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Autore: Kiarachu    13/06/2012    2 recensioni
Un'altra AU: E se qualcosa fosse andato storto al Museo di Metro Man, quando Megamind voleva distruggere la statua? Megamind dovrà fare una scelta che cambierà la sua vita: in bene, o in male? Dramma e angst all'inizio, ma poi conforto in futuri capitoli.
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: AU, Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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“V…voglio sapere se ce la faranno ad uscirne, dottore, e per favore, mi dica la verità!” l’alieno blu disse, con tono risoluto.
 
Il dottore vide i suoi occhi rossi e gonfi, e capì velocemente la situazione.
Era una delle persone che sapeva che forse c’era qualcosa tra il criminale e la reporter, e sapeva anche che non era così cattivo come voleva far credere.
 
“Mister Smith riprenderà conoscenza in una giornata o due, penso. Non è in pericolo di vita. La situazione è differente per Miss Ritchi. Ha un brutto taglio sul cuoio capelluto, ed ha quasi ricevuto una frattura cranica, Per favore, mi dica che è successo”, domandò, per capire la situazione.
 
Megamind respirò profondamente, e gli spiegò che era successo al Museo.
Il dottore annuì, e divenne serio.
 
“Lei non sa che cosa l’ha colpita, vero? Penso che potrebbe essere stato un pezzo della statua, ma sarebbe utile saperlo con certezza”, chiese all’alieno.
 
Megamind scosse la testa.
 
“Veramente non lo so…son stato scaraventato anch’io dall’esplosione, e non ho visto che cosa l’ha colpita. Aspetti un attimo, magari i robocervelli…posso chiamarli, se vuole. Registrano tutto quanto, e magari potremmo scoprire che cos’era.”
 
Il dottore annuì, e l’alieno blu chiamò I robocervelli che l’aiutarono in quella situazione.
Arrivarono velocemente, causando un po’ di panico nella sala principale dell’ospedale, ma il dottore rassicurò tutti che era tutto a posto. 
 
Megamind li collegò ad un PC, e cercò il video, guardandoli tutti.
Quindi trovò il video giusto.
 
“Ah-ha! Eccotiqui! Vediamo”, disse, guardandolo a velocità rallentata.
 
“Sì, è stata colpita da un pezzo della statua di Metro Man. Che ho fatto…non riuscirò mai a perdonarmi, anche se lei sarà a posto dopo tutto questo. Io…ho sempre fatto le mie “trappole mortali” in modo che non fosse mai in pericolo, e adesso…” disse, accasciandosi su una sedia con ruote, vicino al PC, e disconnettendo il robocervello.
 
Il dottore lo guardò sorridendo, e disse, “Se vuole, la sua stanza è la numero 42. È in coma farmacologico, per aiutarla a guarire.”
 
L’alieno annuì distrattamente, e ringraziò il dottore.
Quindi andò verso Minion, e poi andarono alla stanza.
 
Megamind rabbrividì vedendo Roxanne con delle bende sulla testa, ed una serie di flebo attaccate a lei.
Si sedette su una sedia, e prese la sua mano quasi fredda.
Minion stette in fondo al letto d’ospedale, guardando la reporter e il suo protetto.
 
Megamind accarezzo la sua mano, mordendosi le labbra, che stavano tremando, quindi cominciò a tirar su col naso, e poi piangere.
Minion andò verso lui, con un’espressione triste sul suo viso di pesce.
Quindi mise una mano robotica sulla spalla di Megamind, per confortarlo.
 
L’alieno blu continuò a piangere e tenere la mano di Roxanne, sperando che si svegliasse presto.
Quando fu più calmo, disse, “Minion, ho fatto qualcosa di veramente, veramente cattivo, e lo sai? Non son felice. Non son felice! Son confuso; non so proprio cosa mi stia succedendo! So solo che tutta questa situazione è colpa mia, e devo pagare! Starò qui fino a che Roxanne non starà bene, e poi andrò a casa.”
 
Minion spalancò gli occhi, sapendo cosa voleva dire.
 
“No, Signore! Non glielo permetterò! E se lei lo farà, io verrò a liberarla!”
 
Megamind si accigliò.
 
“Tu non farai nulla di simile! La decisione è chiara per me, voglio pagare per quello che ho fatto: ho ucciso Metro Man, ed ho quasi ucciso la donna che amo! Sì, io l’amo, ed ho fatto qualcosa di terribile! Così è giusto che io paghi.”  
 
“Tu hai un altro ruolo, dovrai proteggerla, d’ora in avanti, e le dirai cosa è successo, ma non azzardarti a dirle che l’amo! Di sicuro mi prenderebbe in giro. E in ogni caso, il cattivo non conquista la fanciulla. Per adesso aspetterò che si riprenda, e quando sarà fuori pericolo, andrò in prigione. Questa è la mia decisione finale, e nulla mi farà cambiare idea, Minion!” l’alieno blu finì, con un tono di voce perentorio.
 
Minion sapeva che aveva una cotta per la reporter, lo sapeva da sempre, ma era anche confuso dal comportamento del suo protetto.
Il pesce sapeva che Megamind seguiva sempre il suo “destino”, ma sapeva anche che il suo potenziale era in un'altra strada.
 
L’ittioide era sicuro che questo brutti avvenimenti potessero mostrare quella via al suo protetto, ma invece lui voleva rinchiudersi nella sua cella, in prigione.
Stava già pensando ad un piano, ma per il momento avrebbe seguito l’idea del suo amico.
 
“Va bene, Signore, faro come dice. Anche se non capisco perché si comporta così. Può sempre dire al dottore di dire a Miss Ritchi quelle cose, e potremmo tornare al Covo Malvagio, per continuare il nostro lavoro come cattivo e tirapiedi”, disse tentativamente, per capire che stava passando per il cervello enorme di Megamind.
 
Lui sospirò, e scosse la testa.
 
“No, Minion, non questa volta. Ho…capito che non voglio più essere un criminale, non dopo quel che è successo. Voglio pagare il mio debito con la società, anche se so che non uscirò mai più. Ottantotto ergastoli…magari posso vederti ancora; metterò una buona parola per te. Possiamo vederci nella Stanza per Parlare”, lui disse aggrottando le sopracciglia.
 
Minion finalmente capì che cos’era. Era confuso, voleva seguire il suo destino, ma non era capace di farlo senza un eroe, e adesso che aveva fatto quell’errore, si stava arrendendo completamente.
L’ittioide sapeva che c’era del buono nel suo protetto, e lo aveva dimostrato in molte occasioni.
 
Ma per il momento decise di seguire il suo piano originale.
 
+++++
 
Megamind stava tenendo la mano di Roxanne, mentre dormiva mezzo sdraiato sul letto, seduto su una sedia.
Minion coprì il suo corpo magro con una coperta, e l’alieno blu si mosse un poco, ma non si svegliò.
 
L’acquatico seguace sentì il dottore chiamarlo da fuori la stanza, e andò da lui.
 
“Mister Minion, volevo chiederle qualcosa a proposito di Megamind”, il Dottor Travis disse.
 
Il pesce spaziale sorrise e rispose, “Mi chiami Minion, è…strano altrimenti. Che vuole sapere?”
 
L’ittioide era sicuro di aver visto quel dottore prima d’ora, ma non si ricordava quando.
 
“Magari sarò un pochino impertinente, ma vedo chiaramente che il nostro Signore del Male…non è così malvagio, o mi sbaglio? Vorrei solo sapere perché si comporta così. È chiaramente una brava persona dentro, oppure non avrebbe portato qui quei due. Ho sempre avuto questo dubbio”, lui disse, guardando il gentile acquatico seguace.
 
Minion sospirò, e cominciò a raccontargli l’intera storia.
 
“Lei ha ragione…ha del buono in sé, ma ha sempre voluto seguire il suo destino. È tutto cominciato a scuola, e tutto “grazie” a Metro Kid. Magari non mi crederà, ma all’epoca era semplicemente un bulletto, ed è stato la ragione per cui Signore ha cominciato a pensare che il suo destino fosse di diventare “il più cattivo di tutti”.” 
 
“Ed il resto è storia. Ma stando con lui tutti questi anni, mi fece realizzare che non era veramente un malvagio senza cuore. Lo sa…era sempre attento a non far male a Miss Ritchi o la gente che osservava i suoi “spettacoli”. Penso che volesse solo essere notato, amato. Era veramente shockato quando ha distrutto Metro Man…ma per favore, non gli dica che le ho detto queste cose. È molto orgoglioso della sua…cattiveria; anche se adesso penso che cambierà. O almeno spero”, la creatura acquatica disse con tono triste. 
 
Il dottore annuì. “Lo sapevo, e le credo. Magari non si ricorda di me, ma ero il dottore della scuola, e so quanto era viziato Wayne Scott. Mi dispiace per Megamind…penso che abbia avuto una vita di rifiuto e solitudine. Fortunatamente ha lei, e questa è una buona cosa”, lui disse con sincerità.  
 
Minion sorrise, e disse, “Ero sicuro d’averla vista da qualche parte, ma non ricordavo dove. Adesso lo so, ed ha ragione, non ha avuto una vita facile, fin dall’inizio. Ma spero che possa cambiare, ed io farò di tutto per raggiungere quell’obiettivo. Se lo merita.”
 
+++++
 
Passarono diversi giorni, e Roxanne stava guarendo velocemente.
Anche Bernard era stato messo in coma farmacologico, perché avevano scoperto un trauma nascosto sulla testa, e Minion aveva scoperto che non aveva genitori, amici o conoscenti che lo venissero a trovare.
 
Quando il Dottor Travis disse che lei sarebbe sopravvissuta, e le sue ferite erano quasi tutte sparite, Megamind prese la sua decisione finale, e disse, “Adesso me n’andrò. Non cercate di fermarmi!”
 
Minion scosse il suo corpo in un’espressione di diniego, ed il dottore guardò perplesso l’alieno, che se n’andava via dal Metro Hospital.
Prese un autobus, e disse all’autista di andare alla prigione. 
 
Arrivato là, vide le due guardie che stavano all’entrata guardarlo sgomentati, e vide anche che cercavano di non ridere, perché era ancora in pigiama.
Non gl’importava, e stava guardando in basso, quando il direttore gli ammanettò i suoi polsi sottili, e venne scortato a cambiarsi nella tuta della prigione, e poi nella sua cella speciale.
 
Là si sedette sulla sedia, accasciandosi e avendo un aspetto triste.
Il direttore lo guardò con un’espressione mista: perplesso e accigliato.
Voleva sapere che stava succedendo, ma per il momento decise di lasciare l’alieno da solo.
 
  
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