Qualcosa di più giusto
Sono
Master XOX. Così mi conoscete. Così mi conoscono tutti. Ed è la mia
identità.
Ma
ho una seconda identità. Un’identità che tutti ignorano.
Sono
il padre di Trevor Troublemeyer. O meglio, non è del tutto ignorata. Si
sa
della sua esistenza semplicemente perché nessuno sa che è l’identità
segreta di
Master XOX, e viceversa. In pratica nessuno sa chi sono veramente. È un
concetto complicato quello della doppia identità perché nemmeno io
riesco a
capire chi sia veramente, il padre di Trevor o XOX? Tutti e due! È come
Dr.
Jekill e Mr. Hyde. E come nel classico della letteratura inglese,
prevale la
parte malvagia.
Ha
sempre prevalso il lato cattivo in me, ma…
Mio
figlio è un po’ stupido, lo so, ma non posso farci niente. Da quando la
madre
di Trevor è morta è come se il mio istinto paterno mi avesse spinto a
tagliare
uno spazio nella mia carriera di super cattivo per stare con lui, per
badargli,
ed è sempre stato così fin da quando è nato. Ho dovuto fare molti
sacrifici per
lui e credo di volergli almeno un minimo di bene per averli compiuti.
No,
non è solo un minimo.
Nonostante
i miei sacrifici lui è comunque cresciuto solo, abbandonato a se
stesso,
specialmente quando venivo arrestato da Maxum Man. Passavano mesi a
volte per
riuscire a scappare e tornare da mio figlio. Se almeno avesse avuto
qualcun
altro… perlomeno adesso non sarebbe pelato!
E
credo che, se non l’avessi lasciato così solo da piccolo, a quest’ora
non mi
odierebbe tanto da schivare i miei abbracci, le mie carezze… insomma
coccole da
padre!
- Ti salvo
io! Non potrei lasciarti sotto le macerie! Non lo sopporterei! –
- Oh,
Trevor! –
- Chi mi
porterebbe in gita l’anno prossimo?! –
- oh… -
[…]
- Mi hai
salvato! Grazie! – avvicina una mano per accarezzare il figlio, ma lui
lo
schiva bellamente.
- Prego…
ma non toccarmi.
Invece
lui è così schivo da me. Non del tutto però. Quando stiamo assieme e
facciamo
cose da padre e figlio, quella piccola nota d’affetto la si sente… ed
io ormai
vivo godendo di quei piccoli momenti in cui andiamo d’accordo… come
durante le
nostre gite in camper. Non saranno proprio a fin di bene ‘ste gite
(anzi,
servono a raccogliere materiali per costruire armi micidiali…), ma
Trevor
sembra sempre ben preso dalle attività in camper ed io sono contento
che almeno
una volta l’anno ci divertiamo insieme a fare qualcosa.
Io
gli voglio bene, lo sfamo, lo faccio vivere e lui spesso e volentieri
però mi
ripaga maltrattandomi, parlandomi in maniere scontrosa e viceversa.
Quando
si parla di scuola infatti è completamente insopportabile, fa uscire il
lato
peggiore che è in me! Rischia di far scoprire la mia identità! Per
esempio alle
attività padre/figlio che organizzano sempre per rovinarci la giornata,
lui
rema contro e basta. Non c’è verso di farlo partecipare. E poi uno
perde la
pazienza!
- Svelto,
figliolo, passami la palla! … ma dove è finita? –
- L’ho
ingoiata, va bene?! Un cucchiaio si è avvicinato alla mia bocca e l’ho
ingoiato! Non ci posso fare niente! – il padre si batte la testa con la
mano in
segno di frustrazione – Ma tanto a te che importa! – conclude Trevor.
Il padre
sconvolto e arrabbiato dall’insinuazione si nasconde dietro un albero
cambiando
velocemente in Master Xox.
- Ci sto
provando!! Ma mi rende tutto così difficile!! A volte io vorrei
soltanto… - e
ugual velocità utilizza per ritrasformarsi nel signor Troublemeyer - …
abbracciarlo e stringerlo forte forte! –
- Guarda
cosa è successo mentre eri via! Lo sai che non mi puoi lasciare solo
con le
palle in giro! – e così rutta un’ enorme
sfera di materia nera schiacciando il povero padre tornato a far pace.
Nonostante
questo, nonostante io debba sopportarlo, io gli voglio comunque un gran
bene, e
faccio il possibile per farlo crescere bene. Credo di volergliene a tal
punto
da pensare di farlo crescere come un ragazzo normale. Senza alcuna
doppia
identità, niente bene e male in un unico corpo, niente segreti di quel
tipo,
solo Trevor. Forse è questo il mio desiderio, vederlo felice nella sua
normalità. Anche se io non potrei proprio parlare di normalità… credo
che
desidero che almeno lui sappia cosa significa tale parola.
Eppure
vedo spesso la sua malvagità salire a galla la sua doppia identità
formarsi man
mano che cresce. Ed io ho paura per lui. Sarà questo che ha provato mio
padre
quando sono cresciuto? Lo stesso mio istinto paterno?
- Con cosa
distruggerai le famiglie del campo estivo?? – domanda emozionato Trevor.
- Ne
possiamo parlare dopo!? – risponde Xox con brutte maniere.
È
terrificante come io, mio padre e Trevor ci assomigliamo, sia in
aspetto che in
carattere…
Xox
pensa che sia una cosa positiva. Avere un discendente non è male come
idea.
Il
signor Troublemeyer pensa che Trevor meriti qualcosa di più. Qualcosa
di
migliore.
Qualcosa
di più giusto.
Ecco qui termina un’altra storia
della
Laura… sono in piena vacanza, dieta e mal di pancia mensile, quindi non
so cosa
sia uscito fuori da tutto questo! XD ma devo commentare che adoro il
rapporto
che c’è tra Xox/signor Troublemeyer e Trevor. Non so perché mi piace
così
tanto! Ma è qualcosa… come dire, paradossalmente lo si potrebbe
paragonare ad
uno yogurt estremamente salato ma con quella punta di dolcezza che te
lo fa
piacere senza troppe pretese. Non so se mi sono spiegata… ma spero mi
abbiate
capita ugualmente. Vi lascio, spero di aggiornare delle storie, o di
fare
qualcosa di utile per le mie belle ma pur brevi vacanze! T^T e beh…
tutto ha
una fine… ma questa è la più dolorosa. Non riesco a capacitarmi del
fatto che
dovrò affrontare una quinta l’anno prossimo! Quindi D: panico! Beh,
spero voi
siate più fortunati di me =) e auguri a tutti quelli con esami e tesine
in
mano! Buona fortuna!