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Autore: MissGilbert    03/07/2012    3 recensioni
«Nina?»
«Mmm?»
«Non dormi?»
«Non riesco a dormire con te che mi accarezzi.»
«Vuoi che smetta?»
«No, non voglio.»

Genere: Sentimentale.
Personaggi: Ian Somerhalder, Nina Dobrev.
Rating: Arancione.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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NIAN - ESSENCE OF LOVE

Nian - Essence of love

Pov Nina
Mi guardai intorno con fare confuso. Mi ero persa? No, non poteva essere. In quell’enorme sala c’era moltissima gente. Attori naturalmente. Come me. Ero andata con l’intenzione di fare un’audizione. Qualunque ruolo sarebbe andato bene. Ma ora mi sentivo a disagio. The Vampire Diaries avrebbe avuto sicuramente successo. I vampiri andavano di moda in quei tempi. Dopo l’uscita di Twilight, i registi più famosi non facevano altro che produrre film horror e fantasy. A me non erano mai piaciuti i vampiri. Insomma, non avevano senso. Morti assetati di sangue. Dov’era l’entusiasmo in tutto ciò? Si, ne avevo fatti molti di film fantasy. Ma sentivo che questo qui mi avrebbe cambiato la vita. Kate, la mia manager che mi aveva iscritta per l’audizione, era sparita. Mi aveva lasciata sola. Ero ansiosa. Le gambe tremavano leggermente. Perché succedeva ciò? Beh, ero sempre nervosa alle audizioni, ma ora…
Feci qualche passo indietro per poi inciampare, come una stupida. Delle braccia lunghe e forti, però, evitarono che cadessi.
«Oddio, scusi.» Mormorai imbarazzata, cercando di ricompormi velocemente.
Ma quelle braccia non mi liberarono. Quando alzai lo sguardo, incontrai gli occhi più belli che avessi mai visto. Erano azzurri. Azzurri come il cielo. Il mare. Così limpidi. Erano lenti a contatto? Era impossibile che fossero veri. Erano troppo meravigliosi. Osservai il ragazzo che non aveva intenzione di lasciarmi. Era di una bellezza assurda. Era un modello? Sicuramente lo era o lo aveva fatto in passato. Era di una bellezza che non passava inosservata. I capelli erano neri corvini, leggermente scompigliati. Così semplici, senza la minima traccia di gel o altre schifezze che si mettevano gli attori per farsi più fighi. Il naso perfettamente dritto, le labbra carnose, gli zigomi marcati, le sopracciglia folte. E aveva anche una leggera barba scura. Ma i suoi occhi... Non riuscivo a smettere di guardarli. Non sapevo cosa dire. Fare. Alla fine lui ruppe il silenzio. Sorrise, mostrando una schiera di denti bianchi, perfetti e brillanti. Quel sorriso non mi mise per niente a mio agio. Anzi, mi innervosii.
«Tutto bene?» Chiese gentilmente. Sbattei un paio di volte le palpebre, confusa, e annuii.
Mi aiutò a riprendere l’equilibrio e non abbandonò il suo sorrisetto.
Un sorrisetto tutt’altro che gentile, ora. Era un sorriso strano. Attraente, malizioso. Era forse un maniaco?
Cercai di sembrare il più seria possibile.
«Avevo la mente in tutt’altro posto. Mi spiace.» Borbottai.
Mi scrutò dall’alto al basso. Non mi aiutava per niente quello sguardo. Arrossii violentemente.
«Si è notato. Ma se lei è una ragazza così distratta, e se alla sua mente piace così tanto viaggiare, non dovrebbe indossare dei tacchi.»
Aggrottai le sopracciglia. Che arrogante. Bello ma arrogante. Si, il tipico attore viziato.
«Secondo lei dovrei presentarmi ad un’audizione in scarpe da tennis?»
«Se le stanno comode, si. Dovrebbe.»
«Darei una brutta impressione di me.»
«Il suo viso non mi è familiare. Non è un’attrice conosciuta. Quindi, non si preoccupi dell’impressione»
Strinsi i pugni e i denti «Si da il caso che io abbia fatto la modella per un paio d'anni. Che abbia partecipato a qualche telefilm e anche a film che hanno trasmesso al cinema. A quanto pare lei si priva di quella nuova invenzione chiamata “televisore”.» Mimai le virgolette con le dita.
Ridacchiò divertito per la mia risposta e per la mia espressione irritata.
«Okay, senti. Scusami ma...»
«Scusami?» Lo interruppi, alzando le sopracciglia «Ora ci diamo del tu?»
«Se a te non dispiace.»
Feci spallucce e incrociai le braccia, guardando altrove.
Iniziava a fare caldo. Giugno, a Vancouver, si sentiva. Giravano voci che la serie tv si sarebbe svolta lì.
Io non sapevo neanche la trama. Non sapevo quale audizione -su quale personaggio- mi aveva organizzato Kate. Sapevo solo che il telefilm prendeva spunto da una saga. Proprio come Twilight, ma questo qui sarebbe diventato un telefilm.
I registi erano Julie Plec e Kevin Williamson. Julie Plec non l’avevo mai sentita nominare. Forse era una regista di discreto successo. Kevin Williamson, invece, era famoso per i suoi telefilm fantasy.
«Sei qui per quale personaggio?» Chiese ad un tratto quel ragazzo di poco fa. Non se n’era andato. Ma che diamine voleva da me?
Incontrai nuovamente il suo sguardo e cercai di sembrare disinvolta «Non lo so. La mia manager mi ha iscritta ad un’audizione. Non so per quale personaggio.»
Sgranò gli occhi «Quindi non sai nulla di questa serie? Nemmeno la trama?»
«No.»
Dal portone d’ingresso continuava ad entrare gente. Alcuni avevano il volto conosciuto, altri no.
«Sembri molto giovane per essere un’attrice» Continuò a parlare quel ragazzo, di cui non sapevo neanche il nome «Quanti anni hai?»
Sorrisi appena «Non si chiede mai l’età ad una donna.»
Ricambiò il sorriso «Una donna che però ha la mente viaggiatrice. Non è una cosa... infantile?»
Feci una smorfia, irritandomi nuovamente «Ne ho ventidue. Contento?»
«Yep.»
Inarcai il sopracciglio «Yep?»
Ridacchiò «Si. Yep.»
Scossi il viso, trattenendo un sorriso «E poi sono io quella infantile.»
Ad un tratto, la porta della stanza dove si tenevano le audizioni, si spalancò e calò il silenzio. Si udii una voce femminile, urlare: «Nina! Nina Dobrev per il ruolo principale di Elena!»
Rimasi pietrificata. Nina Dobrev? Ero io, naturalmente. Ma per il ruolo principale? Non ci potevo credere.
Kate mi aveva fatto questo? Mi avrebbero sicuramente cacciata! Chi voleva una ex modella bulgara? Nessuno! E la mia popolarità stava calando a picco.
Mi morsi nervosamente il labbro mentre il ragazzo dagli occhi azzurri mi scuoteva «Nina? Nina, devi andare.»
Tremai leggermente e mi girai verso di lui «Come sai il mio nome? Come sai che sono io?»
Sorrise appena «Ho visto un telefilm in cui recitavi tu, una volta. Degrassi. Scherzavo quando dicevo che avevi un viso poco conosciuto. Ti conosco eccome e sei una bravissima attrice. Non avere paura, su. Vai.»
Lo guardai negli occhi. Per la prima volta mi diedero coraggio. Guardai il portone d’uscita. Potevo andarmene. Evitare di fare figuracce. Poi guardai la porta aperta delle audizioni.
“Ti conosco eccome e sei una bravissima attrice”. Le parole di quel ragazzo dagli occhi elettrici mi erano rimaste dentro. Impresse. E così entrai, senza guardarmi indietro.
  
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