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Autore: hellosunshjne    27/06/2012    3 recensioni
Vedevo solo il fumo uscire, le fiamme ormai ci circondavano. Le tenevo strette a me, le mie due ragioni di vita. Riuscivo a stento a respirare, vedevo gente accorrerci quando ad un certo punto aprii gli occhi e mi ritrovai dentro una sala d'ospedale.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Nuovo sole, nuova mattina, nuovo giorno.
Mi alzai volenterosa dal letto e andai direttamente nel bagno per farmi una doccia. Jeans, maglione lungo, sciarpa e UGG. Scesi le scale di corsa e vidi tutti a tavola, tranne Liam, a fare colazione.
«Buongiorno a tutti» riuscii a dire mentre bevevo una tazza di caffè dopo aver dato un morso alla fetta biscottata di Louis. Sophie mi guardò tutta sorridente, sicuramente per la mia allegria abbastanza strana dato la situazione. «Sophie devo fare un servizio, ci vediamo tra un’oretta al centro okkei?»
«Va bene tesoro» rispose facendomi l’occhiolino.
«Lou posso prendere la tua macchina? Ti prego!»
«Va bene, ma mi raccomando eh, trattala bene!».
Gli schioccai un bacio sulla guancia ed uscii senza guardare nessun’altro. Misi la giacca e notai che stranamente non pioveva ma c’era un forte odore di neve.
Girai la chiave nel quadrante e poi accesi la radio. Stavano trasmettendo Unfaithful di Rihanna e  cantai con lei a squarciagola. Presi due mazzi di fiori e andai lì.
Quella canzone mi aveva dato ancora più forza, potevo farcela.
Dopo venti minuti di viaggio parcheggiai la macchina e di fronte a quel cancello enorme trassi un sospiro per prendere coraggio.
Seconda fila a destra.
I miei occhi divennero lucidissimi ma riuscii a trattenere le lacrime per un po’. Poggiai i fiori vicino a quelle piccole lapidi dove vi erano custoditi i resti delle mie sorelle. Accarezzai la foto e m’inginocchiai davanti a loro. Senza dire nulla scoppiai in un pianto silenzioso guardando i loro volti sorridenti, distrutti da un bastardo.
Mi strinsi nella giacca e parlai a loro di tutto quello che era successo. Non che potessero rispondermi o darmi consigli, ma loro erano sempre state un pezzo importante della mia vita e continuavano ad esserlo.
Era strano per me provare tutto quel dolore per Zayn, non l’avevo mai provato prima per qualcun altro. Solo per loro e quindi pensai di trovare la situazione con loro.
«Ho bisogno di voi. Quanto mi mancate. Vi chiedo aiuto, è inutile lo so.»
Rimasi un altro po’, con le ginocchia su quella ghiaia, cercando di riordinare i miei pensieri.
Ad un tratto sentii una mano sulla guancia così mi girai verso destra. Non c’era nessuno ma sentivo la mia guancia rossa, come se fosse stata appena accarezzata. Dei brividi mi percorsero tutta la schiena.
No. Non è possibile.
Poggiai la mia mano su quella delle mie sorelle e sorrisi facendo scendere le ultime lacrime. Annuì a me stessa e mi alzai. Sfiorai di nuovo i loro volti e corsi via in macchina.
Iniziò a nevicare ed in fretta cercai di arrivare a casa ma la bufera di neve rendeva impraticabili le strade. Presi il telefono per chiamare Sophie e dirle che avrei fatto tardi ma non c’era linea.
Cazzo.
Il cimitero si trovava molto in periferia, se non nelle campagne che portavano alla statale. Non sarebbe passato nessuno, soprattutto con quella neve.
Faceva un freddo bestiale così accesi l’aria calda ma la situazione cambiò di pochissimo. Riaccesi la radio mentre aspettavo che quella bufera si calmasse. Non prendeva nessuna stazione, perfetto.
Era una delle opzioni più assurde ma qualcosa dovevo pur fare. Scesi dalla macchina e fui avvolta da un vento gelido. Mi alzai la sciarpa per coprirmi anche la bocca e guardai a destra e a sinistra nella speranza che passasse una macchina.
Erano passate tre ore e la bufera non si era placata, anzi sembrava essere peggiorata. Presi di nuovo il telefono ricordandomi che per le emergenze si poteva chiamare. Composi subito il numero e cercai di dire nella situazione in cui mi trovavo ma la linea era stata interrotta.
Faceva sempre più freddo e l’aria calda in macchina non serviva a nulla. Vidi due fari e così scesi di corsa. Inciampai rovinosamente a terra e così la macchina passò senza notare la mia presenza.
«Vaffanculo!Vaffanculo!» urlai in preda al panico.
«Questo era l’aiuto che dovevate darmi? Beh grazie mille!» urlai al cielo.
Erano le 4 del pomeriggio e la luce del sole era completamente svanita.
Maledetta Inghilterra.
Faceva seriamente freddo e cominciarono a tremarmi i denti. Non ero una tipa che andava nel panico ma in questo caso, in mezzo ad una bufera di neve, senza linea, al buio, il panico era inevitabile.
Provai a chiudere gli occhi e a chiudermi bene nella giacca ma era impossibile addormentarmi con la paura di essere assalita da un orso o qualsiasi animale che fosse il doppio di me.
Sentii un tonfo e così aprii gli occhi nella speranza che la situazione si fosse placata. Avevo dormito per due ore. Scesi dalla macchina cercando di capire quel rumore a cosa fosse dovuto e mi ritrovai un cucciolo infreddolito vicino alla portiera.
Poteva essere un labrador, lo presi in braccio e lo sentii tremare.
«Solo tu ci mancavi!» dissi accarezzandolo. Mi tolsi la sciarpa e l’avvolsi attorno a questo cucciolo.
Vidi di nuovo dei fari puntare sulla mia macchina e socchiusi gli occhi per la luce accecante. Le macchine stavano per accostarsi così scesi anche io lasciando il cagnolino in macchina. Quando le riconobbi tirai un sospiro di sollievo.
«Brutta stronza di merda! Ci hai fatto prendere un colpo!» urlò Sophie correndo verso di me. Non dissi niente e la strinsi forte. Finalmente!
«Come stai?» chiese Charlie abbracciandomi.
«Infreddolita» riuscii a dire con i denti che mi tremavano. Liam subito mi poggiò una coperta sulle spalle e mi diede un bacio tra i capelli. «Come avete fatto a capire?»
«Dopo esserci fatti tutta la città…Qualcuno ha pensato a questo posto» rispose Niall accarezzandomi una spalla.
Qualcuno.
Quella parola mi fece arrivare altri brividi, ma non per il freddo.
«Vi lasciamo soli» disse Louis dopo avermi dato un bacio sulla guancia per poi allontanarsi con gli altri.
Tenni lo sguardo alzato nonostante avessi una paura incredibile di trovare i suoi occhi, che non ci misero molto a raggiungere i miei.
«Come ti senti?» disse Zayn avvicinandosi.
«Sono stata meglio» risposi sincera, il motivo però non lo specificai.
Allargò le braccia e mi sorrise. Risposi nello stesso modo e mi fiondai nella sua stretta.
«Scusa» dissi trattenendo le lacrime.
«No, scusa tu» ripetè lui. Mi diede un bacio nei capelli . «Andiamo a casa?»
«Insieme?»
«Assolutamente!» mi rispose velocemente. Lo strinsi ancora per un po’ a me e poi entrammo in macchina.
«Ah c’è un nuovo amico..»
«Chi?» pronunciò prima di urlare in preda alla felicità. Prese quel cucciolo di Labrador tra le mani e iniziò a dirgli tante cose smielate con una vocina di cazzo.
Scossi la testa e fece un grande sospiro.
Tutto era ritornato alla normalità.
Forse.



EEEEEECCOMI! :D
é vero è corto ma vi spiego il motivo. Volevo dare la giusta importanza a questa scelta di Holly e non mettere troppo in un capitolo :)
Mi rifaccio al prossimo non preoccupatavi *w*
Mi date una mano con il nome del cagnolino? Ditemi voi come lo chiamareste **
illa <3
  
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