Sto tornando…
Arrossisco…
Perché mi sento così impacciato quando ti penso?
Forse per la tua bellezza ineguagliabile, o forse per il tuo
sorriso sincero e allegro. O forse per le tue incertezze e la tua ingenuità.
Ingenuità…
È per questo che non hai mai capito?E’
per questo che avevi sempre lo sguardo rivolto verso Yukito, inconsapevole che
facendo ciò stessi calpestando i miei sentimenti? Eri ingenua, ignoravi ciò che
provavo per te. Non riuscivi a vedere le evidenze. Tomoyo ha capito
immediatamente e cercava di spingermi nella tua direzione senza successo perché
tu mi consideravi solo un amico, anzi forse mi consideravi solo un contendente
delle carte di Clow.
In effetti, il mio compito era quello di
collezionare tutte le carte prima di te. Come eravamo diversi…io, sempre
imbronciato e disadattato con mille segreti e misteri.
Tu, bellissima ragazzina solare e felice
che prendeva tutti gli avvenimenti della vita in modo positivo.
Ecco come ti vedevo, chissà se adesso
sarai cambiata. Da quant’è che sono partito?Dapprima tenevo il conto dei
giorni, delle settimane, dei mesi…un anno? Forse due? Non ricordo, so solo che
voglio rivederti al più presto,Sakura.
Ma un’altra cosa la ricordo…ricordo
quando ci siamo congedati sicuri che non ci saremo più rivisti.
Il dolore che provai in quel momento era
talmente forte che piansi. Si piansi per te, Sakura. Ma la mia decisione era
stata presa, non potevo continuare a soffrire come una femminuccia vedendo il
modo innocuo in cui mi ignoravi. Decisi di tornare da mia madre a Hong Kong, ma
come dirtelo? Come sarei riuscito a staccarmi da te?
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Flashback
Dovevo dirtelo. Forse anche tu saresti stata felice
senza di me, o chissà magari avresti sofferto…
Quel martedì ci salutò anche Eriol, doveva partire
anche lui. Nonostante fosse stato per un po’ un nostro nemico, tu eri scontenta
per la sua partenza e, con la mia notizia ti avrei reso la giornata triste.
Ti chiamai e tu mi accolsi con un sorriso, come
sempre.
No, non ce la facevo, la tristezza mi invase. Ti
abbracciai forte, fortissimo, come non avevo mai fatto prima e poi ti guardai
negli occhi. Verdi, brillanti, vivaci.
I nostri visi erano vicinissimi, tanto che, respirai a
fondo il tuo profumo. Tu mi guardavi interrogativa.
“Restiamo ancora un po’ così, ti prego!” ti strinsi di
nuovo al petto e ti accarezzavo la testa.
Cosa mi saltava per la testa? Non avevo fatto una cosa
del genere a nessuno. Ma forse l’ho fatto perché ti amo con tutto il mio cuore,
la mia mente e le mie forze.
“Che cosa ti succede Shaoran?” mi chiedi lasciandoti
abbracciare.
“Non hai ancora capito? Vado via per sempre. Me ne vado a Hong Kong, lo
capisci?”
Il tuo sguardo, allegro e birichino come quello di una
bambina, si annebbiò perdendosi nel vuoto. Non riuscivi a rispondermi.
Per non soffrire più di quanto stavo già soffrendo, mi
staccai da te e corsi a prendere i bagagli. Sarei partito quel giorno stesso.
Quel maledetto martedì.
Andarmene era la cosa giusta, ne ero certo. Avrei
dimenticato Sakura e avrei iniziato una nuova vita, magari innamorandomi di una
ragazza che riesca a notarmi.
Ma mi sono sbagliato, tu mi notavi. Ti importava di me
e della mia partenza. Hai raggiunto l’aeroporto a piedi, di corsa per potermi
fermare, per potermi dire quelle due fatidiche parole che neanche io sono mai
riuscito a confessarti.
Ma quando ti vidi arrivare era troppo tardi, stavo
salendo sul pulmino che mi avrebbe portato all’aereo. Posso avere la
consolazione di aver sentito la tua voce per l’ultima volta:”Shaoran,
non andartene, ti prego! Io ti…ti…”
Lo sportello si chiuse mozzando le tue parole.
L’ultima cosa che vidi fu il tuo occhio triste che lasciava scivolare una calda
lacrima, una lacrima identica alla mia che bagnò il vetro del pulmino.
Ma ora sto tornando e tu non lo sai.
Vorrei vedere la tua faccia sorpresa quando mi vedrai
a scuola.
La mia grande auto si ferma davanti
all’abitazione. Quanti ricordi! Scendo e mi guardo intorno. Non si sente niente
a parte un debole rumore di passi che si avvicinavano.
Mi volto e mi sorprendo
quando ti vedo con Tomoyo mentre gustate un gelato.
Oh! Sei bellissima! I capelli ti sono
cresciuti e sono sostenuti da alcune mollette sparse sulla testa qua e là. Sei più alta, come me d'altronde, e la tua nuova divisa
scolastica ti rende perfetta.
Anche Tomoyo, alta e carina. Mi vedi e
mi riconosci.
La tua felicità è oltre ogni limite.
Getti il gelato alla fragola da un lato e inizi a correre. Io allargò le
braccia e ti accolgo abbracciandoti. Non ci sono parole fra noi due, solo un
profondo bacio che esprime l’amore che proviamo l’uno per l’altra. “Ti amo”
riesco a dire e tu rispondi:”anch’io ti amo! Come sono
felice!”
I loro cuori si sono riuniti e dichiarati. I
due ragazzi, ora, sono finalmente felici dopo un anno o più che non si sono
visti né sentiti. E si amano ancora, come quando si erano
divisi. Se l’amore è forte non potrà mai morire.
Fiuuuuuu! Ho finito. Ma quanto ci ho messo a scriverlo? Non
ricordo, forse uno o due anni…no scherzo! Comunque
questa è la mia prima ff su Card captor
Sakura perché di solito scrivo ff su Inuyasha. Spero
che vi piaccia…RECENSITE!!! Bacioni
a tutti i fan degli anime & manga! KISSSSSSSSSSS