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Autore: Sherry Jane Myers    14/07/2012    5 recensioni
"«Shinichi, scusa ma non posso più andare avanti così. Perdonami, ma non ti voglio più vedere. Dimenticati di me e sii felice con le tue indagini. Ran Mouri.»
Ran ha fatto la sua scelta, e Shinichi dovrà fare l'impossibile per farle cambiare idea.
Ma, quella che avrebbe potuto essere una semplice incomprensione sentimentale, si trasformerà nel più grande intrigo che il giovane detective abbia mai affrontato, quando entrerà in scena l'Organizzazione nera.
Shinichi riuscirà a spuntarla anche questa volta?
E se sì, a quale prezzo?
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Promises in the wind    

Parte 10: The best way to forget

Il modo migliore di dimenticare
Shinichi ci mise un po’ ad accorgersi di essere sveglio. Sulle prime non riuscì a capire dove fosse o a ricordare ciò che era successo, ma lentamente ricordò di Gin, di Kahzua e del colpo alla testa.

Aprì gli occhi. Sembrava un vecchio vagone di un treno merci. Anche il rumore che riempiva insistentemente le orecchie sembrava confermarlo.

Si riscosse e fece per alzarsi, ma si accorse di avere le mani legate dietro la schiena. Ma non fu solo questo ad impedirgli di rimettersi in piedi. La catena delle sue manette era incrociata con un’altra. Shinichi si girò e…

– Ran! – esclamò stupito.

«Volenti o nolenti sembra che noi due ci attraiamo come delle calamite» pensò.

Quindi anche Ran era stata catturata dagli uomini in nero. Ma Hattori non avrebbe dovuto proteggerla? E poi perché avevano rapito Ran? Non era da loro tenere in vita qualcuno che non servisse ai loro scopi, quindi a cosa gli serviva lei?

Ad interrompere i suoi pensieri fu proprio la ragazza, che iniziò a muoversi e riaprì gli occhi. Shinichi si immobilizzò. Non aveva voglia di sentire di nuovo quel tono indifferente nella sua voce, lo stesso con cui l’aveva liquidato sull’aereo, così finse di continuare a dormire. Anche lei parve metterci un po’ a comprendere la situazione, ma nonostante tutto si rimise dritta, trascinando con se anche Kudo.

In quel momento si aprì la porta e, con la coda nell’occhio, Shinichi scorse Gin e Vodka.

- Qualcuno si è svegliato, vedo. – disse beffardo Gin.

- Cosa volete da me? – urlò Ran, furiosa.

- Lo scoprirai presto, ragazzina, non scaldarti troppo. Non serve a niente. –

Il biondo fece un segno col capo a Vodka e lui avanzò verso Ran.

«Eh no! Questo non te lo lascio fare!» pensò Shinichi.

Aprì con leggermente un occhio ed allungò fulmineamente la gamba, facendo sì che Vodka incespicasse e sbattesse la testa contro la parete.

- Shinichi! – esclamò Ran, stupita.

Il ragazzo si raddrizzò. Ma anche Vodka si riprese e non tardò a sferrargli un calcio nello stomaco, facendolo piegare in due dal dolore.

- Shinichi Kudo. – commentò freddo Gin. – Ci rincontriamo. –

- A quanto sembra… – disse a fatica il detective, con il tono più spavaldo che riuscì a fare.

Vodka aprì uno dei bracciali delle manette di Shinichi, ma solo per richiuderlo una volta sciolte le due catene l’una dall’altra.

Kudo però non tardò a reagire nuovamente, facendo passare le manette sotto le gambe e sferrando un pugno proprio sotto il mento di Vodka, che venne costretto ad indietreggiare.

Shinichi balzò in piedi, ma Gin fu più rapido e lo afferrò per il collo, bloccandolo contro il muro.

- Shinichi! – urlò Ran.

Il detective afferrò con entrambe le mani il polso di Gin, ma non riuscì a scardinare minimamente la sua presa. La mano di Gin gli stringeva il collo come una morsa d’acciaio e lo teneva quasi sospeso in aria, tanto che per toccare terra doveva stare in punta di piedi.

Si sentì soffocare, mentre le parole di Gin erano solo un rimbombo lontano.

- Tu hai delle informazioni preziose stampate nella memoria, ragazzina. E noi ne abbiamo bisogno. Le tue informazioni per la vita dell’amico. Ci stai? –

Ran rimase in silenzio, solo Vodka la tratteneva dal correre dal ragazzo.

- Io… – dal tono si capiva benissimo che Ran stava per accettare.

Fu Shinichi ad interromperla, con quel poco di fiato che gli rimaneva.

- Ran… – disse, con voce soffocata e a malapena udibile o riconoscibile

«Shinichi… perché il destino continua a riunirci e a mettere in pericolo l’uno o l’altra?»

- Ran… non… cedere… –

La ragazza non poté che continuare a urlare il suo nome. Shinichi le stava dicendo di lasciarlo morire. Perché doveva sempre essere così scioccamente, stupidamente eroico?

Gin strinse ancora di più la gola di Shinichi, a cui venne a mancare anche quel poco ossigeno che gli rimaneva e si ritrovò completamente alzato dal terreno. Seppe che sarebbe svenuto presto.

Un istante prima di perdere i sensi, Shinichi udì Ran pronunciare:

- Accetto. –

Una ventata d’aria tornò a riempire i polmoni di Shinichi, che si accasciò lungo la parete. Gin era stato più rapido di un computer nel lasciarlo andare, non appena Ran aveva pronunciato quella parola.

Kudo si portò una mano alla gola, massaggiandosela, ansimante. Ci mise un bel po’ prima di riuscire nuovamente a deglutire.

- Shinichi! –

Ran spintonò Vodka e corse da Shinichi. Gin fece segno al suo compare di lasciar fare.

- Shinichi! Come ti senti? Stai bene? –

Non era preoccupata per lui più di quanto non lo sarebbe stata per chiunque nelle sue condizioni, il detective lo sapeva bene, così tacque.

- Perché? – domandò Ran, con le lacrime agli occhi, riferendosi alla richiesta del ragazzo.

Shinichi fissò la ragazza, riaprendo gli occhi.

- Sarebbe stato… il modo migliore… di dimenticarmi… – spiegò a fatica, ansimando.

Vodka riacciuffò Ran, che continuava a guardare inebetita il ragazzo.

Non era stupido eroismo. Perché allora? Perché Shinichi le aveva detto quelle parole? “Il modo migliore di dimenticarmi”. Ma lui non voleva essere dimenticato! L’aveva visto piangere per questo! Allora perché la assecondava?

Gin prese per una spalla Shinichi e lo costrinse ad alzarsi. Vodka invece costrinse un imbambolata Ran a seguirlo.

Ora anche lei aveva un perché a cui cercare la risposta, ed il fatto che fosse su di lui non poté che far sorridere Shinichi.
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***Post-it di Sherry***
Aggiorno presto per farmi perdonare dell'ultimo ritardone (mi perdonate, vero???)
Bene, ecco la famosa scelta di Ran, di seguire quello che le dice il cuore o la volontà di Shinichi. Scelta che si riproporrà anche nel prossimo chappy... e sarà di nuovo vero che al cuor non si comanda?
Beh, che dire, vi ringrazio tutti, coloro che hanno messo la fic tra seguite, preferite, ricordate, chi commenta dall'inizio e chi ha iniziato dopo.... ormai siete troppi per elencarvi!!!
Siamo già alla parte 10. Vi ringrazio per avermi seguito fin qui e vi do appuntamento alla 11!!!!!! Prometto che il prossimo capitolo sarà interessante come questo... se non di più! Vi lascio uno spoiler succulento, soprattutto per quanto riguarda la citazione ;)
Un bacione a tutti!
^.* Sherry



Nel prossimo capitolo di promises in the wind
Due ragazzi il cui destino è appeso ad un filo rosso. Cosa scegliere fra una supplica e la propria coscienza?
Fin dove puoi arrivare per permettere ad un amico di sfuggire al proprio destino?
E come fare a compiere una scelta cui non sei pronta?
Il prossimo capitolo di promises in the wind: Out of the train
"Vedi… Quella sera, quando mi allontanai da te… stavo inseguendo Vodka"
  
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