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Autore: sofiesticated    14/06/2012    3 recensioni
Eppure lui l'aveva sempre saputo. Possibile che ammetterlo fosse tanto difficile?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si parla spesso delle donne. Si parla di come siano complicate e di come i loro sentimenti siano sempre nascosti agli occhi di un uomo. Nessuno mai però si sofferma su quello che un ragazzo potrebbe provare. Nessuno mai pensa che anche i sentimenti di una figura maschile possano essere nascosti e che rivelarli sarebbe la cosa più difficile al mondo. Perchè nessuno mai chiede ad un ragazzo cosa prova?

It's a little bit funny, this feeling inside. I'm not one of those, who can easily hide. I don't have much money, but boy if I did, I'd buy a big house where we both could live.

- Tra poco tocca a voi, siete pronti?- l'uomo sulla quarantina richiamò i cinque all'attenzione parlando nel suo microfono che però portava sempre spento. Il moro, guardandolo, si chiese come potesse essere la sua vita, sempre a correre dietro a celebrità per ricordare loro l'orario e magari non pensando che anche lui meritasse una famiglia e una vita felice. Scrollò la testa ricordandosi di allacciare l'ultimo bottone della camicia e si guardò allo specchio. Nessuno mai nella sua vita l'aveva riifutato, nessuno mai nella sua vita gli aveva detto di non essere bello. Ciò nonostante più si guardava allo specchio e più si chiedeva cosa gli mancasse nella vita. Era famoso, aveva soldi, aveva ragazze, aveva tutto quello che un diciannovenne poteva desiderare, ma sentiva una morsa allo stomaco ogni volta che si fermava a pensarci, una morsa a cui non riusciva a trovare una causa. Cantare era la cosa che desiderava fare da quando era bambino, da quando ancora non sapeva camminare ed essere arrivato a quel livello gli sembrava ancora un sogno. Non avevano più un minuto libero per stare un po' da soli, ma pensò che quello era il prezzo da pagare per essere diventata la band più seguita nell'ultimo anno da tutto il mondo. Le ragazze impazzivano per loro e questo non gli era mai dispiaciuto. - Avete sentito bene, stanno per salire qui sul nostro palco i ONE DIRECTION- il presentatore fece il suo lavoro e la folla esplose in un urlo sovrumano che riportò alla realtà Zayn. Corsero sul palco e come ogni volta si meravigliò di quante persone ci fossero là fuori, persone che si trovavano lì solo per sentirli cantare. Cominciarono a muoversi come solo loro sapevano fare avendo acquisito molta fiducia con il palcoscenico. Il tremolio di gambe era ancora un fedele amico, ma si era affievolito e stava lì solo per ricordargli, quando magari se ne dimenticava, che era comunque davanti a milioni e milioni di persone. Spostò lo sguardo dal pubblico ai suoi compagni di lavoro, i suoi migliori amici. Vi erano Liam e Niall intenti a toccare le mani delle fans, Louis che ritirava tra il pubblico un reggiseno che l'aveva colpito dritto in faccia ed Harry che cantava la sua strofa. I ricci gli ricadevano perfettamente sul viso, quasi lo avessero dipinto così, mentre la vena sul collo gli pulsava per lo sforzo dell'acuto e formava una leggera protuberanza. Pensò a quanto la curvatura che formava fosse perfetta su quel collo così liscio che portava forse al viso più bello che avesse mai visto. La bocca era impegnata a fare un sorriso che poteva illuminare tutto lo stadio e due fossette ai lati facevano capitolino, quasi intimorite da quello che avevano davanti. Poi però acquistavano fiducia e diventavano sempre più grandi, fino a formare due solchi belli scolpiti sulle due guance rosee. Purtroppo non era la prima volta che si fermava a fissare Harry e non si dava pace, in quanto non riusciva a trovare la causa di tutto ciò. Erano da sempre stati molto amici, ma non c'era altro, non doveva esserci. Poi il riccio spostò lo sgaurdo su di lui e il sorriso divenne ancora più ampio, arrivando quasi alle orecchie. Sentì un moto istintivo dentro di lui, un moto che conosceva bene. Le sue guancie si piegarono in un leggero movimento e uno dei suoi migliori sorrisi spuntò sul suo viso. In quei momenti Zayn si sentiva come le fossette del ragazzo. Nel momento in cui si fermava a fissare Harry era insicuro, irrequieto, come se avesse paura, ma poi lui gli sorrideva e quasi come fosse una reazione chimica lui acquistava fiducia e avrebbe potuto scalare anche l'Everest. Era il suo momento e per un attimo credette di aver dimenticato le parole, ma erano talmente impresse nella sua mente che uscirono fuori come una preghiera. Si complimentò con sè stesso pensando che, anche in momenti di completo blackout dovuti al sorriso del riccio, riusciva a ricordarsi le parole. - Come state Londra?- urlò dal nulla Louis, provocando un urlo talmente forte da parte della folla che Zayn pensò avesse provocato un terremoto sentito in tutta l'Inghilterra. Senza nessun indugio partì un'altra canzone e l'atmosfera non si affievolì, anzi si ingrandì. Zayn decise che farsi beccare da Harry mentre lo fissava equivaleva a troppe domande, così decise di non dargli troppa importanza e concetrarsi sul pubblico, il migliore amico che poteva cercare in situazioni come quelle. Non riusciva neanche a capire il motivo della decisione presa. Non c'era nulla da nascondere, a lui non piaceva il ragazzo dai capelli ricci. Allora perchè non riusciva a smettere di fissarlo? Perchè il suo cuore perdeva un battito ogni volta che quel sorriso era rivolto a lui? Non voleva pensarci. Non poteva permettersi una cosa simile. Le fans non lo avrebbero accettato, avrebbe perso la sua amicizia e tutto il gruppo ne avrebbe subito le conseguenze. Le conseguenze di cosa poi? Non c'era niente. Non doveva nascondere niente. Non era innamorato di Harry.

If I was a sculptor, but then again no, or a man who makes potions in a travelling show. I know it's not much, but it's the best I can do, my gift is my song and this one's for you.

Poi però accadde qualcosa. Qualcosa di inaspettato che in quel momento non ci voleva proprio. Immerso nei suoi pensieri non aveva notato che la canzone era finita e che purtroppo per lui quel giorno era il suo compleanno. In passato avevano già cantato gli auguri sul palco per gli altri, ma era la prima volta per lui. Non sapeva come ci si sentiva e in quel momento non voleva saperlo. - Questa sera è diversa dalle altre, non credete?- urlò il suo più grande problema mentre procedeva verso di lui. Non voleva attirare la sua attenzione e ora voleva cantargli tanti auguri davanti a tutti? Si ripromise di odiarlo per tutta la vita. L'urlo da parte del pubblicò non ci mise molto ad arrivare e tutto quello che poteva fare in quel momento era sorridere. Un sorriso falso però perchè intriso di vergogna e disperazione. Harry si faceva sempre più vicino e il sudore sul suo collo non era da meno. - Che ne dite di cantare per lui stasera?- urlò una volta arrivato a pochi centimetri da lui. Gli prese la mano e la alzò al cielo. Tutti si mossero di conseguenza. Liam e Louis corsero verso la folla che cominciò a lanciare regali e cartelloni con scritte colorate e brillanti mentre Niall si dirigeva verso di loro. Non volle fermarsi a pensare a quello che il tocco con la sua mano gli provocò ma fu più forte di lui. Si appuntò mentalmente di tuffarsi in una vasca ghiacciata in futuro e vedere se la sensazione fosse stata la stessa. Non appena le sue dita incontrarono quelle di Harry tutto il suo corpo si bloccò di colpo, neanche fosse una statua. Un leggero formicolio gli partì dal collo e percorse tutto il corpo, per poi fermarsi in un punto preciso dei suoi pantaloni. Deglutì rumorosamente, quasi volesse inghiottire tutto quello che c'era nel giro di dieci chilometri. Harry non sembrava avesse intenzione di lasciare la sua mano mentre raccontava al pubblico una qualche scena divertente di lui, ma che in quel momento non riusciva a cogliere data la confusione nella sua testa. Le goccioline di sudore cominciarono a scendere sempre più giù, cominciando a procurargli leggeri brividi, o così credeva. La folla scoppiò a ridere, segno che la storia era finita, ma lui non osava lasciargli la mano. Milioni di flash scoppiarono in una frazione di secondo e Zayn sperò di non rivedere quelle foto il giorno seguente, avrebbe riaccesso ricordi ancora freschi. - Questa canzone è per te- disse poi con tono dolce Harry rivolgendosi a lui. Quindi non voleva cantargli solo tanti auguri? Addirittura una canzone intera? Non poteva sopportarlo, era troppo per il suo piccolo cuore. Partì Gotta Be You uno dei primi singoli da loro pubblicati e lì capì che era la fine. Sentì il suo cuore fare le valigie in fretta e furia e scappare lontano da lui, lontano da Harry, lontano da tutto. Nemmeno per un secondo per tutta la durata della canzone il riccio spostò lo sguardo da lui e tutto quello che riuscì a fare lui fu sorridere in modo ebete. I suoi occhi color smeraldo, li aveva visti così tante volte, ma mai così vicini. Erano di un colore particolare, quasi che arrivavano al colore azzurro se guardati sotto una luce particolare, luce che ora era presente dati i fari che illuminavano il palco. Avevano una strana brillantezza, come se splendessero di luce propria. Zayn pensò che se la luna li avesse visti così da vicino sarebbe stata talmente gelosa da spegnersi e andarsene in vacanza almeno per un po'. Non capiva come facesse a non avere una fidanzata, insomma era perfetto. La canzone finì e lui tornò alla realtà, cercando di mettere due parole in fila senza sembrare un idiota. - Non potete capire quanto sei.. siate importanti per me ragazzi- disse con un filo di voce, cercando di allontanarsi dal riccio. Prese la scusa di andare a parlare al pubblico e continuò alzando un po' la voce - Ma soprattuto voi, siete la cosa più importante, vi ringrazio davvero- un boato partì dall'alto fino ad arrivare alle sue orecchie forte e chiaro. Una folata di vento aumentò il tutto e lui credette di aver riacquistato un po' di fiducia. Continuarono lo spettacolo con la stessa foga di prima, ma per tutta la durata cercò di evitare lo sguardo del riccio, riuscendoci alla perfezione. Il saluto finale e poi di corsa fuori, contento del fatto che fosse tutto finito.

And you can tell everybody, this is your song. It may be quite simple but now that it's done. I hope you don't mind, I hope you don't mind that I put down in words. How wonderful life is while you're in the world.

Negli spogliatoi il chiacchiericcio era alto anche se erano solo in cinque. Ogni volta finito il concerto di parlava di tutto quello che era successo e spesso il discorso finiva su qualche ragazza carina che avevano addocchiato, soprattutto nelle prime file. Ma da settimane ormai Zayn non riusciva più a partecipare a quella conversazione. Anche stasera il riccio trionfava con due o tre racconti in più degli altri e lo sconforto del moro aumentava. Chi voleva prendere in giro? Ad Harry piacevano le ragazze e anche tanto. Riguardo a lui invece non sapeva più cosa pensare. Ammettere quella cosa era troppo e non trovava la forza per farlo, ma ogni volta che lo guardava dentro di lui cambiava qualcosa, qualcosa che voleva tenere segreto. Ogni volta che lo guardava tutto il mondo si fermava e lui pensava come poteva una creatura così bella e perfetta essere lì a pochi centimetri da lui. - Come mai così silenzioso? E' il tuo compleanno Malik- gli urlò Niall dandogli una leggera pacca sulla spalla. Cercò di ricacciare tutto dentro e di far finta di niente, come faceva ormai da giorni. - Niente, ero solo sovrappensiero. A proposito, vi ringrazio per quello che avete fatto sul palco stasera, è stato diverso da quello che eravamo soliti fare- disse abbassando lo sguardo. Non era mai stato tipo da tante parole, ma quello era il momento per cambiare. Era davvero grato a quei ragazzi. Con loro aveva passato l'anno più bello della sua vita e sapeva che l'anno si sarebbe proteso a lungo. - Te lo meriti- la sua voce roca arrivò dritta al cuore del moro, trafiggendolo. E' solo un muscolo senza controllo pensò Zayn, senza rispondere all'amico. Si limitò a sorridergli, forse in modo troppo impacciato per come era solito fare. - Ti vedo strano amico, tutto bene?- chiese avvicinandosi Liam. Ti pareva che lui non se ne accorgeva? Era quello che lo conosceva meglio là dentro e se c'era qualcosa che non andava lui lo capiva. Avrebbe voluto vuotare il sacco e dirgli tutto quello che gli passava per la testa ma ora che ci pensava bene non sapeva neanche lui cosa dire. Tutta quella storia non aveva senso e mai l'avrebbe avuto. - Sto bene, tranquillo- finse. Finse nel modo più convincente che conosceva, in un modo che riuscì a convicere persino Liam. Si congratulò con sè stesso e si appuntò di sottovalutarsi di meno la prossima volta. - Ragazzi, c'è un cameramen di una rivista di cui non ho capito il nome che vuole intervistarvi, chi ci va?- chiese uno del management affacciatosi a malapena alla porta. - Veniamo tutti, dai- disse Louis, chiudendosi la lampo dei pantaloni avendo finito di cambiarsi. - Beh non penso che Harry e Zayn possano venire in boxer- puntualizzò l'uomo sulla porta con un sopracciglio alzato. Louis rise e sbuffò in contemporanea per poi uscire seguito da Niall e Liam. Il silenzio calò nella stanza e il moro si maledì per essere sempre così lento a cambiarsi. Cercava di fare il più in fretta possibile per uscire da lì ma non riusciva neanche ad infilarsi i pantaloni per quanto gli tremasse la mano. - Ti vedo agitato- sorrise maliziosamente il riccio. Perchè doveva fare così? Era sempre meravigliosamente inappropiato quel ragazzo. Zayn rispose con una domanda - Di solito sei uno dei primi a finire di cambiarti. Come mai stasera ci metti così tanto?- non sapeva cosa aspettarsi dalla risposta e una parte di lui si chiese cosa gli fosse venuto in mente porgendogli quella domanda. Il tempo che passò prima che il riccio potesse rispondergli sembrò interminabile, tanto che Zayn riuscì anche a contare fino a quattrocentocinquanta. Si chiedeva se avesse mai risposto, visto che non l'aveva neanche guardato negli occhi. 'quattrocentocinquantuno, quattrocentocinquantadue..' poi di scattò alzò lo sguardo. Uno sguardo che diceva tante cose, talmente tante che a Zayn venì un giramento di testa non riuscendo a identificarle tutte. - Perchè..- cominciò facendosi più vicino al moro. Il battito cardiaco ricominciò la sua danza e Zayn si chiese dove l'avesse imparata non essendo mai stato lui così bravo a ballare. - E' una domanda semplice- rispose deglutendo il moro più a convincere lui che il riccio. Vedeva il bagliore dei suoi occhi farsi più vicino e il momento che ne fu abbagliato arrivò prima del previsto. Si ritrovò due diamanti di smeraldo a pochi centimetri di distanza e si sentì come un bambino a cui veniva regalato un nuovo camion dei pompieri: felice, spensierato, volenteroso di altro. - Perchè volevo provare una cosa.- finì lui la frase, quasi fosse di vitale importanza. Ormai la saliva dalla gola di Zayn era sparita e aveva lasciato il posto ad un deserto arido e senza via d'uscita. Che voleva dire con quella frase? Non era pronto ad altri colpi di scena, non quella sera. Il riccio si fece più vicino, pericolosamente vicino e ci mise un millesimo di secondo e bruciare quei pochissimi centimetri che erano rimasti tra i due unendo le loro labbra. All'inizio Zayn non rispose al bacio troppo sconvolto dall'accaduto, ma poco dopo si fece trasportare dal momento e reagì. Troppe volte aveva sognato quelle labbra rosee e carnose sulle sue e quel momento era finalmente arrivato. Sentì le loro lingue inziare un gioco tutto loro, come volendo lasciare fuori dal divertimento i proprietari. Il moro si sentiva anche fin troppo felice, fino a che non riacquistò un po' di lucidità. Harry non l'aveva mai guardato in quel modo, che era successo? Perchè proprio ora aveva deciso di baciarlo? Si staccò di colpo, spezzando l'atmosfera che si era creata. - Perchè l'hai fatto?- chiese il riccio deluso a guardandolo con occhi supplichevoli. - Perchè?- riuscì a dire ansimando Zayn - Perchè mi hai baciato?- continuò, pensando che lui non avesse capito la domanda. - Pensavo fosse quello che volevi- disse Harry quasi avesse la risposta pronta. - Quello che.. Tu come lo sapevi?- il moro era incredulo, quasi si sentì svenire. - Quindi lo ammetti?- sorrise il riccio facendosi di nuovo più vicino. Zayn si sentì intrappolato dalle sue stesse parole. - Non sto dicendo.. Come?- le domande erano troppe nella sua mente, non riusciva a formulare un concetto preciso. - Me ne sono accorto Malik. Il tuo continuo fissarmi durante i concerti e no, il tuo cuore che batte più forte ogni volta che mi avvicino, le mani che ti sudano ogni volta che pronuncio il tuo nome.- le forze del moro cominciarono a venir meno e dovette mettersi seduto su una delle panchine, non credendo alle parole che aveva appena sentito. Era davvero così evidente? Com'era possibile? Neanche lui era sicuro di quello che provava e Harry l'aveva capito? Doveva essere davvero un pessimo bugiardo e pensò che Liam prima se la fosse bevuta solo per pura fortuna. - Perchè non me l'hai mai detto?- continuò il ragazzo dagli occhi verdi, puntandoli in quelli color cioccolato del ragazzo. A quest'ultimo salì una specie di rabbia dentro che gli diede la forza di rialzarsi. - Mi chiedi anche perchè? Harry come facevo a trovare le parole per dirti che mi ero innamorato di te?- quelle parole uscirono fluide e senza rimpianti dalla sua bocca e per la prima volta c'era chiarezza in quello che diceva. Solo parlare con lui aveva rivelato quello che davvero quelle emozioni erano: amore. Non voleva crederci, voleva ricacciarlo, accartocciarlo e buttarlo nel cestino più vicino ma non poteva. Era quello che provava e ora lo sapeva. - Beh l'hai appena fatto- sorrise il riccio. Di tutte le reazioni possibili quella era l'ultima che gli fosse mai passatta nell'anticamera del cervello. Un sorriso? Era serio? Non potendo mettere fine alle mille domande non sapeva cosa fare, fino a che non notò che il ragazzo si stava avvicinando di nuovo. - Cos'hai intenzione di fare ora?- chiese pensando che il detto 'meglio prevenire che curare' fosse uno dei più azzeccati che avessero mai inventato. - Quello che va fatto- rispose semplicemente Harry ancora con il sorriso sulle labbra. Zayn voleva trovare una specie di presa in giro in quel sorriso, un qualcosa che gli facesse capire che stesse scherzando, ma capì che quello era uno dei sorrisi più dolci che avesse mai visto su quel viso che conosceva alla perfezione. Bruciò in fretta la distanza tra loro e riportò le sue labbra su quelle del riccio. Questa volta fu diverso. Questo bacio fu diverso. Era un bacio di cui entrambi erano consapevoli e da cui nessuno dei due voleva scappare. Era un bacio che valeva più di mille parole ma che non riusciva a dirne neanche una. Era un bacio che esprimeva una marea di emozioni, ma ce n'era solo una che si riusciva a percepire: felicità. - Quella canzone stasera, era la tua canzone- gli disse Harry nel momento in cui si staccarono per riprendere fiato. - Devi essere tu, solo tu- ripetè le parole del ritornello della canzone, ricordandogli il momento. - Lascia che ti ricordi come è meravigliosa la vita, ora che ci sei tu nel mio mondo.- rispose semplicemente Zayn prima di tornare ad unire due cose che si appartenevano: i loro cuori.



Nulla da dire, solo che shippo Zarry alla follia e mi sentivo ispirata stasera. Spero vi piaccia (: Recensite, susu. - Sof <3
  
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