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Autore: Tsuzuki88    28/12/2006    4 recensioni
[Vampire Knight] Una ragazza dagl'occhi d'ametista arriva al collegio Cross in una fredda notte invernale con addosso solo una leggera veste macchiata di sangue fresco. Chi sarà mai?
Genere: Azione, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La fioca luce della luna giocava fra i rami di un bosco nascondendosi e mostrandosi sul pallido volto di una ragazza dai lunghi capelli corvini e dagl’occhi di ametista che correva scalza sulla soffice neve invernale con addosso solo una leggera veste verde macchiata di sangue.
- Un ultimo sforzo. Sono quasi arrivata. –
Con un ultimo scatto disperato la ragazza percorse una ventina di metri fuori dalla foresta cadendo poi, sfinita, davanti ad un cancello di ferro battuto con, al centro, l’immagine di una rosa.

La fanciulla fu svegliata dal rumore di acqua che cadeva in un recipiente e dal fresco tocco di un panno bagnato sulla fronte. Quando riuscì a vedere, notò di essere in un letto e di avere addosso una calda veste di lana rossa con cinque bottoni d’argento a forma di rosa che la tenevano chiusa sul collo.
- Ah! Ti sei svegliata! –
La ragazza che le stava di fronte aveva capelli lisci e castani che le arrivavano a malapena alle spalle, gli occhi erano dello stesso colore dei capelli, ma con delle lievi sfumature rosse.
- Dove sono? – La ragazza dai lunghi capelli corvini era evidentemente agitata – Chi mi ha portata qui? Dove sono i miei vestiti!? Chi sei tu!? – Continuava ad alzare la voce e a guardarsi intorno con occhi spaventati.
La camera dove si trovava aveva una finestra vicino al letto che dava su un ampio cortile soleggiato e su un dormitorio che aveva tutte le tende chiuse. Un mobiletto di legno era posto vicino al letto e sopra di esso c’era una bacinella d’acqua fresca e due porte erano visibili nella parete opposta a quella della finestra. Una delle due porte era leggermente aperta e si vedevano alcuni studenti che percorrevano il corridoio davanti alla camera.
- Calmati, sei al sicuro! Sei nel collegio Cross! –
La ragazza a quel nome si calmò e guardò con più attenzione fuori dalla finestra.
- Io mi chiamo Yuki Cross e sono uno dei membri del comitato disciplinare insieme a Zero Kiryu. Due notti fa ti abbiamo vista fuori dal cancello coperta di sangue e con la febbre molto alta perciò ti abbiamo portato qui per curarti. –
- Allora sono riuscita ad arrivare. – Le parole della fanciulla erano così flebili che Yuki non potè sentire, poi si voltò verso di lei – Potrei vedere il direttore Cross ? Vorrei parlargli per poter accedere a questa scuola. –
- Tsk… e chi sei tu per poterci dare ordini! –
La fanciulla si voltò verso il luogo da dove veniva la voce e vide un ragazzo dai capelli e gli occhi argentei con la pelle innaturalmente bianca dove, sul collo, spiccava un tatuaggio nero, che la ragazza conosceva assai bene. Era appoggiato all’angolo opposto del letto in una zona d’ombra da cui scrutava ogni movimento della misteriosa ragazza.
- Sono Kiyu Cloris, figlia di Hulong Cloris, finanziatore umano di questa scuola, ma ad un sangue impuro come te non devono interessare queste cose. Devi solo sapere che se provate, te o uno della tua razza, solo a sfiorarmi sarete carne da macello! –
Le ultime parole le uscirono dalla bocca come un sibilo velenoso di avvertimento.
- Che intendi con la mia razza! – Il ragazzo si era scostato dal muro e si era avvicinato di qualche passo al letto di Kiyu esponendo la sua faccia ai tiepidi raggi del sole. Era evidentemente infuriato.
- Zero! – Yuki cercò di fermare il ragazzo che si avvicinava sempre di più al letto.
- Sai cosa intendo, ma se te lo devo dire forse sarebbe meglio che chiudi la porta se no la Day class potrebbe scoprire cose che non dovrebbe sapere. – Ammiccò Kiyu facendo cenno col capo verso la porta dove molti ragazzi si erano radunati per vedere la ragazza arrivata due notti prima che aveva fatto parlare di lei molti studenti.
Il ragazzo, accortosi dei ragazzi ammucchiati davanti alla porta, li richiamo all’ordine urlandogli contro.
- Zero, non dovresti comportarti in modo così aggressivo! – Yuki si era avvicinata al ragazzo e gli stava dando dei pugni sul fianco.
- Vado a chiamare il direttore e gli chiederò se può venire qui. – Detto ciò Zero usci e chiuse la porta dietro di se.
- Non fare caso al comportamento di Zero, è sempre di malumore. – Yuki si era nuovamente avvicinata al letto e porgeva un sorriso alla nuova studentessa.
- Anche tu sai che Zero è un vampiro, vero? – Kiyu era molto fredda, i suoi occhi viola scuro puntavano con odio il dormitorio Luna che si poteva intravedere dalla finestra.
Yuki indietreggiò di alcuni passi e fissò con spavento la fanciulla che era sul letto.
- Come sospettavo… Vorrai sapere come l’ ho capito, immagino. – Kiyu non si era voltata, guardava ancora fuori dalla finestra, ma la sua voce si era molto ammorbidita.
Yuki dal canto suo annuì con la testa, ma non si mosse di un centimetro, aveva troppa paura di quell’esile ragazza dai lineamenti delicati e il viso angelico e demoniaco allo stesso tempo.
- Il suo tatuaggio e il tuo braccialetto… sono dei sigilli. La mia famiglia li applicava ai vampiri che non volevano essere tali.– Yuki guardò sbigottita Kiyu che ora la osservava con sguardo triste – Lui sta solo negando ciò che è diventato… mi fa schifo. – Dopo di che Kiyu si voltò nuovamente verso la finestra e un pesante silenzio scese sulla stanza, interrotto soltanto dalle chiacchere degli studenti che percorrevano il corridoio.
Yuki era tentata di andarsene, ma non si sentiva di lasciare sola quella ragazza così forte quanto fragile.

Un’ora dopo qualcuno bussò alla porta e Yuki andò ad aprire, mentre Kiyu posava il panno con cui aveva giochicciato da quando si era svegliata sul comodino e si voltò per vedere in faccia la persona che aveva bussato.
L’uomo che entrò aveva lunghi capelli biondo cenere legati in una coda bassa. Gli occhi, dietro delicati occhiali ovali, erano azzurri e mostravano ogni emozione dell’uomo. Anche se il palazzo era riscaldato l’uomo indossava degli abiti molto pesanti.
- Buongiorno direttore Cross… - Kiyu era molto formale con il direttore e dopo avergli fatto un inchino di saluto con la testa continuò - … Spero che si ricordi di me… sono la figlia di Hulong Cloris. –
- Certo che mi ricordo, chi si può scordare la ragazzina dagl’occhi d’ametista che dava vitalità a questo posto all’inizio… Ma dimmi, come sta tuo padre? È molto tempo che non lo sento. –
A quelle parole Kiyu strinse con forza le coperte e abbasso il capo su di esse – Bene, credo che stia bene, è da tanto che non lo vedo. – Una lacrima provò ad uscire dai suoi occhi, ma Kiyu la tolse con un rapido gesto della mano. Zero, che si era accorto del dolore della ragazza, strinse i pugni e uscì dalla stanza.
- Vi lasciamo soli e andiamo a lezione. – Anche Yuki si era accorta della lacrima di Kiyu e raggiunse Zero nel corridoio.
Quando furono soli nella stanza il direttore si avvicinò al letto – Cos’è successo a te ed a tuo padre? – La sua voce sembrava quella di un padre che voleva consolare la figlia in lacrime.
Kiyu si decise a volgere il viso verso di lui. I suoi occhi viola erano lucidi mentre cercava di trattenere le lacrime. Il suo viso era molto pallido e contrastava con il sangue che le usciva dal labbro inferiore che si era morsa. Le mani sottili stringevano convulsamente le coperte. Il suo corpo esile e slanciato era scosso da fremiti mentre cominciava a piangere spolverando i ricordi che le attanagliavano il cuore.
- Parlami di ciò che vi è successo in questi 18 anni! –
Le ultime parole del direttore furono un ordine che Kiyu fu felice di eseguire.

- Zero, non correre, aspettami! –
Dopo le lezioni supplementari Zero si era diretto velocemente al dormitorio della Day Class.
- Se sei lenta non è colpa mia. – Zero era ancora di malumore per le cose che aveva detto Kiyu.
Arrivati al dormitorio erano andarono direttamente nella stanza della ragazza per scoprire cosa stava succedendo.
Arrivati trovarono Kiyu già addormentata, il cuscino sul quale aveva posato la testa era umido per un lungo pianto. Il direttore si era messo a sedere sul letto e stava accarezzando dolcemente i lunghi capelli corvini della ragazza.
- Direttore…. – Zero aveva una voce molto comprensiva, ormai tutti in quella stanza avevano capito che Kiyu aveva perso i genitori per colpa dei vampiri.
Il direttore si girò verso la porta e fece un triste sorriso ai suoi due figliocci – Andate nel mio ufficio, vi raggiungerò immediatamente. –
Yuki e Zero non se lo fecero ripetere, uscirono e si incamminarono verso l’ufficio del direttore.

Dopo qualche minuto tutti e tre erano nel suddetto ufficio.
- Direttore cosa pensa di fare con quella ragazza? –
- Ovviamente, Zero, resterà qui con noi, studierà con nella vostra stessa classe e sarà il nuovo membro del comitato disciplinare. – Il direttore era molto serio e era più pallido del solito.
- Direttore non mi sembra il caso di darle un arma, si potrebbe suicidare, non trova? – Zero era stranamente preoccupato per la ragazza che lo aveva minacciato di morte se solo provava a toccarla.
- No Zero, lei è idonea ad avere un arma, anzi, ce l’ ha già. Suo padre me la diede per quando lei sarebbe stata qui, è stata addestrata fin da piccola. Ora è pronta a riceverla, stasera le farete capire cosa deve fare. –
- Ma è appena arrivata e sta molto male! –
- State tranquilli, stasera starà benissimo e nessuno riuscirà ba tenerla a letto. – E un sorriso beffardo affiorò sulle labbra del direttore Cross.

Fine 1° Capitolo

Spero che questa storia vi piacia....(non ho l'HTML quindi mi è venuta tutta appicicata sorry.
Se avete qualche idea per migliorarla o se avete da criticare o qualunque altracosa vi venga in mente... COMMENTATE!!!! ^_^ Grazie ^_^

   
 
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