BUONGIORNO! Questa fic ha
due coppie di base, Niam e Larry. Il primo capitolo
ha un che di vagamente deprimente, ma questa NON è UNA STORIA ANGST, è una
storia romantica, quindi alla fine andrà tuuuuutto
bene. Forse.
Se avessero chiesto a Liam
se era innamorato di Niall, lui non avrebbe saputo
cosa rispondere. Erano i suoi occhi a mandarlo in confusione, il modo in cui
gli si arrossavano le guance ogni volta che era agitato, il modo in cui lo
faceva sempre sentire felice solo con un sorriso. A volte invidiava Harry, sempre
così sicuro di sé e di ciò che provava. Era innamorato di Louis ad un livello
tale che era quasi doloroso, e lo ammetteva a sé stesso e agli altri.
Guardò Niall, che stava
mangiando un gelato scherzando tranquillamente con Zayn,
e pensò che avrebbe potuto fare qualsiasi cosa per quel ragazzino.
« Uh, qualcuno qui si è preso una cotta? »
Sussultò, sentendo la voce di Harry così vicina al
suo orecchio, e la sua mano su una spalla. Si voltò a fulminarlo con lo
sguardo. « Come, scusa?»
Harry sorrise. « Niente, stavo solo notando il modo
in cui ultimamente guardi il nostro piccolo Niall.. e
con “ultimamente” intendo negli ultimi mesi.. »
« Piccolo? Guarda che ha un anno in più di te.. »
commentò Liam, evitando volutamente di rispondere
alle insinuazioni dell’amico.
« Dettagli –lo liquidò Harry con un cenno della
mano- Allora? Come spieghi questo tuo continuo andare in fissa sulla sua
faccia? E con “faccia” intendo in particolare le invitanti, rosee labbra.. »
Liam alzò gli occhi al cielo. « Non
devo spiegare proprio niente. È solo un caso, okay? Un caso. » concluse, e si
alzò, decidendo di avere proprio bisogno di fare quattro passi da solo per le
strade di Londra.
A volte, tutto ciò che Liam
voleva era semplicemente mandare a fanculo la sua millantata “ragionevolezza”,
picchiare Harry e ficcare la lingua in bocca a Niall.
Ma la sua ragionevolezza era sempre lì, come un irritante folletto sulla
spalla, ad impedirgli di fare cazzate.
A volte, Niall voleva solo
che tutto tornasse come era in principio. Quando tra di loro non c’erano tutti
quei problemi, quelle cose non dette, quei segreti. Quando Harry non era
innamorato di Louis, quando lui non provava quelle
cose per Liam e Liam
non era sempre così maledettamente ed inspiegabilmente nervoso. Insomma, quando
erano cinque semplici amici cui finalmente era data la possibilità di
realizzare il proprio sogno.
A volte Niall si chiedeva
se erano mai stati cinque semplici amici.
Quando questi dubbi lo assalivano, Niall si sentiva triste, e voleva solo che qualcuno lo
abbracciasse.
Quando quella sera Liam
ritornò dopo la sua passeggiata, a casa era rimasto solo lui. era da solo, in
cucina, ad abbuffarsi di marshmallow.
« Niall cosa diavolo ci
fai ancora a casa mia a mangiarti le mie caramelle?
»
Niall sussultò, sentendo la voce di Liam. Si voltò a guardarlo con un sorrisetto colpevole
dipinto in volto.
« Sono un po’ giù di morale.. –rispose,
sinceramente- non mi va di rimanere da solo, mi ospiti per stasera? »
Liam sospirò, si tolse la sciarpa e
la giacca e si sedette davanti all’amico. « Cosa c’è che non va? » chiese, con
un sorriso dolce.
Era
una delle cose che Niall amava di Liam:
sapeva ascoltare. Poteva ascoltarlo senza aprire bocca anche per ore, sembrando
interessato ad ogni singola cosa che gli diceva. E dopo averlo ascoltato
riusciva sempre a rassicurarlo ed aiutarlo più di chiunque altro.
« Non
so, è solo che… che ultimamente mi sembra tutto così diverso.. »
Liam lo guardò perplesso. « Diverso?
» chiese.
Sapeva
che Niall quando aveva un problema o era agitato non
era in grado di spiegarsi, ed aveva bisogno di qualcuno che gli tirasse fuori
le parole di bocca.
« Si,
beh, noi… siamo diversi, da come eravamo all’inizio.. –a parte Zayn, lui è sempre il solito adorabile narcisista- Harry da
quando è innamorato di Louis non è più lo stesso, e Louis.. fa lo stronzo in continuazione. Tu sei sempre nervoso,
irritabile, ed io non so neanche perché.. sei il mio migliore amico, ed io non
ho la minima idea di quali siano i tuoi problemi, di cosa ti passi per la
testa! » esclamò, riuscendo finalmente a sfogare, almeno in parte, quelle che
erano state le sue paturnie negli ultimi tempi.
Liam lo guardò in silenzio per
qualche secondo. Sguardo sfuggente, indecifrabile. Sguardo di chi si sta
sforzando di non mostrare le proprie emozioni, i propri pensieri. « E tu? »
chiese alla fine, e stavolta fu Niall a guardarlo
perplesso.
« Io
cosa? »
« Tu
in che cosa sei cambiato? »
Niall strinse i denti per un istante,
a quella domanda. Come poteva spiegargli che probabilmente si era preso un’enorme,
gigantesca, catastrofica cotta adolescenziale per lui?
« Io…
credo di essermi preso una cotta.. »
«
Credi? »
«
Beh, si, batticuore, pterodattili.. quelle cose lì, insomma.. »
«
Pterodattili? » Liam era ufficialmente sconcertato.
« Si,
ho gli pterodattili nello stomaco ogni volta.. ogni volta. » Ogni volta che ti vedo. Non concluse la
frase.
«
Ogni volta? »
«
Ogni volta che vedo una persona. »
La
fronte di Liam, prima aggrottata, si spianò, e lui
sorrise. « Beh, credevo che si dicesse “avere le farfalle nello stomaco”, ma comunque… sono felice che tu ti sia..
uhm, innamorato. »
Niall rimase immobile qualche secondo,
non sapendo se sentirsi deluso da quella reazione, o solo triste. Cercò di
abbozzare un sorriso, ma quella sera le sue labbra non ne volevano proprio
sapere di aprirsi in un sorriso come si deve, quindi si limitò ad una mezza
smorfia.
« Per
quanto mi riguarda, non ti preoccupare, sto solo avendo qualche problema con
Danielle, ultimamente, è per quello che sono nervoso.. »
Niall pensò che se Liam
voleva consolarlo, ricordargli l’esistenza della sua fidanzata non era il modo
migliore, ma ovviamente non fiatò. Si alzò e lo abbracciò. Come al solito un
miscuglio di sensazioni contrastanti lo invasero, ed il petto gli si gonfiò a
dismisura.
«
Grazie per la compagnia, Daddy Direction..
» disse, dirigendosi verso la porta, e per la prima volta quella storia del
papà gli parve assurda. Non lo vedeva più come un amico, non lo vedeva come un
fratello maggiore, figuriamoci se lo vedeva come un papà.
« Niall! »
Si
fermò, con la mano sulla maniglia, un moto di speranza nel petto.
«
Ricordati che domani mattina abbiamo l’aereo alle 9.. »
Strinse
i denti, sospirò, si voltò e sorrise.
«
Certo che mi ricordo, per chi mi hai preso? Non sono mica Zayn
che non si sveglia neanche se gli calpesti la faccia. (nda-??)
» esclamò, poi aprì la porta ed uscì di casa, lasciando finalmente andare il
respiro che aveva trattenuto fino a pochi istanti prima.
Per
la prima volta il suo abbraccio non l’aveva rassicurato, ma aveva solo fatto
crescere in lui nuove preoccupazioni.
Per
la prima volta, Niall aveva solo una gran voglia di
piangere.
C’erano
dei momenti in cui Harry sentiva di non potercela proprio fare. Momenti in cui
gli sembrava tutto così maledettamente difficile da sopportare. Momenti in cui
voleva solo tornarsene a casa da sua madre e dimenticarsi tutto quanto.
dimenticarsi Louis.
Tutti,
a partire dalle fan e dai loro stessi amici, pensavano che lui e Louis fossero
una coppia perfetta. Una di quelle coppie inseparabili, che non litigano mai.
Beh,
questa era una gran cazzata. Se fino a quel momento erano stati amici inseparabili, era solo grazie alla
sua infinita pazienza, alla sua capacità di sopportazione ed al suo innato
talento nel fare buon viso a cattivo gioco. Ma prima o poi la sua pazienza si
sarebbe esaurita, e lui sarebbe esploso. Non sapeva quando, né come, ma sapeva
che prima o poi sarebbe successo. E sarebbe stata tutta colpa di Louis. Del
dolce, divertente, adorabile, carotofilo (nda-licenza poetica .-.) Louis. Che alla fine non era altro
che uno stronzo ipocrita. Era così che lo vedeva Harry, ma era talmente
innamorato di lui che le volte in cui desiderava baciarlo fino a star male
erano ancora di più delle volte in cui desiderava prenderlo a calci fino a
farlo sanguinare.
A
volte Zayn non poteva fare a meno di pensare che i
suoi compagni di band fossero degli enormi finocchi con problemi di
comunicazione. In quei momenti, Zayn aveva una gran
voglia di pestarli tutti e quattro, e poi, forse, obbligarli a parlarsi come si
deve e a dirsi in faccia tutto quanto.
***Autrice***
Rieccomi!
Non ho molto da dire, qui sono tutti tanto depressi e nervosi e non succede
sostanzialmente nulla, ma è solo per questo capitolo, poi inizieranno a
succedere cose, quindi non fermatevi alla prima impressione e leggete anche il
seguito. Ve ne prego ç_ç ci tengo a questa storiella
<3
E SOPRATTUTTO
lasciatemi qualche recensione! Pliz! Amo leggere i
commenti e voglio sapere i vostri pareri/consigli/suggerimenti/critiche.
Detto
questo, vi abbandono.
Cercherò
di aggiornare il più presto possibile, per quanto la pigrizia mi limiti
parecchio in questo =_=
Un bacione
<3
E ringrazio
in anticipo chiunque vorrà seguire questa storia <3
Ale