Personaggi/pairing: Birkhoff, Nikita
Challenge: partecipa al Nikita!fest
Prompt: "Chiamo Michael?" "No, rimani qui con me."
Rating: Verde
Warning: flashfic, generale, introspettivo
Word Count: 410
Note: Ambientata appena prima dell'Operazione Broken Eagle (di cui si parla nella 2x04), durante la quale Nikita ne approfitta per fingersi morta e scappare dalla Divisione.
Dedicata
ad alister_
perché a mezzanotte mi ha sopportato mentre mi impanicavo a
causa del titolo.
Pretending he just doesn't see.
Birkhoff è il
cervello informatico della Divisione.
E anche se molte reclute – specialmente quelle nuove – fanno fatica a riconoscerlo, è da lui e dal suo lavoro che dipende quasi interamente la buona riuscita di una missione.
È lui, da dietro lo schermo di un computer, a coordinare gli agenti - pur, beninteso, dietro precisi ordini da parte di Percy -, a fornire loro tutte le informazioni di cui avranno bisogno sul campo e a rimanere sempre in contatto con loro per intervenire prontamente in caso di bisogno.
Birkhoff è sempre tra i primi a venire a conoscenza dei piani che riguardano la Divisione e a volte l'unico a cui vengono affidati incarichi che, per qualche ragione, Percy decide di tenere nascosti anche a Michael.
Dalla sua postazione, Birkhoff si accorge di tante cose che avvengono all'interno della Divisione, sebbene tutti tendano a pensare a lui come all'eccentrico nerd interessato unicamente ai suoi computer.
Ma Birkhoff si accorge di come pian piano il rapporto tra Michael e Nikita stia cambiando. Si accorge delle occhiate appena prolungate che i due si scambiano di tanto in tanto; si accorge della loro intesa e della fiducia reciproca, che vanno ben oltre quelle che normalmente legano un agente e il suo supervisore.
Negli ultimi tempi, Birkhoff si accorge anche degli insoliti silenzi da parte di Nikita prima di una missione e della luce sempre più pericolosamente vicina al pentimento che vede nei suoi occhi.
E si accorge della tensione di Nikita nei giorni appena precedenti alla sua partenza per l'Operazione Broken Eagle.
Una sera, la trova seduta davanti all'armeria, le braccia intorno alle ginocchia.
“Tutto bene? Vuoi che chiami Michael?”
Lei solleva appena lo sguardo, fissandolo dal basso. “No, rimani qui con me”.
Birkhoff prende posto al suo fianco, abbandonando la testa contro il muro alle sue spalle.
“Sicura che sia tutto a posto, Nikki?”
Nikita annuisce. “Sì, va tutto bene”.
Non ha bisogno di guardarla per sapere che è una bugia. “Preoccupata per la missione?”
“Non sei tu ad essere preoccupato per me, nerd?” tenta di scherzare.
Birkhoff, però, rimane serio, e ben presto il sorriso scompare anche dalle labbra di Nikita.
Si fissano in silenzio per qualche secondo, poi lei si alza e si avvia verso la sua stanza senza far rumore.
Chiude gli occhi. Nikita sta nascondendo qualcosa, ma Birkhoff vuole fingere di non essersi accorto di nulla - dopotutto, è quello che tutti si aspettano da lui.
Perché lui è Birkhoff: il ragazzo che si occupa dei computer.
E anche se molte reclute – specialmente quelle nuove – fanno fatica a riconoscerlo, è da lui e dal suo lavoro che dipende quasi interamente la buona riuscita di una missione.
È lui, da dietro lo schermo di un computer, a coordinare gli agenti - pur, beninteso, dietro precisi ordini da parte di Percy -, a fornire loro tutte le informazioni di cui avranno bisogno sul campo e a rimanere sempre in contatto con loro per intervenire prontamente in caso di bisogno.
Birkhoff è sempre tra i primi a venire a conoscenza dei piani che riguardano la Divisione e a volte l'unico a cui vengono affidati incarichi che, per qualche ragione, Percy decide di tenere nascosti anche a Michael.
Dalla sua postazione, Birkhoff si accorge di tante cose che avvengono all'interno della Divisione, sebbene tutti tendano a pensare a lui come all'eccentrico nerd interessato unicamente ai suoi computer.
Ma Birkhoff si accorge di come pian piano il rapporto tra Michael e Nikita stia cambiando. Si accorge delle occhiate appena prolungate che i due si scambiano di tanto in tanto; si accorge della loro intesa e della fiducia reciproca, che vanno ben oltre quelle che normalmente legano un agente e il suo supervisore.
Negli ultimi tempi, Birkhoff si accorge anche degli insoliti silenzi da parte di Nikita prima di una missione e della luce sempre più pericolosamente vicina al pentimento che vede nei suoi occhi.
E si accorge della tensione di Nikita nei giorni appena precedenti alla sua partenza per l'Operazione Broken Eagle.
Una sera, la trova seduta davanti all'armeria, le braccia intorno alle ginocchia.
“Tutto bene? Vuoi che chiami Michael?”
Lei solleva appena lo sguardo, fissandolo dal basso. “No, rimani qui con me”.
Birkhoff prende posto al suo fianco, abbandonando la testa contro il muro alle sue spalle.
“Sicura che sia tutto a posto, Nikki?”
Nikita annuisce. “Sì, va tutto bene”.
Non ha bisogno di guardarla per sapere che è una bugia. “Preoccupata per la missione?”
“Non sei tu ad essere preoccupato per me, nerd?” tenta di scherzare.
Birkhoff, però, rimane serio, e ben presto il sorriso scompare anche dalle labbra di Nikita.
Si fissano in silenzio per qualche secondo, poi lei si alza e si avvia verso la sua stanza senza far rumore.
Chiude gli occhi. Nikita sta nascondendo qualcosa, ma Birkhoff vuole fingere di non essersi accorto di nulla - dopotutto, è quello che tutti si aspettano da lui.
Perché lui è Birkhoff: il ragazzo che si occupa dei computer.