolas e sussurra: “Il viaggio
del Portatore è quasi giunto al termine”.
Legolas
annuisce e, dopo aver promesso che partirà subito, lo congeda.
“Non
credevo che il momento sarebbe giunto così presto” dice Elanor. Una lacrima le
scende sulla guancia.
“Non
essere triste, Elanor. Poiché io ti penserò sempre. E pensando a te non sarò mai triste”.
Così
dicendo asciuga la lacrima sulla guancia di lei.
“E in
memoria di questa promessa” continua Legolas “Colgo un elanor che te la
rammenti sempre e comunque, in ogni difficoltà”.
Elanor
prende l’elanor e bacia il suo promesso sposo.
Poche ore
dopo, quando il principe parte, Elanor lo saluta da lontano. Ha appeso il fiore
ad una catenina che ora porta al collo.
Fine Flashback
“E’ vero,
tu mi hai sempre spinto a non mollare, Elanor” dice Legolas “Ma stavolta è
diverso”.
Elanor
sospira e ammette:”E’ vero”.
“Il nostro
nemico, questa volta, è invincibile”.
“Non è
detto che sia giunta l’ora di affrontarlo, per il nostro Re”.
“Aragorn
non è mai stato così stanco. Non l’ho mai visto così affaticato, così
preoccupato per la sua discendenza…solo al matrimonio di Eldarion
ed Elwing ho rivisto il sorriso di sempre sul suo volto… ma è stato
temporaneo”.
“Aragorn
ha al suo fianco una splendida moglie, che è mia cugina Arwen, un figlio
coraggioso e audace, e un popolo che gli
è fedele da secoli” gli fa notare Elanor “Il suo animo è forte di natura e non
devi disperare, per questo: Re Aragorn può ancora farcela e rinviare ulteriormente
il suo incontro con la morte”.
Elanor
sorride e si distende accanto a Legolas.
“E’ molto
nobile che tu parli così di lui. Lo conosci meno di me ma forse hai capito che
bella persona sia”.
“Sì, l’ho
capito, è vero. Sin dal giorno in cui ci ha uniti in
matrimonio io l’ho considerato un padre, il padre che non ho mai avuto”.
Legolas
stavolta non risponde. Sta piangendo.
“Non
sprecare le energie disperando. Non è ancora perduta, la speranza. Ricordi che
egli stesso fu chiamato ‘Estel’ tanto tempo fa?” ricorda Elanor accarezzando la
guancia dell’elfo “Ora riposa”.
*