Anime & Manga > Dragon Ball
Segui la storia  |       
Autore: Dram66    04/07/2012    1 recensioni
“Io..dovrei sentire dolore, dovrei essere triste, dovrei..odiarti..ma non ci riesco. Non sento nulla di tutto questo, io non mi sento nemmeno in colpa. Io vedo solo te, io voglio solo te” Bulma prese il suo viso tra le mani e ricambiò il bacio con più passione, il respiro corto ed agitato. Vegeta la baciava e la accarezzava, come se fosse stata l’unica cose che avesse mai voluto fare nella vita.
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Questo potrei dire che è un capitolo esplicativo, forse a livello narrativo e di ‘azione’ non accade nulla ma introduce e spiega il mondo in cui si trova Vegeta. Più avanti si entrerà nel fitto della trama.
Enjoy! J
 
 
Era rimasto seduto per terra, con la schiena appoggiata al letto, per almeno un’ora. Continuava a pensare a e ripensare, ripercorreva ogni istante della sera prima per cercare di capire cosa fosse accaduto, perché si era svegliato in un luogo che non conosceva, da solo e senza la sua famiglia.
Un rumore lo destò dai suoi pensieri. Una porta dall’altra parte dell’enorme stanza si era aperta e Vegeta non poté credere ai suoi occhi quando vide l’individuo che era appena entrato. Alto, muscoloso, massiccio e con una folta capigliatura nera, indossava un’armatura bianca che copriva il petto, guanti e stivali dello stesso colore e sotto una tuta blu. Dietro di lui una coda lunga si muoveva pigramente nell’aria. Era un sayan. Solo in quel momento,tremante, portò la mano dietro la schiena,verso il fondo e toccò una lunga e sottile appendice pelosa e nervosa: aveva la coda. La testa stava per scoppiargli.
“Altezza, vostro padre il Re richiede la vostra presenza nella sala del Consiglio.”
Non parlava la lingua terrestre, parlava in una lingua che Vegeta conosceva e mai avrebbe pensato di poter udire o parlare ancora, la lingua sayan.
Vegeta lo guardava come si osserva il demonio. Avrebbe voluto urlare ma non un fiato gli uscì. Continuava a fissarlo e l’uomo, un attendente, iniziò a sentirsi imbarazzato e indeciso sul da farsi. Erano risaputi il mutismo e la laconicità del Principe, ma mai lo aveva trovato così imbambolato e inebetito.
“Altezza..vi sentite bene?”
Finalmente Vegeta riuscì a parlare e rispose nella sua lingua. “Dove mi trovo?”
L’attendente si trattenne dal ridere, certo che quelli della Prima Classe erano proprio strani!
“Mio signore..state male forse?..Vi trovate nei vostri appartamenti..”
“I miei..appartamenti?” Vegeta si guardò intorno: solo ora notava che quella dove si trovava era soltanto una delle stanze dell’enorme ambiente. “Su..su quale pianeta mi trovo?”
Ora l’attendente aveva timore di potergli davvero scoppiare a ridere in faccia, e sarebbe stato grave, visto che era noto il poco senso dell’umorismo del Principe.
“Altezza, probabilmente siete stanco per via delle numerose fatiche dell’ultimo periodo. Vi trovate a casa, sul vostro pianeta, su Vegeta.”
Sentì un brivido corrergli lungo la schiena. Su Vegeta? Vegeta non esisteva più da decenni ormai, Freezer lo aveva spazzato via insieme a tutti i suoi abitanti.
“E lord Freezer? Dov’è lord Freezer?”
“Altezza..” l’attendente lo guardò perplesso “non so di cosa stiate parlando. Non esiste alcun lord..Freezer, avete detto? Nessun lord con questo nome che io conosca, mio signore.”
Freezer non era mai esistito. Il tiranno che aveva distrutto il suo pianeta e il suo popolo,che lo aveva ridotto al rango di mercenario, non era mai esistito. Era sul suo pianeta e nessuno lo aveva reso servo e costretto a vagare per l’universo a caccia di pianeti e schiavi. Non era stato mandato sulla Terra. La Terra.. Bulma..
“E la Terra? Kaharot si trova lì?”
Il sayan lo guardò ancora dubbioso. “Non ha mai sentito un pianeta con questo nome, sono sicuro che non è nei nostri domini. E..Kaharot..è forse uno dei vostri soldati?”
Niente Freezer,niente Goku, niente Terra: tutto era come se Vegeta non fosse mai stato colonizzato dal tiranno e i bambini della Terza Classe, alla quale apparteneva Kaharot, non venissero spediti su pianeti lontani. Era tutto molto diverso da come se lo ricordava.
“Altezza, mio signore, come vi ho detto vostro padre vi aspetta..”
“Sì..sì.. ho capito, mi sistemo e arrivo.”
L’attendente girò sui tacchi e fece per uscire, ad aspettarlo fuori dagli appartamenti.
“Ah..tu..qual è il tuo nome?”
“Zukko, mio signore.. sono vostro attendente da due Grandi Lune..” rispose il sayan,un po’ deluso.
Due Grandi Lune, significava da due anni.
Con gesti da automa prese una tuta nera appoggiata su quello che sembrava un divanetto e si vestì velocemente, indossò gli stivali bianchi e rimase indeciso sul lungo mantello bianco che stava appeso al muro, sinceramente non riusciva a ricordare se suo padre indossasse il mantello in tutte le occasioni, ma alla fine lasciò perdere e uscì dalla porta. Zukko lo condusse per lunghi corridoi e gli fece fare numerose scale per poi aprire un pesante portone fuori dal quale stavano due guardie.
“Maestà, il Principe è qui.” Seduto in fondo ad un lungo tavolo c’era suo padre. Era più vecchio di come se lo ricordava, la barba aveva cominciato ad ingrigirsi e qualche ruga solcava il suo volto. Si alzò dal suo posto e sorridendo camminò incontro al figlio, spalancando le braccia.
“Figlio mio! Sono tornato adesso Coruscant, ora è nostro!” Dalla tavola si alzarono dei mormorii di soddisfazione. “Siediti, dobbiamo chiarire il punto della situazione e mettere a fuoco le nostre ultime conquiste e pianificarne di nuove.”
Vegeta si sedette al tavolo,alla destra di suo padre e osservò gli altri uomini, quattro guerrieri sayan, e notò con un certo stupore che uno di loro era Nappa. Non ricordava che fosse una Prima Classe.
“Nell’ultima Luna abbiamo conquistato Nevenior, le sette lune di Mabesh e Coruscant” disse l’uomo seduto alla sinistra di suo padre “Dal primo abbiamo tratto un gran numero di schiavi che possiamo rivendere alla galassia dei Mercanti, oppure utilizzare per i lavori alle miniere di Coruscant, lì gli abitanti erano troppo deboli, sono stati eliminati. Dalle lune di Mabesh ricaveremo roccia-sale per il carburante delle navicelle.”
“Bene Cavage, molto bene” asserì soddisfatto il Re.
“Gli alchimisti dicono che entro la prossima Luna saranno pronti altri due tipi di navicelle, più veloci e grandi” disse un guerriero con la barba grigia seduto in fondo al tavolo.
Vegeta rimase sorpreso da quanto aveva detto: chi erano gli alchimisti? Non ricordava niente del genere nella sua infanzia.
“Ottimo, ottimo” il Re continuava a scuotere il capo soddisfatto, poi volse la testa verso Vegeta. “E inoltre tra nove Lune sarà il tuo momento per ottenere un erede”. A quel termine Vegeta rivide il volto di suo figlio Trunks, lo sguardo duro e fiero col suo stesso piglio e i modi gentili.
“Un erede?”
“Certo,lo avevamo concordato da tempo, ormai hai l’età giusta e tra qualche Grande Luna probabilmente mi sostituirai al trono, dovrai già avere un erede che sia in grado di stare sulle zampe per allora”
Vegeta abbassò lo sguardo,non sapendo come reagire.
“E’ la nostra tradizione: io ho avuto la mia Regina e tu avrai la tua.”
Vegeta sapeva  della loro tradizione:al Re, o al Principe, veniva assegnata la vergine di più alto lignaggio e di sangue più puro, con la quale avrebbe concepito l’erede primogenito, questo bastava alla ragazza per darle il titolo di Regina, un accoppiamento freddo e distaccato con l’unico scopo di ottenere un figlio. Le sayan erano estremamente fertili ed un solo accoppiamento bastava a generare un figlio. Dopodichè la Regina incontrava il ‘marito’ solo nelle occasioni ufficiali e di prestigio, ma tenendosi sempre a distanza e mai avvicinandosi o parlandosi: questa era la tradizione delle vergini di alto lignaggio, dal momento che le poche,pochissime guerriere sayan erano sterili e non procreavano durante la loro vita, dedicandosi solo al combattimento. Tutte queste cose Vegeta le aveva apprese dal suo mentore nella sua infanzia, dal momento che Freezer aveva già smantellato il regno di suo padre e sciolto completamente i riti e le tradizioni sayan.
“Se non c’è altro..”
“Maestà” lo interruppe Nappa “mio signore, le riserve idriche stanno quasi terminando, il pianeta Ice ormai è prosciugato e tra qualche Luna potremmo avere problemi..”
Ice, il pianeta di Freezer, era stato conquistato dai sayan?
“Ordinate agli alchimisti di iniziare la ricerca di una nuova fonte idrica, ditegli di cercare oltre le Galassie della Nebbia, quella zona inesplorata dovrebbe avere molte risorse.”
A quel punto a riunione si sciolse, Vegeta si alzò e uscì dalla stanza, spaesato.
“Altezza, i vostri allenamenti..”
“Parlami degli alchimisti.”
“Mio signore?” Zukko ora lo guardava preoccupato. Era al servizio del Principe Vegeta da due Grandi Lune e mai si era rivolto direttamente a lui o gli aveva posto domande.
“Sì, sì.. chi..cosa fanno gli alchimisti?”
“Gli alchimisti..bè..lo sapete, loro scoprono le cose. O le inventano. Le navicelle, le battle suits, le medicine, scoprono le rotte per nuovi pianeti..”
“Sono scienziati?”
Zukko rifletté per un istante “Non conosco questa parola, mio signore. Ma senza di loro, le nostre conquiste nello spazio non sarebbero state possibili. Ringraziamo ogni giorno il dio Khal che il vostro antenato, Vegeta il Saggio, sia stato abbastanza lungimirante da capire che non bisognava eliminare i cuccioli deboli, ma istruirli per costruire una nostra tecnologia.”
Vegeta capì che quello era stato il discrimine, che era lì, con quel suo antenato di cui ignorava l’esistenza, che erano cambiate le cose: i bambini troppe deboli per diventare guerrieri e inadatti al combattimento non venivano eliminati, ma istruiti, diventavano scienziati e permettevano ai guerrieri di diventare più forti e di lanciarsi nello spazio aperto alla conquista di nuovi pianeti, così Ice era stato colonizzato, forse molto prima dell’esistenza di Freezer e di suo padre Cold.
Vegeta si avviò velocemente verso quelli che erano i suoi appartamenti.
“Altezza, i vostri allenamenti!”
Non gli rispose nemmeno e corse via.
Rientrò nella sua stanza e si sedette sul letto. Doveva essere tutto un sogno, ormai ne era certo. Era tutto frutto della sua fantasia e della sua immaginazione,era un sogno ne era sicuro. Doveva stare tranquillo e non agitarsi, perché adesso avrebbe aperto gli occhi e si sarebbe ritrovato nella sua camera da letto, con la voce stridula e acuta di Bulma che lo rimproverava perché si era svegliato tardi ed era toccato a lei fare tutto, oppure si sarebbe svegliato con la vocina di sua figlia che gli chiedeva se poteva aprirle il cartone del succo di frutta, che lei era piccola e non ci riusciva. Sì, sì, ora si sarebbe svegliato e tutta quella follia sarebbe scomparsa, era tutto un sogno e non doveva preoccuparsi. Lentamente chiuse gli occhi e scivolò in un sonno profondo.
 
Quando si svegliò era di nuovo nella stessa stanza:stessi drappi, stesse lenzuola, stesso letto e stessi appartamenti. Era ancora su Vegeta. Una morsa gli strinse il cuore. Era in trappola.
           
 
 
 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: Dram66