Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Edviges    13/07/2012    37 recensioni
Ma non intendo fare sesso, voglio solo dormire insieme a te.
Stare con te sotto le coperte del mio letto, con le tue braccia attorno a me e con la finestra aperta così ci sarà più freddo e noi dovremo stringerci ancora più forte e stare semplicemente lì, per ore senza parlare, dormiremo, beatamente felici, in silenzio l'uno accanto altr'altro.
Ti penso tutte le notti prima di andare a dormire. Immagino che tu sia qui con me. Con un braccio attorno a me le tue gambe che mi toccano. Poi mi baci il collo e ci addormentiamo così. Mi aiuta ad addormentarmi.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

"Aveva il sorriso contagioso di chi aveva sofferto tanto. Era dannatamente bella, vestita dei suoi sbagli.
{...} Ma lui non se ne accorse... era troppo superficiale, preso dalla FOGA del momento, per capirla.
Infatti, usò il suo corpo, lei lo lasciò fare, andava bene tutto, per di poterlo guardare negli occhi turchini.
Se ne andò, come il sole scappa la sera, senza una parola. E lei rimase, un altro errore a farle belli gli occhi."

-Lara Adrian.

CHAPTER 9



Un raggio di sole illuminò il viso e i ricci di Jenny che ancora dormiva nel suo letto beandosi di quel silenzio, disturbato solo dal catericcio degli uccelli.
Si girò di lato stringendosi tra le coperte e aprì di poco gli occhi, notò giusto che erano le otto e poi li richiuse ritornando in trance.
Si svegliò completamente dopo un’oretta ripercorrendo con la mente ciò successo la sera precedente. Harry era tornato tardi, Nicole era uscita con Jeson mentre Zayn, lei, Liam e Louis avevano studiato. Guardò fuori la finestra, il sole era alto in cielo, si girò verso la sveglia, erano solo le nove.
Le nove? Con un balzo scese dal letto inciampando nelle lenzuola e ritrovandosi a terra. Era tardissimo e aveva perso la prima ora di lezione. Corse a chiamare Harry che era letteralmente nel mondo dei sogni.
- Styles alzati- iniziò ad urlargli contro ma lui si girò e si coprì il viso con il cuscino.
Jenny non sapendo più che fare gli si buttò addosso sperando che questo funzionasse.
- Oh, se volevi fare questo bastava dirlo subito- disse girandosi nuovamente Harry con voce roca e con un sorriso.
-Sono le nove e tra venti minuti abbiamo il compito, sbrigati!- 
Il ragazzo capì la situazione e si alzò velocemente.
Entrarono in bagno insieme appropriandosi ognuno di un lavandino e iniziandosi a lavarsi i denti. Una volta finito Jenny si guardò allo specchio. Si scostò i capelli ricci da un lato e vide un segno rosso-violaceo sul collo.
-Harold! Guarda cosa mi ha fatto! Dio, come mi presento in classe ora?!- la ragazza iniziò a sbraitare per tutto il bagno andando avanti e dietro.
-Sistemati i capelli e non si vedrà!- rispose semplicemente Harry con un ghigno, sembrava quasi fiero di quel marchio, anzi lo era.
La ragazza si aggiustò i capelli come meglio poteva ma quel succhiotto era troppo avanti per essere coperto.
-Ti odio-sbottò Jenny avvicinandosi al ragazzo puntandogli un dito sul petto e spingendolo per poi uscire dal bagno.


La campanella era appena suonata e Camilla era dannatamente in ansia. Possibile che Jenny e Harry fossero così sconsiderati? Quel compito era davvero molto importante e non avrebbero potuto perderlo.
La ragazza si girò verso Nicole, anche lei preoccupata, ed entrambe guardarono la porta. In quel preciso momento entrò il professore di scienze e Niall strinse la mano a Camilla per calmarla.


- Harold, sei pronto?- urlò Jenny ormai pronta al piano di sotto. Per fortuna era riuscita a coprire quel segno con una sciarpetta. Aveva indossato distrattamente un leggins nero e una maglia bianca che le arrivava fino a metà sedere.
-Ora scendo!- rispose con lo stesso tono il ragazzo mentre si sbatteva i capelli per poi aggiustarli con la mano. Jenny lo guardò scendere le scale e con lo sguardo percorse tutta la sua figura, portava una maglia grigia che gli fasciava il busto e un jeans scuro.
Ritornò in se non appena Harry gli fu vicino,  prese le chiavi della macchina del ragazzo e corse fuori con lui dietro. Entrarono nell’R8 del riccio e partirono.
- L’hai coperto bene!- disse Harry guardandola alludendo al problema di poco prima.
-Sta zitto e guida!- rispose acida la ragazza.


-Allora ragazzi questo è un compito molto importante quindi PRETENDO silenzio assoluto- disse il professor Webber distribuendo i compiti tra i banchi. Si fermò davanti il banco vuoto di Harry e Jenny e alzò gli occhi al cielo.
- Dove sono Styles e Davies?- urlò il professo facendo tremare i due ragazzi che sfortunatamente erano accanto a lui.
-Stanno arrivando professore- rispose prontamente Nicole, sperando che quei due si muovessero.
- Lo spero per loro- concluse finendo di distribuire i compiti.
Liam prese il telefonino e mandò un messaggio a Harry dicendogli di sbrigarsi, ma non ricevette nessuna risposta.

-Sento il telefonino vibrare, prendilo un attimo!- le ordinò Harry mentre teneva gli occhi puntati sulla strada.
Ormai avevano superato di molto il limite di velocità.
- In quale tasca lo tieni?- gli chiese la ragazza senza obbiettare.
- In quella sinistra- rispose e Jenny dovette sporgersi per afferrare il telefonino. Lesse il contenuto del messaggio e quando alzò gli occhi trovò Harry a fissarla. La ragazza istintivamente guardò la strada.
-Dio, stai attento- urlò la ragazza poggiando le mani sul volante e sterzando per non prendere in pieno un cane che stava attraversando la strada.

Il professor Webber era sempre più spazientito del ritardo di Harry e Jenny quando si andò a posizionare dietro la cattedra. La porta si spalancò ed entrarono i due ragazzi con il respiro affannato.
-Finalmente ci avete degnato della vostra presenza. A posto, subito!- disse con il suo solito tono di voce alto il professore.
Jenny rivolse uno sguardo alle sue amiche e le fece un piccolo sorriso per calmarle.
Si andarono a sedere e iniziarono a leggere tutti il compito, ecco ora era in momento di Harry.
- Jade..- sussurrò
– Jede- ripetè un po più forte visto che la ragazza non lo aveva sentito.
- Che ne dici se dopo pranziamo insieme?- continuò il riccio mostrando le sue dolci fossette e guardando la ragazza, o meglio secchiona, che era seduta avanti a lui e che si era girata per guardalo.
-Certo Harry, ti serve una mano col compito?- rispose prontamente la ragazza, con gli occhi che le brillavano, cosa alquanto difficile da notare sotto la grande montatura di occhiali che portava.
Dopo poco Jade passò il campito corretto e completo al ragazzo che lo mise al centro del banco in modo da far copiare anche Jenny che una volta finito lo passò a Nicole. Quest’ultima insieme a Zayn copiò tutto e il compito passò nelle mani di Camilla e Niall, i quali già l’avevano finito, e utilizzarono il compito arrivatogli per correggere il proprio per poi passarlo a Liam e Louis.
- Bene consegnatemi tutti i compiti!-

La campanella era suonata e Jenny era corsa da Camilla e Nicole spiegando a entrambe il perché avevano fatto tardi.
- Come mai porti una sciarpa?- le chiese Nicole sapendo che l’amica le odiava.
Gliela scostò di poco, non ascoltando minimamente le proteste della riccia e quando vide il succhiotto, sgranò gli occhi mentre Camilla tratteneva una risata, ricordandosi della scena che aveva interrotto il giorno prima.
- Non iniziare a farti film mentale, non è quello che pensi tu, è un livido- disse Jenny aggiustandosi la sciarpa.
-Si, un livido- ripeté Camilla ridendo di nuovo.
-Cosa devo sapere ragazze?- disse la bionda spostando lo sguardo da una riccia all’altra.
-Niente, ieri Jenny e Harry stavano per b..- iniziò a parlare Camilla fu interrotta.
- Non stavamo per baciarci, ci stavamo solo divertendo- puntualizzò Jenny spiegandole più accuratamente l’episodio. Quando era arrivata a raccontare del momento in cui Niall e Camilla li avevano interrotti il suo discorso fu bloccato dall’arrivo di Jeson che abbracciò da dietro Nicole dandole un piccolo bacio sulla spalla e poi un altro sulla guancia.

-Zayn sembra che tu voglia ucciderlo solo con la forza del pensiero!- esclamò Liam guardando l’amico che a sua volta guardava Jeson e Nicole.
- Ma che stai dicendo? Figurati quanto me ne importa quello che Moore fa o non fa.- disse secco il moro alzandosi dal banco su cui era seduto e avvicinandosi a Charlie, che stava chiacchierando con Harry e Queen.
- Malik- lo salutò la bionda con la sua solita vocina stridula per poi girarsi verso Harry e continuare a parlare.
Zayn non le prestò attenzione e si diresse dritto da Charlie.
-Hey bellezza!- la salutò cingendole le spalle con un braccio.
-Hey- rispose lei regalandogli uno dei suoi sorrisi più belli.
Istintivamente di girò verso Nicole che guardava preoccupata Jenny, che era a sua volta sconvolta.
Guardò in direzione del riccio e capì tutto.
Queen si era avvinghiata ad Harry non lasciandogli via di fuga e aveva, senza nemmeno un po di pudore, infilato la lingua nella bocca del ragazzo. Per fortuna entrò la professoressa di economia che interruppe quella scena richiamando il silenzio e facendo accomodare tutti.
-Allora ragazzi per la prossimo lezione che sarà venerdì vi assegno un compito che verrà svolta a gruppi. Bene, formiamoli prima e poi vi spiego cosa dovrete fare.- disse prima di prendere il registro e scorrere i nomi con la penna- Tomilson, Horan, Styles, Payne, Malik, Moore, Davies e Allen.. voi siete il gruppo 1- continuò per poi formare altri tre gruppi.
- Dovrete analizzare l’aspetto economico di un locale, quello che più preferite..-

Undici meno cinque.
Louis guardò l’orologio, mancavano solo cinque minuti all’appuntamento. Non aveva ancora detto nulla ai suoi amici anche perché non c’era proprio stato il tempo per farlo ma li avrebbe informati il pomeriggio visto che si sarebbero riuniti tutti a casa di Jenny per parlare del progetto.
-Professoressa- alzò la mano il ragazzo per richiamare l’attenzione della donna –non mi sento bene, posso andare a casa?- continuò il ragazzo.
Aveva usato un fazzoletto bagnato per far si che il suo viso sembrasse sudato.
-Certo Tomlison, vai e riposati, mi raccomando- rispose semplicemente la professoressa facendogli firmare il permesso d’uscita.
Louis corse per tutto il corridoio e quando finalmente arrivò fuori dall’edificio erano le undici precise e il suono delle campane non si fece attendere. Prese la sua macchina, un mini Cooper, e arrivò parcheggiandolo avanti lo Starbucks. Dopo aver chiuso la macchina si sedette ad un tavolino, ringraziando il cielo che Clarisse ancora non fosse arrivata.
-Bell’imbusto- sentì una voce alle sue spalle e subito si girò avendo capito chi fosse.
-Clare!- disse salutandola con un bacio sulla guancia. Si avvicinò alla sua sedia e gliela scostò per farla sedere da bravo gentlemen.
- Come siamo gentili- rispose la ragazza sedendosi e seguendolo con lo sguardo mentre anche lui prendeva posto.
In quello stesso momento arrivò il cameriere.
- Cosa desiderate?- chiese spostando lo sguardo da Louis a Clarisse, guardando più insistentemente quest’ultima.
- Prendo ciò che prende lui- disse la ragazza sorridendo a Louis.
- Due cioccolate calde allora- rispose il ragazzo e poco dopo il cameriere andò via.
-Allora Louis, che lavoro fai?- gli chiese Clare ma, proprio mentre Louis stava pensando una risposta più o meno plausibile, il cellurare della ragazza squillò.
Il ragazzo tirò un sospiro di sollievo e lasciò che la ragazza si allontanasse per parlare con il suo interlocutore. Aveva più tempo per pensare e quindi si iniziò a guardare intorno cercando qualcosa che gli avrebbe ispirato un lavoro.. ma niente. Poi abbassò lo sguardo e si aggiustò le bretelle, si guardò meglio e.. si, sapeva che lavoro avrebbe detto.
-Eccomi scusa, ancora chiamate di lavoro, a momenti dovrebbe venire il mio capo a prendermi, dobbiamo organizzare un progetto per una scuola superiore- disse la ragazza posando il cellulare nella borsa. In quello stesso momento arrivarono le cioccolate calde che entrambi iniziarono a sorseggiare.
-Comunque volevi sapere che lavoro faccio giusto? Beh, da poco ho iniziato a fare il modello- disse il ragazzo con un sorriso furbetto, non aveva mai detto così tante bugie in vita sua ma ci stava prendendo gusto.
- L’avevo immaginato, il modo in cui ti vesti, come cammini.. Si, sei proprio un modello- rispose Clare sorridendogli.
 Ecco che i sensi di colpa fecero tornare serio Louis, stava prendendo in giro una bellissima ragazza, ma era una bugia buona, no?
Un clacson interruppe i suoi pensieri.
-Hey io devo andare, ti chiamo più tardi mio bel modello- lo salutò Clare schioccandogli un bacio all’angolo delle labbra.
 
La campanella dell’ultima ora era suonata e tutti si affrettavano a tornare a casa. Jenny aveva salutato Camilla e Nicole dandosi appuntamento alle tre a casa della riccia.
-Jenny-  la ragazza si fermò di colpo perché riconobbe quella voce ma non si girò, aspetto che lui le fosse vicino.
- Harold..- disse semplicemente guardandolo in viso.
- Andiamo a casa su!- la inicitò il riccio con un sorriso che Jenny avrebbe voluto toglierli con un pugno.
-E’ quello che stavo facendo- gli rispose la riccia continuando a camminare seguita da lui.
La fermò prendendola per il polso e girandola verso di se.
- Cos’hai? Sei per caso gelosa?- le chiese Harry, stringendola di più il polso. Era quello che voleva sentirsi dire.
- Non ho niente.. Perché dovrei essere gelosa?- lo rispose Jenny alzando un sopracciglio e incatenando i suoi occhi grandi e nocciola e quelli verde smeraldo del ragazzo.
Occhi. Quei maledetti occhi lo fottevano sempre. Ci faceva l’amore solo a guardarli.



SPAZIO DELL'AUTORE

Ecco a voi il nuovo capitolo!
Non mi convice molto, ma a voi il giudizio!
La molta ispirazione che avevo è andata a farsi fottere ahahahahah
Grazie a tutti voi che leggete e recensite, vi adoro <3
Beh che dire.. Cosa ne pensate del comportamente di Nicole? E quello di Harry?
Avete cambiato idea su Clarisse?
Alla prossima xx
Edviges
  
Leggi le 37 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Edviges