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Autore: Alyssia Black    03/07/2012    4 recensioni
Storia scritta per un compito in classe e mi ha anche fruttato un bel 10...
E' una sorta di diario composto da capitoli non troppo lunghi.
"Jgor Voskrilov è un giovane scrittore russo. Non ha radici, non ha famiglia o persone care, è un'anima libera. Un giorno viene invitato dalla Società dei Trasporti Russi per prendere parte al viaggio inaugurale della nuovissima ferrovia Transiberiana e qui riuscirà a..."
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Premessa: Poichè la storia è stata scritta per un compito in classe, fruttandomi un 10, non è troppo lunga. I capitoli sono divisi in giorni e sono volutamente corti e, per quasto, non criticatemi ciò, io vi ho avvertito. Visto che quando ho scritto questo tema non avevo le date precise dell'inizio della costruzione e dell'inaugurazione della Transiberiana allora li ho inventati. Ora so che i lavori di costruzione sono iniziati nel 1891 e terminati nel 1916 ma ho comunque preferito non modificare le date. Anche qui, vi chiedo di non criticarmi ciò perchè è una mia scelta non modificare le date. Un bacio e buona lettura...

 
Transiberiana Express
 



21 Novembre 1899
                                                                                                    Mosca ore 12,30
 
Parla Jgor Voskrilov
 
Scrivo questo diario seduto nello scompartimento numero uno di un treno che compirà un viaggio meraviglioso e siamo partiti da poco più di mezz’ora. 
Oggi si è tenuta la cerimonia di inaugurazione della ferrovia “Transiberiana”, che collega Mosca a Vladivostok.
Sono stato invitato dalla “Società dei Trasporti Russi” per prendere parte al primo viaggio lungo questa ferrovia. Desiderano un resoconto dettagliato di tutto il percorso ed anche una mia opinione personale al riguardo.
 
La richiesta di partecipazione mi arrivò in busta verde qualche mese orsono: rimasi sorpreso del fatto, non pensavo proprio che mi invitassero, ma, credo, che a-vermi su questo treno sia solamente pubblicità: uno scrittore a bordo è sempre utile.
Un’ora fa la stazione “Aleksandr Romanov” era colma di gente, almeno cinquemila persone guardavano estasiate il treno, sognando di poterci viaggiare almeno una volta nella vita. I giornalisti assediavano tutti i presenti come delle formiche in cerca di cibo e volevano notizie dettagliate sul viaggio che avremmo compiuto.
 
Quando tutti furono saliti a bordo le pesanti porte di ottone verde si chiusero ed il treno fischiò mettendosi in moto.
Molti si affacciavano ai finestrini, quasi cadendo, per salutare o dire addio a persone care che sarebbero rimaste a Mosca. I bambini piccoli, dalla stazione, piangevano perché i loro padri, sul treno, stavano partendo. Giovani ragazze, a terra, cercavano di dare un ultimo bacio ai loro amati che, probabilmente, non avrebbero più rivisto.
Da ogni vagone del treno si udivano singhiozzi, lamenti di disperazione e pianti.
 
Io no, io non sono come loro. A Mosca nessuno aveva versato lacrime per la mia partenza. Sono solo al mondo, un’anima libera, solitaria, non ho radici che mi leghano ad un luogo particolare.
Amo viaggiare, conoscere genti e culture diverse e questo è il motivo che mi ha spinto ad accettare il viaggio.
 
Io non conoscevo questa ferrovia prima dell’invito e così ho deciso di documentarmi. Ho scoperto che molti considerano la Transiberiana qualcosa di meraviglioso ed irraggiungibile. E’ stata costruita in meno di dieci anni ed è già famosissima, ha raggiunto, in breve, un successo pari solo al celebre “Orient Express”.
 
 
                                                                                             
 
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PiccolaStella's Corner...
Benvenuti ragazzi e ragazze eccomi qui con la mia prima vera e propria originale. Sapete, mi diverte scrivere queste storie. Comunque come vi ho già detto questo era un tema scritto in classe. Lo pubblico solo ora perchè solo ora ho trovato la brutta copia! Comunque è una sorta di diario e ho deciso di dividere i giorni. Ogni capitolo, poichè rappresenta un giorno, è molto corto e ho deciso di non allungarlo ulteriormente per non rovinare ciò che avevo scritto in classe. Quindi non mi venite a dire "è troppo corto" o cose simili.
Comunque ora vi chiederete ma è così monotono il viaggio? Io vi rispondo di no! Perchè? Bè, lo scoprirete nel prossimo capitolo.
Spero vi sia piaciuto. Un bacio
Piccola Stella Senza Meta 

 
   
 
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