Libri > Il diario del vampiro
Ricorda la storia  |      
Autore: puntoeacapo    21/06/2012    3 recensioni
Davanti a lei c’era un infinita prateria di cui non riusciva a vedere la fine, alle sue spalle c’era il limitare dell’Old Wood e l’oscurità che derivava dalla mistica cittadina di Fell’s Church.
In quel luogo, però, sembrava che il buio della realtà non potesse giungere. Ed era per questo che si trovava lì, e aspettava.
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore | Coppie: Bonnie McCullough/Damon Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Only winners in the galloping heart.

 

C’era odore d’estate nell’aria.

La brezza che le stava scompigliando i capelli era calda e portava il profumo dei fiori  e dell’erba verde e viva.

Bonnie sorrise accarezzando il collo possente di Frisky * , il suo maestoso purosangue bianco che nitrì in risposta.
Davanti a lei c’era un infinita prateria di cui non riusciva a vedere la fine, alle sue spalle c’era il limitare dell’Old Wood e l’oscurità che derivava dalla mistica cittadina di Fell’s Church.
In quel luogo, però, sembrava che il buio della realtà non potesse giungere. Ed era per questo che si trovava lì, e aspettava.

Bonnie ispirò forte chiudendo gli occhi e sorridendo rilassata. Li riaprì soltanto quando sentì il rumore che segnava il suo arrivo.

Non si voltò neanche, si limitò ad alzare gli occhi al cielo mentre – in tutta la sua superba eleganza-lui  la affiancò esibendosi platealmente facendo impennare quell’indomabile bestia completamente nera.

“Sei in ritardo.” Si lamentò senza troppa convinzione, guardandolo mentre le sorrideva ironico, in sella al suo cavallo nero e ribelle.

“Sono qui, mi pare.”

Il voltò della strega fu illuminato da un enorme sorriso sincero che Damon ricambiò mascherandolo con quello sguardo impenetrabile che solo lui riusciva a mantenere in ogni situazione.

“Vogliamo andare?”

Bonnie si limitò ad annuire allegra mentre saltava in groppa al suo cavallo, senza la costrizione di nessuna sella o redine.
Con un balzo coordinato era in perfetto equilibrio su Frisky e le bastava attaccarsi leggermente alla criniera chiara per non cadere.

Damon la guardava, affascinato come al solito. Il suo uccellino non era mai stato agile o aggraziato, non troppo almeno, ma quando la vedeva cavalcare, tutta la sua goffaggine spariva e lasciava spazio ad una bellezza effimera e destabilizzante. Almeno per lui, che ancora non si era abituato a coglierla in tutta la sua semplice purezza.

Quando gli occhi da cerbiatta della ragazza si posarono sulla figura nera del vampiro, lo fecero in uno dei suoi sguardi furbi – come un di quelli davvero rari che si concedeva solo in quei momenti di libertà, solo con lui, solo con l’infinito davanti a lei.

“Pronto a perdere, Damon?” Chiese lei mentre accarezzava il purosangue con finta noncuranza.

In risposta ricevette una risata ironica “Prima devi riuscire a raggiungermi.”

Senza ulteriori parole Damon, con il suo Lucifero – così  aveva chiamato il suo compagno di corse, con un ironia che ogni volta la faceva sorridere – non l’aspettò né le diede qualche segno per avvisarla che stava per cominciare a percorrere quel prato con la sola intenzione di bruciarlo con tutta la velocità che poteva.
La streghetta si abbassò a mormorare qualcosa al suo cavallo e in poco tempo aveva raggiunto Damon al galoppo.

Si voltò verso di lui, trovandolo estremamente affascinante. Tutto in lui era nero, non solo il cavallo, ma anche l’abbigliamento –che per un attività del genere era tutto fuorché adatto. I soliti pantaloni scuri in tinta con la camicia, di cui però aveva sbottonato i primi tre bottoni – facendo galoppare anche il cuore della giovane.
Lui stesso era circondato da un aura nera – ma non soffocante o terrorizzante. Era calda, Bonnie la percepiva mentre la velocità aumentava e il vento si scagliava contro i loro visi, inevitabile.

Damon la guardò e si scontrò con i suoi occhi di cioccolato fuso. Sorrise arrogante spronando il suo demone e mostrando alla sua streghetta che la passeggiata era terminata.
Quando Bonnie liberò la sua risata argentina divertita in qualche modo da quel gesto borioso, lui si beò di quel suono allegro e fu grato a quei momenti di fuga per esistere. Fu grato al suo uccellino e, anche se non gliel’avrebbe mai detto – non ancora- la ringraziava costantemente ogni giorno per donarglieli senza mai chiedere nulla in cambio.
Comprendendolo senza difficoltà,e senza parole che sarebbero risultate solo inappropriate.

In quella prateria immensa una debole discesa, abbastanza estesa ma non ripida, segnava il confine di Fell’s Church.
Era lì che l’adrenalina spaccava tutte le altre sensazioni. Era un cuore scalpitante, era una luce in occhi oscuri. Era fiato corto, era un sorriso elettrico.
Una semplice linea immaginaria che segnava la tregua a tutto il resto, all’indecisione nel caos d’emozioni, alla sottovalutazione, alle battaglie, al sangue, alla confusione, ai problemi vecchi e pesanti, alla paura del futuro.

Una linea immaginaria che faceva scordare tutto e che si erano ritrovati ad oltrepassare insieme, in una corsa alla pari, giorno dopo giorno, quando l’oscurità dall’altra parte del bosco si faceva troppo pesante per poterla sopportare.
E succedeva così, con una tranquillità disarmante nell’esaltazione  di quei momenti puri e elettrici.. loro diventavano altre persone, rimanendo semplicemente loro stessi senza maschere centenarie sul viso o paure e insicurezze nel cuore.

In quella gara, sul dorso di Lucifero, c’era solo Damon.
In quella gara, in sella a Frisky, c’era solo Bonnie.

E, nonostante non fosse la prima volta – né sarebbe stata l’ultima -, sapevano entrambi che in quel gioco non potevano che vincere entrambi, abbandonandosi finalmente all’infinito davanti al loro occhi.
Insieme, accogliendo emozioni che per il momento rimanevano custodite in quella brezza calda d’estate diventata vento acceso nella corsa.

 

 

 

 

BlindSpace.

*Titolo- “Solo vincitori nel galoppo del cuore.” O qualcosa del genere. Potete anche linciarmi per questa sparata che mi è uscita fuori. Non ho la più pallida idea di come mi sia venuto in mente. Bah.

*Frisky- Traduzione inglese del termine vivace. Non sono mai stata brava nell’inventare nomi, soprattutto per gli animali. Scusate per la banalità :P

*Lucifero-  Come molti di voi sanno (Probabilmente tutti) Lucifero è l’angelo caduto, come mi piace definirlo. Diventato Diavolo per essere caduto nella tentazione dei sette peccati capitali. Appropriato, credo, ma ancora banale. Sorry about that xD

Inizio col dire che non so bene come questa Shot sia venuta fuori.
Stasera dalle mie parti piove e mi sono addormentata, poco fa, proprio in balcone. Credo di aver sognato quest’immagine, di Bonnie e Damon al galoppo in un immensa prateria, finalmente liberi.. o almeno questa è una sorta di mia interpretazione a un immagine che avevo in testa quando mi sono svegliata. (In effetti bisognerebbe chiedere a Freud, chissà xD)

Assolutamente senza pretese, buttata giù solo per la curiosità di vedere cosa veniva fuori. Probabilmente potevo anche fare di meglio ma volevo lasciarla più tranquilla possibile, rimanendo sulla semplicità.

Beh, fatemi sapere che ne pensate e se- la prossima volta- dovrei evitare di dare corda al mio inconscio xD

A presto!

Baci,
{-Eyes.

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il diario del vampiro / Vai alla pagina dell'autore: puntoeacapo