The Last Kiss – L’ultimo Bacio



“Mille violini suonati dal vento
l'ultimo abbraccio mia amata bambina
nel tenue ricordo di una pioggia d'argento
il senso spietato di un non ritorno
Di quei violini suonati dal vento
l'ultimo bacio mia dolce bambina
brucia sul viso come gocce di limone
l'eroico coraggio di un feroce addio
ma sono lacrime
mentre piove.”

Carmen Consoli, L’ultimo bacio.



Le lacrime non erano mai abbastanza; ce n’erano sempre, ancora e ancora, pronte a sgorgare dai suoi occhi stanchi nel ricordo di lui, nella memoria di ciò che era stato e di ciò che non sarebbe tornato più. Lacrime amare di fiele, lacrime pronte a sgorgare per un niente, lacrime fragili di una debolezza che Buffy non aveva mai sentito come propria.

Non diceva che piangeva per Spike, perché sapeva bene che lui non avrebbe mai voluto che lei piangesse per lui.

Lui avrebbe voluto che lei fosse felice.

Ma senza di lui, per Buffy felice era solo una parola.



Il ricordo dell’ultimo abbraccio era vivido e crudele e lei avrebbe voluto non ricordarlo mai.

Avrebbe voluto dimenticare tutto e vivere vuota.

Vuota di lui, sgombra da tutto il dolore, da tutti i ricordi.

Da tutte le bugie che gli aveva detto e che ora le tormentavano il sonno, facendole temere la notte e portandola al giorno spossata e affranta, consapevole che non sarebbe tornata indietro e che niente si sarebbe aggiustato. Non più.

Era finito il tempo dell’incanto, il tempo in cui lui tornava sempre indietro da lei.

Il tempo in cui Buffy credeva che lui sarebbe sempre stato lì.

Il tempo in cui trovavano sempre un momento per i loro baci. Per le loro liti, per gli sguardi dolci e le occhiate maligne, per vomitarsi in faccia tutta la verità e per fare l’amore come se non ci fosse un domani.

E quando davvero albergava in loro la triste consapevolezza che forse non ci sarebbe stato un domani, non avevano fatto l’amore. Troppo feriti dalle bugie e dalle verità vomitate in faccia.

Troppo orgogliosi e ciechi per ammettere che forse uno dei avrebbe potuto non sopravvivere alla battaglia.

Troppo innamorati per sopravvivere al ricordo di ciò che era stato e di ciò che non sarebbe tornato più.

Troppo fieri per scambiarsi un ultimo bacio.

Troppo deboli per trovare la forza di piangere al solo ricordo.




L’ultimo bacio mia dolce bambina
Brucia sul viso come gocce di limone.