Mi svegliai sul divano e Av non c'era.

Mi alzai e andai a controllare nella sua stanza,era lì.

Dormiva beatamente però dovevo svegliarla perchè dovevamo preparare i panini da portare al picknik che avevamo organizzato.

I ragazzi sarebbero arrivati giusto in tempo per pranzare,perchè durante la mattina erano molto impegnati col lavoro.

Mi avvicinai a Av e la chiamai per svegliarla.

Si girò dall'altra parte.

"SVEGLIAAAAAAAA!" le urlai nell'orecchio.

Si svegliò spaventata e mi guardò.

"Ma sei scema?!" disse massaggiandosi le tempie.

Scoppiai a ridere poi le spiegai che dovevamo preparare la roba per il picknik al parco e lei si alzò felice dal letto.

"Wow,allora ieri in camera tu e Dave avete concluso qualcosa!" conclusi maliziosamente.

"Più o meno!" rispose a tono.

Risi,poi andai in cucina e Av mi seguì.

Si prese il caffè e restò lì a guardarmi mentre iniziavo a preparare il tutto.

Mi girai lanciandole un'occhiataccia.

"Non hai intenzione di aiutarmi?" le chiesi prendendo del pane.

"Forse dopo..." ridacchiò.

Sbuffai,avevo intuito che avrei fatto tutto da sola,aveva la testa troppo tra le nuvole per pensare ai panini.

Si andò a sedere sul divano e continuò a bere il suo caffè con tranquillità.

Scocciata,continuai a preparare il tutto.

 

Si fecero così le undici e mi allontanai dalla cucina per andare a prepararmi,Av intanto era attaccata al cellulare parlando con Dave.

Ritornai mezz'ora dopo ed era ancora attaccata al cellulare,così mi avvicinai e urlai: "Staccati da quel telefono e vatti a preparare,susu!"

Dave sentì tutto e scoppiò a ridere,Av mi guardò malissimo.

Le feci la linguaccia e poi andai a prendere la roba per andarla a caricare in macchina.

Andò a preparsi e,mezz'ora dopo,anche lei era pronta.

Ci avviammo verso quel parco,tempo un'oretta ed eravamo arrivate.

 

Appena arrivate trovammo già i ragazzi lì,pronti per mangiare.

Scendemmo dalla macchina e appoggiammo la roba sul telo steso prima da Jeff.

Salutai tutti con un abbraccio e Pierre con un bacio.

Av abbracciò Dave e lui subito la baciò tenendole stretta la mano.

"Ohhhhhhhhhhhwww" urlammo in coro facendo ridere i due.

Ci sedemmo tutti lì sopra quel telo enorme rosso e iniziammo a mangiare.

Come al solito Dave e Pierre fecero i bambini e iniziarono a lanciarsi il cibo.

Poi si aggiunsero pian piano tutti fino a scatenare una guerra di cibo.

Per il parco stavano passando una coppia di anziani.

"Ah,i giovani di oggi,non hanno rispetto di niente" disse uno dei due.

Smettemmo subito per poi ridere appena se ne andarono.

 

Passammo il pomeriggio insieme a giocare a palla e scherzare,fino alla sera.

Alla sera Pierre mi prese per mano e mi portò lontano dagli altri.

Ci sdraiammo a terra,lui con il braccio attorno al mio collo.

Lo guardai sorridendo e lui ricambiò il sorriso,poi mi disse che sembravo un panda perchè il mio trucco era colato.

"Cazzo!" esclamai.

Rise,mi accarezzò il viso e mi disse: "Non ti preoccupare,sei bellissima comunque" arrossì.

"E tu sembri un koala allora!" dissi sorridendo.

"Perchè?" chiese perplesso.

"Non lo so,ma i koala mi piacciono!" risposi ridendo.

Rise anche lui poi indicò il cielo.

"Te la ricordi quella stella? C'era anche la prima volta che ci siamo incontrati." sorrise.

"Certo! Ci osserva sempre"

"C'è sempre quando accadono cose belle." 

"Del tipo?" chiesi.

Mi baciò a stampo poi sorrise.

"Tipo questo." risi.

"Troviamole un nome" aggiunse poi.

"Ok,ma quale?" chiesi entusiasta dell'idea.

"Non lo so."

"Koanda,che ne dici?" esclamai sorridendo.

"Cosa significa?!" chiese.

"E' l'insieme delle parole Koala e Panda." dissi fiera del nome appena trovato.

Rise.

"E' bellissimo piccola." Mi baciò la fronte e poi strinse forte a lui.

Quella stella c'era sempre.

Ci ricordava quanto il nostro amore,pur essendo irraggiungibile come una stella,brillava ed esisteva.

Ed era nostra,solo nostra.