Prologo
Era una giornata come le altre: sveglia presto, colazione con i miei genitori e mia sorella, scuola, allenamenti di pallavolo, uscita con le amiche...
Se non fosse stato per quella telefonata di un amico di mio padre:"Sarah devi passare al lavoro di tuo padre, vuole farvi una sorpresa!" mi disse.
Io ci credetti, senza neanche essere sicura chi fosse l'uomo al telefono.
Se non fosse stato per quella telefonata di un amico di mio padre:"Sarah devi passare al lavoro di tuo padre, vuole farvi una sorpresa!" mi disse.
Io ci credetti, senza neanche essere sicura chi fosse l'uomo al telefono.
Ero entrata nella fabbrica e mi diriggevo nell'ufficio di mio padre, quando un'esplosione mi fece volare via.
Fiamme ovunque, aria irrespirabile e un calore intenso tanto da impedirmi di aprire gli occhi. Li vidi a qualche metro da me... le pareti si erano volatilizzate con un soffio e loro giacevano inermi per terra, i loro corpi arsi dal fuoco sparivano pian piano dalla mia vista. Cercai di alzarmi da terra e avvicinarmi ma crollai a pochi passi, vicino a dei barili di sostanze chimiche...
Fu un'attimo. Una luce accecante e un suono sordo, fu l'ultima cosa che ricordai.
Fiamme ovunque, aria irrespirabile e un calore intenso tanto da impedirmi di aprire gli occhi. Li vidi a qualche metro da me... le pareti si erano volatilizzate con un soffio e loro giacevano inermi per terra, i loro corpi arsi dal fuoco sparivano pian piano dalla mia vista. Cercai di alzarmi da terra e avvicinarmi ma crollai a pochi passi, vicino a dei barili di sostanze chimiche...
Fu un'attimo. Una luce accecante e un suono sordo, fu l'ultima cosa che ricordai.
Erano passati 5 anni da quella tragedia ed io non ero più Sarah McGregor.
Sarah McGregor era morta in quell'incendio, nessuno trovò il corpo ma tutti credettero che fosse colpa del fuoco e che quindi della vecchia me rimaneva solo polvere.
Sono Alice Cooper, barista single che vive in un minuscolo appartamento in una cittadina vicino Denver.
E di me non è cambiato solo il nome e cognome, ma anche il mio corpo perchè da quel giorno ho dei superpoteri.