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-Oddio, oddio, oddio, oddio…!!!-
Ancora non ci credo! E’
accaduto tutto talmente in fretta che non ci capisco più niente!!!
Se me lo sono inventato? Troppo bello per
essere vero.
So solo che stanotte (e che
notte!) ho fatto l’amore con il ragazzo che amo di più al mondo: dolce,
sensibile, affettuoso,…
Si si! Stiamo parlando della stessa persona! Inuyasha, l’hanyou residente nel Sengoku Jidai
che ha più di 50 anni.
No non è mio nonno. Che cosa andate
a pensare?
E’ un ragazzo dal cuore (per
lo più dagli occhi forse) d’oro e dai capelli color della luna; braccia forti, petto
muscoloso, bacino…ehm ù///ù… lasciamo stare l’aspetto
fisico va’!!!
Ma guardatelo ora: disteso a
pancia in su con un’espressione talmente serena da far
invidia a qualsiasi angelo sceso in terra.
CHE CUC - CIO - LO!!!!*.* A D O R A B I L
M E N T E A D O R A B I L E!!!!
E se ripenso a qualche ora fa… brrr!
Mi viene ancora la pelle d’oca.
Come ben sapete è, o per
meglio dire era, l’ultimo dell’anno e per festeggiare tutti
insieme, avevamo deciso di fare una festicciola al villaggio della
vecchia Kaede (mi scuso ma non ne ricordo il nome! ^^‘’’ndel), indi per cui ho dovuto fare la spola tra la mia epoca e il
passato per tutto il giorno!
Non vi dico
che stress!-.-
Kagome vieni qua, Kagome cosa
fai, Kagome aiutami, Ka-chan
fammi questo, Divina Kagome mi faccia quello… risultato?
Ebbene mi sono dovuta
nascondere con Inuyasha sul Goshimboku, dove quel
scansafatiche si era rifugiato per evitare di sgobbare come invece avevo fatto
io!! Però qualcosa di positivo c’era…
Siamo stati tutto il tempo uno appoggiato all’altro a guardare il tramonto (a
forza di preparativi si era fatta sera); purtroppo però, alla fine ci siamo
separati per andare a prepararci.
E mentre lui si dirigeva al
villaggio, io mi sono incamminata verso il pozzo per andare dalla mia famiglia
a salutare tutti ed
a prepararmi per la festa imminente.
*****
Quando vidi il mio kimono rimasi estasiata: la mamma era una
manna dal cielo con quelle mani d’oro che si ritrovava! Avrei sicuramente
colpito l’hanyou del mio cuore.
Mi sono lavata in fretta e
furia per l’entusiasmo che provavo in quel momento e poi sono andata subito a
mettere il mio abito; dire che mi stava bene era
troppo.
Poco ovviamente.
Era… era… era… semplicemente perfetto.
Il tessuto mi ricadeva
morbido attorno al corpo come fosse stato di seta e mi
avvolgeva dandomi un non so che di sensuale ma allo stesso tempo esotico. I ricami bianco-argentei risaltavano (come fossero stati
fatti di luce) sullo sfondo bluastro quasi nero e creavano splendidi incroci di
fiori arabeggianti dapprima leggeri e poi, verso il
fondo, sempre più fitti e marcati, quasi fossero veri; l’obi in vita era nero,
in somiglianza con i miei capelli corvini e le maniche del vestito.
Soddisfatta sorridevo;
tuttavia mi sono accorta di un nuovo, enorme, problema: la mia, come dire,
“zazzera”.
Era la mia rovina in
situazioni del genere.
Però la soluzione (per
fortuna) c’è sempre: ma la mamma che ci sta a fare
sennò?
E la mamma ha subito
rimediato: la mia ‘fluente chioma’ era stata abilmente dominata con uno cichon sopra la nuca fermato
da alcuni bastoncini finemente decorati (ovviamente erano bianchi, in modo che
risaltassero il più possibile) da cui ricadevano due ciocche che poggiavano
morbidamente sulle mie spalle in modo da incorniciare perfettamente il mio viso.
Il trucco invece era
l’operazione più facile: un tocco di matita, un po’ di mascara e un lucidalabbra al sapore di fragola. Viva l’effetto acqua e
sapone!!!^.^
Dandomi un’ultima occhiata
allo specchio e ringraziando molte, molte volte mia madre, mi sono diretta verso la porta socchiusa del pozzo: atroce
dubbio!
Come scalare il suddetto
pozzo una volta arrivata nell’epoca Sengoku?
Per fortuna il mio cervello
non ci ha dovuto pensare più di quel tanto perché Inuyasha era davanti a me
appoggiato allo stipite di legno che, sembrava, mi aspettava.
Chissà
perché quel giorno era tutto così dannatamente perfetto. Per un istante ho anche pensato che ci fosse lo
zampino di Naraku!
Però subito schiacciai via il pensiero… era giorno di
festa no? Che cosa mai sarebbe potuto accadere?
Alla luce delle fiaccole del
villaggio mi incantai nell’osservare l’oggetto dei
miei desideri: aveva indosso una veste simile al karinjiku
però nera con dei fili color della luna. E la fedele
Tessaiga al fianco.
Il tutto metteva in risalto
il suo corpo in modo quasi…
quasi… non avevo neanche le parole per descriverlo.
Credo di avere avuto pure la
febbre per qualche minuto perché Sango e Miroku non la finivano di mandarmi
occhiate maliziose e divertite riguardo al mio rossore.
Infine, come qualsiasi altro
adolescente della mia età, li mandai letteralmente a quel paese e decisi finalmente
di divertirmi.
Almeno fino quando non vidi
Inuyasha allontanarsi verso il bosco dell’albero sacro con quella megera di
Kikio.
Ora avevo capito! Se non
c’era Naraku a dar fastidio c’era quella sottospecie
di zombie, cadavere ambulante e chi più ne ha più ne metta… ma si erano messi d’accordo?!?
Una volta per uno magari, eh?!?
Ovviamente da brava Sherlock
Holmes che sono li ho inseguiti fin dentro una radura,
dove mi sono nascosta dietro un albero in modo che potessi sentire tutto quello
che si dicevano.
Ed era meglio non saperlo,
soprattutto per me. Perché sentire il ragazzo che ami dire ad un’altra che nel
suo cuore ci sarà sempre un posto per lei, è la cosa
più straziante che si può sentire al mondo.
*****
Dire che ero sconvolta era poco; me ne andai subito via
mentre le lacrime scendevano copiose sulle guance.
Devo anche aver fatto un po’
di rumore perché dopo neanche due minuti Inuyasha mi ha raggiunto nell’ansa del
fiume dove mi ero nascosta in preda ai singhiozzi; e deve anche aver capito la
causa che mi aveva provocato il pianto.
Certe volte mi spaventa la
sua capacità deduttiva!
E dopo vari tentativi
abbinati a molti, ehm, abbastanza colorati insulti da parte della
qui presente Kagome Higurashi mi ha spiegato.
Ho provato una felicità
talmente intensa e grande tanto da farmi scoppiare il cuore:
Inuyasha amava me e non Kikio!!!
Amava la ragazzina che con un
osuwari era capace di mandare al tappeto il più forte
mezzodemone in circolazione; amava la ragazzina che da quasi un anno viaggiava
con lui; amava la ragazzina che gli era stata sempre accanto, soprattutto nei
momenti di più sconforto… ed ero io quella ragazzina!!!
Non so quante volte gli ho fatto ripetere quelle due parole che in pochi secondi mi
hanno mandato in orbita… ti amo…
Suono dolce… ti amo…
Suono sofferto… ti amo…
Parole a lungo cercate… TI AMO!!!
Cinque lettere che per me
hanno significato la rinascita dell’anima, dopo tutto il soffrire che ho dovuto
sopportare vedendo Kikio con lui, odiando lei e i suoi baci…!!!
E a proposito di baci…^///^
Più tardi, dopo carezze,
coccole e dolci parole sussurrate all’orecchio, ho perso la mia verginità con
il ragazzo, anzi, con il mezzodemone della mia vita…
ed ora sono qui a raccontarvi quello che in poche ore è
diventato un capodanno da non scordare mai…
*****
Inuyasha si sveglia e
lentamente cerca la mano di Kagome, che nel frattempo dormicchiava vicino a
lui. Sorride e copre entrambi con il pezzo sopra del suo vestito.
-Mmmm…Inuyasha..?...-
-Si Kagome?-
-Aishiteru…-
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spero di avervi soddisfatto!
AUGURI DI BUON ANNO
A TUTTI I
LETTORI E AUTORI!!!! ^O^
Baci elie191