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Autore: telesette    27/06/2012    4 recensioni
Chi è il farabutto che ha rubato la ricetta del celeberrimo gelato al Sale Marino?
Possibile che Seifer e Hayner abbiano accettato di collaborare insieme per scoprire il colpevole?
Ebbene leggete e lo scoprirete...
Genere: Azione, Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Olette, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Caccia al Tesoro... "Ghiacciato"

 

Per Hayner e compagni fu davvero una brutta sorpresa.
La ricetta del celeberrimo Gelato al Sale Marino scomparsa, dissolta, volatilizzata... In tutta Crepuscopoli, nessuno era più in grado di produrre quel fantastico bocconcino.

- Non è possibile, è assurdo - sbraitò Hayner furibondo, picchiando violentemente il pugno contro il bancone della gelateria. - "Gelato Esaurito"... L'estate è appena iniziata e voi non vendete più il nostro gelato preferito ?!?
- Mi dispiace ragazzi, davvero non so che farci - sospirò il gelataio, allargando le braccia rassegnato. - Purtroppo ho rilevato da poco l'attività e, senza la ricetta del precedente proprietario, non sono in grado di ricordare le dosi che occorrono!
- E' un bel guaio, accidenti - osservò Pence, mordendosi l'unghia del pollice. - Ma come avete fatto a perdere la ricetta?
- E' questo il mistero: fino a ieri sera la ricetta era appesa qui dietro, sulla parete della cucina; stamattina invece, quando mi sono alzato per preparare il gelato, mi sono accorto che era scomparsa...
- Dunque potrebbe essere stata rubata - ipotizzò Olette.
- Anche se fosse, non posso certo rivolgermi alla polizia - sottolineò il gelataio. - Le Forze dell'Ordine non possono interessarsi del furto di una ricetta...
- Ma non appena troveremo i responsabili, gliela faremo pagare molto cara!

Sorpresi dal suono di quella voce dura alle loro spalle, Hayner e gli altri si voltarono per incrociare lo sguardo duro e severo di Seifer a la sua banda. Il Comitato Disciplinare di Crepuscopoli al completo: Fujin, Raijin, il piccolo Vivi... e in testa a loro naturalmente, armato della sua mazza da Struggle, Seifer puntò i suoi freddi occhi sottili su Hayner e compagni.

- Dite la verità - esclamò Seifer con tono accusatorio. - Siete tornati sul luogo del misfatto?
- Piantala di dire scemenze, Seifer - ribatté Hayner seccato. - Siamo venuti a conoscenza del furto solo adesso e, per la cronaca, non siamo stati noi a rubare la ricetta!

Seifer puntò la sua mazza esattamente ad un palmo dal volto di Hayner.

- Non ti aspetterai che ti creda, piccolo moccioso bugiardo?
- Attento a te - sibilò Hayner tra i denti.
- Smettetela - intervenne subito Olette, frapponendosi tra i due ragazzi. - Invece di perdere tempo, cerchiamo di scovare il responsabile di questo furto: potremmo darci da fare insieme, almeno per una volta, che ne dite?
- COSA ?!?

Sia Seifer che Hayner la guardarono come se fosse impazzita.

- COLLABORARE CON LUI ?!? - esclamarono insieme i due ragazzi, puntando reciprocamente il dito l'uno addosso all'altro.
- Giammai - disse Seifer.
- Mi rifiuto categoricamente - fece eco Hayner, incrociando le braccia con stizza.
- Accidenti, che teste dure - sussurrò Olette, grattandosi la nuca. - Se uniamo le forze, magari dividendoci in gruppi, possiamo avere maggiori possibilità di individuare il colpevole... Pensateci un momento!

Seifer e Hayner si scrutarono con la coda dell'occhio dopodiché, pur senza nascondere il reciproco fastidio, entrambi convenirono che Olette non aveva tutti i torti. Per un attimo si guardarono in faccia, scambiandosi la stessa espressione schifata dipinta sul volto, e alla fine avvicinarono le mani con riluttanza.

- E sia - mormorò Hayner rassegnato.
- Solo per questa volta - puntualizzò Seifer. - Anche se non mi entusiasma l'idea di avere a che fare con voi perdenti, ma può darsi che abbiate ragione... Tu che proponi, ragazzina?
- Propongo di cominciare le indagini in questa zona - esclamò Olette, tirando fuori di tasca una piccola mappa di Crepuscopoli così che tutti potessero vederla. - Ci sono tre luoghi che si dipartono immediatamente dalla gelateria: la Via del Mercato, l'Area del Tram e poi ovviamente il Corso della Stazione; dividendoci in tre squadre, possiamo svolgere le nostre indagini contemporaneamente!
- E come dovremmo dividere queste squadre? - si informò dunque Seifer, piuttosto dubbioso. - Non è che, se per caso doveste scoprire qualcosa, cercherete di attribuirvi il merito?
- Strano - fece Hayner sarcastico. - E' proprio quello che stavo per chiederti io!

Prima che i due ragazzi potessero riaprire le ostilità, Olette si dimostrò ancora una volta la più assennata nel richiamare la loro attenzione.

- Le squadre saranno equilibrate - spiegò lei. - Pence e Fujin risaliranno il Corso della Stazione, io e Raijin ci occuperemo invece della Via del Mercato, mentre Hayner, Seifer e Vivi perlustreranno l'Area del Tram in cerca di indizi...
- Stai scherzando - la interruppe Hayner, sbarrando gli occhi.

Olette strinse gli occhi severa.

- Se non siete d'accordo - aggiunse lei, incrociando le braccia sul petto. - Trovate voi una soluzione migliore, allora!

Non sapendo cosa rispondere, Hayner e Seifer si scambiarono uno sguardo perplesso.

***

Poco dopo, percorrendo la linea del tram intorno alla piazza, Seifer e Hayner proseguivano lentamente senza dire una sola parola. Vivi camminava davanti a loro, apparentemente incurante del loro silenzio, ma in realtà avvertiva bene l'astio reciproco dei due ragazzi costretti a collaborare fianco a fianco.
Entrambi evitavano di guardarsi negli occhi, tenendo il naso per aria e la faccia voltata in direzione opposta, ma anche così la sensazione sgradevole era più che evidente.

- Cerca di non combinare casini - esclamò Seifer, con voce sottile e velenosa.
- Idem - rispose Hayner, senza scomporsi.
- Io comunque continuo ad avere qualche dubbio - aggiunse Seifer, battendo leggermente la mazza da Struggle sulla propria spalla. - Come faccio a non sapere che la tua amichetta ha escogitato tutto questo per sviare le indagini... o per trovare il modo di far sparire il bottino che voi avete rubato?
- Apri bene le orecchie, pezzo di somaro - scattò Hayner furibondo, afferrandolo per il bianco cappotto. - Se dici un'altra delle tue scemenze, alleati o no, quella mazza te la rompo in testa!
- Non fare minacce che non puoi mantenere, ragazzino - rispose tranquillo Seifer, stringendo a sua volta l'altro per la maglietta.

Tutti e due avevano la tipica espressione di chi è pronto a suonarsele senza tanti complimenti tuttavia, prima che dalle parole potessero passare ai fatti, Vivi richiamò la loro attenzione con voce tremante.

- E... Ehi - esclamò il piccoletto, balbettando appena. - Ve... Venite a vedere, fo... forse ho trovato qualcosa!

Subito i ragazzi mollarono la presa e si avvicinarono al punto che Vivi stava indicando.
Apparentemente sembrava non esserci nulla di insolito, ad eccezione di alcune scatole ammonticchiate dietro un vecchio magazzino abbandonato, tuttavia per terra vi era una poltiglia azzurrognola dall'aria vagamente familiare.

- Uhm - esclamò Hayner. - Se non sapessi che Pence è solito lasciare questa roba appiccicosa dappertutto, potrei anche credere che non si tratta di ciò che penso!
- Che vuoi dire, moccioso?
- Questo è Gelato al Sale Marino - spiegò Hayner, immergendo il dito nella poltiglia per mostrarlo sotto il naso di Seifer. - E per giunta non ancora del tutto sciolto, il che significa che abbiamo di fronte una traccia!

Improvvisamente un rumore proveniente dall'interno del magazzino mise tutti e tre all'erta.
Seifer impugnò ancora più saldamente la mazza e, avvicinandosi alla saracinesca semiabbassata, fece segno a Hayner e Vivi di seguirlo senza fare rumore. Uno per volta, strisciando silenziosamente sotto la fessura, tutti loro entrarono all'interno del magazzino per ritrovarsi testimoni di uno spettacolo incredibile.
L'interno del magazzino era tutt'altro che vuoto: circa una mezza dozzina di uomini robusti stava trafficando attorno ad una specie di enorme impianto di congelamento e, rimestando attorno ad una grossa vasca di colorante alimentare, un ciccione tarchiato sembrava impartire agli altri precise istruzioni.

- E' pronta la materia prima? - domandò il ciccione, sollevando la testa.
- Sì signore - risposero gli altri.
- Molto bene - annuì l'uomo soddisfatto. - Anche il colorante è pronto, aggiungetelo nelle dosi indicate e procedete con la fase di raffreddamento!

Così dicendo, l'uomo si avvicinò verso le macchine in funzione.
Hayner, Seifer e Vivi, tutti e tre acquattati nell'ombra, assistettero in silenzio a tutta la scena. Quegli uomini stavano facendo indubbiamente qualcosa di poco onesto ( altrimenti non si spiegava la loro presenza in un vecchio magazzino abbandonato ) tuttavia, ascoltando più attentamente, la faccenda diventò molto più chiara.

- Tra poche ore, il prodotto sarà in vendita nel mio negozio, e per un prezzo dieci volte maggiore di quello corrente - esclamò il ciccione, sorridendo cinicamente. - E' stato un gioco da ragazzi intrufolarsi nella gelateria e impadronirsi di questa preziosissima ricetta... SMUACK !!!

Ciò detto, l'uomo tirò fuori un pezzo di carta e, dopo averlo rimirato, se lo sbaciucchiò più volte.
Sia Hayner che Seifer non avevano più alcun dubbio.
Quel dannato ciccione aveva inteso rubare la ricetta del celeberrimo gelato per venderlo a prezzo maggiorato e, lavorando nascosti in quel vecchio magazzino abbandonato, nessuno avrebbe pensato certo a cercarli... ovviamente se il tubo, dove la materia prima veniva convogliata nell'impianto di congelamento, non avesse avuto una perdita tale da lasciar gocciolare una pozza inconfondibile fino all'ingresso.

- Dobbiamo recuperare la ricetta - mormorò Hayner sottovoce.

Seifer annuì.

- Mi occupo io di questi farabutti - esclamò convinto il campione di Struggle, brandendo sicuro la sua mazza. - Tu approfittane per riprendere la ricetta dalle mani di quel ciccione!
- Aspetta, ma cosa...

Prima che Hayner potesse protestare, Seifer si avvicinò spavaldo alle macchine con aria minacciosa.

- Ehi tu - esclamarono gli uomini, non appena si accorsero della sua presenza. - Come cavolo hai fatto a entrare ?!?
- Dalla porta, amico - rispose Seifer ironico. - E adesso preparatevi, perché vi mando tutti all'ospedale!
- Dannato ficcanaso - imprecò il ciccione furioso. - Che aspettate, dategli addosso!

In men che non si dica, Seifer ingaggiò una lotta furibonda a colpi di Struggle. La sua mazza veniva calata con forza e precisione e, nonostante l'ambiente che gli impediva di saltare con agilità, per un po' riuscì a tenere a bada tutti gli avversari da solo.
Hayner e Vivi si avvicinarono furtivamente alle spalle del ciccione che urlava e, prima che questi se ne accorgesse, gli saltarono addosso per sfilargli di mano la preziosa ricetta.

- Mollala, delinquente - urlò Hayner, assestandogli un violento cazzotto proprio in mezzo al faccione. - L'ho presa Vivi, andiamo!

Senza perdere tempo, Hayner si fiondò verso l'uscita... Ma con la coda dell'occhio si accorse che il piccolo Vivi era rimasto indietro.

- Vivi - gridò. - Muoviti, che ti prende?
- Io... Io non posso lasciare Seifer... Devo aiutarlo!

Malgrado la sua forza infatti, Seifer stava soccombendo al numero dei suoi avversari: costoro gli avevano tolto di mano la mazza da Struggle e, dopo averlo immobilizzato per le braccia, a turno cominciarono a tempestarlo di pugni al volto e allo stomaco.
Seifer boccheggiò mentre un rivolo di sangue cominciò a colargli lungo la bocca e, non appena il suo berretto cadde a terra, anche lui crollò in ginocchio.

- Dannato impiccione - esclamò uno degli aggressori, sputando con disprezzo. - Adesso ti facciamo vedere noi...

L'uomo aveva appena sollevato il pugno verso l'alto, quando il piccolo Vivi gli saltò addosso coraggiosamente nel tentativo di bloccarlo.

- E tu che diavolo vuoi, moscerino ?!?
- Seifer è mio amico - gemette Vivi, stringendosi disperatamente al braccio dell'aggressore con tutte le sue forze. - Non... Non vi permetterò di fargli del male!

Seifer sbarrò gli occhi stupito.

- Vivi...
- Accidenti a te, dannata pulce che non sei altro - imprecò l'uomo, scrollandoselo di dosso con rabbia. - Prendi questo!

Il povero Vivi si ritrovò brutalmente scaraventato all'indietro ma, prima che l'uomo potesse infierire su di lui, qualcuno gli scivolò sotto le gambe per assestargli una pedata proprio in mezzo ai... ehm, diciamo alle "parti basse". Costui ebbe appena il tempo di crollare in avanti, lanciando un grido strozzato, che già Hayner aveva raccolto la mazza di Seifer per completare il lavoro da lui iniziato.

- Mangiate questo, carogne!

Non appena la mazza gli si abbatté giusto sul naso, uno degli scagnozzi che teneva fermo Seifer abbandonò la presa per coprirsi il volto con le mani. Seifer non perse tempo e, approfittando del braccio nuovamente libero, sferrò un cazzotto al suo degno compare. Completamente colti alla sprovvista, gli altri tre furono facilmente neutralizzati dagli attacchi combinati di Hayner e Seifer: il primo distribuì calci e mazzate violente a destra e a manca, mentre il secondo li spedì a nanna con pochi pugni ben assestati; alla fine tutti i complici del ciccione, compreso il ciccione stesso, giacevano a terra privi di conoscenza.

- Bene - esclamò Hayner. - Sembra che abbiamo finito!
- Già - osservò Seifer, sfregandosi il mento sanguinante. - Ma ce l'avrei fatta tranquillamente anche da solo!
- "Prego, non c'è di che" - fece Hayner sarcastico, buttando a terra la mazza con noncuranza.

Seifer non gli badò nemmeno e, voltando lo sguardo verso il piccolo Vivi, si avvicinò a quest'ultimo per assicurarsi che non avesse nulla di rotto. Malgrado fosse ancora piuttosto intontito, Vivi riuscì chiaramente a distinguere il volto di Seifer chino sopra di lui.

- Stai bene? - domandò il ragazzo con voce atona.
- Se... Seifer - esalò Vivi incredulo. - I... Io, ce... certo!

Seifer annuì e, ostentando la sua solita indifferenza, si accinse dunque a raccogliere la mazza e il berretto.

- Andiamo a riportare la ricetta al legittimo proprietario - esclamò. - Dobbiamo anche passare alla polizia, per dir loro di venire a raccogliere questa "spazzatura" e... Ma si può sapere che stai facendo?
- Mhm ?!? - fece Hayner, intento ad assaggiare uno dei gelati prodotti clandestinamente. - Beh, che vuoi che ti dica? E' impossibile resistere... A proposito, ne vuoi uno?

Seppur con una certa riluttanza, Seifer accettò la golosa offerta. Hayner allungò dunque la mano nel congelatore per prendere altri due gelati: uno per Seifer e uno per il piccolo e coraggioso Vivi.

- Tieni, Vivi - esclamò Hayner con un sorriso. - Direi che te lo sei proprio meritato, altroché!
- Gra... Grazie - rispose Vivi, chinando il capo con imbarazzo.
- Apri bene le orecchie tu - fece dunque Seifer, guardando Hayner con una smorfia contrita dipinta sul volto. - Oggi è andata così ma, a partire da domani, nemici come prima... Sono stato chiaro?
- Pienamente d'accordo - concluse Hayner, assaporando la preda di guerra.

FINE

Angolo dell'Autore:

E dopo questa simpatica storiella, grazie alla mia amica Lizzie Sora che è stata così gentile da passarmi questa stuzzicante ricetta, la preda di guerra ce la possiamo gustare anche noi ( con questo caldo poi, è l'ideale! )...

BUON APPETITO !!!^__^

   
 
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