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Autore: Gringoire97    03/07/2012    0 recensioni
Salve a tutti! Questo è il mio primo cross-over, in questa serie Bella ed Edward con la piccola Renesmee giungeranno inaspettatamente ad Hogwarts, faranno la conoscenza di molti personaggi. Per Harry, Ron ed una povera Hermione che ha smarrito la sua famosa intelligenza, sarà l'inizio di una avventura tipica dei piccoli tre maghi. E chissà che Draco non possa innamorarsi... Buona lettura.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Renesmee Cullen, Volturi | Coppie: Bella/Edward
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Breaking Dawn
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Capitolo 2

Intraprendenza

 

 

Potter e Weasley condussero i tre vampiri nella sala grande mentre Hermione, del tutto ignara del luogo in cui si trovava coccolava Renesmee.

-Come è potuta accadere la perdita della memoria di Hermione?- Chiese Edward incuriosito.

-Oh, beh, quel biondo di prima.- Renesmee sollevò la testa dai capelli di Hermione, curiosa -Le ha fatto un incantesimo, sai come funzionano queste cose.- Spiegò Harry a Edward.

-Mi stai dicendo che con una sola formula magica il biondo ha stregato la povera Hermione?- Chiese Bella.

-Proprio così.- Questa volta rispose il ragazzo roscio.

-E ora dove è?- Chiese una voce infantile e cristallina. Renesmee parlava per la prima volta.

-Non lo sappiamo, piccolina.- Rispose Potter – Me la dai un pochino Hermione?- Chiese poi rivolto alla ragazza.

-Hermione? Chi è Hermione? Questa signora è Hermione?- Chiese Granger, confusa. Harry prese a scuotere la testa, sconsolato.

-La situazione è grave, come potete ben vedere.- Disse lui. - In questo periodo, poi, dobbiamo proteggere da Mr. Senza-Naso.- Appena Ron sentì quell'appellativo sbiancò. Edward, accorgendosene, chiese spiegazione.

-Tu-sai-chi è il più potente mago del mondo. Nemmeno Silente può superarlo. È malvagio. Più di Malfoy.- Spiegò Weasley -È lui che ha inferto quella cicatrice ad Harry, è l'unico sopravvissuto di Tu-sai-chi. E, Harry, non dovresti essere così incurante nel appellarti a lui.- Gli disse con una punta di rimprovero.

-Beh, vorresti dire che ha il naso Tu-sai-chi?- Gli chiese sorridendo e strizzando l'occhio come risposta Harry. -Devi sapere che Mr. Senza-Naso ovviamente non ha il naso.- Spiegò il ragazzo. Edward sorrise, quei ragazzi gli sembravano veramente simpatici. Quando arrivarono nella sala grande tutti erano entusiasmati da un argomento nuovo.

-Il campionato... Ripresso... Quidditch...- Queste parole giunsero alle orecchie di Edward. Pensava di sapere tutto, eppure forse non era così. Gli occhi di Potter si illuminarono e quelli di Ron anche. Mentre stava per chiedere spiegazioni sulle parole un tintinnio lo interruppe. Si voltò verso il punto dal quale era giunto il rumore. Silente era lì in piedi a richiamare l'attenzione. Si misero seduti attirando sguardi da ogni dove.

-Miei cari studenti, mie care studentesse- Esordì -Abbiamo il piacere di ospitare qui due amici. Sono due vampiri, provengono da molto lontano.- Disse, enfatico. Molti studenti si girarono curiosi verso di loro e poi li applaudirono. Poi Silente riprese la parola riportando il silenzio dopo qualche attimo di confusione:

-Ho una lieta notizia per tutti voi- Riprese -Il campionato di Quidditch riprenderà.- Un urlo serpeggiò per tutta la grande sala. L'euforia di alcuni era contrapposta al terrore di altri. Bella si chiese il perchè di tanta contraddizione. Silente fu costretto a riportare la calma urlando, forte. -Vedo che alcuni di voi non sono contenti. Sono i più cauti.- I vampiri si girarono verso i maghi per vedere la loro reazione. Harry era contento ma sempre in allerta, Ron gioiva giulivo. -State tranquilli, voi. Dobbiamo essere forti. Non dobbiamo darla vinta a Voi-sapete-chi. Tutto rimarrà normale. Solo con qualche precauzione in più. Ora, godetevi la notizia. Buona colazione a tutti voi.- Si sedette e riprese a mangiare, tranquillamente. Harry e Ron discutevano entusiasti della lieta novella. Hermione si girava stordita.

-Che c'è Granger? Che ti succede eh? Dove l'hai lasciata quella ragazzina?- Chiese una voce metallica con tono arrogante e cattivo alla povera ragazza dai capelli crespi e rossi. Prima che Harry o Ron potessero reagire, Renesmee aveva tirato su la testa e bruciato col suo sguardo magnetico Malfoy. Era lui, infatti, ad umiliare Hermione senza che lei se ne rendesse conto. Senza alcuna apparente spiegazione, dopo lo sguardo di Renesmee Draco si allontanò, turbato. Il sorriso soddisfatto di Renesmee attirò l'attenzione di tutta la grande tavolata del Grifondoro. Quando si alzarono, molti li seguirono, incantati dalla piccola vampira. Tramite sottopassaggi riuscirono ad ottenere un po' di privacy e a raggiungere la sala comune. Quella mattina molti sarebbero partiti per tornare a casa per le vacanze di Natale.

-Il Quidditch- Disse Ron, che non si era scordato di una domanda di molto tempo prima fattagli dal vampiro -è il nostro calcio, capisci? Questo me l'ha insegnato Harry. È un gioco nel quale devi afferrare un boccino, che è rapidissimo. E poi devi fare goal con altre palle, in linea di massima è questo.- Edward annuiva convinto.

Rimasti soli nella stanza, potevano parlare di tutto.

-Perchè non ci spiegate la vostra situazione?- Chiese Harry, molto incuriosito.

-Da dove vuoi che cominci?- Chiese Edward

-Dal principio.-

-Vedi, Bella ha concepito Renesmee quando era ancora umana quindi la piccola è una mezzo-sangue.- Harry li interruppe:

-Ecco perchè va così d'accordo con Hermione! Anche lei è una mezzo-sangue. Qui, però, è un'offesa quindi bisogna fare attenzione alle parole che si pronunciano. Scusate l'interruzione.-

-Beh, nel nostro “mondo”, se così si può chiamare, i bambini vampiro non possono essere creati. Distruggeremmo vite. Tutto questo è stato istituito dalla più antica casata dei vampiri: i temibili “Volturi”.- Edward enfatizzò il nome. Sembrava una sorta di racconto dell'orrore senza orrore. Di quelli che ti mettono l'ansia senza motivo. Harry e Ron con Hermione avevano il fiato sospeso. - Un giorno è capitato che una nostra amica, forse non molto amica, vedesse Renesmee e fraintendesse la situazione. Ha riferito tutto ai cari, vecchi Volturi che ora ci cercano per ucciderla e per ucciderci.- Un urlo disperato si levò dai tre ragazzi.

-Dobbiamo assolutamente fare qualcosa per impedirlo!- Dissero.

-La nostra famiglia recluta vampiri disposti a combattere per lei, fortunatamente qui abbiamo riparo e protezione. Anche se mi pare di aver capito che Voi-sapete-chi non vi rende la vita facile. Noi rimarremo qui fintanto che non vi metteremo in pericolo.- Spiegò Edward.

-Devi sapere, Edward, che Harry ha sfidato molte volte Tu-sai-chi e ha sempre avuto la meglio su di lui, quindi è molto arrabbiato ora.- Parlò come se stesse spiegando le cose ad un bambino piccolo. Da quando Ed aveva ammesso la sua totale ignoranza nel Quidditch, Ron lo trattava da neonato.

-Lui ha ucciso i miei genitori Ron, li devo vendicare.- Disse, convinto. Con tono duro. Poi si rivolse ai due vampiri -Penso di sapere ciò che provate. Non può essere troppo lontano da ciò che prova un figlio che perde i genitori. Se Renesmee vi perdesse o voi perdeste lei non riuscireste a vivere. Vi aiuterò. Ron, se tu non vuoi, sei libero di fare ciò che vuoi.- Disse rivolgendosi a Ron.

-No, Harry, non permetterò che mettiate in pericolo la vostra vita. Riusciremo ad uscirne.- Disse Edward

-No, io vi aiuterò. Provo molto affetto nei confronti di Renesmee.- Quest'ultima gli scoccò un'occhiata dolce e lo accarezzò. -Non ho paura. Io lo farò, voi non impedirete nulla.- Era così convinto che perfino Hermione si risvegliò un secondo dal suo letargo.

-Io! Io anche! Adoro Renesmee nessuno la ucciderà se ci sono io vicino!- Assunse il suo cipiglio compunto e poi ricadde nel suo sonno profondo. Si alzarono tutti.

-La prima cosa da fare è andare in biblioteca. Troveremo informazioni in più sul mondo dei vampiri e poi, speriamo, sull'intelligenza di Hermione. Era insopportabile prima, figuriamoci ora.- Disse Harry. Mentre uscivano Ron disse:

-Almeno prima era un genio.- Sospirò. Mentre camminavano verso la biblioteca incontravano studenti e studentesse che si voltavano ad ammirare Renesmee. Perfino Malfoy non commentò su nulla e tirò dritto quando li vide nel corridoio. Sorpresi, Harry e Ron si misero a ridere con molto gusto. Quella avventura sarebbe stata la migliore della loro vita. E non importava se la stavano rischiando. Erano coraggiosi, loro.

 

 

Nota autrice: Chiedo umilmente perdono a tutti coloro che mi seguono e anche a quelli che non mi seguono per l'attesa. Scusatemi davvero ma ero impegnata con una fan fiction romantica e ho momentaneamente lasciato il crossover :'( . Spero che il capitolo vi piaccia. Piano piano ci addentriamo nel vivo. Chissà cosa ci riserva Malfoy e cosa accadrà con Hermione. Vi prego di recensire, mi piacerebbe conoscere le vostre opinioni. A presto (questa volta davvero) con il prossimo capitolo. Gringoire97

  
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