Fanfic su artisti musicali > SHINee
Ricorda la storia  |      
Autore: Strongheartz    13/06/2012    1 recensioni
Se sei triste puoi solo piangere, piangi onestamente.
Se dopo aver fatto questo tu stai ancora male e hai bisogno di qualcuno...vieni al mio fianco,vieni come sei veramente.
Non importa dove tu sia, se stai male vieni da me.
[2MIN]
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Minho, Taemin
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“SEI SOLTANTO UN BASTARDO!”- gli urlai in faccia con tutta la forza che avevo.
“Aspetta, ti prego! Fammi spiegare! Non è come pensi!”- mi rispose allungando una mano per accarezzarmi, ma io freddamente la scansai.
“AH, NON E’ COME PENSO?! QUINDI CI SEI ANDATO A LETTO PERCHE’ TI FACEVA PENA?! “- ero furioso con lui. Mi aveva tradito con quella puttana e diceva che non era come pensavo. Nega anche l’evidente.
“Tae, ora calmati! Ti giuro non è successo niente! È stato un malinteso!”
“UN MALINTESO?! MINHO, CHE CAZZO DICI?! TI HO VISTO! ERI NEL LETTO CON QUELLA LI’! NON NEGARE! MI SPIEGHI DOVE CAZZO STA IL MALINTESO? NO, PERCHE’ IO NON L’HO CAPITO!”- ero così arrabbiato con lui che iniziai a piangere.
“Tae, mi dispiace!”- disse con la voce roca e gli occhi lucidi.
“Ti dispiace e di che?! Di avermi fatto soffrire?! Di avermi illuso?! Ed io da sciocco ragazzino, quale sono, ti ho perfino creduto quando dicevi che mi amavi! Dicevi che non mi avresti mai fatto soffrire e che non mi avresti mai tradito…TUTTE BALLE!”- orami avevo la vista annebbiata dalle lacrime e la voce spezzata dal pianto. Questa volta non l’avrei perdonato.
“Tae, io…”- cercò di dire.
“VA VIA E NON TORNARE MAI PIU’!”- lo interruppi e lo cacciai fuori dalla mia stanza chiudendola a chiave. Mi buttai sul letto ed iniziai a piangere disperatamente. Era solo un bastardo senza cuore che non se ne fregava dei sentimenti degli altri. Pensava solo a sé stesso. Era solo un egoista, egocentrico, esaltato, pervertito, imbecille! Era la terza volta che mi tradiva. Le prime due l’avevo perdonato. Ma adesso, Basta! Non potevo continuare ad essere succube di quel megagalattico stronzo. Stavamo insieme da più o meno 3 mesi quando mi tradì la prima volta. Lui disse che si era ubriacato e la ragazza lo aveva portato a casa sua. Quella volta lo perdonai perché sapevo che si lui si ubriacava era capace di farsi fare di tutto.
Ma la seconda volta ero così furioso che non gli parlai per un intero mese. Era il nostro primo anniversario. Volevo festeggiarlo con lui, anche se lui avrebbe dovuto girare le riprese del nuovo drama e avrei dovuto aspettarlo. Affittai perfino una camera d’albergo per poter stare un po’ da soli. Lo aspettai tutta la notte ma lui non venne. La mattina venni a sapere che era andato a casa di Seohyun perché era molto stanco e lei gli aveva offerto di ospitarlo. Andai a casa di Seohyun e mi feci accompagnare da Jessica che gentilmente mi prestò la copia delle chiavi di casa sua( di Seohyun). Aprii la porta ed entrai. Ero stato una sola volta a casa della ragazza, ma la ricordavo benissimo. Mi diressi verso il salotto perché sapevo che lì c’era un divano letto…ma Minho non era lì. Andai verso la camera da letto. Non l’avessi mai fatto. Trovai Minho, nudo, che abbracciava Seohyun. Fortunatamente dormivano e non si accorsero di me. Corsi via da lì; andai da Jessica, le ridiedi le chiavi e corsi a casa mia, chiudendomi come sempre in camera a piangere come uno stupido ragazzino che piange per una delusione d’amore. Com’era possibile che io provassi un sentimento così forte nei confronti di un ragazzo che, invece, mi considerava solo uno con cui divertirsi?! Fin da quando lo vidi la prima volta, me ne innamorai subito, ma non fu lo stesso per lui. Lui veniva da me solo quando non aveva nessuno con cui passare il tempo. Ed io ero così dannatamente innamorato di lui che non riuscivo mai a dirgli di no. E quando, l’anno scorso mi disse di essersi innamorato di me, io ero così felice che pensavo sarebbe durato per sempre quel rapporto tra noi…Ma mi ero sbagliato! Niente è mai andato come volevo. Quando avevamo un po’ di tempo libero e non dovevamo lavorare, lui non c’era mai. L’unica cosa che faceva era venire in camera mia la notte. Erano delle nottate stupende, ma io volevo qualcosa più del semplice divertirsi la notte. Volevo un rapporto vero. Ma, forse, non lo voleva lui.
[…]
Rimasi in camera mia a piangere per chissà quanto tempo. Non ne potevo più di quell’insopportabile dolore al petto che si faceva sentire ogni volta che venivo deluso da lui. Volevo farla finita. Non volevo più soffrire per colpa sua. Volevo separarmi da lui, ma sapevo che anche se ci avessi provato, non ce l’avrei mai potuta fare. Io lo amavo e non potevo farci niente. Ma a volte, avrei preferito togliermi il cuore dal petto per evitare di soffrire a causa sua. io non ce la facevo più. Avrei preferito morire, piuttosto che continuare a vivere col pensiero di non significare niente per lui. Avrei voluto…
~Toc. Toc~
“Tae…Sono Onew! Aprimi!”
Mi alzai lentamente ed aprii la porta.
“Tae, stai bene? Ho sentito delle urla prima. Cos’è successo?!”- mi chiese Onew, entrando.
“Hyung, ti prego non ricordarmelo!”- dissi con le lacrime che avevano ripreso a scendere, rigando il mio viso. Mi buttai tra le sue braccia e mi sfogai. Onew c’era sempre stato per me. Era il mio migliore amico. Mi ascoltava quando volevo parlare. Mi tirava su di morale quando ero depresso. Mi consolava quando piangevo. Era la persona più buona e dolce che potesse esistere su questo mondo.
“Perché deve fare così?! Perché viene da me dicendomi ti amo  e poi va a letto con la prima che capita?! E perché io sono così dannatamente innamorato di lui da non lasciarlo andare?! Perché??”
“Tae, io…non lo so. Tu hai così tante domande e nessuna risposta. Ma non è a me che devi farle le domande!”- mi disse guardandomi negli occhi, per poi riabbracciarmi di nuovo.
“Io non voglio parlare con lui! Non voglio mai più parlare con quello lì!”
~°¥¤∞¤¥°~
(Da questo momento in puoi parlerà l’autore)
Taemin stava sfogando tutto il dolore, la frustrazione, la delusione…tutti i suoi sentimenti in quel momento erano solo questi e li stava sfogando in lacrime che continuavano a solcare il suo viso.
“Io non voglio parlare con lui! Non voglio mai più parlare con quello lì!”
Quando Taemin urlò quelle parole soffocate nel petto di Onew che cercava di consolarlo, non sapeva che dietro la porta della sua stanza c’era Minho e stava ascoltando tutto. Quando sentì quella frase per Minho fu come se il mondo gli fosse crollato addosso perché l’unica persona che ha amato veramente, ora non voleva più vederlo né sentirlo perché lui era stato così stupido da farlo soffrire. Si sentiva sporco, come se avesse ucciso la cosa più preziosa a questo mondo. Lui non voleva tradirlo, ma era più forte di lui. Lui andava con le altre perché erano come una valvola di sfogo per lui. Era sempre stato così, faceva sesso, non per divertimento, ma per sfogare tutte le pressioni che subiva, tutte le ingiustizie che subiva. Si, ingiustizie. Una delle tante era quella di suo padre che voleva impedirgli di diventare un cantante. Suo padre l’aveva sempre costretto a fare quello che voleva lui e quando Minho provò a ribellarsi, stava per essere cacciato di casa. Poi ci si mettevano anche i professori a scuola che orami lo avevano etichettato come uno ‘Scansafatiche che rifiuta lo studio e pensa solamente a fare il bullo della situazione’. Si, lui ormai era diventato il bullo della situazione, quello che si isola dagli altri perché pensa di essere superiore.
Non era così! Lui si isolava dagli altri, ed andava con tutte per non affezionarsi alla gente.  Aveva paura di affezionarsi alla gente, perché aveva paura di soffrire. Aveva già sofferto abbastanza vedendo sua madre succube di suo padre, ma non si era accorto che stava facendo la stessa cosa…e quando se ne accorse ormai era troppo tardi! Si era accorto di amare Taemin solo adesso che l’aveva perso.
Non sapeva cosa fare, orami l’aveva perso…forse per sempre. Ma in quei pochi istanti si rese conto che senza Taemin lui non avrebbe potuto vivere. Non poteva vivere sotto il suo stesso tetto senza poterlo sfiorare, abbracciare, senza poterlo guardare negli occhi. E a quale scopo vivere con lui senza poi potergli nemmeno parlare?! Sarebbe stata solo un’inutile atroce sofferenza per entrambi. Decise di andare a fare due passi per capire cos’avrebbe dovuto fare adesso. Mentre camminava non riusciva a pensare ad altro che non fossero le lacrime e i singhiozzi di Tae e questo gli bloccava il respiro e gli fermava il cuore. Si sedette su una panchina nel parco. Proprio il parco in cui lui, un po’ per scherzo, un po’ per la cotta momentanea che aveva, si dichiarò a Tae. Quel parco gli riportava alla mente così tanti ricordi, tutti di lui e Tae insieme, felici.

Anche Taemin decise di uscire per schiarirsi un po’ le idee e cercare di non pensare a Minho e a tutto quello che lo riguardava. Mentre era immerso nei suoi pensieri continuava a camminare senza una meta precisa. Casualmente si ritrovò davanti all’entrata opposta dello stesso parco in cui si trovava Minho. Entrò continuando a pensare a tutto quello che era successo. Non voleva piangere ancora, ma non poteva farne a meno. Le lacrime ricominciarono a sgorgare dai suoi stupendi occhioni neri. Mentre piangeva continuava a camminare, con le mani in tasca e la testa bassa. Arrivò dall’altro lato del parco. Voleva sedersi, ma la panchina era già occupata da qualcuno che Taemin non riconobbe. Nascondeva il viso tra le mani, appoggiate alle ginocchia. Tae non capì cosa stesse facendo così decise di avvicinarsi ed iniziò a sentire dei singhiozzi e delle parole mozzate dal pianto.
“Sono uno stupido imbecille! L’ho fatto soffrire ed ora non vuole più vedermi! È tutta colpa mia! Come ho fatto in tutto questo tempo a non accorgermi di essere innamorato di lui?! L’ho fatto solo soffrire ed ora fa bene ad odiarmi!”-era Minho che stava piangendo. Taemin poteva sentire benissimo la sua voce ormai soffocata dal pianto. Eppure non riusciva a credere né ai suoi occhi, né alle sue orecchie. Minho stava piangendo per lui e Taemin non riusciva a capacitarsi del fatto. Continuava a ripetere a sé stesso che se adesso fosse andato da lui abbracciandolo, sarebbe stato peggio perché poi Minho avrebbe ricominciato a farlo soffrire, ma allo stesso tempo non riusciva a vederlo così.

 

Gli venne un’idea ed iniziò a cantare:
Hikari no ya ni wa endmark                                                               Prima che la freccia di luce
Tsuki sasaru mae ni                                                                         perfori la fine del bersaglio,
Jouzu ni yokete shimaeru                                    non è solo la questione di schiavarla abitualmente,
Mono bakari janai                                                                          poco alla volta ho allontanato
Tsugi tsugi hanatareru endless                                                                  questo tempo infinito.
Itami wa itsushika inner                                                         il dolore colpisce sempre l'interno.
Kizukenai mama ni fukaku fukaku”                                         Senza realizzarlo lui va in profondità,
                                                                                                                   più in profondità.

Cominciò a cantare Better. Minho sollevò di scatto la testa e si girò verso Taemin.
“Oh, Tae..”- si alzò ed andò verso Tae che continuava a cantare quella canzone.
“Ricordi questa canzone?!”- gli disse Taemin, indietreggiando.
“Certo che la ricordo…come potrei dimenticarla?!”
“Ricordi anche cosa significa?!”- chiese Taemin con tono sprezzante.
“Se sei triste puoi solo piangere, piangi onestamente.
Se dopo aver fatto questo tu stai ancora male e hai bisogno di qualcuno…
vieni al mio fianco, vieni come sei veramente.
Non importa dove tu sia, se stai male vieni da me…
Tae, mi dispiace. Solo ora mi sono reso conto di quanto veramente tengo a te! Scusami, io non volevo farti soffrire. Non avrei mai pensato di potermi…”
“Innamorare?! Eppure l’hai fatto. Perché anche tu sei umano.”
“Mi…dispiace…ti prego, perdonami!”- Minho iniziò a piangere come mai aveva fatto nella sua vita, portò le mani al viso, come a voler nascondere le sue lacrime che erano così evidenti; ma Taemin gli bloccò i polsi prima che potesse nascondere di nuovo il suo viso tra le mani.
“Hai dimenticato una parte…
 kono sekai no hate de
Kimi to meguri aetara ii na
BETTER Kimi to itai
BETTER Kimi to eien ni“- Tae recitò il rap di Minho in quella canzone.
Fino alla fine di questo mondo io sarò felice se sarò in grado di correre da te.
Voglio stare con te.
 Meglio, voglio stare con te per sempre!
Tae, ti amo più della mia stessa vita!”-Minho tradusse quelle poche parole. A quel punto Tae lasciò andare la presa e Minho lo abbracciò. Iniziarono a piangere come due bambini. Le lacrime quasi non riuscivano a fermarsi.
“Prometti che non mi farai soffrire ancora! Prometti che non mi abbandonerai più…Prometti di amarmi per sempre!”- chiese Tae all’altro, guardandolo negli occhi.
“Te lo prometto!”- il più piccolo si alzò in punta di piedi e poggiò le sue labbra su quelle dell’altro. Quel semplice e puro bacio era il simbolo di una promessa. La promessa di una amore che sarebbe durato per sempre!
 
 
 
 
Nota: Salvee gentee! Ho pubblicato questo…strano intruglio di parole. L’ispirazione mi è venuta così all’improvviso ascoltando proprio Better! Allora in questa One-shot c’è Minho che è un bastardo (non che io abbia qualcosa contro di lui, anzi, sono anche una sua fan), però, volevo far capire agli altri che a volte le persone hanno il carattere che hanno perché hanno affrontato molte prove per poter arrivare dove sono adesso. ‘’E questo che c’entra con gli SHINee?!”- direte voi. Sinceramente…Non lo so nemmeno io. Comunque spero che vi possa piacere questo schifo deprimente e malinconico.
A presto! Baci ^^
 
 
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > SHINee / Vai alla pagina dell'autore: Strongheartz