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Autore: celtics    27/06/2012    0 recensioni
Dopo una sanguinosa battaglia con i cavalieri jedi, l'ex senatore ed ex cancelliere della Repubblica Palpatine, s'insediò al comando dell'Impero da lui costruito e voluto da molto tempo: egli era un maestro Sith assetato di potere Lord Sidious.
Nel suo insediamento era stato aiutato dal suo giovane allievo Sith: il Signore Oscuro Lord Darth Vader.
Egli era un misto tra uomo e macchina a causa del duello perduto contro il suo ex maestro jedi Obi-Wan Kenoby.
La sconfitta, avvenuta sul pianeta ricoperto di lava Mustafar, e le ferite riportate nel duello contribuirono a far sprofondare il suo cuore in un lago nero come la pece e a far nascere un sentimento d'odio profondo verso coloro che erano la causa del suo stato e della separazione dalla sua amata Padme Amidala.
Come premio per la sua fedeltà, l?imperatore Palpatine, regalò al Signore Oscuro lo Star Destroyer "Executor", il più grande tra i distruttori stellari della flotta imperiale, con l'ordine di dare la caccia a tutti gli jedi esistenti nell'Universo ed eliminarli.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Alla parola Endor il silenzio era calato e l'equipaggio dell'Executor continuava a fissare Anakin, sapevano che il posto in cui si erano fermati non era stata una scelta casuale ed ora ne avevano la conferma, ma aver costruito una base sotterranea ora non era più un'idea assurda come avevano pensato tutti...tranne l'ideatore Anakin.

Gli altri presenti non capivano cosa stesse succedendo, il clima era cambiato di colpo, fu Obi-Wan a chiedere spiegazioni.

- Avete una base lì? Perchè Anakin?

- Vedi Maestro avevamo bisogno di un posto sicuro dove nascondere Luke e John e farli crescere lontani dagli orrori della guerra e, quando raggiungemmo Endor, capì che quello era il posto giusto e che una base sarebbe risultata fondamentale.

- E' sata la Forza a guidarti lì amico mio...la Forza ti ha guidato in ogni tua decisione.

Il Maestro Yoda continuava ad osservare il giovane Maestro Skywalker:

- Altro tu temi vero Anakin?

- E' una trappola Maestro Yoda.

Tutti i presenti, tranne l'equipaggio dell'Executor che avevano già intuito quale pensiero si celasse dietro gli occhi di Anakin, sussultarono a quelle parole decisamente lapidarie fu Mon Mothma a parlare.

- Ne è sicuro Maestro Skywalder?

- Si ma è anche l'unica occasione ghiotta che ci viene offerta per fermarlo e non dovremmo sprecarla.

- Ci distruggerà visto che ci aspetta.

- Non necessariamente Mon Mothma, intanto noi sappiamo che è una trappola e questo è un punto a nostro vantaggio.

Anakin decise di non continuare per lasciare ai presenti il tempo di assimilare le sue parole: era stata una doccia fredda ma fu Luke a continuare.

- Ci sono con noi più jedi di quanto l'Imperatore creda visto che pensa che Obi-Wan sia l'ultimo ancora vivo e non sa della base che si trova proprio nel sottosuolo di Endor.

Anakin si avvicinò a Luke mettendo in risalto, ancora di più, la loro somiglianza.

- La Morte Nera sarà sicuramente operativa ma non avremo un'altra occasione del genere.

L'Ammiraglio Ackbar era contrariato dall'idea di trovarsi di fronte ad una Morte Nera operativa.

- Dovremmo mettere a rischio l'intera flotta ribelle per una remota possibilità di vittoria?! Non crede di chiedere un po' troppo Maestro Skywalker?

Fu l'Ammiraglio Piett ad intervenire:

- Noi siamo pronti a partire quando vuoi Anakin.

- Chiunque voglia tirarsi indietro è libero di farlo, la nostra sarà una missione quasi suicida e non siamo più in incognito...Arthur sarà veramente rischioso per tutti.

- E' vero, ma abbiamo un'occasione e bisogna sfruttarla...noi non abbiamo dimenticato.

John Piett e l'equipaggio dell'Executor si misero vicini ad Arthur:

-Nemmeno noi abbiamo dimenticato. Andiamo a preparare la nave per la partenza.

Nessuno di loro protestò, anzi, si recarono sull'Executor per prepararlo alla partenza...avrebbero tentato anche senza l'aiuto della flotta ribelle: ne avevano fatto a meno fin'ora avrebbero continuato a farne a meno.

Lando era rimasto vicino ai suoi amici:

- Io, se la flotta interviene, vorrei unirmi a loro altrimenti vengo con te...tu Han che fai?

Il corelliano prese sottobraccio Leia e le sorrise:

- Io seguirò Anakin e tu Chewie?

Il wookie incominciò a latrare animatamente per ribadire il concetto che lui avrebbe seguito l'amico in qualsiasi avventura.

- Il mio coopilota mi seguirà...Luke e Leia voi siete dei nostri immagino.

I due annuirono e il giovane mise una mano sulla spalla del padre.

- Se anche la flotta ribelle non ci appoggerà noi faremo di tutto per porre fine sl potere dell'Imperatore e ripristinare la Repubblica...padre non ho dimenticato nemmeno io.

Mentre gli ex ribelli in incognito si preparavano alla partenza i ribelli e i jedi si stavano confrontando sull'argomento spinoso dell'attacco alla Morte Nera.

I jedi erano contrariati dal fatto che Mon Mothma aveva fatgto un mezzo passo indietro riguardo all'attacco: capivano i timori della donna ma sapevano che Anakin aveva perfettamente ragione non avrebbero avuto un'altra occasione.

L'Ammiraglio Ackbar concordava con Anakin ora, dovevano rischiare il tutto per tutto, e poi non potevano lasciare soli gli uomini del Maistro jedi.

- Loro non hanno pensato alle conseguenze quando sono venuti a salvarci.

Questa frase fu una doccia fredda per chi stava tentennando e fece pendere la bilancia verso l'attacco.

I ribelli e i cavalieri jedi si prepararono alla partenza: mandarono messaggi in giro per l'Universo per richiamare tutti i ribelli per la riunione che si sarebbe tenuta per preparare un piano d'attacco.

Appena furono fuori le bennie di luce la nave ribelle uscì dall'hangar dell'Executor ed entrò nell'iperspazio per il randez-vous mentre il distruttore stellare fece altrettanto in direzione di Endor.

L'aria era tesa perchè sapevano che c'era in gioco il destino dell'intero Universo.

Sapevano che era una trappola per loro e che avdavano a tuffarsi nelle fauci del lupo: su Endor li stavano aspettando le migliori legioni imperiali pronti a schiacciarli.

Dalla loro parte c'era il fatto che, gli imperiali, non avrebbero tenuto in considerazione come minaccia la popolazione degli Ewok.

Per gli imperiali i piccoli orsacchiotti pelosi che popola la luna boscosa, non erano certo una minaccia prprio per le loro piccole dimensioni e le armi primitive di cui dispongono.

Anakin sapeva che questo era un errore madornale perchè, quelle piccole palle di pelo, non erano così innocui come il loro aspetto faceva pensare: erano pronti a tutto per proteggere il loro pianeta.

A bordo c'erano anche i cavalieri jedi che avevano deciso di affrontare gli imperiali sulla superficie di Endor mentre i ribelli avrebbero tenuto impegnati gli impriali nello spazio al di sopra della luna boscosa.

Intanto i ribelli si trovavano in riunione per organizzare l'attacco alla Morte Nera.

Lo spirito del Maestro Mace Windu aveva deciso di presenziare alla riunione ribelle per testimoniare la presenza dei cavalieri jedi al fianco dei ribelli che si stavano già dirigendo su Endor a bordo dell'Executor.

Non sarebbe stato facile, mettere a rischio l'intera flotta non era cosa facile da digerire, ma non potevano lasciare gli ex ribelli in incognito e gli jedi da soli ad affrontare le migliori truppe imeriali che li stavano aspettando sulla superficie di Endor.

La discussione si animò subito tra interventisti e non ed il fatto di scporire che c'era anche l'Executor ad aiutare i ribelli non era stato accettato come se niente fosse.

In molti non riuscivano a credere che degli imperiali fossero, in realtà, dei ribelli in incognito soprattutto visto che il loro comandante era Lord Darth Vader.

A quel punto apparse il Maestro Mace Windu:

- Ascoltatemi signori, per chi non mi conosce, sono il Maestro jedi Mace Windu. Vi posso assicurare che l'equipaggio dell'Executor non è composta da imperiali ma da persone che, credute morte, hanno preso il posto del vero equipaggio e chi comanda il distruttore stellare è il Maestro jedi Anakin Skywalker.

Quella rivelazione fece nascre un brusio che sfociò in una miriade di domande alle quali il jedi cercò di rispondere.

- Sono 25 anni che su quella nave si trovano i ribelli in incognito e il figlio di Skywalker, Luke, si trova a bordo di essa. Fu prprio quell'equipaggio a metterlo al sicuro dall'Imperatore facendolo credere morto a tutti. Sono stati loro amettere in salvo più jedi possibili ed ora sono a bordo dell'Executor in direzione di Endor. Loro proveranno a fermare Palpatine con o senza di voi ma, senza di voi, gli renderete tutto molto difficile.

La discussione riprese con più forza ma il Maestro jedi era riuscito a farsi ascoltare tanto che, i contrari alla partenza, divennero una minoranza.

Mon Mothma e il Generale Ackbar iniziarono a preparare un piano d'attacco con l'aiuto di Mace Windu.

Intanto l'Executor era vicino ad Endor, in un punto non visibile dalla Corte Nera, per studiare la nuova minaccia.

La nuova stazione da battaglia era incompleta, alcune sue parti erano scoperte, ma l'alone maligno che emanava faceva capire quanto fosse pericolosa.

La Morte Nera era protetta da uno scudo che veniva generato dalla luna di Endor ed intanto orbitava intorno ad essa.

La studiarono a lungo e, appena il momento fu giusto, attivarono il teletrasporto che smaterializzò il distruttore stellare facendolo rimaterializzare nel sottosuolo di Endor.

L'aver costruito quella base era stat un'intuizione che ora tornava veramente utile.

Tutti gli uomini a bordo dell'Executor scesero a terra e incominciarono a risalire in superficie fino a raggiungere, con circospezione, il loro piccolo villaggio.

Appena arrivati Anakin prese uno strmento a fiato, un corno, e vi soffiò dentro emettendo un suono lungo: er il suo messaggio rivolto agli abitanti del pianeta.

Quando gli Ewok sentirono quel suono si misero in viaggio: i loro amici alti erano tornati finalmente a casa e questo voleva dire che c'erano guai in vista.
   
 
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