X
I
DREAM
Sogno
Buio totale.
Fuuma Monou, in un certo senso, si era
abituato a quei sogni. Ma ogni volta facevano male. Rivederli gli metteva uno
strano senso d’ansia. Era come un film che passava in continuazione davanti ai
suoi occhi, senza che mai potesse afferrarlo, potesse fermarlo e modificarlo in
qualche modo. Nel suo sogno , Fuuma chiuse gli occhi.
-Puoi aprirli , Fuuma. Non avrai visioni ,
stanotte –
Fuuma spalancò gli occhi. Quella
voce…l’avrebbe riconosciuta tra tante, tantissime. Quella voce, negli ultimi
tempi, era l’unica a non considerarla un mostro, così come la persona a cui
apparteneva.
-Kakyou?- domandò, ancora un poco
incerto.
La sagoma dell’indovino comparse dal buio,
lievemente evanescente.
-Cosa c’è, Kakyou?- domandò, osservando la
sua aria lievemente accigliata. Kakyou alzò il volto. Era rimasto sempre uguale.
In quei tre anni che avevano seguito la battaglia della Fine del Mondo, non
c’era il minimo cambiamento nel suo viso. Fuuma, invece, appariva più adulto, e
non più un ragazzino. Anche se l’espressione matura l’aveva sempre
avuta.
-Io ancora tesso i miei sogni per te, Fuuma.
E posso dirti che innanzi ai miei occhi da indovino si è presentato un nuovo
futuro.-
Fuuma spalancò gli occhi.
-Un nuovo futuro? Ancora battaglie?-
Domandò. Stupefatto. No. Non lo avrebbe accettato. Non avrebbe fatto ancora del
male a chi gli stava vicino.
Kakyou lo osservò.
-No, amico mio. Non più battaglie. Ma i tuoi
desideri si realizzeranno- Lo osservò diritto negli occhi.
Fuuma si inginocchiò davanti a
lui.
-Ma…ma com’è possibile? Come può succedere
una cosa simile? Forse stai parlando del desiderio
sbagliato…-
Scosse il capo. Posò una mano sul petto del
ragazzo.
-è il Desiderio. Quello che stà
qui.-
Fuuma abbassò la sguardo.
-Io vorrei solo…-
-Vorresti?-
-Vorrei che le persone morte per causa mia
potessero vivere ancora-
Kakyou, dolcemente, sorrise. E posò una mano
sulla testa del ragazzo, carezzandola con dolcezza.
-E così sarà, Fuuma.-
Fuuma spalancò gli occhi.
Che strano sogno. Si mise a sedere tra le coperte del suo letto, e poi passò una mano tra i capelli scuri, scompigliandoli. Le predizioni di Kakyou non fallivano mai. Ma questa era totalmente assurda. Come avrebbero potuto tornare Kamui, Kotori, ma anche Sorata, Karen, Satsuki, Nataku, Seichiro e Yuto in vita? Era totalmente impossibile. Andava contro ogni pretesa scientifica, religiosa o qualsiasi altro. Si alzò, andando verso la cucina. Sentiva il bisogno di bere un bicchier d’acqua.
La gola gli andava a fuoco. Ripensò a quegli ultimi tra anni. Ai sopravvissuti. Pensare che ora Arashi e Yuzurhia vivevano con lui, e Aoki passava di visita tutte le domeniche! Kusanagi si vedeva poco, per via del servizio militare, e Subaru… bè, Subaru era ancora un enigma. Non aveva mai aperto il suo cuore a nessuno. Ogni tanto passava, distrattamente, a trovarli. Eppure Fuuma non ci capiva mai niente di lui. Socchiuse gli occhi, prendendo un gran sospiro.
Kakyou non aveva mai sbagliato.
Eppure c’era una prima volta per tutto no?
Certo, lui avrebbe voluto più di ogni altra cosa che il suo sogno si realizzasse.
Però sapeva che era impossibile.
O forse no?
-Aaah! Basta Fuuma! – si diede una manata in fronte. Gli stava venendo mal di testa sul serio. Tornò nel letto, tirando alte le coperte e socchiudendo gli occhi.
Si, per lui, Kakyou aveva sbagliato.
Ma non sapeva che in realtà a sbagliare, era proprio lui.
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