24/06/2012
5 recensioniE poi, sei arrivata tu
Pov.Elena
Bonnie, aveva ragione, dovevo smetterla di illudere Matt. Dovevo spiegargli che i miei progetti erano diversi dai suoi. Dopotutto avevo solamente diciassette anni, volevo divertirmi, continuare a fare la cheerleader, andare all'università e magari diventare scrittrice. Erano i miei sogni da sempre. Mia madre, sin da quando ero bambina, mi aveva, sempre incoraggiato a seguire i miei sogni e per questo, mi aveva iscritta al concorso Miss Mystic Falls.Lei aveva vinto tutti i concorsi, dopotutto era stupenda. Mio padre, invece, faceva parte del Consiglio, assieme alla famiglia Forbes e Lockwood, i cui loro figli, erano miei compagni: Caroline e Tyler. Infine c'era mio fratello, più piccolo di me, di due anni, ma sembrava più intelliggente di quello che era. Ho sempre avuto un ottimo rapporto con lui e penso che questo valga anche per il futuro. Eravamo la cosiddetta "famiglia perfetta".
Quella sera, eravamo solo in tre nella macchina: io, mia madre e mio padre. Stavamo tornando a casa, dopo che, li avevo convinti a farmi andare ad una festa, pentendomene subito, perchè neanche dopo dieci minuti, avevo cominciato a discutere con Matt. Jeremy, preferiva restare a casa, non amava molto le feste. I miei genitori, stavano ridendo e scherzando, sul fatto che mi avevano avvisata di non andarci, ed io sbuffavo e ridevo con loro. Raggiungemmo il Wickery Bridge, in pochi minuti, continuando a parlare della "serata in famiglia". All'improvviso, forse per la pioggia, per la strada scivolosa, per il ghiaccio o per la nebbia,l'auto sbandò, andando a finire contro la recinzione del ponte, che si sfondò, facendo cadere la macchina nel fiume.
Nel giro di pochi secondi non capì più nulla, l'acqua continuava a penetrare nella macchina, mia madre, era come una statua: immobile. Temetti che fosse la fine. Mio padre, per fortuna, era ancora vivo, si voltò verso di me e mi prese la mano. Stavo per mollare. Avevo freddo, non riuscivo a respirare. Mio padre, rafforzò la presa sulla mia mano e mi sussurrò parole tipo "ti voglio bene". Ricambiai con un sorriso. Fino a che le nostre mani si sciolsero e le mie palpebre si chiusero lentamente.
Pov. Damon
Passeggiavo tranquillamente accanto al Wickery Bridge. L'incontro con quella ragazza di nome Elena, mi era piaciuto. Mi aveva spiazzato con la sua domanda. In realtà, davvero non sapevo cosa volevo. Ero tornato a Mystic Falls, con l'intento di liberare Katherine dalla cripta per poter vivere insieme "felici,contenti e per sempre". Era questo il bello dell'essere vampiro. Potevi vivere per l'eternità. All'improvviso, senti uno schianto, e qualcosa di molto pesante cadde nell'acqua sottostante. Superai quei pochi strati di vegetazione e raggiunsi il ponte. Sembrava fosse venuto un uragano. Nella buia notte, notai una macchina sul fondo del fiume. Istintivamente, mi tuffai, raggiunsi lo sportello anteriore e vidi due adulti, una donna, probabilmente morta e un uomo, che aveva il battito abbastanza lento. Inoltre, dai sedili posteriori, sentii un altro cuore battere, ma molto, molto lentamente. Ruppi un vetro dell'auto e vidi Elena. Per fortuna non era ancora morta, ma ero sicura, che sarebbe successo da lì a poco. Ignorai l'altro umano che era vivo e presi in braccio Elena, portandola in superficie.
Ero bagnato fradicio, ma non me ne curai molto, adesso l'importante era salvare lei. Non sapevo perché ci tenevo. Forse il suo modo di fare, la sua bellezza, mi erano entrati dentro. Amavo Katherine, ma sentivo qualcosa nei confronti di Elena. Nel silenzio della notte, sentì il suo cuore battere. Ad ogni dieci secondi, corrispondeva un battito. Non andava affatto bene. Avevo pensato di salvarla con rimedi naturali, magari con la respirazione bocca a bocca. Così , poggiai le mie labbra sulle sue e cominciai a respirare all'interno della sua bocca, tenendogli nel frattempo il naso otturato, A ogni respiro, premevo le mani sul suo petto, per far fuoriscire l'acqua. Dopo vari tentavi, si svegliò. Sembrava spaesata, impaurita e molto preoccupata. Di scattò si tocco la testa e notai che aveva una ferita piuttosto profonda sulla tempia destra. Avrei dovuto utilizzare altri rimedi per la ferita. Mi morsi il polso e gli diedi il mio sangue, pronunciandogli parole di incoraggiamento e di affetto. Io Damon Salvatore? Potevo essere affettuoso? Questa ragazza, mi stava davvero divorando e cambiando. Mi sarei dovuto dimenticare di lei e alla svelta. Finii, di nutrirla col mio sangue. Stava per aprire bocca. Quando gli poggiai un dito sulle sue soffici labbra. Lei zittii all'istante. Gli diedi un bacio sulla fronte e la guardai, facendo incrociare i nostri occhi.
-Avrei voluto conoscerti, ma non posso.- Un espressione, di tristezza, comparve sui miei occhi- Per questo voglio che tu dimentichi di me, che ti ho salvato e che ti ho guarito col mio sangue. Ricorderai solo di aver avuto un incidente con i tuoi genitori, loro sono morti, tu sei solo svenuta, la polizia ti ha trovato e ti ha portato in ospedale. -
Mi guardò con i suoi grandi occhi e ripetè: - Mi dimenticherò di te, che mi hai salvato e che mi hai guarito col tuo sangue. Ricorderò solo di aver avuto un incidente con i miei genitori, loro sono morti, io sono solo svenuta, la polizia mi ha trovato e mi ha portato in ospedale. -
-Bene, piccola. - Gli diedi un bacio sulla guancia. Lei si addormentò, la presi in braccio e la portai in ospedale.
Angolo autrice:
Ehilà, eccomi. Questa volta con una one-shot. Un probabile "E se?".. E se Damon avesse salvato Elena?.. Ed ecco che è uscito questo xD
Spero che vi piaccia.. *-* <3
Mi raccomando recensite in tanti.
Vorrei dedicare, questa one-shot, soprattutto a All my Darkness, che come me e penso, che, come tutte le Delena, avrebbe voluto che fosse stato Damon a salvarla *___* <3
Vi ricordo di leggere l'altra mia storia Delena:
-All I Need-
Baciiii <3
Miry