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Autore: Gold93    03/07/2012    7 recensioni
Seconda storia che pubblico, stavolta mi diletto in una fanfiction comica che vede come protagonista l'organizzazione più temuta: Alba! Che per l'occasione celebra il funerale di Sasori, spero vi garbi!
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akatsuki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Fandom: Naruto

Genere: Comico

Rating: Verde

Personaggi: Pain, Konan, Itachi Uchiha, Kisame Hoshigaki, Hidan, Kakuzu, Zetsu, Tobi, Deidara e Sasori.

Avvisi://

Disclaimers: i personaggi citati appartengono all’autore Masashi Kishimoto

Titolo: Il funerale di Sasori
Era alba, e lo era sia letteralmente che nel senso figurato, otto individui differenti che portavano la medesima divisa nera con nuvole cremisi erano riuniti in cerchio davanti a una tomba.
“Oggi siamo qui riuniti per celebrare il funerale di un nostro compagno ... Sasori della sabbia rossa ... ma prima l’appello! Deidara!”
“Presente!” 
“Itachi Uchiha!” 
“Presente ...” 
“Kisame Hoshigaki!” 
“Presente!” 
“Hidan!” 
“Perché tutte le volte dobbiamo fare questo inutile appello?” si lamentò un uomo alto, sul collo aveva un ciondolo a forma di triangolo, portava una falce sulle spalle, infine i capelli albini e pettinati all’indietro.
“Taci Hidan, sei l’ultimo arrivato e hai meno diritto a parlare” rispose uno dei ninja il cui volto era coperto, si potevano intravedere solo la carnagione scura e le pupille verdi, teneva stretta in mano una valigetta.
“Ehi Kakuzu, mi spieghi perché ogni volta che parlo, tu ribatti! Sono il tuo compagno di squadra, dovresti difendermi!” 
“Un giorno di questi ti ammazzo ... ” 
“Come se fosse possibile Kakuzu”.
“Ti spiegherò perché facciamo l’appello, l’appello unisce la classe e in questo caso, unisce il nostro gruppo e il rispetto reciproco e fondamentale quanto l’unione della nostra organizzazione” disse il capo, aveva sei piercing sul naso e sette in ciascun orecchio, gli occhi avevano sei iridi concentriche e i capelli erano di color ramato.
“La pace è sempre più vicina”.
“E’ questo cosa centra?” 
“Dovrai leggere tra le righe il mio messaggio in codice” 
“Vuol dire che in quello che hai detto c’è qualcosa di serio?” 
“Francamente ... ne dubito io stesso” rispose Pain a Hidan.
“Riprendendo l’appello ... Konan!”
 “Presente ...” 
“Kakuzu” 
“Presente ...” 
“Tobi” 
“signorsì presente!” 
“Pain! Presente!”
Rimasero in silenzio davanti allo sconcertante finale dell’appello.
 “Un capo ha il dovere di prendere parte a ogni attività del gruppo, anche la più ambigua e inappropriata!” più che un ammonimento sembrava che Pain trovasse un pretesto per far parte dell’appello.
“Pain, dobbiamo continuare con il funerale” fece notare Konan, l’unico membro donna dell’organizzazione alba, portava un origami sui capelli blu e aveva occhi color miele.
“Hai ragione Konan, dunque direi di passare subito ai discorsi per il nostro defunto membro, Deidara tu sei stato il suo compagno quindi sarai il primo”.
Un ragazzo dagli occhi azzurri e i capelli biondi legati a coda di cavallo, portava sull’occhio sinistro una sorta di rilevatore.
 “Sasori ... sei sempre stato un maestro per me e allo stesso tempo il mio rivale in arte, quante volte avrai detto che l’arte è qualcosa di eterno che rimane vivo, ma per me l’arte ... rimarrà sempre un’esplosione! È la tua arte eterna è andata a farsi friggere da due donne!”.
“Deidara!” ammonì Pain.
“Ma è vero! Sconfitto da una kunoichi della foglia in tenera età e una vecchia mummia della sabbia e faceva la predica a me!” 
“Lui perlomeno non ha perso le braccia” commento Kakuzu.
“Ah ah ben ti sta Deidara” intervenne Hidan. 
“Disse l’uomo che si è fatto tagliare la testa” 
“Ma kakuzu ti stavo aiutando e tu che fai!? Mi tradisci alle spalle! Infedele!” 
“Un giorno di questi ti ammazzo ...” 
“Come se fosse possibile Kakuzu”
“E’ bello vedere come il nostro gruppo sia unito” commentò sarcastico Kisame Hoshigaki, membro dei sette spadaccini della nebbia, possiede le caratteristiche fisiche simili a quelle di uno squalo, le branchie sulle guance, portava una spada ricoperta di bende sulla spalla.
“Non è saggio immischiarsi in un conflitto che ancora deve iniziare, meglio assistere e fare la parte degli avvoltoi per prendere ciò che rimane” intervenne Itachi, un ragazzo dagli occhi scarlatti e i capelli neri. 
“tipico da te fare questi interventi Itachi!” esclamò Kisame.
“Non siamo qui per litigare, possibile che dobbiamo sempre finire in questo modo? Persino Tobi che è il più idiota del gruppo non si atteggia in questo modo disdicevole” 
“Perché Tobi è un bravo ragazzo!” esclamò un uomo che portava una maschera a spirale color arancione.
“Si certo, l’unico che non si atteggia in modo disdicevole, semmai l’unico che non se lo può permettere perché non durerebbe un istante!” rispose un Deidara contrariato.
“Lo stesso vale per la vostra arte Deidara-senpai, la vostra arte dura un istante!” sghignazzò Tobi.
“Strangolamento!” urlò Deidara e prese la testa di Tobi sotto l’ascella iniziando a stritolarlo.
“Ahhhh Deidara-senpai!!! La prego abbia pietà!” 
“Tsk ti lamenti per uno strangolamento da quattro soldi” 
“Non è lo strangolamento! È la puzza della vostra ascella!”
Inutile dire che Tobi fu scaraventato in aria dall’arte di Deidara in un istante proprio come la sua arte “e con questo c’è lo siamo levato dai piedi” decreto il biondo di Alba. 
“Più che dai piedi dall’ascella, eheh” 
“Kisame! Tu brutto ... ” 
“Ora basta!” tuonò Pain e Deidara tacque lasciando parlare il capo “Kisame è il tuo turno”.
“Avrei dovuto immaginarmelo” disse Kisame con apprensione “Sasori, a te è sempre piaciuto collezionare i giocattoli aggiungendo mille trucchi da marionettista, io, invece, preferivo giocarci dandoli in pasto a pelle di squalo, alla fine, sempre di cadaveri si trattava. E’ stato bello coltivare insieme le nostre passioni per aiutarci a vicenda, io uccidevo, tu abusavi” concluse Kisame, impossibile capire se fosse serio o stesse scherzando.
“Ora è il turno di Itachi” l’Uchiha si fece avanti e inizio a parlare “Sasori ... tu eri un tipo che non amavi ne far attendere, ne attendere ... purtroppo la morte non si è fatta attendere” Itachi termino con un Kisame che sghignazzava.
“Kakuzu!” il più anziano di alba si avvicino alla tomba “Sasori ... è stato bello fare affari con te ... e avrei voluto che rimanessi in vita ... per forza, mi dovevi 5000 yen brutto bastardo! Avevamo detto 100 per ogni bambola!” Kakuzu si allontano dalla tomba.
“Konan!” la donna era già pronta “Sasori ... mi ricordo ancora quando mi presi la confidenza di dirti che alle tue bambole un origami come tocco di bellezza sarebbe stato perfetto, tu risposi che solo una donna poteva pensare in modo così sciocco ... solo una donna poteva ammazzarti facendoti fare la figura del co ... “.
“Hidan” interrupe Pain per impedire a Konan di completare la parola, l’immortale si sgranchì i muscoli “Dunque Sasori ... spero che jashin ti abbia preso con sé, se sì, vuol dire che il dio in cui credo è un completo idiota e ho predicato la religione sbagliata per ben venti anni” disse Hidan.
“Pain! Ovvero io ... ” il capo di alba tossì come per annunciare un discorso politico “Sasori ... sei stato odiato e amato dal nostro gruppo ... per ironia della sorte sei morto per mano delle tue prime due marionette ... alla fine la tua arte eterna si è rivelata contro di te ed è appassita ... che i tuoi errori siano di esempio ad alba e i tuoi trionfi ci accompagnino nella storia della nostra organizzazione”.
Per la prima volta ci fu totale silenzio e nessuno parlò in segno di rispetto verso il loro defunto compagno “bene ... Deidara recupera Tobi, Konan noi torniamo al villaggio della pioggia, gli altri riprendano i propri incarichi”
Tutti si congedarono, il luogo rimase vuoto e solo la tomba era in vista, quando all’improvviso si sentì un fruscio, apparve un individuo il cui corpo era suddiviso in due meta, la destra nera e la sinistra bianca, capelli verdi e occhi gialli.
“ .......... Bastardi vi siete dimenticati di me!” povero Zetsu!
  
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