Aveva gli occhi lucenti
di uno sguardo profondo,
ancor privo di sentimenti
con un pianto venne al mondo.
Non era ancor pronto al mondo
e non pensava a cosa la vita avesse in serbo,
ma il tempo passa e in un secondo
dalla bocca uscì il suo primo verbo.
Con le gambe già sull'attenti
era il primo giorno di scuola,
mentre pensava alla mamma, in un momento
scrisse la sua prima parola.
Ignaro dei secondi passanti
la vita lo portava lontano,
ignaro delle difficoltà incombenti
il primo amore lo prese per mano.
Tra il dolore e la speranza
il gioco della vita era sempre più duro,
tra un amore e l'esperienza
c'era già chi lo definiva maturo.
La vita gli spalancò il suo destino
e le scelte più ardue ed atroci,
porti colpi all'intestino
da parte di animali feroci.
Conscio della perpetua battaglia
c'è un amore da scrivere su un foglio,
mentre nel bel mezzo della guerriglia
guarda già gli occhi di suo figlio.
Con il cuore in affanno
e le energie ormai andate,
rimembra del tempo tiranno
e delle occasioni mancate.
E nelle decisioni invece intraprese
la sua mente ben riparta,
nella gioia di chi non si arrese
scrisse il suo successo su carta.
Pensa al suo dolce seme
caduto ormai lontano dal ramo,
e del tempo la tanta speme
nel pronunciar convinto quel ti amo.
La vita lo privò del sole,
esangue nel suo letto taciuto
con il più dolce sforzo nelle sue parole
volse al suo guscio l'estremo saluto.