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Autore: Willow Black    14/06/2012    3 recensioni
[Sospesa - A revisione compiuta questa storia verrà eliminata per poter essere nuovamente pubblicata.]
Un anno dopo la sconfitta di Ashura, un nuovo nemico minaccia l’equilibrio del mondo. La battaglia contro la follia non è ancora conclusa e questa volta non servirà solo il coraggio per vincere.
Un anno dopo la sconfitta di Ashura, una parte del passato di Maka celata nell’ombra riemergerà alla luce e qualcuno appartenente a quel passato tornerà a farle visita.
Una nuova guerra è sul punto di scatenarsi e Maka non dovrà solo combattere la follia: riuscirà a superare il suo rancore nei confronti di chi l’aveva tradita e abbandonata anni addietro?
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maka Albarn, Nuovo Personaggio, Soul Eater Evans, Un po' tutti | Coppie: Black*Star/Tsubaki
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Si parte!
 

Appena la voce elettronica terminò di annunciare il nome della prossima stazione in cui il treno si sarebbe fermato, Elle distolse lo sguardo dal paesaggio spoglio e secco che correva veloce fuori dal finestrino e si alzò dal suo posto facendo ondeggiare in modo sinuoso la lunga treccia con cui aveva legato i capelli quella mattina, anche se il nastro utilizzato dava l’impressione di doversi sciogliere da un momento all’altro.
-Questa fermata è la nostra- disse in tono piatto, sistemandosi la spallina del top verde smeraldo non abbastanza lungo da coprire tutto il ventre che non aveva fatto altro che scendere sulla spalla per tutto il viaggio.
-Yawoo- fece Black Star, interrotto nel bel mezzo della sua esclamazione preferita da un rumoroso sbadiglio mentre alzava il capo dalle ginocchia di Tsubaki, dove aveva sonnecchiato per buona parte della mattinata sorvegliato con cura dalla dolce ragazza.
-Non mi sembra che abbia annunciato Masks City- continuò l’assassino, stiracchiandosi un poco allungando le braccia verso l’alto.
-Non mi sembra di aver detto che questo treno ci avrebbe portato direttamente alla città- gli fece il verso Elle, mentre afferrava la sacca che si era preparata per quella missione e se la metteva a tracolla.
Poi si voltò verso l’azzurro, appoggiandosi con il fianco allo schienale di un sedile presente nella carrozza a loro riservata, e aggiunse:
-Ma tu forse stavi già dormendo-
-Ehi! È più che normale! Siamo partiti alle cinque e mezza del mattino! E poi non sono stato l’unico!- replicò il meister, saltando in piedi e posizionandosi di fronte alla ragazza ben più alta di lui, alludendo chiaramente a Patty che aveva dormito per tutto il tragitto con la testa appoggiata alla spalla della sorella maggiore e a Soul, che era rimasto tutto il tempo con la testa appoggiata sulle braccia incrociate su uno dei due tavolini dello scompartimento.
In realtà mentre la minore delle Thompson si era veramente addormentata procurando dei crampi non poco trascurabili a Liz che aveva sopportato pur di non svegliarla, l’albino aveva semplicemente finto di dormire per evitare che Elle parlasse di cos’era successo la sera prima e di dover dare delle spiegazioni a Maka che non avrebbe certo esitato a dargli in testa il libro che si era tuffata a leggere, appena si era accomodata sul sedile di fronte al suo.
Per questo appena aveva sentito pronunciare il suo nome aveva finto di svegliarsi con uno sbadiglio e si era alzato con lentezza, passandosi una mano fra i capelli candidi e  prendendo in mano il suo zaino.
-Non ho mai detto che c’era qualcosa di male- rispose pacata la rossa, accennando un breve sorriso. Anche lei avrebbe voluto riposare un po’, ma non voleva mostrarsi così debole davanti a quei ragazzi e soprattutto davanti a sua sorella che ogni tanto le aveva gettato delle occhiatacce alzando la testa dal libro.
Poi, prima di uscire dalla carrozza, si rivolse di nuovo agli altri, la cui maggioranza non aveva dato segno di volersi alzare.
-Prendente la vostra roba e sbrigatevi- proferì.
Maka chiuse con un gesto secco il volume che stava leggendo e lo ripose con cura all’interno del suo zainetto, alzandosi. Quella storia avvincente racchiusa fra quelle righe d’inchiostro l’aveva aiutata a zittire quel flusso continuo di pensieri, dubbi e preoccupazioni che avevano iniziato ad attanagliarla da quando aveva accettato di contribuire a quella missione.
Non si fidava della sorella e non era ancora riuscita a dare una risposta sensata e logica al quesito che si trascinava dietro da quando era uscita dalla Death Room.
Perché richiedere la nostra presenza in questa missione?
Ciò che aveva detto Shinigami e che Elle aveva confermato non poteva essere la verità, Maka ne era sicura. Doveva esserci per forza qualcosa sotto…
All’improvviso il treno frenò bruscamente cogliendo alla sprovvista la ragazza i cui riflessi non reagirono in tempo per trovare un appiglio, lasciandola rovinare poco elegantemente a terra.
Maka imprecò mentalmente, accorgendosi però che era caduta su qualcosa di troppo morbido per essere il pavimento del treno. Alzò il capo incrociando uno sguardo dello stesso colore di cui si tinsero presto le sue guance, mentre nella carrozza risuonò forte la risata di Black Star sovrapposta a quella di Patty che finalmente si era svegliata.
-Questo è molto poco fico- fece Soul, sdraiato sulla schiena con Maka sul petto, senza riuscire ad ammettere a sé stesso che quella sensazione non era poi così male.
-Scu-scusa!- esclamò la meister bionda, tirandosi velocemente su e voltandosi dall’altra parte con la scusa di prendere il suo zaino.
-Maka, per fortuna hai i pantaloni! Altrimenti qui dietro si sarebbe visto tutto!- fece Black Star continuando a ridere.
-Cos…?- domandò la ragazza, mentre il suo cervello un attimo offuscato dal battito cardiaco elaborava quella frase.
-Brutto idiota! Prova a ripeterlo!- esclamò dopo, voltandosi verso l’amico, maledicendo il fatto di aver ritirato troppo presto il libro.
-Maka-chan, perché sei tutta rossa?- domandò Patty scrutandola con i grandi occhi azzurri allegri.
-È per via del caldo- rispose velocemente Maka, avviandosi verso la porta d’uscita dello scompartimento a testa alta e senza accorgersi che sul viso di Soul era comparso un ghigno.
-Sembra proprio che Maka non sappia come comportarsi con i propri sentimenti- sussurrò Kid a Crona, cingendole la vita con un braccio.
La ragazza alzò la testa e il moro le fece l’occhiolino facendola sorridere timidamente.
-Volete muovervi? Elle è già scesa- fece la meister bionda, riapparendo sulla porta. Il colore delle sue guance era tornato normale.
 
 
Angolino dell’Autrice:
Questo capitolo decisamente non è un granché e se non sfocia nella completa inutilità ci va decisamente vicino. Quindi ringrazio chi l’ha letto fin qui senza avere alcun effetto collaterale. Arigatou!
Se vi state chiedendo il perché Maka indossi dei pantaloni invece che la sua solita gonna scozzese è dovuto al fatto che Elle ha proibito alle ragazze di indossare le gonne in questa missione. Il motivo? Lo scoprirete nel prossimo capitolo ^^
Con questo chiudo, augurando buone vacanze estive a tutte le studentesse come la sottoscritta e un in bocca al lupo per chi deve sostenere gli esami!
Baci ♥
Willow

  
  
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