17/06/2012
3 recensioniIl russo, il polacco… e l’inglese
Giugno 2012, EUFA.
Polonia-Russia.
Lo stadio era gremito di tifosi con bandiere bianche e rosse, festoni con su scritto a caratteri cubitali incitazioni, altri con la faccia dipinta di bianco, rosso e blu.
Sul prato, i giocatori iniziavano a schierarsi: da una parte i polacchi, dall’altra i russi. A capo di quest’ultimi, ecco l’ingenuo Ivan, la divisa da calciatore che metteva in evedinza il corpo enorme del ragazzo, e la sciarpa regalatagli da Ucraina al collo.
Al posto del solito sorrise dolce ed ingenuo che il russo aveva in volto, c’era un sorrisino inquietante. Il russo era scuro in volto, ed era circondato da un’aura oscura.
Dall’altra parte, i polacchi, capitanati dallo stravagante Feliks, il quale aveva cambiato la divisa bianca dei polacchi in rosa.
I giocatori russi e polacchi volevano vincere la partita per passare al livello successivo, ambivano al trofeo, ma quello che spingeva i due capitani a mettersi in gioco, a voler vincere ogni costo, era… Toris.
Lo sventurato si era ritrovato in mezzo ai quei due, senza poter esporre le proprie volontà. In quel momento, assisteva rassegnato alla partita.
-Metterò in atto le leggi polacche!- esclamò Feliks, puntando un dito contro Ivan.
-Kol kol kol kol- il russo sorrise ancora -quell’idiota di un polacco verrà stracciato da noi, vero?- si voltò verso i compagni che annuirono.
Toris sospirò e si chiese come sarebbe andata a finire la cosa.
Gli arbitri entrarono in campo mettendosi vicino ai due capitani, e guardarono dubbiosi le divise rosee dei polacchi e i pony che stavano negli spalti, amici del biondo.
Feliks scuotè i capelli biondi ed esclamò:-Preparati a perdere!-
La partita iniziò: palla ai russi.
Ivan correva ridendo per il campo allontanando gli avversari polacchi con un dito o semplicemente con uno sguardo.
Tempo dopo, la situazione era la seguente: uno pari.
I russi erano di nuovo in possesso della palla, e il capitano puntava alla porta. Mancava poco alla fine della partita, cinque minuti appena.
-Muovetevi!- esclamò Feliks rivolto ai compagni -Litu deve essere solo mio!-
Quelli cercarono di fermare il russo, ma non ci riuscirono.
Mancavano pochi metri alla porta, e il portiere polacco concentratissimo aspettava l’arrivo della palla.
Ivan guardò con uno sguardo truce il portiere e fece per tirare un calcetto alla palla, quando…
Scomparve.
-Finalmente potrò vendicarmi di quell’idiota di Alfred!- Arthur sfogliò ridendo il libretto di incantesimi e con foga lesse l’incantesimo che avrebbe richiamato la creatura distruttiva che avrebbe annientato l’americano:-Ti evoco dalla tua terra remota! Su, rivelati! Dovrai essere gigantesco e tenace da poter rivaleggiare alla parti con America!-
Vide affiorare dei capelli biondo platino…
-Mi hai chiamato?- il russo rivolse un sorrisino innocente all’inglese.
Arthur ricacciò il russo, mentre depresso disse:-Un comunista-
E così, la partita finì in parità, lasciando a Toris un minimo di libertà.
Nda:
Ciao!
Mi è venuta in mente guardando le partite che stanno trasmettendo in questi giorni.
“Perché no?” Ho pensato.
Beh… mi è venuta fuori questa one-shot.
Che ne dite? Fatemi sapere! :3