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Autore: Mrs C    10/07/2012    8 recensioni
- Il buio mi assale, Sherlock. Ero il sogno di un soldato, ero libertà e... morirò per te. Torna. E se non puoi tornare... portami via o lasciami così ma fai qualcosa. Dimostrami che ci sei e che ho ancora una speranza. One more miracle, Sherlock, for me.
Genere: Angst, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, John Watson , Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non ti arrendere, ricordati chi sei Non ti arrendere, ricordati chi sei




So be strong tonight, remember who you are
Yeah, you're a soldier now, fighting in a battle
to be free one more, yeah, that's worh fighting for

Bryan Adams






John viene spesso qui. Non dice mai niente. Si ferma davanti a me, con le mani in tasca e gli occhi fissi e... non dice mai niente. Ci sono state alcune volte in cui ci ha provato, sul serio. Lui ci prova sempre a dire qualcosa ma c'è una bestia che glielo impedisce. Non so se sia lui stesso, la sua bestia, o qualcosa di peggio. Non sono mai riuscita a capirlo. Non piange mai, John. Forse non ci riesce. L'ha fatto la prima volta, sì. La prima volta che è venuto qui ha pianto così tanto che Cielo ha pianto con lui, subito dopo. Ha chiesto un miracolo e non gli è stato concesso. Così John torna a chiederlo sempre, nel suo modo silenzioso e pacato. Non so se torna perché ci crede davvero o solo perché non ha più nient'altro a cui aggrapparsi. Terra dice che i suoi passi sono sempre pesanti e strascicati. Hanno un ritmo lento e ondulato, come se non dormisse bene. Eppure lui viene da me, tutti i giorni. Stanco, arrabbiato, triste. Ma viene. Perché non gli rimane altro. Ci sono solo io, per lui. John è una brava persona, si assicura sempre che non ci siano graffi su di me e strofina un panno leggero per togliere la polvere dalle lettere che mi porto addosso. Non lo fa perché gliene importa qualcosa, anche se non ci sono arrivato subito. Lo fa perché così può accarezzarle senza che risulti strano o inopportuno. Quando l'ho capito, avrei voluto abbracciarlo.
Oggi è di nuovo qui. Non porta mai dei fiori, chissà perché, vorrei chiederglielo. Molleggia un po' sui piedi, mi fissa, tira indietro la testa, mi fissa di nuovo. Apre la bocca. Sospira. E' una battaglia con se stesso.
Combatti John.
- Harry dice che dovrei... uhm, limitare le mie visite. Qui.
Ha una voce calda, John. Mi avvolge come una gentile coperta in un inverno particolarmente freddo.
- Forse ha ragione, sai. Se non venissi più forse... riuscirei ad avere una vita, uh, normale.
Si strofina il naso, rosso dal freddo, e fa una piccola breve pausa.
- Ma la verità è che non m'importa di avere una vita normale perché non c'è più strada ormai che porti fino a te.
Stringe le labbra. Le contrae in una smorfia di puro dolore. Cielo romba, di prepotenza.
- Una voce dice... 'ricordati chi sei'. La verità è che non me lo ricordo più, da quando te ne sei andato. E' difficile dare un nome a un corpo vuoto, Sherlock.
S'irriggidisce per un istante. Ha gli occhi lucidi. Ma so che non piangerà, neanche questa volta.
Il buio mi assale, Sherlock. Ero il sogno di un soldato, ero libertà e... morirò per te. Torna.  E se non puoi tornare... portami via o lasciami così ma fai qualcosa. Dimostrami che ci sei e che ho ancora una speranza. One more miracle, Sherlock, for me.*
Cielo si lascia andare a un pianto disperato. Pioggia, leggera e fitta, cade su di me e su John, ancora una volta. I suoi occhi brillano. Non hanno mai smesso da che lo conosco, in onore di quella speranza che lo sta facendo andare avanti. Rimane così per un po', zuppo d'acqua e tremante, a fissarmi. Poi si tira dritto. Fa una piccola smorfia, perché non vuole andarsene, e un paio di passi indietro. Non mi da mai le spalle, quando è vicino, preferisce fare il percorso a ritroso e poi scomparire dietro le grandi statue di pietra. E lo fa anche questa volta. Non lo vedo già più. Nel silenzio del cimitero, le gocce di pioggia ticchettano su Terra come proiettili. Albero dice che lui è di nuovo qui. Anche oggi non ha fatto niente, non dice mai niente. Viene qui tutti i giorni, per osservare John, ma non fa altro. Non so cosa stia aspettando, non lo so davvero. Non riesco a scorgerlo del tutto, dalla mia posizione, ma li vedo. I suoi occhi. Brillano, come quelli di John, di una luce forse leggermente diversa. Brillano di aspettativa e sono spenti per rinuncia. E anche quelli di John sono così.
- Non ti arrendere, John.
Sherlock se ne va. Ha passi lenti e precisi, come disse Terra una volta. Questa volta sono frettolosi e pesanti, perché sta trasportando un grosso macigno, invisibile a tutti, sulle sue spalle troppo piccole per sopportarne il peso. Nel silenzio di questo luogo sacro, il dolore di John rimbomba mille volte più forte, quando lui non c'è. E' il suono di tante anime ferite che non riescono a trovare conforto perché non hanno un miracolo in cui poter sperare. Io prego ogni giorno che lui abbia la forza di crederci, ancora per un po'.






Ps. I'm a Serial Addicted


Tre ore di sonno, alzarsi scocciata, e partorire questa cosa. Sì, me ne rendo conto che invece dovrei dormire. Angst, angst everywhere, soffro come un cane. Da ascoltare preferibilmente con Sound the bugle - Bryan Adams in sottofondo, da cui poi sono tratte le citazioni in corsivo della versione italiana (mi piacciono tutte e due, ma quella in inglese è proprio su un altro pianeta, per cui preferisco linkarvi questa). Spero che sia chiaro chi sta parlando, sono uscita un po' fuori dai seminari stavolta XD dolore a parte, ne sono abbastanza soddisfatta. Anche perché, visto il testo... è per John. Non può essere altrimenti.

- * Non ve lo devo dire che citazione è, vero? *Piagnucola*

Che dire, altro? Lo stile è un po' diverso dal mio solito, un sacco di ripetizioni volute, compreso il nome di John a più riprese, come un mantra... mh, boh, fatemi sapere cosa ne pensate. Ringrazio le amiche Sherlockians che con i nostri discorsi riescono a tirare fuori il meglio di quello che posso permettermi e senza di loro probabilmente, tanto di quello che ho scritto su Sherlock, non esisterebbe (o non sarebbe stato postato). Anyway, tanto amore per voi lettori e per le vostre sempre splendide recensioni! Alla prossima <3


Jess
   
 
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