Sono Vanessa McGrint. Ho sedici anni e mi definisco una ragazza come tante altre. Anche se la gente non la pensa come me. La mia ragazza mi ha appena mollato, e oltre a stare male per conto mio, ci si mettono anche i pregiudizi della gente.
Tutto è iniziato qualche giorno fa, quando ho ricevuto la chiamata di Kristen, la ragazza che amo più della mia vita.
‘Vanessa, ho bisogno di parlarti’
‘Che c’è Kris? Perché non mi hai chiamato amore?’
‘Perché non c’è nessun amore’
‘Non voglio sentire più nulla, tra mezz’ora al parco’
Arrivai in anticipo , e lei mi raggiunse 10 minuti più tardi, ma non era sola, dietro di lei c’era ad aspettarla suo fratello. Ero agitata, agitatissima.
‘Ciao’
‘Ciao Kris, che ci fa tuo fratello lì?’
‘E’ questo il punto, ha scoperto di me, di noi. Non possiamo andare avanti, mi ha minacciato per ore. Mi dispiace, sai quanto ci tengo a te, ma è per il mio ed il tuo bene, addio’
‘No, no, non puoi lasciarmi così, non può essere un addio, gli addii non fanno battere il cuore’
Sentì le mie parole, ma si voltò e raggiunse il fratello.
Da quel momento non ho più sentito la sua magnifica voce, posso limitarmi ad osservarla ogni giorno fouri scuola. Lei si accorge che la osservo, ed è per questo che abbassa lo sguardo, la conosco.
Ormai sono 5 giorni che io e lei non stiamo più insieme, e mi manca terribilmente, le giornate sono vuote e inutili, come d'altronde la mia esistenza. Il dolore di non averla fa sembrare il dolore degli insulti della gente e del fratello di Kris un tocco di una piuma. Fa male, tanto male.
Ho preso la mia decisione, le mando un messaggio.
‘ciao’
‘che vuoi? Non sono stata chiara?’ mi ha risposto, anche se avrei preferito che il mio cellulare non vibrasse, a sto punto.
‘voglio che tu mi dia un’altra possibilità, mi mancano i tuoi messaggi, mi manchi tu’
‘mi manchi anche tu, tanto’
‘non penso tuo fratello controlli il tuo cellulare, messaggiamo, mi basta sapere ogni giorno che stai bene’
‘ok, amore’ finalmente! Da quanto tempo non mi sentivo dire quella parola!
‘Sei la cosa più bella che mi sia successa, insieme, io e te, il nostro si che è vero amore’
‘Ti amo per quello che sei. Il nostro amore è diverso, ma speciale’
Sono passati un bel po’ di giorni, ed io e lei continuiamo a messaggiare solamente, a scuola un sorrisetto nascosto dietro gli armadietti. Mi accontento dei suoi messaggi, non mi importa, tanto presto ritorneremo insieme, finita la scuola, ne sono sicura.

La gente di questo fottutissimo posto dovrebbe andare solamente a farsi fottere, perché giudicano persone che in fine non sono poi così diverse. In amore non si comanda. Se ti innamori di una persona è così, punto.

Oggi ho deciso di andare al parco, il luogo in cui ci siamo messe e in cui mi ha mollato. Quanti ricordi lì. Mi siedo sulla “nostra” panchina, mi rilasso, ascoltando il cinguettio degli uccellini e il rumore delle foglie.
Ma la mia serenità finisce quando all’improvviso vedo Jake, il fratello di Kristen. Cosa vorrà? E se minaccia anche me? Ho paura. Poi guardo oltre. No, non è quì per me. Avrei preferito essere presa a schiaffi sul viso, che sul cuore. Kristen- Justin. Quest’ultimo è il migliore amico di Jake. Non ci posso credere che quei due si mantengono per mano, lì sarei dovuta starci io.
Tutti i sogni di una vita distrutti, promesse infrante. Scappo via da quella panchina, da quel parco, da quella visione, da lei. Mi stendo sul letto, piango e ascolto musica deprimente. Il giorno seguente decido di mandarle un altro messaggio.
‘come hai potuto farmi questo’
‘Vanessa, basta mandarmi messaggi, tu devi dimenticarmi! Quello che è stato è stato, ed io ho fatto un grosso sbaglio! Ora nella mia vita c’è solo Justin!’
No, non può essere vero. Mi ributto sul letto, faccio di nuovo quello che ho fatto la sera precedente. Piango e ascolto musica deprimente.
E’ così ogni giorno. A scuola sto sempre sola, la sfigata di turno, ormai Kristen sta diventando popolare, da ragazza “normale”.
Io mangio da sola, studio da sola, sono sempre sola.
Poi dopo scuola torno a casa, mi stendo sul letto, piango e ascolto la solita musica.
E’ passata una settimana, non è cambiato nulla. Oh si, forse Kris e Justin si amano più di prima.
Dopo aver pianto sul mio letto, oggi, ho pensato a quello che mi ha scritto Kristen nell’ultimo messaggio. Forse è giusto così, devo dimenticarla!
Ma no, non ci riesco è inutile, sono passati altri 4 giorni, ed il mio tentativo di dimenticarla è andato a farsi fottere.
Mi alzo dal letto e vado in bagno, mi guardo allo specchio. Sono più brutta del solito. Ho tutto il mascara sciolto. Penso alla mia vita di merda, al posto in vui vivo. E poi penso a me, al mio corpo.
‘E se diventassi emo? Sarebbe tutto così semplice’
Il giorno dopo sono tutta nera, trucco più nero e calcato che mai. A scuola mi unisco al gruppo emo che c’è. Con loro non parlo molto, ma so che mi capiscono, mi porgono sempre la spalla e piangono con me. Mi hanno insegnato molte cose, e molti principi di vita. Sono d’accordo con loro su tutto, non dico di amarli, noi emo non amiamo, ma li stimo molto.
Oggi sono due settimane che sono emo, e ho deciso di tagliarmi ai polsi. Perché? Perché Kristen mi ha guardata, si è rattristita e poi è andata da Justin. Doveva venire da me, cazzo!
Sangue, tanto sangue, sono tre tagli molto lunghi, 2 sul braccio sinistro e 1 su quello destro. Il dolore non lo sento, è piacere. Soffrire è vita.
Domani andrò al parco, a fumare qualche sigaretta.
Mi trovo sulla panchina di sto parco di merda,prima di venire mi sono di nuovo tagliata. Riesco a sentire il fumo che mi penetra nei polmoni. Ammutolisco gli sgardi della gente con uno mio di rimando. Che gente di merda!
All’improvviso vedo lei, e questa volta è sola. E si sta avvicinando.
‘Ciao Vanessa’
‘Che nome ridicolo il mio, pff! Sa tanto di ragazza perfetta!’ le fumo in faccia.
‘Quello è il nome della ragazza perfetta che un giorno conoscevo’
‘Che un giorno amavi.. ed è colpa tua se è ridotta così’
‘Non puoi dare tutta la colpa a me! Ti ho detto di dimenticarmi e di farti una vita, tu hai scelto questa vita!’
‘Sei venuta per dirmi questo? Hai finito?’
‘No! Voglio dirti che devi tornare ad essere come prima, quella ragazza solare e sorridente, che amava la vita, che aveva milioni di sogni, e aveva la speranza di realizzarli’
‘Quella era la ragazza che c’era quando tu eri al suo fianco, quei sogni circondavano te’
‘Vanessa, torna a vivere! Credimi, è bellissimo amare qualcuno ed essere ricambiati, Justin è fantastico!’
‘Si, è davvero fantastico! Ma come hai fatto a cambiare?’
‘Non è cambiato nulla, il sentimento che provo per te è uguale a quello di prima..’
‘Io non capisco..stai dicendo che..’
‘Sto dicendo che ti ho amato come si amano le migliori amiche. È stato solo un periodo di confusione’
‘Ho sentito troppo, questo non devevi dirlo! Mi avevi sempre promesso che i tuoi sentimenti erano come i miei, che provavi le stesse cose! Basta, questo è davvero troppo!’
Piangendo sono scappata a casa, un pensiero mi ha attraversato il cervello. E in momenti come questi, non ragioni, vai d’istinto. Apro l’anta del mio balcone, mi affaccio, e mi butto, un tutt’uno. Il momento più bello di tutta la mia vita, mi sono sentita finalmente libera, finalmente me. Magari in paradiso non esistono discriminazioni. Finalmente ho lasciato questa vita di merda. Mi sono lanciata dal settimo piano e non sono sopravvissuta.

Questa è la mia prima OS, e la dedico a te, mia Ciccina cuoricina! Ahahaha :'3 Comunque, per chiunque altro l'abbia letta, spero sia stata di vostro gradimento, bhè, probabilmente no, dato che è abbastanza angst :33 Lasciatemi ugualmente una vostra recensione, che sia positiva o meno!
A presto! :D